30 dicembre 2011

CRUEL JAWS - Fauci Crudeli

Di William Snyder (il buon Bruno Mattei). Con David Luther, Georges Barnes, Scott Silveria, Kristen Urso. ITA/1995
Cruel Jaws (1995) on IMDb
Ad Hampton Bay, la stagione balneare è alle porte. Tre sommozzatori hanno un importante compito, ovvero recuperare il relitto di una nave della marina degli Stati Uniti affondata proprio nei pressi del piccolo paese. Purtroppo per loro vicino al relitto troveranno delle cruel jaws ad attenderli. Quando il corpo di uno dei sub viene ritrovato sulla spiaggia divampa il panico, non tanto per il fatto che ci sia uno squalo, ma più per il fatto che la stagione andrebbe a remengo e lasciarebbe il villaggio negli affanni della disoccupazione. Per cui il cattivo senza scrupoli di turno cercherà di minimizzare l'accaduto e di dare il via alla stagione prendendo precauzioni minime: sarà un gravissimo errore.

Ennesimo insulto al mondo del cinema firmato Bruno Mattei, che produce questo clone de ''lo squalo" che, come vi illustrerò in seguito, è un po' più di un clone.
Mai come in questo caso Wikipedia corre in mio aiuto, e mai ha espresso il mio pensiero ed i miei sospetti come in questo caso. Mi permetto di esportarne una parte:

Produzione
Mattei durante il montaggio del film aggiunse scene senza autorizzazione da film e documentari, dato che il ristretto bilancio non permetteva le riprese di squali veri. Le scene sono state estrapolate dagli americani "Lo squalo" e "Lo squalo 2" e dagli italiani "L'ultimo squalo" di Enzo G. Castellari e "Deep Blood - Sangue negli abissi" di Joe D'Amato e da alcuni documentari.
A causa di ciò lo squalo appare in diverse forme e dimensioni per via dei riporti documentaristici, infatti viene descritto come squalo tigre, mentre quello mostrato nei vari video è uno squalo bianco; quasi tutte le scene d'azione invece vennero prese dal film di Castellari tanto che a volte è anche considerato un vero e proprio remake dello stesso film, che include anche la clip della scena dell'elicottero che vola sopra lo squalo. Oltre al plagio delle scene, la colonna sonora è una versione sintetizzata della colonna sonora del film Guerre Stellari. [Da Wikipedia, per visualizzare la fonte completa clicca qui]


Eh beh, dai Bruno, anche stavolta ci hai provato.. ma che poi non è tanto quello che mi stupisce, è che ci sei pure riuscito! anche perchè stavolta la cosa è proprio palese.. Si vede perfettamente che lo squalo ogni volta è diverso, e soprattutto si vede quando lo squalo è TUO. Perchè? Perchè è chiaramente di balsa, a differenza degli altri. E poi il plagio della colonna sonora è allucinante: non stiamo parlando di una parte qualsiasi della ciclopica opera di John Williams, stiamo parlando del TEMA PRINCIPALE di Guerre Stellari. Meno una nota. Ma dai Bruno.. Gesù.. Anche le pochissime persone che non hanno mai visto Guerre Stellari (e sono veramente poche) sanno come fa' il tema principale. HA UN TEMA ORIGINALE PERFINO "L'ISPETTORE LUCARELLI - CASO INTERNAZIONALE"!!!


Ok, ora che ho finito la mia sparata cerchiamo di tornare a noi. Dunque, non è un brutto film. I personaggi sono un po' delle macchiette ma alla fine è sempre più o meno così, anche in produzioni molto più impegnative. La trama è abbastanza banale, ma se non altro molto articolata e abbastanza gradevole. Ovviamente quello che non si è potuto rubare ad altre produzioni, è stato fatto (malissimo) in casa, e quindi più volte compare questo ridicolo squalo di cartapesta con la bocca fissa che va' a urtare cose in mare. Sempre meglio che prendere la roba degli altri comunque!
Occhio alla noia che vi assalirà prima di subito e non vi abbandonerà finchè non spegnerete il lettore di DVD. Consigliato a chi non ha visto "Lo squalo" , "Lo squalo 2" , "L'ultimo squalo"  e "Deep Blood - Sangue negli abissi" e vuole portarsi avanti in una botta sola.

recensito da: Imrahil



TRASH: 78/100
Noia: 91/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 88/100
Presunzione della regia: 20/100
Incompetenza degli attori: 45/100



Dio, perfino il trailer è di una noia mortale..


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29 dicembre 2011

INCONTRI MOLTO... RAVVICINATI DEL QUARTO TIPO (Aka incontri molto ravvicinati di un certo tipo)


Di Mario Gariazzo, con María Baxa, Maria Daunia, Mario Maranzana, Monika Zanchi e Gimmy il Fenomeno. ITA/1978.
Very Close Encounters of the Fourth Kind (1978) on IMDb
Tre studenti universitari sono molto indisciplinati; durante il corso di astrofisica fanno battute molto divertenti, tipo ''a profesorè, ma gli alieni fottono?" (in realtà fanno solo questa, ma per mancanza di idee viene riproposta tre volte cambiando il verbo tra fottono, scopano e chiavano.), mettono la diapositiva di un culo mentre la professoressa parla di ''buchi neri'' (ohohohohoh, aspettate un attimo eh.. fatemi ripigliare.. ohohohoohoh no, cioè, troppo ridere.).  Buttati fuori a calci dall'aula i tre demonietti escogitano la loro burla definitiva: travestirsi da marziani per tirare in mezzo la professoressa e la sua giovane assistente, che vivono in una isolata villa di campagna e sono ovviamente molto diverse dalle raggrinzite insegnati di astrofisica che potreste figurarvi. La situazione farà sì che, tra improbabili studi di anatomia terrestre, tutto finisca in un fotti-fotti generale. Scoperto l'inganno, il fotti-fotti continuerà imperterrito.

Questa cosa dovrebbe essere l'anello di congiunzione tra la tanto celebre commedia sexy all'italiana e un film più propriamente erotico. Non voglio tenervi sulle spine, fallisce miseramente da entrambi i punti di vista. Forse vorrebbe essere la risposta italiana a "Incontri erotici del quarto tipo" ma mi sento di dire che non riesce a reggere il confronto neanche con questo obbrobrio d'oltre oceano, che è e rimane senza ombra di dubbio uno dei peggiori film che abbia visto in vita mia.

Ci troviamo di fronte ad un film che strappa pochi sorrisi, anche ad un amante del trash e della commedia sexy come il sottoscritto. Ma qui siamo ben oltre. "La dottoressa ci sta col colonnello" e "Chicken Park" sono rispettivamente Metropolis e 2001: Odissea nello spazio paragonati a questa pellicola, che fa' rimpiangere i rutti e le scoregge dei cinepanettoni.

Aggiungete un comparto tecnico decisamente amatoriale e degli attori non propriamente definibili come tali ed il quadro è completo.

Bah, che altro dire.. un film con poche idee, e nessuna di esse particolarmente brillante, avido di sorrisi e completamente privo di risate. Se lo volete guardare per le scene di sesso fermatevi, riflettete, prendete un bel respiro, e prendete la decisione giusta: andate su Youporn. (anche perchè, qualunque sia la vostra perversione, penso vi sarà molto più facile reperire quel materiale in particolare piuttosto che una copia di ''incontri molto.. ravvicinati del quarto tipo'').

Recensito da: Imrahil

VOTI
Trash: 80/100
Noia: 87/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: -
Presunzione della regia: 0/100
incompetenza degli attori: 90/100



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28 dicembre 2011

L’ORA DEL LICANTROPO (Aka Never Cry Werewolf)

di Brenton Spencer, con Nina Dobrev, Kevin Sorbo e Peter Stebbings. Canada/2008/Grodfilm.
Never Cry Werewolf (2008) on IMDb

In una cittadina qualunque vive Loren con la sua famiglia: un fratello rompipalle, la madre sempre assente e un cagnolino nervoso. La monotonia del luogo sta però per essere spezzata dall’arrivo di un nuovo vicino, Jared.
Avete presente quando serve qualcuno nel ruolo del “figone” ma trovano solo un vecchio e cercano poi per tutto il film di convincerti che lui si, è proprio un gran figo? Ecco. In questo caso, per quanto si insista, la cosa non fa che diventare esilarante! Perchè Jared è solo un quarantenne maniaco con le mani pelose che ci prova spudoratamente con Loren (che in tutto ciò va ancora a scuola ed è minorenne). 
Questa comincia a sentire la voce del vicino che la chiama nella sua mente e decide quindi di spiarlo dalla finestra, assistendo così al brutale assassinio di una prostituta. Loren allora non perde tempo, scrive “mani pelose” su Google e scopre che Jared è senza ombra di dubbio un licantropo! Ah ah.

[SPOILER]
Mentre Jared uccide qualcuno una sera si e l’altra anche, la nostra bella riesce a convincere un suo spasimante sfigato ad aiutarla nella ricerca di un’arma in grado di uccidere il mostro, si recano così alla “Fiera del cacciatore” dove il licantropo decide di seguirli, sguinzagliandogli dietro il suo simpatico cane lupo. Questo farà strage di vecchi col cappello e cervi impagliati finché l’attore di una serie tv sulla caccia (Redd) e Loren non riusciranno ad abbatterlo. 
Jared, vivo e incazzato, rapisce allora il fratello petulante (conga!) e ferisce l’accompagnatore di Loren, l’unica soluzione è uccidere il licantropo prima di mezzanotte... poi sarà troppo tardi per entrambi! 
L’interesse del licantropo non è casuale, la ragazza infatti assomiglia molto alla sua defunta moglie ed è per questo destinata secondo lui ad essere la sua nuova compagna! 
La ragazza decide di entrare in azione: tira fuori l’argenteria per farci delle frecce e già che ha tempo da perdere prima di uscire si fa pure un paio di trecce. Davvero. 
Redd, che intanto si era preso tutto il merito per l’uccisione del lupo, decide di aiutarla nel salvataggio del fratello, dimostrando da subito tutta la sua inutilità ma intervenendo poi un secondo prima che la ragazza venga trasformata/violentarla e contribuendo quindi ad abbattere il pedo-licantropo entro la mezzanotte. Giusti giusti ovviamente per annullare la trasformazione di più o meno tutti loro in mostri.
[FINE SPOILER]

Il film, abbastanza noioso per tutta la prima parte, decolla solo con l’arrivo di uno stagionato Kevin Sorbo (Redd) a cui è toccato il ruolo del codardo simpatico e maldestro che con le sue trovate dovrebbe far ridere lo spettatore. Dovrebbe.
La parte degli effetti speciali deficita parecchio, a partire dallo stesso licantropo e questo gioca a favore della godibilità del film ovviamente!  
Tutto ciò, unito alla trama idiota, ne fa un discreto film trash... anche se c’è un particolare che mi ha urtata per tutto il tempo: io capisco che la ragazza avesse 16 anni e non 8, ma è comunque fastidioso vedere per tutto il film un quarantenne che fa proposte sconce (e cerca di metterle in atto) ad una ragazzina.
Carino. Non so quanto valga la pena spenderci tempo e denaro, ma se amate vedere Kevin Sorbo nel ruolo del deficiente non fatevelo scappare!

Recensito da: Leotorda.

TRASH: 73/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 81/100
Presunzione della regia: 30/100
Incompetenza degli attori: 45/100



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27 dicembre 2011

ÖLÜM SAVAŞÇISI (Aka Death Warrior)



Di Cüneyt Arkin, con Cüneyt Arkin Osman Betin Funda Firat ed in blocco tutto il cast di Turkish Starwars. TUR/1984
Ölüm Savasçisi (1984) on IMDb
''A me piace lavare i piatti!" La ragazza cerca di far colpo sul nostro Arkin facendo leva sull'unica cosa che interessa all'uomo turco medio.

"Vieni qui, fatti dare un bacio" *seguono sguardi languidi* evidentemente il modo in cui ci si saluta tra poliziotti in Turchia

Cuneyt Arkin, ovvero l'uomo che salvò il mondo, scende dal Millennium Falcon e veste i panni di regista nella produzione di questo film ninja turco. Dovete sapere che Arkin, oltre ad essere un prolificissimo attore, è anche super esperto di arti marziali. Inoltre si piace moltissimo, quindi la scelta obbligata per il protagonista del suo film ninja (anzi ninjàaaaaa, come direbbe Azagthoth) non poteva essere che sé medesimo.

Allora; la trama è assolutamente folle ed intricatissima, ma cercherò di inventarla ricostruirla affinchè anche voi possiate goderne: una setta di ninja turchi si allena alacremente, tirano fiammiferi che si infilzano in tronchi d'albero grazie alla loro ''forza spirituale'' e amenità varie. Fatto ciò cominciano ad uccidere delle persone. Come se non bastasse arriva una mummia (identica a quelle che potete trovare in Turkish Starwars) che si mette anch'essa a uccidere delle altre persone. In tutto questo il nostro Eroe, il Chuck Norris della Cappadocia, si ama teneramente con la sua storica fidanzata bionda (storica perchè c'era anche in Turkish Starwars) e non sembra fregargliene nulla di ciò che gli succede intorno, benchè sia un ispettore di polizia. Ad un certo punto la polizia turca lo interpella, non riuscendo a venire a capo degli omicidi, l'ispettore capo lo bacia e lui diventa il nemico numero uno dei ninja nel mondo.

Da questo momento in poi il film perde completamente di senso (non che prima ne avesse) e diventa un folle susseguirsi di divertentissime scene di combattimento (fondamentalmente dei balletti) accelerate con il fast forward, ninja che uccidono altre persone con scimitarre (siamo pur sempre in Turchia), cadaveri che si risvegliano sotto forma di mummie eccetera, finchè Arkin, dopo essersi fatto strada tra orde di tirapiedi di bassissima rilevanza, non arriverà dal capo ninja e gli farà del cul una capanna.

Di base questo film è Turkish Starwars ambientato ai giorni nostri e senza scene tratte da film americani, il che fa' di esso una pellicola assolutamente imperdibile.

!!!ATTENZIONE!!! 
Questo prodotto appartiene a quella categoria di film che pur essendo trashissimi sono di una noia mortale, per cui partite psicologicamente preparati a patire le pene dell'inferno in alcune parti.

Recensito da: Imrahil


TRASH: 91/100
Noia: 87/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 95/100
Presunzione della regia: 60/100
Incompetenza degli attori: 89/100



Se ti piace guarda anche: Turkish Starwars, ma anche un qualsiasi film di Arkin

26 dicembre 2011

WILD BEASTS - Bestie Feroci


Di Franco E. Prosperi. Con Lorraine De Salle, Ugo Bologna, John Aldrich. ITALIA/1984

The Wild Beasts (1984) on IMDb

L'allegro cineforum natalizio ci ha portato un film tutt'altro che allegro e tutt'altro che natalizio. In una non precisata città del nord Europa (cioè Francoforte), gli animali dello zoo impazziscono, si liberano e iniziano a fare strage di umani in città. Questa è essenzialmente tutto. Sceneggiatura e soggetto sono ridotti all'osso, in quanto assunto e svolgimento sono la stessa cosa. La presenza dei protagonisti è praticamente inutile e l'affannarsi del veterinario dello zoo, della biologa e dell'ispettore di polizia Ugo Bologna (il mitico capoufficio di Fantozzi), sono praticamente degli intermezzi fra le stragi che le belve vanno a fare in città. E così assistiamo a leoni e ghepardi che sbranano poveri passanti, ratti che si mangiano una coppia di fidanzatini, orsi nelle scuole, elefanti che spaccano macchine e mandrie di bufali che distruggono ristoranti.
La violenza messa in scena è abbastanza sostanziosa e realizzata anche con una certa cura, senza eccedere in una spettacolarizzazione fuori luogo. Colpisce anche la grande varietà di animali utilizzata, peccato che il ritmo latiti tremendamente e che il film scorra con grande fatica e ripetitività. La maggior parte delle scene infatti non è altro che l'attacco del tale animale alla tale persona...Il fatto poi che tutto si svolga di notte, con una pessima fotografia e una regia che per gli attacchi si avvale alla solita tattica della ripresa isterica e confusa, non aiuta di certo.
La causa della follia degli animali sarà poi spiegata con la contaminazione dell'acquedotto, un espediente per far risolvere il tutto senza fare nulla, poiché l'effetto dell'avvelenamento dopo un po' sparisce e chi si è visto si è visto.
Nel finale poi vediamo impazzire anche i bambini per la stessa causa…ma l'acqua del rubinetto la bevono solo animali e bambini? E perché gli adulti no? Bah…
Stendiamo poi un velo pietoso su un finale troncato a casaccio, degno del peggior "Luna di Sangue".


Se volete vedere un bel film di Franco Prosperi, guardatevi "Mondo Cane", un vero documentario che racconta usi e costumi insoliti e stravaganti di varie popolazioni in giro per il mondo, il tutto accompagnato da una bellissima colonna sonora firmata Riz Ortolani. Questo "Wild Beasts" è invece tranquillamente evitabile, a meno che non vi piaccia vedere un ghepardo rincorrere una tedesca alla guida di un maggiolino.


Recensito da: Vidur

VOTI:
TRASH: 72/100
Noia: 81/100
Presunzione della regia: 88/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 35/100
Incapacità degli attori: 75/100

 

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: Mondo Cane, Africa Addio

19 dicembre 2011

ICE SPIDERS

Di Tibor Takàcs. Con Patrick Muldoon, Vanessa Williams e Thomas Calabro. USA/2007/SciFi Channel
Ice Spiders (2007) on IMDb
Un adorabile gruppetto di giovani promesse dello sci olimpico vengono spediti in una sperduta località sciistica a prepararsi per i mondiali. Il luogo è completamente isolato, proprio perchè i ragazzi non devono avere distrazioni nella maniera più assoluta: verranno disturbati da un manipolo di ragni killer incazzati modificati geneticamente da uno scienziato e "dopati come degli atleti" (cit.) per studiare le loro ragnatele (!!!!!!).

Altro film inutile trasmesso da sky cinema max (ma li varrà i suoi 59 euro al mese?) che si presenta come il più classico dei film con degli scienziati pazzi che perdono il controllo delle loro creature; ormai avrò visto più di una trentina di questo tipo di film, e sono giunto alla conclusione che questi film sono veramente uguali in tutto e per tutto. Nulla vi salverà quindi da  una mandria di attori di dubbia capacità recitativa, da ragnotti sculettosi in CGI, personaggi stereotipatissimi e scene folli random.

[SPOILER]
Dovete inoltre sapere che i ragni sono 6 e sono tutti diversi. proprio come i Cavalieri dello Zodiaco. Quindi c'è il ragno salterino, che prende al volo gli sciatori che fanno i salti acrobatici, c'è quello che sputa veleno, c'è quello timido e riservato, quello intelligentissimo (sicuramente molto più intelligente del ragazzo che cercava di ucciderlo con l'insetticida)
[FINE SPOILER]

A onor del vero non è un film noiosissimo. In alcune sue parti è anche abbastanza divertente, ma lo è esclusivamente per la povertà generale della produzione. I ragni hanno degli occhioni tondi tondi e lucidi che fa' venir voglia di abbracciarli, durante i primi piani. Non perdetevi la base militare supersegreta con tanto di cartello ''Military proving ground" scritto con un pennarello giallo su un foglio A4 e la bellissima scena del protagonista che pugnala un ragno con un trofeo di caccia.

[SPOILER]
Il film si conclude con Dash, il maestro di sci che la sa più lunga di tutti, che si getta con gli sci e una torcia dalla montagna facendosi seguire da tutti i ragni del mondo manco fosse il pifferaio di Hamelin, i quali vengono prontamente catturati dall'esercito con delle apposite pistole cattura-ice-spiders.
[FINE SPOILER]

Davvero nulla da aggiungere, tutto sommato una visione spensierata da fare solo se siete in vena, e possibilmente se siete accompagnati.

Recensito da: Imrahil


TRASH: 77/100
Noia: 59/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 85/100
Presunzione della regia: 31/100
Incompetenza degli attori: 79/100





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17 dicembre 2011

IL DIARIO DEL DIAVOLO

Di Farhad Mann. Con Alexz Johnson, Miriam McDonald, Brian Krause, Deanna Casaluce. CAN/2007
Devil's Diary (2007) on IMDb
Le due classiche ragazzine sfigate delle High School americane trovano in un cimitero il diario del diavolo. Lo usano, il potere corrompe e bla bla bla.. 

Teen-horror tedioso e sciatto ed integralmente perdibile. Vi ho mai detto che ho una laurea in Storia? Probabilmente no, e so per certo che ve ne importa poco o niente; tuttavia non credo di sbilanciarmi troppo se affermo che parlarvi di me potrebbe essere addirittura più interessante che parlare di questo filmetto inutile. Saprete sicuramente che nel mio mestiere la datazione è importante e, dopo una brevissima ricerca, posso confermarvi ciò di cui sono stato convinto per tutta la durata del film: ci troviamo di fronte ad un plagio del manga Death Note. Con la non certo marginale differenza che quest'ultimo è un capolavoro.  In sostanza, scrivendo il nome di una persona e cosa vuoi che le succeda sul Diario del Diavolo, la cosa si avvera. Ovviamente funziona solo se vengono scritte cose malvagie o che nuocciono ad altre persone. Trama, copione, fotografia.. tutto sa di già visto e, soprattutto, sembra essere alla portata realizzativa di un ragazzino di 12 anni.
Inoltre il ritrovamento del diario è la cosa più banale che abbia mai visto: esso fondamentalmente viene scagliato da un fulmine sulla terra di fronte alle due ragazzine. Così. Come se Satana fischiettando stesse passando di li e gli fosse scivolato dalla tasca. Interessante inoltre il fatto che Dominique, la protagonista, scopra le proprietà del diario cercando ''Diario del Diavolo" su Google e trovando pure la foto della copertina. Cioè, la foto della copertina di un volume visto l'ultima volta in mano al Faraone che inseguì Mosè in fuga dall'Egitto (ebbene si, viene chiaramente specificato). Vi rendete conto? l'ha fotografato lui? l'ha messo su Facebook, ci ha taggato Imhotep e gli ha scritto ''Guarda che figata mi hanno regalato per il mio compleanno"? Già che c'era poteva scannerizzarlo e farne una versione in pdf, magari funzionava lo stesso.. 

[SPOILER]
Il diario ovviamente viene sottratto alle protagoniste dopo mezzora di film e quindi seguiranno ulteriori peripezie per recuperarlo e consegnarlo al prete Sanchez, espertissimo di Diario del Diavolo, ma che ovviamente vuole usarlo per dominare il mondo.
il diario verrà pugnalato e tutto finirà. 
Altra parte completamente senza senso: Dominique viene internata in un manicomio perchè continua a parlare di diari e di diavoli. Direte.. ''Vabè dai Imrahil.. ci sta.. ti pare che se dici allo sbirro che esiste il diario del diavolo questi ci credono?". Ragazzi miei, tutta la scuola era a conoscenza di questa cosa.. TUTTA. Volete farmi credere che la polizia non ha interrogato nessuno dei ragazzi o che i suoi amici non siano andati a cercare di scagionare la povera protagonista?
[FINE SPOILER]

 Boh, non so cosa dire: è un prodotto che, dove non è di una banalità che farebbe arrossire un bambino di 5 anni che ripete la stessa battuta per 500 volte di fila, è di una sconsiderata follia. Follia assolutamente gratuita che giustificherebbe a malapena la seguente ipotetica conversazione tra sceneggiatore e regista: ''cosa ci mettiamo qui?'' ''mah, mettici sta cazzata che non ho tempo per pensarci, stacco tra dieci minuti"

Lasciate perdere.

Recensito da: Imrahil

TRASH: 69/100
Noia: 79/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 73/100
Presunzione della regia: 27/100
Incompetenza degli attori: 66/100



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13 dicembre 2011

STONEHENGE APOCALYPSE

di Paul Ziller, con Misha Collins, Torri Higginson e Peter Wingfeld. Canada/ 2010/ Cinetel Films.

Stonehenge Apocalypse (2010) on IMDb

Paul Ziller non è nuovo al genere B-Movies, possiamo anzi dire che la sua sia una lunghissima carriera basata esclusivamente su film pessimi. E dico pessimi perché mi riferisco a quel filone di film catastrofici dove piove tantissimo, un uragano gigante fa volare le mucche di tutta l’America, dei vulcani decidono di eruttare in eterno, il sole ci manda qualche raggio in più, dei pianeti passano per un saluto etc etc.

Stonehenge Apocalypse purtroppo fa parte di questo genere e ne possiede la maggiorparte delle caratteristiche: una catastrofe imminente con tanto di countdown, degli scienziati che vogliono solo studiare quello che succede senza risolvere nulla, dei militari che faranno saltare in aria il Mc Donald’s più vicino con la convinzione di risolvere tutto e ovviamente l’eroe di turno, deriso dal mondo per le sue idee, almeno finché non salverà le chiappe a tutti.

Un bel giorno Stonehenge decide di sgranchirsi le pietre e si fa un giretto in tondo, polverizzando guide e turisti. Sarà un gruppo di militari e scienziati a venir spedito sul campo per studiare l’accaduto ma ben presto si renderà conto di dover affrontare qualcosa   oltre la loro comprensione.
Jacob è un giovane scienziato, vincitore di un prestigioso premio è visto inizialmente come un genio dalla comunità ma perde poco dopo credibilità per delle improbabili teorie su alcuni ritrovamenti sul suolo lunare; il suo lavoro si riduce così a un programma radiofonico dove illustra quotidianamente le sue “folli” idee per poi venir deriso e insultato dagli ascoltatori. Appena Jacob scopre l’accaduto si dirige a Stonehenge, passa ogni tipo di sicurezza senza alcun problema e si mette a fotografare e rilevare cose a caso. Solo dopo aver urlato “Eih voi cosa fate lì!?” i militari si accorgeranno della sua presenza e lo ingabbieranno. 
Nel frattempo gli scienziati si stanno girando i pollici senza sapere cosa fare: Stonehenge gira, qualche piramide in giro per il mondo esplode e loro stanno lì, si guardano i notiziari, e si impressionano (“Oh mio Dio”/ “Che Dio ci aiuti”/ “Ditemi che non sta succedendo davvero”/ etc etc). Sarà forse per questo che decideranno di affidarsi al nostro caro, giovane pazzoide. 

[SPOILER]
La sua teoria in effetti non ha granché senso ma una dottoressa decide di dargli fiducia e lo accompagna a New York, dove si trova un antico manufatto che Jacob ha individuato come la chiave per “spegnere” Stonehenge.
Un suo vecchio amico, Leshem, ha però seguito i suoi movimenti (grazie ad una talpa nel gruppo di scienziati) e riesce a rubargli la chiave, il suo scopo è quello di lasciare che il meccanismo uccida un po’ tutti, rimanendo al sicuro in una piramide nel Maine, per poi ricolonizzare la terra con un gruppo di eletti. Dopo una serie di peripezie Jacob riuscirà a recuperare l’antico congegno e portarlo sul luogo del disastro imminente, riuscendo naturalmente a sventarlo all’ultimo secondo ma perdendo la vita a causa della talpa.
Inutile dirvi che nel frattempo gli scienziati avevano evacuato la zona e i militari stavano bombardando il tutto con qualsiasi cosa a portata di mano.
[FINE SPOILER]

Film fondamentalmente inutile, come tutti i suoi simili apocalittici. Alla terza esplosione comincia la sonnolenza da scena ripetitiva e il tutto continua così, senza alti ne bassi, senza poter dire che sia una vaccata colossale ne un bel film. Inutile, davvero. 
Poco meglio di quelli su catastrofi naturali.

Recensito da: Leotorda

VOTI
TRASH: 59/100
Noia: 76/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 73/100
Presunzione della regia: 57/100
Incompetenza degli attori: 35/100



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4 dicembre 2011

IL RITORNO DEI DINOSAURI (aka Anonymous Rex)

Di Julian Jarrold, con Sam Trammell, Daniel Baldwin e Stephanie Lemelin. USA/2004/Sci Fi Pictures.

Anonymous Rex (2004) on IMDb

“Tuo padre è così tenero...vorrei averlo sempre con me per usarlo come coperta!”
Il delirio dopo 5 minuti di film.

Ho appena scoperto che questo film è tratto da un libro, che fa parte di una trilogia scritta da Eric Garcia. Ora...io spero davvero che la versione cinematografica sia solo ispirata ai libri perché non concepisco come si possa fare un film così idiota, figurarsi un libro...anzi tre. Tra parentesi non vedo l’ora di leggere il tomo conclusivo: Hot and Sweaty Rex...

Cosa accadrebbe se i dinosauri fossero ancora tra noi, a nostra insaputa?
Nulla, perché non lo sapremmo mai. Accertato che all’uomo non può fregarne di meno proviamo a vederla da un altro punto di vista: quello dei dinosauri.
Loro sono tanto tristi perché costretti a usare sembianze umane, confondendosi e vivendo come noi: utilizzando le posate, dormendo nei letti e cucinando la carne. Una tortura inimmaginabile.

Quello che però io mi chiedo è: come fanno a parlare? Perché una volta trasformati in dinosauri non hanno certo il dono della parola, non mi è sembrato almeno...dunque è il costume? E se è così come hanno fatto a comunicare prima di avere il costume per farselo costruire? L’avranno mica inventato loro, senza pollice opponibile?
Non è che il film dia molte spiegazioni, e forse A QUESTO una motivazione c’è...

Vincent il velociraptor e Ernie il triceratopo sono due investigatori privati, Vincent possiede un super-olfatto e ci spiega che ogni dinosauro ha alcuni sensi più sviluppati, peccato che il suo sia l’unico ad apparire in tutto il film. Con loro lavora anche la figlia di Ernie, Gabrielle, che profuma di pesche e panna; nel film ci tengono a ribadirlo circa 4000 volte, con tanto di immagine da pubblicità Muller di pesche che si tuffano in un mare di panna.
I nostri amici dinosauri, per fare un favore ad un’amica, si troveranno immischiati in un’oscura faccenda: la setta “Voce del progresso”, con l’aiuto dello spietato Raal, sta infatti drogando alcuni dinosauri con l’intenzione poi di liberarli, permettendogli di fare una strage di umani.

[SPOILER]
Peccato che il nostro Vincent si faccia intortare dalla bella Circe, voce ammaliatrice della setta, andandoci pure a letto. Da citare la bellissima idea di sfumare la scena di sesso tra dinosauri con un bel fiore che sboccia, che dopo le pesche che si tuffano nella panna non ha neanche stupito troppo.
Nel frattempo Gabrielle viene rapita senza motivo alcuno da Raal. Forse gli piacevano le pesche. E qui scopriamo un segreto segretissimo: Gabrielle è umana!
Ernie la trovò ancora neonata e, senza alcun motivo valido, decise di tenerla, crescendola come sua figlia. Nonostante la sua natura umana la ragazza ha però deciso di vivere come un dinosauro, per questo le piace spruzzarsi addosso dei feromoni al gusto “Pesche&Panna” appunto. I due detective riusciranno a liberare la ragazza e a prendere Raal, anche se sul liberare tutti i dinosauri drogati Vincent ci farà più di un pensierino... Di tutto ciò alle autorità supreme dei dinosauri non importerà proprio una cippa di nulla, infatti Raal verrà prontamente lasciato in libertà.
[FINE SPOILER]

Il non-sense regna sovrano tutto il film, lasciando lo spettatore con la sua bella carrellata di domande senza risposta, oltretutto il ritmo in certi punti è così lento da cullare lo spettatore verso un bel pisolino.
In compenso gli effetti speciali fanno abbastanza ridere, anche se dopo 5 minuti di dinosauri in giacca e cravatta ci si fa il callo e nemmeno lo si nota più.
Tutto questo e qualche uscita assurda rendono il film divertente...Ho avuto la sensazione che cominciasse con una certa sicurezza per poi perdersi sempre più, probabilmente proprio per questo in certi (molti) momenti risulta davvero noioso.

Recensito da: Leotorda

VOTI
TRASH: 78/100
Noia: 89/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 79/100
Presunzione della regia: 65/100
Incompetenza degli attori: 41/100


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1 dicembre 2011

200 MPH

Di Cole S. McKay. Con Jaz Martin, Hennely Jimenez, AnnaMaria Demara, Paul Logan. USA/2011/The Asylum
200 M.P.H. (2011) on IMDb
"Yo nigga fuk yu, yu muttafuker ballsuker"
tipico scambio di battute.

Dovendo sostenere domani l'esame TOEFL, ho deciso di cimentarmi nella visione di un film in lingua inglese. Il risultato è che ora parlo l'afroamericano. Yu mothafukkerz!!. 

Due fratelli giocano a fare le corse clandestine.
Rick, il fratello minore, crocchia con Kayce, palestrato nero a cui piace un botto la ragazza portoricana del sudetto. ''l'esperto'' pilota e barbuto fratello maggiore di Rick decide allora di gareggiare per l'onore del fratellino. Dopo aver detto ''tranquillo Rick, adesso il negretto ce lo facciamo con le patate, ohohoho", morirà in un buffissimo ed immotivato incidente. Penserete.. Kayce, bastardo, gli avrà sabotato i freni.. lo avrà stretto alla curva fino a farlo schiantare.. No, semplicemente il fratello di Rick era un pilota particolarmente inetto. Nonostante ciò, Rick si incazza moltissimo con il presunto carnefice del fratello, lo prende a pugni al funerale, lo sfida in singolar tenzone.. e Kayce: "dai ragazzino lascia stare.. no, non voglio gareggiare con te.. dai smettila per favore, è stato un incidente.. basta.. piantala, va bene hai ragione tu.." ma alla fine gli rompe tanto le palle che viene suggellata una corsa clandestina tra i due con in palio tipo tutti gli averi della famiglia di Rick. Detto ciò lo sbarbatello si accorge di avere una macchina che fa' schifo.. e meno male, se no il film sarebbe durato 20 minuti. Infatti la parte centrale del film, almeno 50 minuti sono un noiosissimo riempitivo sul tuning della ciofeca che guida il nostro protagonista. Paul Logan fa' il soprammobile (abilità dell'attore nel ruolo 100/100). Il film si concluderà nella maniera più ovvia e scontata che possiate immaginarvi. 

La risposta di Asylum a The Fast and the Furious è, come prevedibile, una minchiata disumana. Con una trama ai minimi termini e peraltro trita e ritrita, la solita realizzazione tecnica pietosa eccetera eccetera.. Pensate che sono talmente pezzenti che, non potendo permettersi degli stuntmen, le azioni ''acrobatiche'' delle macchine (anche quelle che non comportano incidenti) sono fatte a computer! Personaggi strastereotipati, incluso cattivone palestrato di colore, coreano nerd che fa' il tuning, ragazza portoricana strappamutande ed esperta di meccanica, lo sbirro muto (Paul Logan). Per il resto è Fast & Furious con quel fotogramma di troppo che ti uccide la vita. Faccio un pratico esempio: ripresa della corsa, primo piano sul pilota, camera sui pedali, frizione cambio acceleratore, si passa sul cofano ripresa del tipico rumore della valvola westgate che fa' bagnare le mutande ai preadolescenti con i baffi non ancora rasati. Pensate questa sequenza, che in Fast & furious è rapidissima, dilatata nei tempi Asylum e riproposta ogni volta che si vede un'automobile. La mia idea di Inferno.

Perdibile, e non ti insegna neanche l'inglese! 

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 73/100
Noia: 88/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 79/100
Presunzione della regia: 27/100
Incompetenza degli attori: 80/100





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HORROR 102: Endgame


Di Ana Clavell, con Jeremy Aldridge, Melissa Frederik, Shasa Dabner, USA 2004

Horror 102: Endgame (2004) on IMDb

Cara Mamma,
come sai è dura sbarcare il lunario qui in America, il mutuo da pagare, i bambini da mandare a scuola, davvero uno non sa più cosa inventarsi per tirare avanti.
Ma ho avuto un'idea che potrà farmi raccimolare un bel gruzzoletto, me la ha suggerita mio figlio Owen, che ha cinque anni.
Praticamente ho scritto la sceneggiatura di un film, si un film di quelli che piacciono tanto ai ragazzini di quindici anni, un horror, però ci ho messo un finale davvero figo, sono molto orgogliosa di me stessa.
Purtroppo non avevo abbastanza fondi per trovare degli attori veri o degli studenti, ma ho trovato quattro sfigati per strada che hanno accettato in cambio di alcune cose (tipo panini, chiodi, vasellame, oggetti vari), per la sceneggiatura poi ho scritto da sola tutto il copione (che fatica, ci ho messo quasi due ore!!) e ho fatto le riprese nella casa abbandonata che c'è dietro dietro casa (quella dove andavano tutti i drogati l'anno scorso, te ne avevo già parlato).
Dunque la trama è questa, c'è un ex ospedale psichiatrico in cui sono avvenuti strani omicidi (originale non trovi?) e degli studenti chiamati lì da un professore per partecipare ad un master, che però inizia il giorno dopo, si lo so che non c'è un vero motivo per il quale dovrebbero essere lì, però che importanza ha? E' così avvincente che nessuno se lo chiederà mai.
Quindi c'è una tipa che fa da protagonista, una spigliata che fa le battute, veramente divertentissima anche se forse non è che sappia molto recitare, però alla roulotte dove me la hanno presentata ne parlano tutti benissimo!
Allora questa tipa conosce delle altre persone anche loro lì per il master e conosce anche Owen, che sarebbe il custode della casa, che però è un tipo strano, di quelli che ti guardano male e che biascicano le parole (ammetto che ho dovuto un po' adattargli il ruolo, perchè nella realtà non sa parlare molto bene), però andava benissimo perchè vedendo lui gli spettatori dicono "oh ma quello lì è l'assassino, si capisce subito".
In effetti nella mia sceneggiatura era proprio lui l'assassino, poi però un tizio della casa di produzione mi ha detto che devo mettere il finale a sorpresa (che palle!) e allora mi sono improvvisata un finale fantastico in cui l'assassino è proprio la protagonista insieme ad un'altra che rompeva perchè non aveva un ruolo importante nel film.  Pensa che addirittura ho inventato che Owen era il professore capo dei cattivi e uccideva così per gioco, cioè è troppo divertente non trovi?
Vabbè, non ti dico che successone! alla casa di produzione mi hanno detto che non avevano mai visto niente del genere, uno addirittura è scoppiato a ridere (doveva essere per la gag della telecamera nascosta nel pavimento) e un altro poverino a momenti piangeva.
Poi mi hanno anche chiesto il titolo, boooh ma che ne so io? ho detto facciamo Horror 102 va che c'è già il 101, ma si anche se non centra niente chi se ne frega no?
Adesso non so bene dove ma mi hanno detto che da qualche parte lo pubblicano, io va beh, mi vedo già alla consegna dei nobel come miglior protagonista non attrice, però comunque vada mi sono divertita lo stesso.
Salutami caldamente papà e digli che sabato prossimo ci guardiamo insieme Superfire che me lo aveva chiesto.
Ciao,
Ana

Recensito da: Ortnid Ana Clavell

VOTI
TRASH: 65/100
Noia: 87/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: n.p.
Presunzione della regia: 77/100
Incompetenza degli attori: 75/100


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30 novembre 2011

BIRTH RITE - Dono di sangue

di Devin Hamilton, con Natalie Sutherland, Danny Wolske e Laura Nativo. USA/2003

Birth Rite (2003) on IMDb

Ho deciso di guardare questo film convinta di aver scovato un DeCoteau sotto pseudonimo. Presto però mi sono accorta della mancanza di elementi fondamentali come i soliti ragazzi in boxer e calzini e ho capito: si tratta di un seguace di David, un suo abile ma ancora inesperto discepolo! 
Ci sono una setta, una strega, un medaglione magico e un tizio palestrato che ammicca anche al suo comodino, direi quindi di goderci speranzosi la visione. 

Allo scoccare del suo diciottesimo compleanno, Rebecca viene avvicinata uno sconosciuto che, apparendo e scomparendo in pose da figo, la informa sulla sua reale identità... 
La ragazza scopre così di essere:

a) la figlia (orfana) di due stregoni e quindi lei stessa una strega;
b) la “Gran Dama” di una setta di stregoni di cui il tizio sconosciuto, Roman, è l’unico superstite;
c) la sua promessa sposa.

Dopodiché le viene affidato un “potentissimo” medaglione, col quale Rebecca farà cose troooppo fighe come accendere e spegnere lampadine, far rotolare palloni e dondolare altalene. Molte lampadine dopo la nostra cara protagonista si stancherà (solo pochi eletti tra voi avranno la fortuna di sopravvivere a tanta noia) e comincerà a sedurre e uccidere gente a caso, tra questi riuscirà a portarsi effettivamente a letto solo il fratellastro.

[SPOILER]
L’avventato gesto la rende però impura, indebolendo il potere del medaglione, Roman tenterà dunque di convincerla (indovinate come...) ad uccidere la causa del suo peccato e l’avrà infine vinta. L’affettuosa sorellastra di Rebecca però comincerà ad insospettirsi, saranno i compagni di scuola che muoiono decapitati o inghiottiti da gabinetti ogni giorno, sarà il cadavere nel letto del fratello, ma il suo intuito la spinge a sospettare di Rebecca, a cui ruberà quindi il medaglione, dando così inizio ad un’esilarante lotta con Roman.
Dopo salti, capriole, ruote e verticali, tutti rigorosamente inutili, lo stregone riuscirà a spezzare il collo alla giovane, per la gioia dello spettatore. Solo a questo punto Rebecca si pentirà del male fatto, decidendo di sacrificare poteri e vita per tornare indietro nel tempo e cancellare il suo ricordo dalla memoria di tutti, amata sorella esclusa.
[FINE SPOILER]

Pur assomigliando terribilmente ad un DeCoteau questo film ha alcune, evidenti differenze. In primis il budget, o l’uso che se ne è fatto: ben sapendo di non essere in grado di introdurre effetti speciali degni di questo nome, la loro presenza è ridotta a persone ed oggetti che compaiono e scompaiono con tanto di “puff”, ed è abbastanza triste. David non lo avrebbe mai permesso! Avrebbe aperto Paint, colorato di fucsia gli occhi di Rebecca, messo una lampadina lampeggiante nel medaglione e soprattutto non avrebbe mai fatto vedere delle scene di nudo, come in effetti in questo caso avviene.
Ovviamente non sto troppo a soffermarmi su cose prevedibilmente ridicole come la recitazione, le location e insomma...tutto? 
Imitando grossolanamente un DeCoteau il film risulta nel complesso divertente, godibile e purtroppo anche molto noioso. Da guardare a tratti velocizzato per sopravvivere.


Recensito da: Leotorda

VOTI
TRASH: 86/100
Noia: 87/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 80/100
Presunzione della regia: 38/100
Incompetenza degli attori: 92/100



Se ti piace guarda anche: un DeCoteau, possibilmente con qualche scena etero.

26 novembre 2011

GRANO ROSSO SANGUE (Aka Children of the Corn)

Di Fritz Kiersch, con Peter Horton, Linda Hamilton, Courtney Gains, Anne Marie McEvoy, USA 1984.

Children of the Corn (1984) on IMDb

Si, lo so, facendo questa recensione mi attirerò le antipatie di tutti gli amanti dei racconti di Stephen King da cui sono stati tratti dei film, ma dovrete ammettere che non tutti sono dei capolavori incontrastati (parlo dei film), soprattutto se si distaccano visibilmente dall'originale su carta.
In particolare il riottoso e scontroso collega Vidur che mi considera il re degli imbecilli perchè non mi è piaciuto "The Mist".
Grano rosso sangue rientra in quella categoria di film dove nulla è spiegato ma tutto è permesso, in cui si estrapolano dei brani dalla bibbia per esigenza scenica e si agisce contro ogni logica pur di permettere la prosecuzione della pellicola, il tutto condito da una apparizione mostruosa veramente ridicola, con dei pixel che si impadroniscono di corpi assolutamente proni e ben disposti alla macellazione.

 LA TRAMA
In un villaggio della pianura americana tutti gli under 18 (21 in verità essendo il film americano) decidono di sovvertire l'ordine costituito accoppando i genitori e dando via al dominio di una misteriosa stirpe di imberbi comandata da Isaac, pivello che fa da tramite tra il dio malvagio e i ragazzi.
Passato qualche tempo Burt e Vicki, di passaggio da quelle parti, investono il cadavere di un giovane.
Cercano dunque, con molta calma, una stazione di servizio nella vicina città di Gatlin per chiedere soccorsi, o forse per bersi una birra.
Quando finalmente la trovano, e ce ne vuole, si rendono conto che la città è deserta, Vicki viene rapita dai già citati giovincelli che la intendono sacrificare al loro dio.
Burt, che purtroppo madre natura ha reso lento e impacciato, ci mettè un po' ma alla fine capisce tutto con l'aiuto del bimb veggente Job e di sua sorella Sara.
Dopo avere strappato Vicki dalle manine delicate dei bambini trova anche il modo di dar fuoco al campo, con l'aiuto di Job, ritorna così a casa con Vicki e i due bambini buoni.
Certo, la trama è grossomodo quella del libro e non è minimamente attaccabile, mi sento però in dovere di far notare alcune cose che rendono questo film più vicino al genere trash che a quello horror.
Soprassedendo sulla scanzonata verve vacanziera di Burt, che più di una volta viene aiutato da Job e che riesce ad avere la meglio sul capo della banda demoniaca Malachia semplicemente schiaffeggiandolo, la maggior parte delle scene sono estremamente lente  e noiose, soprattutto perchè non è mai affatto chiaro quello che sta succedendo (almeno ad una prima visione), il discorso di "conversione" fatto da Burt ai bambini poi è ad un livello di banalità a cui nemmeno un politico saprebbe arrivare.
Alcuni episodi sono chiaramente inseriti senza una logica, nella scena finale Burt abbatte una pericolosissima teenager con una sportellata, l'ispezione della banca dura un tempo spropositato, il mostro cerca di legare Burt con delle spighe di grano da cui il nostro eroe si libera con facilità più che irrisoria.
Notevoli gli effetti speciali con il mostro che non appare mai, se non come un megatalpone che scava sottoterra (e fin qui ci sta), divora le vittime in maniera assolutamente ridicola come già descritto e altrettanto pietosamente sparische con delle luci rosse risucchiate dal campo di grano in fiamme.
Il quesito che mi pongo è il seguente: perchè voler fare a tutti i costi un film su questo racconto?

p.s. avevamo provato una volta, tanto tempo fa, a vedere questo film tutti noi del cineforum ma avevamo desistito dalla lunghezza asfissiante di alcune scene, lo ho rivisto intero su Rai Movie tra mezzanotte e l'una, secondo me è lì che deve stare.

Recensito da: Ortnid

VOTI
TRASH: 67/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 79/100
Presunzione della regia: 82/100
Incompetenza degli attori: 74/100


Se ti piace guarda anche: uno dei centomila film tratti da romanzi di Stephen King

15 novembre 2011

IL RITORNO DI KENSHIRO (Aka The Fist of the North Star)

Di Tony Randel. Con Gary Daniels, Malcolm McDowell, Costas Mandylor, Chris Penn, Isako Washio, “Downtown” Julie Brown. USA/1995

Fist of the North Star (1995) on IMDb

"You are already dead.."

IL FILM DI KEN IL GUERRIERO CON ATTORI VERI. Ho detto tutto. Questa pellicola peró merita una menzione d'onore. Ricordo la prima volta che l'ho vista anni ed anni fa' in camera mia accompagnato da un imberbe Vidur, in uno dei nostri primissimi esperimenti "So bad it's so good". All'epoca ci era sembrato una porcata immonda ma ne é passata di acqua sotto i ponti, e tra varie Croci dalle sette pietre, grazie Padre Pio e Bloody Psycho vari la nostra percezione del bello e del brutto si é pesantemente modificata.

Due pillole di trama per chi proprio non sa nulla di Ken il Guerriero (vergognatevi). Una guerra nucleare ha prosciugato i mari e decimato la popolazione mondiale, che ora vive in accampamenti in una specie di futuro post atomico molto simile all'ambientazione dell'Australia di Mad Max (se anche questo nome non vi dice nulla siete gentilmente invitati ad andarvene e sotterrare la testa da qualche parte). In questo mondo post-atomico Ken il discendente di una scuola di arti marziali (Hokuto) si scontrerá per ragioni "amorose" con Shin, un membro della sacra scuola di Nanto. La serie narra le peripezie dell'eroe per riconquistare la sua amata Julia. 

Il film segue in maniera approssimativa (anche per ragioni "tempistiche") la prima parte dell'avventura di Ken fino allo scontro finale con Shin (Costas Mandylor, pornodivo che annovera nella sua filmografia capolavori come "il delta di Venere"). Per il resto siamo di fronte a quello che ci si potrebbe aspettare. Un eroe pompato e monoespressivo che fa' esplodere le persone ma che alla fine ha un grande cuore, tanto da circondarsi di bambini cinesi petulanti. La realizzazione tecnica e gli effetti sono, riconsiderandoli a posteriori, piú che decorosi ed il film vanta inoltre un discreto ritmo. Tony Randel se la cava tutto sommato bene, anche perché é un regista di discreta esperienza con produzioni decorose alle spalle, come il secondo capitolo della esalogia di Hellraiser. Probabilmente quello che fa' piú ridere di questo prodotto é l'espressione spaesata e gli occhi perennemente sbarrati di Gary Daniels. A controbilanciare la pessima prova del protagonista un'ottimo e cattivissimo Chris Penn (il fratello di Sean, Eddie il bello nel capolavoro "le iene" di Tarantino, per intenderci) nei panni di Jagger, attore di grandissimo talento purtroppo prematuramente scomparso nel 2006. 


La pellicola é abbastanza innocua ed anonima ma ad alzare il livello trash generale é l'idea di fare un film con attori in carne ed ossa su un'icona delle Anime giapponesi come Ken Il Guerriero. Vista la nobiltá delle licenze, forse si poteva aspirare un po' piú in alto. Se volete vedere un film davvero bello tratto da un Anime guardatevi Star Battleship Yamato. 

Curiositá: Non so se é una cosa voluta, ma i personaggi che nell'anime avevano un nome orientale sono interpretati da attori caucasici, e quelli con un nome occidentale sono interpretati da orientali.

In ogni caso film divertente e consigliato.

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 77/100
Noia: 58/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 73/100
Presunzione della regia: 30/100
Incompetenza degli attori: 60/100




Nulla meglio di questo video riassume l'intera pellicola

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VAN HELSING - DRACULA'S REVENGE (aka Dracula 3000)


di Darrell Roodt, con Casper Van Dien, Erika Eleniak e Coolio (!). Germania/2004/Film Africa Worldwide.

Dracula 3000 (2004) on IMDb

«C’è qualcosa di strano riguardo al cadavere, sembra che si sia legato da solo alla sedia.»
Spiegazione completamente idiota su un cadavere con entrambi i polsi legati, che viene però presa per buona dal resto dell’equipaggio.

«A un certo punto mi hanno riprogrammato...fino al allora ero un Proteus 3.2 PB, paga e bacia.»
«Le famose squillo...devi essere ricco per fartele»
«Non frignare, sta volta sei fortunato...»
«Me la faccio per 12 ore e gratis pure! Andiamo robot!»
I due superstiti decidono di spassarsela (ma salteranno in aria poco dopo).


È difficile descrivere a sole parole quanto questo film faccia schifo, tenterò quindi di darvene almeno una vaghissima idea. 
Siamo nell’anno 3000 e una piccola nave spaziale, la Mother III, viene guidata dal Capitan Abraham Van Helsing (ebbene si...) verso un’astronave “fantasma” molto grande, la Demetra. Il piano è riuscire a portare questa nave sulla terra per poi rivenderla e guadagnarci una fortuna, per far ciò il capitano si farà aiutare dal peggiore degli equipaggi: la bella e pignola Aurora, il fattone 187, il navigatore (che non ci mostrerà mai le sue doti) Mina, il professore geniale ma paranoico e disabile e infine Humvee, tutto muscoli e niente cervello.
La nave è molto vecchia e, per fortuna del professore, tutta a scale...durante l’esplorazione verrà scoperta una stiva piena di bare, naturalmente alcune di queste con la sorpresa! 187 è il primo a farsi mordere mentre cerca qualcosa da fumarsi. Nella bare. E per qualche strano motivo dopo la trasformazione comincia a propinarci il copione di un porno. 

[SPOILER]
C’è chi viene ucciso, chi scompare per sempre, mentre la Mother III decide di ripartirsene da sola; intanto il professore ci spiega che hanno a che fare con Dracula in persona e che il capitano è sicuramente un discendente di QUEL Van Helsing. Ma certo. Mandandolo a quel paese il Capitano e Aurora, che intanto si è scoperta essere un robot, vanno ad aprire una ad una le bare, impalettando eventuali corpi e ritrovandosi davanti al Conte Dracula (che esce ogni volta da una bara diversa, facendola esplodere!).
Purtroppo anche il professore e il capitano verranno vampirizzati e poi uccisi dagli unici due superstiti, Humvee l’armadio scemo e il sexy robot Aurora, che faranno rotta verso il Sole per riuscire a eliminare definitivamente il conte.
Peccato che l’astronave sia completamente cieca. Ma non sarà un problema dato che, senza alcun motivo, esploderà. Degna conclusione direi.
[FINE SPOILER]

Cosa dire...copione volgare e imbarazzante, a tratti son stata costretta a togliere del tutto il volume perchè mia nonna non pensasse che stessi guardando un porno. E vi assicuro che in quei momenti non stava succedendo nulla. 
Non dimentichiamoci di un Dracula inguardabile e della conclusione insensata, il “classico” taglio netto (a quella che poteva benissimo essere metà film) probabilmente per assenza di voglia e idee. Come vi immaginate Dracula su un’astronave nell’anno 3000? Non sforzatevi troppo, nemmeno il regista l’ha fatto: è vestito con il più classico dei costumi di carnevale, con tanto di mantello svolazzante. 
Il film è del 2004 e la visione che si ha degli anni 3000 è ridicola, a partire dalla strumentazione obsoleta delle navi e dell’equipaggio, fino ad arrivare alla totale ignoranza dei personaggi, che non sanno cosa sia Dio ne un vampiro e scambiano i crocifissi per delle “piccole spade”, senza che ci sia un motivo (infatti il Capitano riconosce questi oggetti e tutte le informazioni vengono facilmente trovate sul motore di ricerca del computer di bordo).

Sarebbe minimamente godibile se non fosse anche noioso, quindi siete avvisati...
Da vedere armati di pazienza e poche aspettative.


Recensito da: Leotorda

VOTI
TRASH: 69/100
Noia: 83/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 70/100
Presunzione della regia: 41/100
Incompetenza degli attori: 78/100



SE TI PIACE GUARDA ANCHE: appiccicate un’immagine di Dracula sul vostro schermo e poi godetevi un qualsiasi film con dei mostri su un’astronave.

14 novembre 2011

GODZILLA CONTRO BIOLLANTE (aka Gojira tai Biorante)

Di Kazuki Ohmori. Con Kunihiko Mitamura, Yoshiko Tanaka, Megumi Odaka, Godzilla, Biollante. TOHO/GIAPPONE/1989

Ok, lo ammetto non sono stato molto attento, ma di questo film non c'ho capito un cazzo. La trama infatti non rasenta la follia, la oltrepassa abbondantemente per irrompere in una nuova dimensione. Gli altri film di Godzilla erano sì deliranti, ma alla fine avevano una loro linearità. Umani inutili-arriva Godzilla che distrugge un pò di città-avversario di Godzilla- casino vario-umani inutili-scontro finale-fine. Qui invece no. Sarà la sua relativa modernità e sarà che al diciottesimo episodio sul dinosaurino avevano voglia di cambiare, ma il risultato è un pasticcio sconclusionato in cui seguire il filo logico è davvero difficile.
Degli scienziati raccolgono delle cellule di Godzilla, arrivano degli altri scienzati, agenti americani della società americana Biomechanic, una spia di un inventato paese arabo chiamato Saradia, sparatorie, casino, un professore, la figlia muore...
Tre anni dopo dei bambini sognano Godzilla e una ragazza con dei poteri psichici dice che sta per arrivare. Infatti una scossa di terremoto libera il Re dei Mostri. In questo frangente, i giapponesi non sono contenti di vederlo e infatti il nostro inizia a tirar su il solito bordello. Poi arriva Biollante. Che tu dici, cos'è Biollante? Beh, è presto detto: è l'incrocio nato in laboratorio tra delle cellule di Godzilla e una pianta, il tutto animato dalla figlia morta del professore. Il risultato è una rosa gigante, con dei tentacoli grossi e cattivi. Biollante chiama Godzilla e i due si affrontano e vince facilmente il mostro di casa. Poi...poi...ah sì! C'era una sottotrama su un ''battere anti-nucleare'' che gli scienziati avevano creato per uccidere Godzilla. Riescono ad iniettarglielo, ma non fa effetto perchè come tutti sanno, Godzilla è a sangue freddo. Quindi decidono di usare il T6000. Un pratico strumento che crea dei tuoni che dovrebbero scaldare il mostro. Del resto, quale nazione non ce l'ha? Allora Godzilla viene portato su queste piastre che dovrebbero abbrustolirlo, ma intanto ritorna in vita Biollante con una polverina d'oro, sotto le sembianze di un coccodrillo-ragno con dei tentacoli e che sputa acido verde. I due si menano per un pò e poi colpo di scena: Biollante ascende al cielo. Sì, così, ascende al cielo con una polverina d'oro e lo spirito della figlia morta dello scienziato. Godzilla se ne torna in mare, ma non è finita perchè hanno voluto regalarci la chicca finale. L'agente della Saradia, non so per quale motivo fosse lì e chi stesse inseguendo e perchè, muore fulminato da una delle piastre che doveva uccidere Godzilla. Cioè, muore fulminato è improprio, visto che scompare letteralmente nel nulla. Ah già, il sottomarino volante 1X2...vabè.

Come notato in sede di visione, il film procede per espedienti pazzi. Ogni svolta narrativa è dettata da una delirante soluzione inventata dal nulla e questo lo porterebbe ad essere potenzialmente infinito. Per fortuna ad un certo punto hanno finito le idee e l'hanno piantata lì.
Comunque non male, consigliato a tutti i Godzillofili. In quanto a delirio li batte tutti, ma in quanto a divertimento cialtrone, Ai Confini della Realtà resta un paio di gradini sopra.

Recensito da: Vidur

VOTI
TRASH: 88/100
Noia: 65/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 70/100
Presunzione della regia: 68/100
Incompetenza degli attori: 40/100

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LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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