26 dicembre 2023

DA 1 A 10: IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2023

Perpetriamo la tradizione di ben un anno con la classifica di dieci film del 2023. Non i più belli o i più brutti, ma quelli che si meritano un voto da 1 a 10, escludendo ovviamente i film già ivi recensiti.


VOTO 1

THE MARVELS


Noia, indifferenza e sconforto. Quando un volto dice più di mille parole.

Flop simbolo della caduta libera dell'ex impero Marvel. Un film rattoppato e rimandato fino a quando hanno provato a buttarlo fuori dalla disperazione, sperando di non sbattere troppo forte e invece si sono infranti contro un muro di mattoni. 205 milioni guadagnati a fronte di un budget di (oltre) 220 dà la dimensione di un fallimento artistico e commerciale con pochi precedenti.

VOTO 2

INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO


"Mi sono pisciato nel pannolone. Chissà se se ne accorge"

"Cos'è sta puzza di piscio?"

Restiamo in casa Disney che ultimamente ha calpestato tanta merda da poterci concimare un campo da calcio. A livello di numeri il film ha perlomeno coperto il budget, ma non è stato minimamente profittevole come si aspettavano le teste d'uovo di Hollywood, che hanno svilito, spremuto, umiliato e -ovviamente- "wokkato" anche il beneamato Indy, interpretato da un Harrison Ford ottuagenario al limite dell'imbarazzo. Va a finire che bisogna rivalutare quell'abominio di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo...

VOTO 3

NAPOLEON


"Dai, finiamo 'sta rottura di palle che devo andare a promuovere Joker 2"

Altro floppone clamoroso, con i guadagni del botteghino incapaci di coprire l'esagerato budget di 200 milioni. Del resto il film fallisce su tutta la linea: più che ad eventi storici sembra assistere a fantasie di un bambino di 13 anni, ovviamente incapace di raccontare in maniera sensata la figura di Napoleone, che fosse l'uomo, il militare o l'imperatore. Quasi due ore e quaranta di nulla, con un Joaquin Phoenix incredibilmente sottotono, tanto annoiato quanto depresso, così come chiunque abbia avuto la sfortuna di vedere questo mattone di un regista vicino ai 90 anni. Avrei voluto suggerire sommessamente la pensione al buon Ridley Scott, ma a quanto pare ha in cantiere altri cinque film per il 2024, compreso il seguito de Il Gladiatore. Gesù. 

VOTO 4

BARBIE


"I'm just Ken and I'm enough And I'm great at doing stuff..." Ok, dai, questa era carina.

Una campagna di marketing mai vista nella storia del cinema, ha portato un settimo dell'intero pianeta a guardare questo filmetto dalla storia mal concepita e maldestramente realizzata, il cui unico aspetto positivo è l'oggetto di scherno e umiliazione del film stesso, ovvero Ken, ovvero per estensione il genere maschile. L'interpretazione di Ryan Gosling e la sua canzoncina sono le uniche cose che rimarranno nell'immaginario collettivo e, forse, questa è la moneta con cui il karma ha voluto ripagare la regista Greta Gerwig (a parte centinaia di milioni di dollari, ma sono dettagli...).

VOTO 5

CREED 3 


"Forse faccio ancora in tempo a richiamare Stallone..."

Terzo capitolo della saga erede di Rocky, per la prima volta senza il leggendario pugile interpretato da Sylvester Stallone, che viene solo menzionato di sfuggita. Michael B. Jordan fa un buon lavoro sia davanti che dietro la macchina da presa e nel complesso il film si fa vedere senza problemi. Rimane una certa sensazione di mediocrità per un prodotto che sembra vivacchiare di storie incredibilmente prevedibili e che si affida quasi esclusivamente alla sempre florida fan base di Rocky. 

VOTO 6

KILLERS OF THE FLOWER MOON


Non vedevamo un DiCaprio così stupido dai tempi di Buon Compleanno Mister Grape, ma almeno lì era un bambino ritardato. 

Probabilmente qualcuno sobbalzerà vedendolo così in basso, ma lasciatemi spiegare. L'ennesimo prodotto della premiata ditta Scorsese-De Niro-DiCaprio è un mattone di tre ore e mezza con tanti pregi (interpretazioni, regia, scenografie, dialoghi, musiche) e tanti difetti (durata sconsiderata, un protagonista con cui è impossibile empatizzare, tanti spunti potenzialmente interessanti lasciati sullo sfondo). Ne esce sicuramente un gran film, che però non ho la minima intenzione di riguardare.

VOTO 7

RENFIELD

 "Sono il Conte Dracula, miiiinchia"

Numeri alla mano, dovrebbe stare in fondo alla classifica, visto che ha guadagnato 26 milioni di dollari a fronte di un budget di 65 (!), ma personalmente questa horror-comedy con poche pretese mi ha molto divertito; la storia è stata reinterpretata nella giusta chiave fra il serio e il grottesco, i due Nicolas (Cage e Hoult) sono un Dracula e un Renfield più che convincenti, con l'ultimo protagonista di una manciata di esagerate quanto sanguinarie scene d'azione. Puro e semplice intrattenimento, sincero omaggio agli horror di una volta. Se non l'avete visto, recuperatelo. 

VOTO 8

OPPENHEIMER


Ecco, l'Einstein vecchietto pasticcione potevano risparmiarselo...

L'altro film evento del 2023 riscatta i recenti (parziali) passi falsi di Christopher Nolan e si pone come una pietra miliare degli ultimi anni di cinema: un cast esagerato, una realizzazione tecnica a regola d'arte, una storia raccontata con ritmo perfetto e il giusto rigore storico, il pathos incalzante, la scena dell'esplosione che rimarrà per sempre impressa nella storia del cinema. Tutto strepitoso, se non fosse per gli ultimi abbondanti 45 minuti: mediamente noiosi, praticamente inutili e totalmente anti-climatici. Come rovinare un quadro perfetto con una pennellata di troppo.

VOTO 9

GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL.3


Ebbene sì, ci mancherete.

James Gunn conclude come meglio non avrebbe potuto la saga dei Guardiani, confezionando il migliore film della serie e senza dubbio uno dei migliori in assoluto del MCU. Al solito pieno di idee geniali, sia estetiche che di scrittura, con la giusta alternanza tra risate e lacrime (e chi l'avrebbe mai detto che ci si sarebbe commossi per un procione parlante?). Qualche difetto c'è per carità, ma il film fila come un treno per tutta la durata, grazie anche ad un cattivo finalmente convincente e ad un finale degno di questo nome. Bravo James, ora se riesci a fare un film decente pure su Superman meriti una statua. 

VOTO 10

GODZILLA MINUS ONE


Madonna che bomba la scena della barca!

Dieci, non solo perché è un film eccezionale sotto praticamente ogni punto di vista, ma anche perché con il budget che di solito basta a malapena per un'ordinazione di caffè e ciambelle per i portaborse degli sceneggiatori della Warner (o altra major a vostro piacimento), la Toho ha sbancato il jackpot, ridicolizzando in un solo colpo tutta la fuffa supereroistica uscita negli ultimi anni, nonché il prossimo Godzilla x Kong: The New Empire di produzione americana, improvvisamente rimandato e quasi nascosto sotto il tappeto. Per una volta, la storia umana al centro di un film di Godzilla è quasi più appassionante dello stesso kaiju, che rimane comunque un'ira di dio. Vederlo camminare solennemente per le strade di Tokyo, accompagnato da una colonna sonora da brividi è stata la goduria cinematografica del 2023 e, nel suo piccolo, quasi un miracolo. 

A cura di: Vidur

20 dicembre 2023

PODCAST DALL'ABISSO: EPISODIO 2

 


Ecco il secondo episodio di Podcast Dall'Abisso! Questa volta parliamo di una leggenda del cinema che ha avuto una vita totalmente fuori dall'ordinario. 

L'unico e solo CHRISTOPHER LEE! Potete ascoltare QUI il secondo episodio. 



16 dicembre 2023

SPECIALE RECENSIONE NUMERO 300 - PARTE 2 - DANIEL DER ZAUBERER

Di Ulli Lommel, con Daniel Küblböck, Ulli Lommel, Peter Schamoni, Rudolf Waldemar Brem, Günther Küblböck, Marina Lommel, Manolito Lommel. Germania / 2004

Daniel the Wizard (2004) on IMDb

Dopo la magia di Treciento recensiamo il film che per lunghi periodi ha ottenuto il posto più basso nelle autorevoli graduatorie dei siti Imdb (1,2/10) e Moviepilot (0,4/10), unico motivo che ci ha spinti alla visione.


TRAMA

C'è un tizio di nome Daniel Küblböck che partecipa ad un reality basato su un format americano (Pop Idol, sicuramente sapete tutti di cosa si tratta) da cui viene eliminato diventando comunque famoso a causa del suo fare provocatorio e sgraziato.

Inizia a fare concerti ma, ahilui e ahinoi, fa schifo nell'anima, così tanto che due tizi (Rike e Tom) lo vogliono comprensibilmente uccidere e lo rapiscono. Il bene però si sa che vince sempre, quindi si commuovono e ballano tutti insieme diventando i suoi migliori amici dopo che lui regala loro la sua chitarra.

Daniel, supportato per tutto il film dal fantasma del nonno, riceve da quest'ultimo la bacchetta magica come regalo di natale e diventa anche lui un mago.

Fine.

Il motivo principale dell'insuccesso del film è la sua realizzazione misera e stentata, l’intera pellicola è girata con una traballante telecamera di bassissima qualità. Nessuna scena appare come un film reale ma piuttosto come una sequenza di scene e dialoghi deboli e mal collegati, una consistente parte della durata del film è occupata da raccapriccianti canzoni o da personaggi estremamente noiosi che discutono di temi naïf intorno ad un tavolo.



Ma per quale motivo è considerato su diversi siti il film “peggiore in assoluto”? Possibile che non ci sia di peggio? Come può essere superato dall’ultimo Indiana Jones?

In effetti il titolo di “peggiore in assoluto” è assolutamente ingeneroso, considerando che è stato realizzato con pochi soldi e non ha assolutamente pretese, sembra anzi prendersi addirittura un po’ in giro in alcuni punti (forse).

Il motivo del cucchiaio di legno è semplice, Daniel Küblböck e la sua storia sono esistiti veramente, e per una quindicina di anni, da inizio anni 2000 Küblböck è stato un personaggio dello showbiz tedesco.

Beh, oddio, in realtà è Küblböck che ha fatto di tutto per entrare nello showbiz, partecipando a programmi, film, sceneggiati e grandi fratelli vari, ma soprattutto schiantandosi senza patente contro un camion di cetrioli (poco prima di girare il film), facendosi adottare da una settantenne milionaria (già, in Germania si può), cambiando nome e sesso un paio di volte, e non da ultimo tuffandosi nel mare del Labrador da una nave da crociera, sparendo apparentemente per sempre.


In effetti non sarebbe nemmeno morto, secondo una molto diffusa leggenda metropolitana sarebbe riapparso un anno dopo la sua sparizione alla guida di una nave nel mar mediterraneo, sotto il falso nome di Carola Rackete (googolare per credere).

Tornando al film, è stato un totale insuccesso sia di immagine per Küblböck, che di botteghino, non me la sento tuttavia di giudicarlo così negativamente vista la natura modesta della sua realizzazione.

Guardarlo vi deprimerà se siete tristi e vi annoierà se siete allegri, lasciate perdere.


Recensito dopo tempo immemore da: Ortnid

 TRASH: 70/100

Noia: 90/100

Ridicolaggine effetti speciali: 30/100

Presunzione della regia: 70/100

Incapacità degli attori: 85/100




SE TI PIACE GUARDA ANCHE: scrivi Küblböck su youtube e ti apparirà un mondo.

5 dicembre 2023

SPECIALE RECENSIONE NUMERO 300 - PARTE 1

INTRODUZIONE

Cari amici di Pellicole dall'Abisso, dopo oltre tredici anni di indefesso lavoro, il qui presente blog spegne sulla torta delle candeline speciali, ovvero quelle della recensione NUMERO 300!!!
Ebbene sì, dal 2010 abbiamo visto e recensito per voi ben 300 film della peggior risma, spaziando su tutti i generi, tutte le nazioni, tutte le epoche, senza fare distinzioni tra film semi-amatoriali e kolossal hollywoodiani, tra un Nicolas Cage e un Marco Antonio Andolfi, tra una Lindsay Lohan e una Loredana Lecciso, tra un Vito Colomba e un Ridley Scott.

Per celebrare questo speciale traguardo, abbiamo spremuto le nostre importanti meningi e i nostri dotati cervelli hanno partorito quanto segue. Innanzitutto un piccolo video di ripasso di quello che è stato finora, visualizzabile QUI, in secondo luogo, anziché fare una recensione...ne faremo ben due. Quindi, tenetevi ben stretti per la seconda parte. 

Per la prima, intanto, un delizioso gioco di parole ha sollucherato il nostro palato e per l'occasione, dopo ben tre anni di latitanza, è tornato a recensire con la sua proverbiale coincisa malvagità il nostro Azagthoth!


3CIENTO - CHI LA HA DURO...LA VINCE!

Di Jason Friedberg e Aaron Seltzer con Sean Maguire, Kevin Sorbo, Carmen Electra. 2008/USA/New Regency Pictures
Meet the Spartans (2008) on IMDb

La recensione numero 300 di Pellicole dall’Abisso non avrebbe potuto che essere la recensione di 3ciento-chi l’ha duro… la vince e così sarà. Auguri Pellicole dall’Abisso, anche questo traguardo contro qualsiasi pronostico e qualsiasi forma di buon senso è stato tagliato. Urrà, Urrà, Urrà. 

Ma ora basta con l’autocelebrazione e parliamo della pellicola in questione, il cui titolo originale per la verità nulla centra con il numero 300. Il film si intitola infatti più sobriamente Meet the Spartans, l’idea di modificare il titolo con questo geniale gioco di parole a cui noi ci siamo accodati, è stata un'indegna decisione dei distributori italiani, titolo che tuttavia si addice alla perfezione ad un film che è assolutamente indegno. 

Il film rappresenta il prototipo della parodia, o delle parodie, visto il gran numero di riferimenti ad altri film, programmi televisivi, personaggi pubblici e chi più ne ha più ne metta, che non fa MAI, ma proprio MAI, ridere. Ma neanche sorridere perché la stupidità e la frequente volgarità delle gag proposte non solo non strappa una risata, ma neanche un mezzo sorriso. Un cinepanettone è molto, e sottolineo molto, più divertente. Le gag peraltro sono pure ripetute allo sfinimento, come quando Leonida calcia giù nel pozzo un tot di personaggi realmente esistenti ed immaginari o come nell’infinito contest di ballo tra spartani e persiani che vorrebbe parodiare American Idol ma risulta di una noia mortale (ed annoiare lo spettatore in poco più di un’ora di film non è facile). 


Oltretutto, molte delle parodie risultano davvero datate, in quanto ironizzano su personaggi e situazioni che già nel 2023 la maggioranza degli spettatori si è scordata, ed aggiungiamoci pure che purtroppo noi italiani perdiamo il senso delle gag riferite a programmi statunitensi perché non li conosciamo (mannaggia che sfiga!). 


In questo desolante spettacolo non possiamo non provare amarezza vedendo Kevin Sorbo, l’Hercules della nostra adolescenza, partecipare a questa oscena baracconata. Kev avevi problemi economici? Non sapevi come pagare le bollette? Ti aiutavamo noi, mettevamo in piedi una raccolta fondi, o una qualsiasi altra cosa piuttosto che vederti coinvolto in questa indegna pagliacciata.



Si può salvare qualcosa di questa pellicola? Onestamente no, questo forse la rende degna di essere la trecentesima recensione di Pellicole dall’Abisso… Almeno questo, dai sì…




Recensito da: Azagthoth

TRASH: 78/100
Noia: 95/100
Ridicolaggine effetti speciali: 30/100
Presunzione della regia: 72/100




LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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