Di Mello Bündgen, con Oliver Krampe, Miriam Suarez, Leonie, Dominik Schwarze, Jürgen Humburg, GER 2011
Spesso in questo blog abbiamo recensito film dicendo che "fanno il giro", ovvero sono così brutti che alla fine escono dalla categoria "film" e irrompono trionfalmente nel "trash", con risultati quantomeno divertenti.
Purtroppo alcuni film non si limitano al consueto giretto ma sono più pretenziosi, fanno una sorta di giro e mezzo che li trascina in basso anche nella categoria dei film trash.
Accade così che questa pellicola vorrebbe essere non seria ma quantomeno divertente grazie alla geniale intuizione del regista che ci propone niente di meno che microfoni assassini.
Dal sito internet dei produttori-sceneggiatori-attori-piastrellisti evinciamo da dove nasce questa idea.
Un giorno, dovendo rigirare una scena per un altro film, in quanto rovinata dalla presenza di un microfono, (quanti e di quale qualità ne abbiamo visti su questo blog!) il buon Mello Bündgen si domanda se forse quel microfono non avesse deciso di sua spontanea volontà di comparire davanti alla telecamera, unicamente per un po' di protagonismo dopo anni passati a lavorare nelle retrovie.
Non contento di avere pensato una cazzata di siffatte proporzioni il nostro Mello propone ai suoi baldi colleghi di girarci un film (un mezzo film visto che dura poco più di mezz'ora).
I suoi colleghi invece che sbeffeggiarlo volgarmente gli danno purtroppo corda e confezionano questa lenta e noiosa pagliacciata.
Non essendo dotati di mezzi adeguati, non possedendo sufficienti capacità, essendo a digiuno di idee brillanti, non sapendo tenere in mano una telecamera, non avendo un budget, non avendo un vero copione e non per ultimo senza avere nemmeno troppa voglia di girarlo, insomma avendo tutte le caratteristiche per girare un film di successo oggi, decidono che sarà un capolavoro e producono un trailer e un backstage che durano circa il doppio del film in questione.
Il risultato è noiosissimo nonostante la scarna durata, la trovata dei microfoni che si muovono (girando le scene all'incontrario) bisogna ammettere che è geniale, la trovata di lasciare il protagonista in canottiera per tutta la durata un po' meno.
La chiusa finale è questa: un film trash non può MAI essere fatto volutamente. Punto.
Recensito da: Ortnid
VOTI
TRASH: 68/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 92/100
Presunzione della regia: 75/100
Incapacità degli attori: 90/100
I suoi colleghi invece che sbeffeggiarlo volgarmente gli danno purtroppo corda e confezionano questa lenta e noiosa pagliacciata.
Non essendo dotati di mezzi adeguati, non possedendo sufficienti capacità, essendo a digiuno di idee brillanti, non sapendo tenere in mano una telecamera, non avendo un budget, non avendo un vero copione e non per ultimo senza avere nemmeno troppa voglia di girarlo, insomma avendo tutte le caratteristiche per girare un film di successo oggi, decidono che sarà un capolavoro e producono un trailer e un backstage che durano circa il doppio del film in questione.
Il risultato è noiosissimo nonostante la scarna durata, la trovata dei microfoni che si muovono (girando le scene all'incontrario) bisogna ammettere che è geniale, la trovata di lasciare il protagonista in canottiera per tutta la durata un po' meno.
La chiusa finale è questa: un film trash non può MAI essere fatto volutamente. Punto.
Recensito da: Ortnid
VOTI
TRASH: 68/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 92/100
Presunzione della regia: 75/100
Incapacità degli attori: 90/100
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