27 giugno 2011

THE HEXER (aka Wiedzmin)

Di Marek Brodzki. Con Michal Zebrowski, Olaf Lubaszenko, Zbigniew Zamachowski e Grazyna Wolszczak. PL/2002

The Hexer (2002) on IMDb
Alzi la mano chi ha mai sentito parlare di Andrzej Sapkowski. Pochi, presumo. In Polonia in particolare e nell'europa dell'est più in generale è molto noto e apprezzato come autore di libri fantasy, che hanno avuto un grande successo e che hanno ispirato il celebre capolavoro videoludico "The Witcher". Sfortunatamente, qualche anno prima che i ragazzi di CD Projekt iniziassero a lavorare al loro gioco di ruolo, ha anche ispirato questa schifezza che, a cavallo tra il 2001 e il 2002, ha preso vita sul piccolo schermo polacco. Come se non bastasse è nata anche una serie TV omonima (qualcuno ha detto Lasko?) che, grazie al cielo, non ha valicato i freddi e storicamente instabili confini polacchi.

Geralt di Rivia è uno strigo (o witcher, o hexer, o wiedzimin), un sorta di cacciatore di taglie specializzato nell'uccisione di mostri. Gli strighi vengono presi fin da bambini e costretti ad un'addestramento durissimo nonchè sottoposti a mutazioni genetiche ed oscuri incantesimi volti ad incrementare la loro forza e ad azzerare le proprie emozioni. La pellicola altro non è che un collage di cortometraggi che narrano alcune delle avventure di Geralt e compagni. E' giusto specificare che anche i libri sono fondamentalmente costruiti in questo modo, tuttavia ritengo che per mantenere alta l'attenzione dello spettatore e per permettergli di seguire un filo logico sarebbe stato più opportuno optare per una scelta diversa. Encomiabile il tentativo di seguire la linea guida usata dall'autore dei libri. La trama, o meglio le trame, possono anche essere cosiderate piacevoli, se piace il genere, gli attori non sono neanche troppo un disatro, sono ben caratterizzati e anche scelti con un certo criterio (tralasciando il fatto che Ranuncolo, il bardo sciupafemmine amico di Geralt è un mostro orribile ed anche abbastanza avanti negli anni).

Quello che abbassa il livello generale del film è la pietosa realizzazione tecnica ed il comparto effetti speciali; da notare la scena in cui Geralt esce da una grotta trasinandosi dietro ciò che dovrebbe essere un basilisco, il quale ondeggia come un budino essendo di gommapiuma. Ma potrei citare tentacoli gommosi, draghi fatti con Paint e vermotti di plastica...

In conclusione ci troviamo di fronte ad un classico prodotto per la televisione, con tutto ciò che ne consegue (pressapochismo, basso budget, la Polonia..); prodotto che parte da una base solida ma non del tutto adatta alla trasposizione su pellicola. Per di più il tutto fatto da dei polacchi. Mi sentirei di dirvi di evitarlo, in particolare se siete fan del Lupo Bianco. Se non lo siete e volete diventarlo, questo film NON è assolutamente il modo migliore per affacciarvi sul magico regno di Temeria.

Recensito da: Imrahil

VOTI:
Trash: 67/100
Noia: 79/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 88/100
Presunzione della regia: 57/100
Incapacità degli attori: 50/100



SE TI PIACE GUARDA ANCHE: un altro film. ma gioca a the Witcher.

26 giugno 2011

SHADOW PROGRAM - PROGRAMMA SEGRETO (aka Shadow Conspirancy)

Di George P. Cosmatos con Charlie Sheen, Donald Sutherland, Linda Hamilton USA/1997/Cinergi Pictures Enterteinment

Shadow Conspiracy (1997) on IMDb

Un gruppo di potenti all'interno della casa bianca, spinti dalla noia quotidiana e dal desiderio di provare qualcosa di diverso, decidono di tentare in ogni modo di assassinare il presidente degli Stati Uniti d'America, cercando di far cadere la colpa sul suo più stretto collaboratore Bobby Bishop (Charlie Sheen).
Ma io mi chiedo, com'é possibile che dopo Hot Shots esista ancora qualcuno che pensare che Charlie Sheen sia credibile nella parte dell'eroe americano? Cioé dai su cerchiamo di essere seri... Con tutto il bene che posso volere al buon Charlie, sarebbe come se qualcuno volesse fare un film serio su Robin Hood e affidasse il ruolo di protagonista a Cary Elwes. Come se ciò non bastasse a rendere ridicolo il tutto, hanno pensato bene di calarlo in una storia del tutto implausibile, condita da un finale ridicolo e da un'antagonista (il killer incaricato di uccidere il presidente) oltremodo patetico. Si la caratterizzazione del killer é veramente patetica e sembra seguire l'abc del perfetto killer:
Come deve essere allora un perfetto killer?
1) Innanzitutto deve essere totalmente inespressivo, perché é freddo o perché l'attore che lo interpreta é incapace (fate un pò voi).
2) Deve indossare un impermeabile, che é l'indumento tipico del killer professionista, non importa se tutti gli altri girano in maglietta e calzoncini corti o se proprio devono tenere addosso la giacca di rappresentanza si guardano bene dal chiudere i bottoni, perché fa un caldo umido tale che il delta del Mekong al confronto sembra il paradiso in terra, l'impermeabile é irrinunciabile.
3) Il killer non sbaglia un colpo, quindi se per caso i colpi che spara non riescono a colpire la vittima designata devono comunque e per forza colpire e uccidere qualcun altro (ebbene si in "Shadow Project" il killer pur fallendo il suo obbiettivo ha fatto più morti della guerra di secessione).
La motivazione che porta poi il gruppo di congiurati ad agire é qualcosa di incredibile:

SPOILER:
Il presidente degli Stati Uniti deve morire perché é stato eletto solo per i bei discorsi che gli scriveva Charlie Sheen e non perché aveva veramente voglia di far qualcosa... Al che sorgono spontanee due domande:
1) Perché cavolo vi siete candidati al suo fianco se sapevate che era uno che parlava e non combinava un cazzo?
2) Ma quindi i congiurati hanno ragione a uccidere il presidente... Cioé alla fine gli stronzi sono Charlie Sheen (lautamente pagato per scrivere balle) e il presidente fancazzista mica loro... Va beh inutile perder troppo tempo in riflessioni, il film una cagata é e una cagata rimane...
FINE SPOILER.


In conclusione se volete vedere un film di Charlie Sheen guardatevi Hot shots che é molto più divertente ma anche molto più sensato dal punto di vista narrativo.

Recensito da: Azagthoth


VOTI:
Trash: 71/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 34/100
Presunzione della regia 70/100
Incapacità degli attori 45/100

24 giugno 2011

ALMIGHTY THOR

di Christopher Ray. Con Richard Grieco, Patricia Velasquez e Cody Deal. USA/2011/The Asylum.
Almighty Thor (2011) on IMDb

“Sono in buone mani, le tue.” Jarnsaxa a Thor, prima di venire scagliata all’inferno.


Ebbene sì.

Come poteva l’Asylum resistere ad una tale tentazione? E quindi ecco qui, a pochi giorni dall’uscita del ben più celebre “Thor”, viene alla luce un capolavoro d’incapacità e noia: Almighty Thor.
Dal sito ufficiale dell’Asylum ci tengono a precisare che tra i due film non vi è alcuna competizione, e augurano anzi alla Paramount un gran successo! Anche se qualcuno potrebbe casualmente confondersi e finire a vedere questa porcata...cose che capitano, d’altronde anche l’Asylum tiene in conto il contrario...no?

Ma veniamo al film.

Non lasciatevi ingannare dal fascino della mitologia nordica, dal martello esagerato della locandina ne dalla falsa promessa di memorabili combattimenti e mostri CGI...perchè questo film è solo una lunghissima, interminabile, rottura di palle.

Assistiamo quindi con rassegnazione ad un Loki che rade a suolo tutto ciò che gli si para davanti, ad un Thor completamente incapace di fare qualcosa in proposito e ad una povera donna che cerca in continuazione di salvarlo dalla propria stupidità.

[SPOILER]
Odino e i suoi due figli (il maggiore, l’amato Baldir, e il minore vestito da mentecatto, Thor) stanno facendo un’allegra scampagnata in montagna per andare a portare i dolcetti alla nonna  consultare le Norne, artefici del destino.
Con un gran tatto queste informano Odino che il suo regno è finito, è infatti arrivata l’era di Loki, quindi già che c’è può smettere di fare il difficile e dargli direttamente il “martello dell’invincibilità”. Stranamente Odino le manda a cagare.

Nel frattempo Loki arriva al cartonato di Asgard e gli dà fuoco grazie al potere del suo scettro lunare, dopodichè sguinzaglia i suoi amati cani-maiali in CGI e uccide un po’ tutti.
Quando ormai la strage è fatta ecco però arrivare i nostri tre eroi! Thor, che si fa menare e sviene, Baldir, che muore, Odino, che muore pure lui. Fortunatamente quest’ultimo fa in tempo a lanciare il prezioso martello all’interno dell’albero della vita e ad avvisare l’unico figlio rimasto che sarà suo compito recuperarlo.
Sbattendosene delle ultime volontà del padre però, Thor in cerca di vendetta va da Loki, che prevedibilmente lo mena; fortunamente (?) viene salvato da una guerriera, Jarnsaxa, assoldata dal padre degli dei per badare a quell’inetto del figlio.

Da qui in poi la voglia di spararsi un colpo è tanta, cominciano infatti a ripetersi le stesse identiche cose: Thor vuole uccidere Loki, Jarnsaxa gli fa notare che è un incapace e si deve prima allenare, lui fa finta di capire e poi va a farsi menare, per venire poi salvato dalla donna. Tutto ciò si ripete un’infinità di volte e sfinisce lo spettatore fino a fargli venire le allucinazioni, vi sembrerà infatti di veder la guerriera regalare ad un’entusiasta Thor una mitraglietta.

In mezzo a quest’incubo continuo, il nostro eroe scopre di amare Jarsaxa (?), recupera il martello, se lo fa ovviamente fregare da Loki e viene spedito all’inferno assieme alla sua amata. Nemmeno la mitraglietta ha avuto effetto, ahimè!

Mentre Loki se la gode distruggendo cose a caso però, Thor forgia un nuovo martello usando del magma e le proprie mani (vi lascio immaginare la bellezza degli effetti speciali in questa scena), dopodichè torna sulla terra, ammazza Loki e, non contento, va a menarsela dalle Norne.
[FINE SPOILER]

Non c’è nulla che si salvi in questo film. Non gli attori, non la trama, tantomeno la fantomatica storia d’amore tra i due protagonisti, che si limita ad un “ti amo” in mezzo ad un “vado a uccidere Loki” e un “sei troppo inesperto!”.
Ma la cosa peggiore di tutte sono i combattimenti.
Se io ora prendessi una scopa e sfidassi il mio ventilatore spento, sarebbe di certo più avvincente di un qualsiasi combattimento presente in questo film!
Infatti essendo gli attori dei perfetti incapaci, ed essendo la cosa evidente anche alla regia, si assiste ad un terrificante tentativo di mascherare le loro mancanze attraverso l’uso immotivato di un rallenty a cazzo, abbinato ad un ancor più irritante fastforward; tutto ciò non fa altro che rendere gli scontri da ridicoli a insopportabili, nonchè interminabili.

Posso darvi un solo consiglio: NON guardatelo!

Recensito da: Leotorda


VOTI
TRASH: 79/100
Noia: 95/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 92/100
Presunzione della regia: 38/100
Incompetenza degli attori: 81/100




SE TI PIACE GUARDA ANCHE: un documentario sull’accoppiamento dei gamberetti.

19 giugno 2011

DRACULA CONTRO FRANKENSTEIN (Aka Dracula, Prisoner of Frankenstein)

Di Jesus Franco. Con Dennis Price, Howard Vernon, Paca Gabaldòn e Alberto Dalbès. SPA-FRA/1972
Dracula, Prisoner of Frankenstein (1972) on IMDb
"Gniiiik Gniiiik!"
Pipistrello di plastica

Premetto che avrei voluto festeggiare l'anniversario del nostro blog in maniera molto diversa, ed aggiungo che la recensione sarà alquanto pressapochista, dal momento che il film ha il vezzo di essere muto.

Allora ragazzi, qui è un casino. la trama è più facile vederla che spiegarla a parole, anche perchè è assolutamente folle: un tizio entra in un castello e uccide Dracula (si, così..). Arriva il dottor Frankenstein ed il suo amico storpio, prendono possesso del castello (sì, così..) tirano fuori dalla valigia Frankenstein (con le cuciture pitturate in faccia!) e resuscitano Dracula. Il dottor Frankenstein, dopo il successo con Dracula, vuole creare un esercito di non-morti e conquistare il mondo.

"Per me, Dracula contro Frankenstein è una cagata pazzesca". Con questa fantozziana citazione potrebbe tranquillamente chiudersi qui la mia recensione, tuttavia urgono delle precisazioni, dal momento che tutti i 120 film qui recensiti possono essere categorizzati come una ''cagata pazzesca''. No, Dracula contro Frankenstein di più. Più che un film è un'esperienza mistica, estremamente dolorosa peraltro, come il cilicio per l'opus dei. Non mi stupirei se venissero a dirmi che il regime franchista proponesse la visione di questo film ad un sovversivo come alternativa alla fucilazione. Io col senno di poi probabilmente avrei scelto la pallottola. A onor del vero, Jesus Franco ha messo un sacco di impegno e coglioni in questo film. E' veramente studiata ogni singola inquadratura (certo, magari la prossima volta portati un cavalletto...); le espressioni facciali degli attori e i dialoghi fondamentalmente assenti danno nettamente l'idea che si volesse offrire tributo ai capolavori dell'horror anni '20-'30 (tutti insieme però, visto che a un certo punto salta fuori anche un lupo mannaro). Sfortunatamente per lui, a me queste cose fanno schifo al cazzo. Innanzitutto Il film è un riempitivo con, ogni tanto, degli eventi per raggiungere il minutaggio minimo. Della trama ne abbiamo già parlato, e converrete con me se dico che è un'accozzaglia assolutamente casuale di clichè dell'horror rimescolati in maniera assurda, fuoricontesto e fuoriluogo. Gli attori, tralasciando il fatto che non parlano, sono anche abbastanza capaci, e puntano tutto sulla mimica facciale. La regina incontrasta della pellicola è la noia, ma è innegabile un impegno profuso da parte della regia nel creare qualcosa di """""originale""""" ed artistico. Consigliato ai masochisti, ai nostalgici del regime franchista ed agli artistoidi complessati che comprano capolavori su Telemarket (tipo Vidur).

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 83/100 (ma non c'è un cazzo da ridere)
Noia: 98/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 76/100
Presunzione della regia: 95/100
Incompetenza degli attori: 61/100






SE TI PIACE GUARDA ANCHE: 'Nosferatu il vampiro' del 1927, Telemarket

17 giugno 2011

KORANG, LA TERRIFICANTE BESTIA UMANA (aka NIGHT OF THE BLOODY APES)

Di Renè Cardona, con Norma Lazareno, José Elias Moreno, Carlos Lopez Moctezuma, Noelia Noel, Agustin Martinez, la Scala. Messico 1969

Night of the Bloody Apes (1969) on IMDb

Nonostante siano passati quarant'anni dalla realizzazione di questa pellicola la critica di Pellicole dall'abisso è molto divisa sulla valutazione di questo film, forse perché sono passati pochi minuti dalla sua visione o forse perchè, dopo tanto trash, ormai non ci si stupisce più di nulla. Il parere dffuso è che questa produzione possa passare tranquillamente in secondo piano tra gli sbadigli generali, vuoi per la mancanza totale di contenuti vuoi per la galoppante noia che cavalca l'intera durata dei suoi aberranti 78 minuti.
Ma procediamo con ordine.
La protagonista assoluta del film è indubbiamente la virtuosa e appariscente Scala della casa del regista, una presenza molto felliniana, spigliata, intrigante, solare, si distingue dagli altri attori oltre che per la sua importante forza scenica anche per lo charme e per le battute mai banali (a differenza di tutto il resto del cast), non è un caso che compaia in almeno metà delle scene del film e che sia inquadrata da più prospettive.
Dopo un giusto tributo alla protagonista passiamo ai personaggi secondari.
Il pluridiffamato Dottor Kaufmann, cardiorangochirurgo specializzato in scienza delle merendine all'università di Ocopoli, dirige poco brillantemente un ospedale e nel tempo libero conduce turpi esperimenti nello scantinato sotto la Scala assieme al suo servo zoppo a cui ha salvato la vita anni prima (la sua zoppitudine comporta un incremento del 50% della durata di tutte le scene del film, in particolare quando sale e scende dalla Scala). L'esimio dottor Kaufmann, pur non disponendo di una moglie, dispone di un figlio, sfortunatamente gravemente ammalato e lì lì per tirare le cuoia, il figlio giace per tutto il film in un letto sopra la Scala. Seguono altri personaggi assolutamente minori, come il poliziotto gnogno e la sua fidanzata wrestler (con notevoli sensi di colpa) che però hanno in poche occasioni l'onore di calcare la conturbante Scala.
La trama è semplice, per impedire la dipartita del figlio il dr Kaufmann gli impianta un cuore di Gorilla (chi non lo farebbe per curare la leucemia?) e dopo una spiegazione scientifica che nemmeno il vostro cane Fido potrebbe dare si accorge che il figlio si trasforma periodicamente in Gorillone assassino (leggasi bolso messicano pitturato male). Questa terrificante bestia umana (cit.) se ne va in giro a sconvolgere la siesta messicana e a violentare ignare fanciulle, portando addirittura un burrito della polizia messicana a dichiarare "sembra una di quelle stupide pellicole dell'orrore (dall'abisso NDR)".
Alla fine, dopo l'ennesimo misfatto il mostro viene ucciso dalla polizia (che banalmente gli spara) e il padre fra le lacrime si riabilita salvando una bambina (una giovanissima Dolores De Panza), in tal modo gli sono perdonati tutti gli orrendi crimini commessi dal suo figlioccio.

Forse non tutti sanno che...
- José Elias Moreno (il dr Kaufmann) e morto per una frattura al cranio pochi giorni dopo la realizzazione del film, nella pellicola una sua paziente viene uccisa da lui, si trovava nel suo ospedale proprio per una frattura al cranio.
- La colonna sonora del film è stata votata da una giuria internazionale come la seconda più brutta mai creata in Messico nel 1969 per film con mostri obesi e servi zoppi.
- Ortnid ha recensito tutte le pellicole inerenti al messico di questo sito, forse anche Ortnid è messicano?
- Il film a velocità normale e senza la Scala durerebbe 5'45", esattamente come l'intervallo lavorativo medio tra una siesta e l'altra in Messico.
- In Messico le donne fanno wrestling, ma solo quelle senza baffi, le wrestler messicane sono tutte straniere.
- Se leggi al contrario il titolo originale del film, lo moltiplichi per 2, aggiungi 1, elevi tutto al quadrato, aggiungi 4 volte il titolo del film, sottrai 1, dividi per 4 volte il titolo del film e lo leggi al contrario otterrai un noto film messicano molto simile a questo (provare per credere!).
- Non è vero che tutto fa brodo è lombardi il vero buon brodo.
- Marco Antonio Andolfi si è liberamente ispirato a questo film in "La croce delle sette pietre".
- Quando avviene un crimine in Messico è abitudine formare dei capannelli di persone tipo mischia da rugby agli angoli delle strade, in tal modo è più semplice far defluire la fuga del ricercato in questione.
- Per girare le scene del trapianto di cuore sono state usate vere immagini di un'operazione riguardante tutt'altro (almeno spero).
- Il film è inspiegabilmente vietato ai minori di 18 anni, difatti piccole parti potrebbero essere ingerite o aspirate.
- E' stato tradotto in 3 lingue con 9 titoli diversi, tra cui horror y sexo, nonostante nel film non sia presente sexo e nemmeno troppo horror, è stato riedito due volte e incluso in svariati cofanetti, perché?

Recensito da: Ortnid

VOTI
TRASH 85/100
Noia 96/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 70/100
Presunzione della regia 75/100
Incapacità degli attori 75/100



SE TI PIACE GUARDA ANCHE: "La croce delle sette pietre"

LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

ARCHIVIO RECENSIONI