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27 settembre 2014

LUCY

Di Luc Besson. Con Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Min-Sik Choi. USA/2014
Lucy (2014) on IMDb

Ci deve essere qualcosa di molto strano nel mondo. Ma molto molto strano. Qualcosa che permette a Luc Besson di fare un film come Lucy. Qualcosa che spinge Scarlett Johansson a fare un film come Lucy. Qualcosa che spinge la gente ad andare a vedere un film come Lucy. Qualcosa che fa sì che alla gente piaccia un film come Lucy, tanto che su imdb ha raggiunto il mirabolante rating di 6.6.

Perché ragazzi, che cos'è Lucy? No davvero, ragazzi, che cos'è Lucy? Ho chiesto, NO, RAGAZZI, CHE CAZZO E' LUCY??!!!!?

E' presto detto: Lucy è Scarlett Johansson, una scappata di casa che a Taiwan finisce in un pasticciaccio brutto e il mafioso coreano locale gli impianta nello stomaco dei pacchi di droga blu. Questa droga blu entra nel corpo di Lucy, che progressivamente comincia ad incrementare l'utilizzo delle sue capacità cerebrali: dal 10%, al 20%, al 50% è così via. Questo incremento dell'attività cerebrale permette a Lucy di fare qualunque cosa. No, aspetta come qualunque cosa. Sì, Sì, qualunque cosa: tutti i poteri dell'universo che ti possono venire in mente (tranne quello di cambiarsi lo smalto argerntato).

Cioè se metti insieme Anakin Skylwalker, Superman, Q, L'uomo Ragno, Stephen Hawking, Magneto, tutti gli Avenger, ET, i supersoldati di X-Files, Roger Federer, Merlino, Amelia la Strega che Ammalia, Albert Einstein, Paperinik, Giucas Casella, Dio, Satana, Buddha, Quezalcoatl e le Spice Girls, manco ti avvicini.

Non ci credete? Poveri stolti. Perché io l'ho visto con i miei occhi. Questi occhi che non vi dicono che cosa hanno visto in passato -se volete, rileggetevi le recensioni – Ah ah ah! - ma questi occhi alla visione di Lucy si sono sentiti smarriti e persi. E forse per la prima volta si sono sentiti REALMENTE IMBARAZZATI dalla visione di un film. E per la prima volta questi occhi, e tutti il resto del corpo, hanno avuto la tentazione di andarsene da quella cazzo di sala del Plinius dove ci sono sempre 100 gradi e le poltrone sono comode come un calcio sui denti.

Sì, perché Lucy afferma di poter sentire la rotazione della terra, la forza di gravità, di ricordarsi il momento della sua nascita, legge nel pensiero mettendo le mani sulle tempie del cattivone, può cambiare forma e colore dei capelli, solleva le persone,sciorina una diagnosi medica alla sua amica abbracciandola, comanda le onde elettromagnetiche, tante altre cose che ho voluto rimuovere e SPOILER
nello sprizzante finale si trasforma in un computer, si sposta nello spazio-tempo seduta su una sedia da ufficio per poi trasmettere tutto il sapere dell'universo in una chiavetta USB. 
FINE SPOILER

Ma voi direte: “Ehi ma è fantascienza!”. “No, questa è Spart...No, questa è solo una puttanata sesquipedale!”. "Ehi, ma lei è gafi!" "Sì, ok, ma...ok, non so come ribattere".

Una regia delirante e psichedelica, una sceneggiatura rubacchiata un tot da Limitless, un tot dal Quinto Elemento, un tot da una lezione di fisica teorica for dummies, un tot da un trip di crystal meth, più una CGI di scarsezza livello Asylum, più scene d'azione random in cui ci sono dei asiatici cattivi e dei poliziotti francesi, più una Scarlett che non ci fa vedere neanche un po' di tette. Ma si può?

Recensito da: Vidur

VOTO TRASH: 98/100
Noia: 82/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 68/100
Presunzione della regia: 95/100
Incapacità degli attori: 56/100

12 aprile 2014

LOVE STEAKS

Di Jakob Lass, Timon Schäppi, Ines Schiller, Nico Woche, con Franz Rogowski, Lara Cooper, GER 2013
Love Steaks (2013) on IMDb
Direttamente dalle vellutate e costose poltroncine di un cinema tedesco arriva una pellicola dall’abisso che probabilmente mai solcherà i confini nazionali e difficilmente quindi arriverà in Italia.
Intanto però ha solcato i confini delle mie tasche facendomi sborsare i 9,30 euro forse peggio spesi del 2014.
I nostri lettori più avveduti che hanno avuto la possibilità di vederlo obietteranno che si tratta di un capolavoro del cinema alternativo, che ha intricatissimi significati reconditi e che ha una sensibilità fuori dal comune.
Ma come ben sapete noi di pellicoledallabisso siamo degli inguaribili sempliciotti che non sanno apprezzare significati celati e regie troppo ricercate, ci accontentiamo di capire ciò che ci viene detto e mostrato, in questo caso nemmeno troppo.
LA TRAMA
Lara ha un grosso problema: l’alcol.
Del resto chi non ne ha di problemi? Io, voi, vostro zio Udalrico, il cast e il regista di questo film.
Si però Lara non ha solo questo problema, Lara è anche scema. E come sa bene il solito lettore erudito, non si tratta di problema di poco conto.
Specialmente se anche il coprotagonista non brilla esattamente di intelligenza, e a ben vedere nemmeno i personaggi secondari.
Dunque dicevamo, Lara lavora come cameriera in un Hotel di lusso sulla costa del mar Baltico, nello stesso albergo dove lavora lo scanzonato dislessico Clemens, il quale fa due cose in questo film: dei massaggi a facoltose clienti e farsi prendere a calci da Lara.
La seconda di queste attività è senza dubbio quella che gli riesce meglio.
Dunque il ritmo del film è questo: Clemens massaggia, Lara cucina; Clemens massaggia ancora, Lara beve; Clemens parla a Lara che in risposta lo prende a calci e pugni. Di tanto in tanto fanno delle piccole variazioni tematiche e si picchiano a vicenda, ad un certo punto Lara picchia l’ignudo Clemens negli zebedei con del salmone surgelato.
Come perché?
Perché è cinema impegnato! Se vi fate queste domande vuol dire che non capite niente della vita, della vostra ma soprattutto di quella di Lara e Clemens (e non dite che non ve ne frega niente perché sotto sotto siamo tutti Lara e Clemens, alzi la mano chi non ha mai dato fuoco ad una barca a remi ballando e lanciando sterpaglie in segno propiziatorio?).
Dunque Lara continua a maltrattare Clemens, che ha ormai definitivamente vestito i panni del rassegnato protagonista passivo, lo butta in piscina, gli spinge contro delle cose, gli vomita addosso, a momenti lo fa licenziare e gli fa fare improbabili fioretti.
Però si amano perché l’amore è più forte. Anche della vostra voglia di smettere di leggere spero.
 
SPOILER
Visto che il nostro sito fa tante cose, alcune delle quali nemmeno troppo di cattivo gusto, vi racconterò la fine, tanto è uguale al resto del film.
Clemens parla dei problemi di Lara al direttore dell’albergo e si licenzia quando si accorge che nessuno fa niente di concreto per aiutarla.
Lara lo picchia a sangue. Si amano. Fine.
FINE SPOILER
 
Il significato del film presumo vorrebbe essere l'analisi di due soggetti con evidenti problemi sociali e comportamentali, chi per causa propria (Lara è alcolizzata) chi per dono di natura (Clemens è gnogno), l'insensibilità dei datori di lavoro fa da cornice alla loro, orribile, storia d'amore.
Il titolo gioca sulle professioni dei due protagonisti, Lara batte la carne in cucina, Clemens massaggia le corrugate membra della clientela.
Questo film a onor del vero ha vinto premi (premio Max Ophüls al festival Max Ophüls), ha un suo sito internet, degli amiratori istruiti, in sala c'era gente che rideva di gusto (sic!).
L'impressione che siano quattro riprese svogliatamente girate un sabato pomeriggio qualunque è tuttavia forte, ma non potrei mai scrivere una cosa del genere.
Caro, carissimo cineasta d'avanguardia tedesco, forse in questa vita potrai anche convincermi della profondità di questa pellicola, ma quando ti presenterai biotto al crepuscolo degli dei e dovrai renderne conto all'onnipotente, non ti stupire se ti condannerà ad essere tartassato di colpi di merluzzo surgelato per l'eternità. Ma non temere, ti piacerà, sarà molto alternativo.

Recensito da: Ortnid

VOTI
TRASH: 89/100
Noia: 82/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: n.p.
Presunzione della regia: 92/100
Incompetenza degli attori: 66/100 







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17 marzo 2013

LAURA NON C'E'

Di Antonio Bonifacio. Con Nicholas Rogers, Gigliola Aragozzini, Francesco Apolloni. ITALIA/1998
Laura non c'è (1998) on IMDb
Capita che gironzolando al Cartoomics di Milano ci si imbatta in un fantastico cestone di dvd di infimo livello, di quelli 10 a 50 a centesimi. Capita anche che Imrahil, con la sua infallibile vista da cecchino-shithunter, peschi dal suddetto cestone un misterioso film dal titolo "Laura non c'è". Ebbene sì. Questo film si ispira alla canzone "Laura non c'è" di Nek. "Ma no, non ci credo! E invece è proprio vero! Gioca al fantamercato di Telelombardia..." Ah no, scusate non c'entra niente.

La trama. Lorenzo è un fumettista bello e tenebroso, un pò Raz Degan e un pò Johnny Deep dei poveri.  Ovviamente essendo un fumettista è povero e non ha i soldi per l'affitto. Per fortuna c'è il simpaticisssssssimo personaggio spalla, Luca, il suo amico sceneggiatore, un romanaccio che ci prova con tutte le donne del mondo, a tirargli su il morale. La routine di Lorenzo però viene sconvolta dall'incontro con Laura, una ragazza misteriosa che continua a comparire e sparire dalla sua vita. Inoltre lei è discretamente pazza e dice che nella prossima vita si reincarnerà in un gattino bianco.

Ad un certo punto succede che Laura ricompare magicamente dopo essersi volatilizzata senza motivo, concedendosi al bel Lorenzo, che notando dei buchi sulle sue braccia, crede che la ragazzina del suo cuore sia eroinomane. Laura fugge furiosa da questa infamante accusa e non vuole più vederlo: "Hai rinunciato al più grande amore della tua vita", disse quella dopo due giorni che si conoscevano.

In realtà Laura soffre di una grave forma di diabete, Lorenzo non lo sa, ma poi finiscono per fare pace e passare una bella giornata insieme, con tanto di foto al parco.

Peccato che...
SPOILER
...era tutto un sogno, visto che Lorenzo aveva preso dei sonniferi e aveva solo sognato di aver passato la giornata con Laura, che nel frattempo aveva avuto una crisi di diabete ed era morta. Allora Lorenzo adotta un gattino bianco convinto che sia la reincarnazione di Laura.
Ma - altro incredibile colpo di scena - tutto il film era solo un fumetto scritto da Nek, che fa il suo trionfale cammeo nel finale.
FINE SPOILER

"Laura non c'è" è proprio quello che si aspetta. Una cazzatona realizzata con quattro soldi, con una trama risibile, attori cani, dialoghi allucinanti, scene al ralenty messe totalmente a caso e lunghe sequenze del protagonista che si aggira per casa con il sottofondo delle canzoni di Nek.

Una vera e propria pellicola dall'abisso che saprà regalare buone dosi di divertimento a grandi e piccini.

Dulcis in fundo, cammei di Amadeus (nel ruolo del dottore della ragazza), di Federica Panicucci (nel ruolo di una relatrice su una conferenza sull'occulto), di Cloris Brosca (la zingara di non mi ricordo quale programma Rai, nel ruolo della portinaia) e di una giovanissima Laura Chiatti (nel ruolo di una cantante dance). Cosa volete di più?

Recensito da: Vidur 

VOTI
TRASH: 90/100
Noia: 56/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: n.p.
Presunzione della regia: 44/100
Incompetenza degli attori: 86/100

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Ps: Ho scoperto adesso che Gigliola Aragozzini, l'attrice che interpreta Laura, è morta anche nella realtà, uccisa dalla leucemia. RIP.




19 ottobre 2012

IL LIBRO DELLE STREGHE: BLAIR WITCH 2 (aka Book of Shadows: Blair Witch 2)

Di Joe Berlinger. Con Kim Director, Jeffrey Donovan, Erika Leerhsen. 2000/USA
Book of Shadows: Blair Witch 2 (2000) on IMDb
Alcuni di voi si ricorderanno di "The Blair Witch Project", uscito nel 1999. Fu una delle più grandi truffe della storia della cinematografia. Era stato spacciato come un vero documentario e venduto come l'horror più terrificante di tutti i tempi: orde di adolescenti, compreso il sottoscritto, si precipitarono al cinema nella speranza di assistere ad un film evento. La triste realtà è che era (ovviamente) un fake e il film in sé era una discreta merda in cui non succedeva assolutamente niente, eccetto gli ultimi 5 minuti.

L'anno successivo uscì questo spurio seguito dal titolo chilometrico giustamente ignorato da tutto il mondo. Questa volta non si vuole spacciare un documentario come reale, la struttura è quella di un film vero e proprio, in cui cinque persone decidono di passare una notte nel bosco infestato dalla strega di Blair, diventato un posto di culto turistico dopo il successo del primo film. C'è Jeff, il capo spedizione, attrezzato di mille telecamere; Stephen e Tristen una coppia che sta scrivendo un libro sulla strega di Blair; Erika, una bella fighetta che assomiglia un pò a Isabella Adjani, che dice di essere una vera strega e Kim, una goticona che è anche un pò medium (cit.)

L'allegra combriccola si fa una passeggiata nel bosco, dove incontra un altro gruppo di turisti nippo-tedeschi in loco per il loro stesso motivo. I nostri cinque protagonisti passano la nottata all'insegna di alcol e droghe, ma al loro risveglio trovano tutta l'attrezzatura distrutta (a parte le cassette), hanno degli strani segni sul corpo e Tristen, che era incinta, deve fare i conti con un aborto.

I nostri dunque, per capire cosa è successo in quella notte di cui non ricordano niente, vanno nella casa di Jeffrey, una ex fabbrica abbandonata, per riesaminare i nastri. Nel frattempo i turisti nippo-coreani sono stati trovati sventrati e disposti a pentacolo, nella migliore tradizione stregonesca e proprio i nostri amici vengono accusati di questo scempio.

E da qui parte la solita tiritera di avvenimenti senza logica e senso, apparizioni, sparizioni, gufi morti che sfondano finestre, la streghetta che sparisce e tante altre amenità. Il film mantiene dunque un profilo di perenne ambiguità, cercando di confondere lo spettatore in una continua altalena tra realtà, fantasia e visioni indotte dalla strega di Blair o giù di lì.

La cosa però funziona poco, perché sono cose già viste un milione di volte e al di là dei chiari omaggi (su tutti La Casa), il filo logico è talmente labile che fin dal principio sai che tutte le cose inspiegabili non saranno spiegate con la scusa "eh beh l'occulto, la magia, la strega Nocciola".

Nonostante sia dunque un horrorino denso delle solite cazzate, nel complesso  bisogna dire che la confezione è di buona qualità, così come la colonna sonora e le interpretazioni degli attori. La sensazione di straniamento, una buona dose splatter e un discreto ritmo  tengono un pò su il livello, ma in definitiva si tratta di un film trascurabile, che ha però almeno il pregio di non essere una truffaldina trovata commerciale come il primo.

Recensito da: Vidur

VOTI

TRASH: 57/100
Noia: 45/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 35/100
Presunzione della regia: 78/100
Incapacità degli attori: 51/100

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: The Blair Witch Project, un qualsiasi horror di bassa lega uscito negli ultimi 30 anni




Ps: chi ha fatto il trailer non ha palesemente guardato il film. I cinque non sono amici perchè si incontrano lì per la prima volta e non sono affatto appassionati di cinema. 

5 ottobre 2011

LASERBLAST - L'UOMO LASER

Di Michael Rae. Con Kim Milford, Cheryl Smith e Ron Masak. USA/1978

Laserblast (1978) on IMDb

In un imprecisato deserto americano, un tizio con la faccia verde e un fucile laser al braccio, viene polverizzato da due deliziosi e simpaticissimi alieni dalle sembianze di una tartaruga sgusciata. Dopo un tot di tempo, lo sfigato del paese, Billy Duncan, ritrova l'arma e una specie di pendaglio gigante con cui si trasforma in Laserblast. Billy dunque continua la sua vita di tutti giorni, facendosi malmenare da dei bulletti e passando del piacevole tempo con la sua ragazza Cathy, se non chè di notte, ma anche di giorno senza una spiegazione logica, si rimette il medaglione e con il suo fucilone laser va in giro ad ammazzare gente e a far esplodere auto e cabine del telefono. Tutto ciò finchè non tornano gli alienini dell'incipit e lo uccidono con un raggio viola. Fine.

Laserblast è sostanzialmente tutto qui. Venduto come uno dei capolavori trash di fantascienza, il film si snoda con lentezza esasperante e noia mortale, piazzando riempitivi a destra e a manca. A ben pensarci tutto il film è praticamente un riempitivo, visto che la fine e l'inizio sono intercambiabili. Tutto quello che succede nel mezzo è sostanzialmente inutile, tanto quanto il misterioso uomo della CIA che arriva in città per non fare un cazzo di niente, così come lo sceriffo della Signora in Giallo. Il regista si diverte quindi a far esplodere cose ogni 2x3, giusto per far trascorrere un pò di tempo prima del finale.

A salvare il tutto però ci sono i due simpatici alieni-tartaruga; realizzati con la tecnica «stop-motion» che avrebbe fatto arrossire una recita parrocchiale del '32, stanno sulla loro astronave di cartapesta con una telecamera (chissà dove, come e quando) puntata sul nostro Billy, fanno quattro chiacchere col capo-alieno, e da buoni «deus ex machina», giungono infine a laserare l'uomo laser sul tetto di una casa.

Buchi di sceneggiatura, noia, realizzazione da quattro soldi ed effetti speciali ridicoli. Siamo nel posto giusto.

Stranamente questo è l'unico film diretto da Michael Rae però se volete, potete vedere il secondo film degli sceneggiatori: «Pornorella».

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 85/100
Noia: 90/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 95/100
Presunzione della regia: 74/100
Incompetenza degli attori: 61/100

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: Pornorella


Laserblast...Will blow your mind!!!

4 agosto 2011

THE LOST TREASURE OF THE GRAND CANYON

Di Farhad Mann. Con Michael Shanks, Shannen Doherty e JR Bourne. Canada/2008/SyFy.

The Lost Treasure of the Grand Canyon (2008) on IMDb

Ci sono notti in cui non riesci a dormire e decidi di guardarti un film. Purtroppo nel mio caso la visione del soffitto, nell'attesa di prendere sonno, sarebbe stata certamente più proficua o almeno più interessante. Guardando tra i nomi degli attori scorgo quello di una delle protagoniste di "Streghe", come posso quindi non cedere? Come posso non guardarlo sapendo cosa ci ha donato un altro famoso interprete di quella serie, Brian Krause? E allora cedo.

La nostra protagonista, la dottoressa Susan Jordan, è un'archeologa. Il suo team è formato da una donna che non si sa pettinare (Hildy), un tizio che si crede figo ma non lo è (Marco) e una persona seria, che viene però sfottuta per questo (Jacob). Il loro affatto proficuo lavoro viene però interrotto dalla stessa Susan; l'anziano padre infatti, anch'esso archeologo, è scomparso da quasi un mese durante una spedizione, ma a nessuno sembra importare; questo perchè l'allegro vecchietto era partito alla ricerca di una piramide egizia nascosta (a suo parere) nel Grand Canyon. Gli ci vorrà un po' più di un mese per trovarla temo... Tutti festeggiano uno scemo in meno ma Susan no, parte alla sua ricerca portandosi dietro tutta la baracca e qualche persona che passava di lì per caso.
Arrivati in Messico si fanno ovviamente truffare da tutti i messicani nel raggio di un chilometro, strisciano fino alla montagna ai cui piedi è scomparso il padre e trovano un superstite della spedizione precedente, che ci avvisa di sentire suonare dei bonghi di tanto in tanto.

Siamo a metà film e la noia regna sovrana ma ho visto quel mostro sulla locandina del film, non posso rinunciare proprio ora...perdonami soffitto.

[SPOILER]
Grazie a Jacob, che nel corso del viaggio ci ha confermato di essere l'unica persona con un cervello nonchè un guardone (e sento puzza di storia d'amore campata su in cinque minuti), i nostri riescono ad entrare nella montagna e vi scoprono un villaggio azteco, dove gli abitanti si stanno divertendo a strappare il cuore dei primi visitatori per sacrificarlo al loro dio, un drago che ha tutti i poteri della CGI più scadente. Il padre viene sfortunatamente trovato ancora vivo e la combriccola comincerà quindi la ricerca della chiave per riaprire il passaggio nella montagna, chiusosi poco dopo il loro passaggio. Dopo mille cazzate prevedibili, una manciata di guardie imbarazzanti e inseguiti da un drago che distrugge ogni regola della prospettiva ma nemmeno uno dei personaggi, la chiave viene trovata. Nella fuga vengono ovviamente sgamati in gruppo ma sarà sempre Jacob a permettere a tutti di salvarsi, uccidendo il drago e conquistando così la salvezza, nonchè l'amore di Susan.
[FINE SPOILER]

Noia. Non c'è stato un solo minuto interessante in tutto il film. No, nemmeno quando un azteco ha fatto gli occhi dolci alla spettinatissima Hildy, ne mentre il mostro fissava indeciso per ore le sue possibili vittime, che intanto si prendevano un caffè, ne quando il gruppo piangeva la morte di un cavallo, che sbatteva la ciglia e respirava tranquillamente.
Questo film ti illude prima con la falsa promessa di piramidi nel Grand Canyon e poi con la comparsa di un mostriciattolone in CGI...ma non ne vale la pena, nemmeno per conciliare il sonno!

Recensione di: Leotorda

VOTI
TRASH: 65/100
Noia: 87/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 81/100
Presunzione della regia: 56/100
Incompetenza degli attori: 58/100






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9 maggio 2011

LOCUSTE – L'Ottava Piaga

di Ian Gilmour. Con Dan Cortese, Julie Benz, David Keith. 2005/USA

Locusts: The 8th Plague (2005) on IMDb

Avrei potuto scrivere la recensione di questo film senza neanche guardarlo. Giusto leggendo il titolo e basandomi sul fatto che è stato trasmesso un sabato sera alle undici su Italia 1. Ormai con film del genere abbiamo dimestichezza, ne abbiamo visti a centinaia: sono noiosi, inutili, banali, stupidi e stereotipati. Eppure l'ho guardato, dall'inizio alla fine, un po' perchè il mio istinto di “shit-hunter” non dorme mai, un po' perchè volevo vedere se ci fosse un qualcosa, una scena, una trovata, un effetto, una battuta o chissà che altro, che potesse far distinguere questo film dagli altri centomila dello stesso genere. No, non c'è un cazzo.

“Locuste” va come deve andare dal primo all'ultimo minuto. Sembra un film girato con il pilota automatico, in cui il regista segue l'immarcescibile canovaccio dell'animaletto solitamente innocuo che, geneticamente modificato, diventa feroce, insanzabile e porta morte e terrore nello sfigato stato americano della situazione (in questo caso l'Idaho, mica cazzi). E infatti è così.
I cattivi sono quelli della Sylogen, una ricca e potente azienda di pesticidi che decide di modificare geneticamente (ma non mi dire) uno sciame di locuste. L'esperimento però va fuori controllo (che sorpresa), le locuste scappano e si dimostrano molto più voraci del previsto (non l'avrei mai detto). A risolvere il casino ci penserà una coppia di entomologi ecologisti buoni, Colt e Vicky (però, originale), che si dovranno scontrare con l'ottusa malvagità della Sylogen (colpo di scena).
La pedanteria e lo sciattume di questo film, in cui gli attori si aggirano palesemente annoiati per il set, è rappresentata anche dall'irritante ripetitività con cui si ripetono gli attacchi delle locuste. Con lo squallido ausilio di una scadentissima computer-grafica (che si adopera anche nel realizzare gli elicotteri, giusto per farvi capire la povertà di mezzi), delle zanzarone rosse si avventano sul malcapitato di turno mangiucchiandolo qua e là. In realtà, per essere un banale film per la tv, c'è una vera “gore” abbastanza sviluppata, in particolare nella scena in cui una locusta trapassa da parte a parte il collo di un tizio al Luna Park, unico guizzo nell'anonimato.

Per il resto è tutto calcolato, prevedibile e scontato. Gli entomologi che mangiano cibo biologico si salvano perchè mangiano solo cibo biologico, l'ottuso e guerrafondaio agente governativo non li ascolta e ci va giù pesante, le locuste si mutano da sole e spaccano il culo a tutti, il malvagio capo dell'azienda cattiva manipolatrice viene mangiato dalle locuste, il tizio dell'azienda cattiva coi rimorsi di coscienza fa l'eroe e salva tutti... e poi ovviamente l'immancabile, intramontabile e soprattutto imbecille, finale aperto.
Vorrei proprio sapere chi ha inventato il finale aperto. Cioè, è veramente possibile che in OGNI film di questo genere ci DEVE essere il finale aperto?? Il primo regista che mi fa un film di animali geneticamente modificati senza finale aperto, riceverà in regalo un pratico porta-penne firmato Pellicole Dall'Abisso. Pronti? Via.

Se non fosse per la consapevolezza di aver gettato un'ora e mezza della tua vita in una spirale di inutile banalità, sarebbe rassicurante e quasi consolatorio, avere a che fare con questi film, in cui puoi prevedere tutto, dalla prima all'ultima scena, battuta per battuta. Quasi come per i DeCoteau, con al posto dei ragazzi in boxer degli animali geneticamente modificati. Ci mancano solo un po' di flashate e la musica zarra.

Recensito da: Vidur


VOTI
TRASH: 52/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 76/100
Presunzione della regia: 30/100
Incompetenza degli attori: 55/100

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Ps: mai vista una locandina più estranea al film in vita mia. Non so dove abbiano preso quella ragazza con l'accetta, perchè nel film non c'è traccia.

14 marzo 2011

LADY TERMINATOR - LA MALEDIZIONE DI ERIKA (Aka Pembalasan ratu pantai selatan)

Di Di Jalil Jackson, con Barbara Anne Constable e Cristopher J. Hart. Indonesia/1989

Lady Terminator (1989) on IMDb

La giovane antropologa Tania Wilson, che compie studi sulla leggenda della regina dei mari del sud in Indonesia, viene rapita e posseduta dalla stessa regina che usa il suo corpo per dare la caccia alla nipote di Eelias (Erika), il tipo che con irridente facilità la ha spodestata  in passato. Inizia così una strage che coinvolge chiunque le si pari davanti, dai pusillanimi playboy indonesiani che evira ignobilmente senza l'uso di arma alcuna, all'intero esercito indonesiano massacrato a colpi di mitra, naturalmente il tutto avviene plagiando clamorosamente "Terminator", con buona pace della leggenda farlocca e pretestuosa dalla nullissima rilevanza scenica.
Erika però non è sola a difendersi, per sua sfortuna il poco aitante Bob si è proposto suo malgrado di aiutarla: nè la sua flemma da coleottero,  nè la sua fine mente caprina gli impediranno inoltre di far sì che la poco appetibile Erika, si innamori di lui. L'anziano Massabu spiega diligentemente a Erika che è lei la caccia dello spirito della regina del mare, ma che lui la proteggerà almeno fin quando Lady Terminator non troverà il suo punto debole.
Con disarmante facilità Lady Terminator scopre il punto debole di Massabu, nonostante esso sia nascosto e insospettabile: gli spara con violenza nelle palle.
Anche Lady Terminator ha però un punto di debolezza, si tratta del piccolo stiletto (Kriss), che nel finale Erika le pianta fra le costole generandone la distruzione e facendo svanire lo spirito annesso.
Nonostante la spudorata copiatura da Terminator, la disunicità della trama, la gratuità della violenza e la presunta censura da parte del governo Indonesiano, il film risulta essere pesante e difficilmente sopportabile, anche perchè girato in gran parte in notturna e perchè molto spesso ripetitivo. Per gli amanti del genere è comunque importante vedere come mentre da questa parte del mondo eravamo impegnati a girare roba del tipo "Megaforce" o "Bloody Psycho", nell'Asia più profonda non stavano certo a rigirarsi i pollici.

Recensito da: Ortnid

VOTI
TRASH: 73/100
Noia: 84/100
Ridicolaggine degli effeti speciali: 74/100
Presunzione della regia: 60/100
Incompetenza degli attori: 78/100


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14 febbraio 2011

LOST WORLD - I predatori del mondo perduto (Aka Raptor Island)

di Stanley Isaacs. Con Lorenzo Lamas, Steven Bauer e Hayley DuMond USA/2004.

Raptor Island (2004) on IMDb

«AAAAAAAAAH...scheletri! Li ho sempre odiati, non so che farci...MI SPAVENTANO ACCIDENTI!»
Soldato scelto male.


Una nave stracolma di terroristi legati ad Al-Qaeda vaga tranquilla per mari sconosciuti, al suo interno i cattivoni Abù, Abdul, Camir e Mustafà scoprono degli infiltrati e giustamente decidono di ucciderli tutti...tranne la donna più insopportabile dell'universo, un agente sotto copertura da cui sperano di estorcere chissà quali informazioni.
In suo soccorso arriverà un gruppo di soldati americani, guidati dall'impassibile Lorenzo Lamas, che non riuscirà a salvarla fino a metà film, in compenso si impegnerà per farsi trascinare su una misteriosa isola nell'inseguire i malviventi.

Grazie ad una spiegazione che non spiega proprio nulla capiamo che, oltre alla trama, c'è qualcos'altro che non va: un aereo cinese, precipitato da anni, ha rilasciato sull'isola del materiale radioattivo che ha causato la comparsa di una numerosa colonia di raptor, e non solo. Ovvio no? Che poi.. non è che in seguito alle radiazioni nascono dei serpenti giganti, dei Komodo vs Cobra.. nasce proprio una nuova razza dal nulla.. Razza di velociraptor che peraltro non è affatto interessata ad un qualsiasi genere di interazione con gli umani, visto che si fanno gli affari loro anche quando i terroristi o la squadra speciale vomita proiettili per interminabili minuti. Semplicemente i poveri dinosauri dopo alcuni minuti crollano esanimi (presumibilmente per l'avvelenamento da piombo o, ancora più probabilmente, per la noia)

Con una grafica che a stento fa concorrenza a quella di un videogioco di serie C, dinosauri che sgambettano ed esplodono, sparatorie tra i superstiti e un livello di recitazione a tratti imbarazzante il film si trascina stancamente, lo stato d'animo nello spettatore però rimane sempre lo stesso: la noia.

Film consigliato solo per conciliare il sonno o ai fan masochisti di Lorenzo Lamas.
 

Recensito da Leotorda


VOTI
TRASH 70/100
Noia 95/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 91/100
Presunzione della regia 10/100
Incapacità degli attori  72/100



Se ti piace guarda anche: il video teaser di un videogioco sui dinosauri di 10 anni fa.

31 luglio 2010

LUNA DI SANGUE (aka Fuga dalla morte)

Di Enzo Milioni con Jacques Sernas, Barbara Blasko, Alex Berger. ITA / 1988

Luna di sangue (1989) on IMDb

“Vediamo se hai un membro vigoroso come quello del mio Larry” Ann a Larry

Ann ritrova il cadavere di suo marito Larry nel proprio maneggio. Sconvolta, Ann si dirige verso casa e trovandovi il dottor Mark, il medico che la tiene in cura per disturbi nervosi, lo informa subito del macabro ritrovamento. Mark comincia le ricerche, ma del cadavere non c'è alcuna traccia. L'assenza di Larry sembra essere spiegata da una lettera ritrovata inseguito dove l'uomo afferma di volersi concedere un lungo periodo di riposo. Ann é incredula, ma un giorno un uomo arriva alla sua porta, sostenendo di essere Larry, ritornato dal suo periodo di assenza.

Ebbene si ancora un film della serie “Lucio Fulci presenta” ed ebbene si un'altra rottura di palle colossale!
Stiamo parlando di “Luna di Sangue” che con “Sodoma's Ghost” é da considerarsi il peggio del peggio della serie, complimenti Enzo Milioni!
Non c'é nulla che possa spingervi a guardare questa immmonda porcata forse solo un folle impulso masochista. Ho deciso comunque di scrivere questa recensione, recensione che ci tengo a sotto lineare tutti i miei compagni di avventura si sono rifiutati disgustati di scrivere e l'ho fatto solo per te caro lettore!
Perché non voglio che tu commetta il nostro stesso sbaglio, non lasciarti abbindolare da quella frase sul membro di Larry, non sperare che possa trattarsi di una cazzatona spassosa! Non c'é proprio niente da ridere! E vero fa parte della stessa serie di “Bloody Psycho” ma non é degno di farne parte e di vedere il proprio nome accostato a quello dell'immortale capolavoro di Lucchetti! 
L'unica cosa che può dirsi a discolpa del buon Enzo Milioni e che almeno un'idea buona ce l'ha avuta

SPOILER: 
il film inizia dalla fine della vicenda che viene poi narrata tutta in flashback
il problema é che se la gioca subito e poi il resto é il nulla più totale.
Per il resto l'unica cosa degna di nota, si fa per dire, é la partecipazione di Pamela Prati (!) inserita peraltro in maniera totalmente pretestuosa ed inutile nella vicenda, giusto nella speranza di richiamare una mezza dozzina in più di spettatori immagino...

Recensito da:  Azagthoth
Voti
TRASH: 40/100
Noia: 94/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 67/100
Presunzione della regia: 70/100
Incompetenza degli attori: 80/100

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: un qualsiasi film della serie “Lucio Fluci presenta”

21 giugno 2010

LASKO - Il treno della morte (aka Im Auftrag des Vatikans)

di Diethard Küster, con Mathis Landwerh e Arnold Vosloo, GER/2005/Eagle Pictures

Death Train (2005) on IMDb

Lasko il pugno di dio é tornato! Beh ragazzi come s può restare indifferenti di fronte ad un titolo così? Impossibile, ma tenetevi forte perché la Lasko non é solo un bel titolo ma molto di più!

Inanzitutto la nostra storia inizia con un bambino malato di una rara malattia per la quale é necessaria una cura costossima e una madre disposta a tutto pur di salvarlo; disposta persino a lanciarsi in bungie-jumping giù dal tetto della cattedrale per attirare l'attenzione, gesto che non passa inosservato al parroco il quale per tutta risposta cosa fa?
Gli da il denaro di cui ha bisogno? Noooo!
L'aiuta a raccogliere i fondi necessari? Nemmeno!
E allora? Allora gli da un biglietto per Lourdes!!! Per la serie ma grazie mille padre per il vostro aiuto! Anzi già che ci siete non é che mi prestereste anche un badile per scavare la fossa? No sapete non vorrei farmi trovare impreparato nel caso il decorso della malattia fosse fin troppo rapido!
Nel film invece la madre non se la piglia più di tanto ed insieme a suo figlio piglia il treno per lourdes dove incontra il nostro eroe Lasko.
Chi è Lasko? Lasko é il solito ex-soldato che traumatizzato dall'esperienza della guerra e d quanto sia sporco il mondo a deciso di ritirarsi e dedicarsi ad una vita contemplativa senza usare più violenza e blabla... Avrete capito benissimo di cosa sto parlando... Il buon Lasko lega subito con i due nonostante il loro primo incontro sia costellato da una sequela interminabile di gaffe da parte di Lasko del tipo:
Lasko: “Siete in viaggio di piacere?”
Madre: “No siamo qui perché mio figlio ha una grave malattia” (anche tu cretino che cazzo pensi ci vadano a fare a Lourdes?!!)
L: “Ah e dove tuo padre piccolo?”
Bambino: “Eh mio padre non c'é più”
Nonostante questo primo incontro poco promettente il nostro eroe si riscatterà nel prosegui del film sgominando la solita banda di terroristi che ha rubato il solito super virus dal solito super laboratorio di massima sicurezza militare e blabla... Ma non preoccupatevi le sorprese non sono ancora finite! Nonostante il banale taglio che il film inizia a prendere da questo momento ci sono ancora geniali intuizioni ad illuminare la pellicola! Ad esempio? Ve ne cito giusto un paio:
Spolier:
  1. Lasko prenderà il posto del suo mentore ucciso e tornerà a combattere sotto le insegne del Pugnus Dei società segreta vaticana che addestra preti-combattenti mega cazzuti per difendere i cristiani in tutto il mondo. Il tutto condito da una storica frase:
    Terrorista: “Chi sei tu?”
    Lasko: “Il Pugno di Dio!!!”
  2. Lasko salverà i passeggeri del treno somministrandogli l'antidoto tramite delle ostie inscenando un'eucarestia per ingannare i malvagi terroristi!
Eh che vi dicevo Lasko ne ha di cartucce da sparare!
Fine Spoiler

Vi lascio scoprire da soli le restanti chicche della pellicola, segnalandovi (per i fortunati di voi che masticano il tedesco) l'esistenza anche di una serie di telefilm con protagonista Lasko girati per la tv tedesca, io purtroppo non posso godere di questo privilegio non capendo una sola parola di linga germanica... Mannaggia a me avrei dovuto ascoltare mia madre quando mi diceva studia le lingue!

Recensito da: Azagthoth

VOTI
Livello Trash: 86/100
Noia: 55/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 72/100
Presunzione della regia: 60/100
Incompetenza degli attori: 60/100




SE TI PIACE GUARDA ANCHE:
la serie di telefim di Lasko o un qualsiasi action movie teutonico

LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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