Alcuni di voi si ricorderanno di "The Blair Witch Project", uscito nel 1999. Fu una delle più grandi truffe della storia della cinematografia. Era stato spacciato come un vero documentario e venduto come l'horror più terrificante di tutti i tempi: orde di adolescenti, compreso il sottoscritto, si precipitarono al cinema nella speranza di assistere ad un film evento. La triste realtà è che era (ovviamente) un fake e il film in sé era una discreta merda in cui non succedeva assolutamente niente, eccetto gli ultimi 5 minuti.
L'anno successivo uscì questo spurio seguito dal titolo chilometrico giustamente ignorato da tutto il mondo. Questa volta non si vuole spacciare un documentario come reale, la struttura è quella di un film vero e proprio, in cui cinque persone decidono di passare una notte nel bosco infestato dalla strega di Blair, diventato un posto di culto turistico dopo il successo del primo film. C'è Jeff, il capo spedizione, attrezzato di mille telecamere; Stephen e Tristen una coppia che sta scrivendo un libro sulla strega di Blair; Erika, una bella fighetta che assomiglia un pò a Isabella Adjani, che dice di essere una vera strega e Kim, una goticona che è anche un pò medium (cit.)
L'allegra combriccola si fa una passeggiata nel bosco, dove incontra un altro gruppo di turisti nippo-tedeschi in loco per il loro stesso motivo. I nostri cinque protagonisti passano la nottata all'insegna di alcol e droghe, ma al loro risveglio trovano tutta l'attrezzatura distrutta (a parte le cassette), hanno degli strani segni sul corpo e Tristen, che era incinta, deve fare i conti con un aborto.
I nostri dunque, per capire cosa è successo in quella notte di cui non ricordano niente, vanno nella casa di Jeffrey, una ex fabbrica abbandonata, per riesaminare i nastri. Nel frattempo i turisti nippo-coreani sono stati trovati sventrati e disposti a pentacolo, nella migliore tradizione stregonesca e proprio i nostri amici vengono accusati di questo scempio.
E da qui parte la solita tiritera di avvenimenti senza logica e senso, apparizioni, sparizioni, gufi morti che sfondano finestre, la streghetta che sparisce e tante altre amenità. Il film mantiene dunque un profilo di perenne ambiguità, cercando di confondere lo spettatore in una continua altalena tra realtà, fantasia e visioni indotte dalla strega di Blair o giù di lì.
La cosa però funziona poco, perché sono cose già viste un milione di volte e al di là dei chiari omaggi (su tutti La Casa), il filo logico è talmente labile che fin dal principio sai che tutte le cose inspiegabili non saranno spiegate con la scusa "eh beh l'occulto, la magia, la strega Nocciola".
Nonostante sia dunque un horrorino denso delle solite cazzate, nel complesso bisogna dire che la confezione è di buona qualità, così come la colonna sonora e le interpretazioni degli attori. La sensazione di straniamento, una buona dose splatter e un discreto ritmo tengono un pò su il livello, ma in definitiva si tratta di un film trascurabile, che ha però almeno il pregio di non essere una truffaldina trovata commerciale come il primo.
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 57/100
Noia: 45/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 35/100
Presunzione della regia: 78/100
Incapacità degli attori: 51/100
SE TI PIACE GUARDA ANCHE: The Blair Witch Project, un qualsiasi horror di bassa lega uscito negli ultimi 30 anni
Ps: chi ha fatto il trailer non ha palesemente guardato il film. I cinque non sono amici perchè si incontrano lì per la prima volta e non sono affatto appassionati di cinema.
1 commento:
recensione condivisibile al 100%! hai dimenticato di citare, nel casino/marasma della parte centrale del film, l'apparizione dei bambini in mezzo a strada. l'unica scena che mi aveva fatto paura ai tempi (avevo 17 anni), e poi il finale, proprio da far cadere i coglioni, inaccettabile!
Posta un commento