14 marzo 2011

DINOSAUR ISLAND

Di Fred Olen Ray e Jim Wynorski. Con Ross Hagen, Richard Gabai, Antonia Dorian. USA/1994
Dinosaur Island (1994) on IMDb
Mi riesce abbastanza difficile scrivere la recensione di questo “Dinosaur Island”. Un po' perchè lo abbiamo visto in inglese, un po' perchè a tratti è incomprensibile, un po' perchè rimane a metà fra un po' di generi e un po' perchè per molti minuti non succede assolutamente niente.

Un piccolo drappello di soldati americani sta volando su un non meglio imprecisato oceano, quando l'aereo precipita per cause sconosciute. Riusciranno ad approdare su un'isola, che guarda caso non è segnata sulle mappe. Credibilissimi i personaggi nei panni dei militari americani. Un ciccione idiota, uno sfigato, un capitano panzone con i baffoni e il sigaro...L'isola è abitata però da una tribù di donne “delle caverne”, che vivono come se fossero all'età della pietra. Ma non solo. L'atollo è infestato anche da una serie di dinosauri, che periodicamente terrorizzano e mangiano le povere abitanti. I soldati saranno scambiati per degli dei, perchè uno di loro ha un tatuaggio di una faccina gialla sorridente (giuro) e che le isolane interpretano come “il marchio” del salvatore. I militari intanto finiranno per innamorarsi proprio delle tre ragazze del villaggio che guarda caso dovranno essere sacrificate al T-Rex. Per farvi capire la stupidità, la sciatteria e la trascuratezza di questo film vi dico che:

- i soldati precipitano in mare, approdano sull'isola e ci trovano proprio tutte le casse che erano sull'aereo, con l'importantissimo Playboy del mese
- le donne della tribù sono selvagge, ma parlano tutte perfettamente inglese, sono tutte fighe, truccate, pettinate e depilate...e sanno anche leggere
- i soldati stanno sull'isola per uno svariato numero di giorni, ma non si cambiano mai, si tengono la maglietta nei pantaloni e sono sempre sbarbati di fresco
- se è una tribù di tutte donne, come hanno fatto a riprodursi???
- ogni tanto sacrificano una vergine per placare la fame del tirannosauro, ma se sono tutte donne e non ci sono uomini, non sono tutte vergini??

Ovviamente finirà in gloria, con quello intelligente che crea un pesticida per uccidere gli insetti che si mangiano i frutti e con il ciccione idiota che uccide “The Great One”, lanciandogli una bomba in bocca. E il tutto si conclude con un bel matrimonio di gruppo e un piccolo dinosaurino pronto per il seguito (?!).
Il film in sé è abbastanza inguardabile, ma si salva per due cose. Uno, per le tette che le isolane si divertono a sventolare ad ogni piè sospinto (e dando l'errata impressione di un film erotico, che non è) e due, per gli effetti speciali. Pensavamo di aver visto di tutto, ma non potete davvero immaginare quanto sono realizzati male i dinosauri. Sono fatti di pongo, si muovono a scatti - se si muovono - e sono totalmente avulsi dall'ambiente in cui agiscono. Particolarmente esilaranti le scene in cui viene mangiato il primo soldato che rimane incastrato a metà nella bocca del dinosauro per circa un quarto d'ora, quella in cui compare una specie di brontosauro verde senza occhi e l'esplosione finale in un tripudio di frattaglie e plastilina. Pensate solo che un qualunque film giapponese del 1958 su Godzilla o affini, darebbe tranquillamente la merda a questo “Dinosaur Island” realizzato nel 1994, così come la poverissima computer-grafica made in Asylum.
Ma del resto uno dei registi è Jim Wynorski, quello de “La maledizione di Komodo”, oltre ad un'altra miliardata di cialtronate di infima categoria.
Insomma, c'è di meglio, ma c'è anche molto di peggio.

Recensito da: Vidur

VOTI
TRASH: 77/100
Noia: 54/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 98/100
Presunzione della regia: 51/100
Incompetenza degli attori: 64/100

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: qualunque altro miserevole film di Jim Wynorski su dei dinosauri o mostri giganti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"ogni tanto sacrificano una vergine per placare la fame del tirannosauro, ma se sono tutte donne e non ci sono uomini, non sono tutte vergini?"

beata ingenuità...

Imrahil ha detto...

Strap-on di selce? ammetto di averci pensato.

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2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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