Per festeggiare i 150 anni dell'unità nazionale Pellicole dall'abisso si è riunita al gran completo per una maratona di filmacci. Trend decisamente positivo, ecco la prima recensione!
SS-11 non è solo la Padana Superiore, bensì anche un segretissimo progetto della marina militare degli Stati Uniti. L'ingeniere biotecnologo senza scrupoli Nathan Sands ha ''dedicato tutta la sua vita'' alla realizzazione di un'arma biologica sofisticatissima che racchiude in se le caratteristiche dello squalo e della piovra. Ovviamente qualcosa va' storto e SS-11 comincia a squaleggiare e nel contempo polpeggiare in tutta libertà lungo le coste della California e del Messico. Toccherà all'atletico Andy Flynn ed all'avvenente dottoressa Sands (la figlia del biotecnologo) rimettere il guinzaglio a Sharktopus, dargli un biscottino e riportarlo da mamma marina.
Ebbene si signore e signori. Dopo Megalodon, Mega Shark e Mega Shark vs Giant Octopus deve proprio essersi scatenato il panico negli studi della SyFy. "Cazzo e adesso cosa facciamo? Supermegaipershark 2?'' ''no dai, fa' troppo cagare anche per noi...". Mi piacerebbe conoscere la persona che ha avuto l'onore (e l'odore) di coniare il termine ''Sharktopus".
Pellicola decisamente dall'abisso a budget abbastanza ridicolo, prodotta per il già citato canale SyFy, che si presenta come il classico prodotto della categoria ''film con un super mostro di Asylum'', ovvero una rottura di palle colossale la cui visione è giustificata solo ed esclusivamente dalla presenza di un mostro gommoso o in CGI dall'aspetto imbarazzante. Sharktopus non si distingue dalla massa, ma riesce ad affondare ben in profondità nella melma grazie ad alcune trovate abbastanza originali patetiche. Ad esempio Sharktopus usa i suoi otto tentacoli per fare delle allegre scampagnate in collina. Ogni volta che vi è un cambio di scena e si passa su una spiaggia affollata di turisti (cioè ogni 5 minuti) parte una fastidiosissima tiritera messicana con tanto di trombette e tutto il resto. Il 90% del film è Sharktopus che mangia delle persone in modo buffo. Ciò non è necessariamente un male, soprattutto se lo paragoniamo a film in cui il mostro si vede a stento, ma dopo il quarto o il quinto attacco cominci a sperare che a Sharktopus venga un infarto (si, perchè la squadra incaricata di catturarlo non sembra particolarmente efficiente), o che si annoi a morte anche lui e se ne vada per sempre ai caraibi a mangiare i cubani.
[SPOILER]
Un piccolo spoilerino. a vicenda quasi conclusa, la dottoressa deve semplicemente premere l'apposito pulsante ''distruggi-sharktopus'' che aveva sul portatile fin dall'inizio (...). Ma non possiede la password...! ''Dannazione papà... la password!" comincia a provare: "SHARKTOPUS".. immagino la vostra password di facebook sia ''facebook''... "OCTOSHARK".. neanche commento.. infine si ricorda di come suo papà la chiamava teneramente: ''ZUCCHETTINA".. Lacrimuccia Kaboom baci e abbracci battuta sarcastica con risata annessa fine. Tutto il mondo ovviamente sa che "zucchettina" è la password per distruggere sharktopus fin da prima che inizi il film, visto che viene ripetuta per tutta la proiezione fino alla nausea.
[FINE SPOILER]
Tirando le somme di questa cagata. Ci troviamo di fronte ad un prodotto certamente mediocre e molto ''classico'', che tuttavia non manca di divertire grandi e piccini grazie ad un mostro ridicolo anche solo da pensare (figuratevi vederlo) e ad una trama con risvolti a tratti assolutamente patetici. Consigliato con riserva.
Recensito da: Imrahil
VOTI
TRASH: 85/100
Noia: 74/100
Ridicolaggine degli effeti speciali: 87/100
Presunzione della regia: 29/100
Incompetenza degli attori: 73/100
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