14 luglio 2010

LA BESTIA NELLO SPAZIO

Di Alfonso Brescia, con Vassili Karis, Sirpa Lane, Venantino Venantini. Italia/1980

"Non rompermi gli asteroidi!"
"Figlio di una troia venusiana!"

“La Bestia nello Spazio” è una grandissima occasione persa. Poteva essere un capolavoro trash e invece si rivela un filmaccio quasi inguardabile.

Nel futuro la terra può essere salvata dal minerale Antalyum, presente solo sul pianeta Lorigon. Il militare Vassili Karis, ha il compito di andarlo a recuperare, ma prima rimorchia in un bar quella che sembrava una prostituta (Sirpa Lane), ma che poi si rivelerà essere il suo tenente di vascello. La suddetta ragazza durante la notte ha degli incubi in cui una specie di Satiro la insegue per un bosco per possederla brutalmente. Una volta precipitati sul pianeta, l'equipaggio scoprirà che Lorigon è comandato da un re umano e da un millenario computer chiamato Zocor, ma soprattutto che l'incubo di Sirpa Lane si trasformerà in realtà.

Il film inizia benissimo: il mitico Vassili Karis (già in “Bloody Psycho”) si reca in questo bar super-psichedelico in stile futuro anni '70 e si odono dialoghi del tipo: “Non rompermi gli asteroidi” o “Brutto figlio di una troia venusiana”. Battute deliranti, recitazione amatoriale e scenografie che dire miserevoli sarebbe eufemistico, fanno ben sperare per un grande film.
Ma poi tutto va a catafascio. Col passare dei minuti il ritmo rallenta, la sceneggiatura arranca, i dialoghi non sono più divertenti ma solo tediosi e la permanenza sul famoso pianeta si rivela un'agonia insopportabile.
Infatti l'equipaggio dell'astronave viene coinvolto in un'interminabile sequenza di orgia-porno-soft, tra i satiri di cui sopra, varie attricette di bassa lega e uomini brutti.

Questa orribile mezzora di scenette erotiche sembra che sia stata aggiunta successivamente per “rinforzare” il fim (pare addirittura all'insaputa del regista), ma il risultato è che lo affossa ulteriormente. Sono infatti realizzate malissimo, montate ancora peggio e più che eccitazione provocano allo spettatore solo un sonno profondo da cui è difficile risvegliarsi.

Poi finalmente l'orgia finisce e si torna a ridere grazie ad un ridicolo robottone realizzato con scatoloni grigi e luci di natale, a pietre di polistirolo che rimbalzano e armi giocattolo che fanno “pew pew”.
Ma ormai il danno è fatto, il film è inesorabilmente inquinato e distrutto e non c'è modo di salvarlo.

Insomma, se questa pellicola fosse composta solo dalla prima e dall'ultima parte, senza i 40 minuti del mezzo, sarebbe un gustosissimo “trashone” di prima categoria, ma purtroppo il tedio insopportabile delle scene soft-core rimane un ostacolo impossibile da ignorare.

Recensito da: Vidur

VOTI
TRASH: 62/100
Noia: 80/100
Ridicolaggine degli effeti speciali: 74/100
Presunzione della regia: 44/100
Incompetenza degli attori: 75/100




SE TI PIACE GUARDA ANCHE: dei porno con delle orgie e dei satiri

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1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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