La famiglia Hamilton passerà il fine settimana nel vecchio casolare di zia Marta. Non sarà un fine settimana come tanti altri: sono passati infatti quasi trent'anni da quando Richard ha visto per l'ultima volta sua zia. Le uniche immagini che affiorano alla memoria sono quelle della zia Marta in un ospedale psichiatrico. Quando gli Hamilton arrivano alla villetta di campagna, vengono accolti dal custode, il quale per conto di Marta continua a rinviare il suo arrivo a casa.
Allora sto film ha un problema fondamentale: é noiosissimo. Di fatto nella prima ora non succede niente ma niente di niente! I protagonisti arrivano nella casa della zia Marta e se ne stanno lì a dirsi: “Accipicchia quando arriverà la zia Marta?” “E già dovrebbe essere già qui” “Va beh aspettiamo” “Attenzione forse arriva! Ah no é mio figlio Charles!!!” e così via... A tenere un minimo di tensione dovrebbero pensarci le patetiche burle che il figlio più piccolo alla sorellona, le quali ovviamente falliscono miseramente nel loro scopo e riescono solo a rendere la visione del film ancora più straziante. Poi dopo un ora quando ormai lo spettatore é regredito in uno stato catatonico, la svolta improvvisa! Una serie di omicidi a casaccio, tra cui uno sotto la doccia (che idea originale eh?), che fanno da apripista ad una interminabile scazzottata e ad un finale privo di senso (una delle costanti della serie “Lucio Fulci presenta”). Purtroppo a salvare questo film non bastano nemmeno le buone prove offerte dal protagonista (Gabriele Tinti) e del custode (Maurice Poli) a cui fanno da contraltare le pessime prove di tutti gli altri attori coinvolti. Certo non é il peggiore dei film dei “Maestri del Thriller”, ma non é che ci volesse molto...
Recensito da: Azagthoth
VOTI
TRASH: 50/100
Noia: 87/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 45/100
Presunzione della regia: 60/100
Incompetenza degli attori: 60/100 (é una media)
SE TI PIACE GUARDA ANCHE: un qualsiasi film della serie "Lucio Fulci presenta"
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