25 luglio 2010

FRANKENFISH – PESCI MUTANTI

Di Mark A.Z. Dippé, con Tory Kittles, K.D. Aupert, China Chow. USA/2004

Frankenfish (2004) on IMDb

Sono ormai passati quasi 6 anni da quando, riuniti in una compagnia insospettabilmente numerosa, decidemmo a casa di Imrahil di noleggiare un film da Blockbuster.
Fu mandato in avanscoperta il virtuoso Ortnid, che in combutta con un losco individuo che poi rinnegherà ciò a cui ha dato inizio, irresistibilmente attratto dal geniale titolo, si buttò su questo “Frankenfish – Pesci mutanti”.

Questa non è una vera e propria recensione, è un tributo al punto zero. Un tributo al momento in cui un insano virus sconvolse le menti dei quattro responsabili di questo blog e che li costringe tuttora a sprecare periodicamente preziose ore del proprio tempo a guardare film di merda.

Gli amici li disprezzano e li accusano di follia; qualcuno prova a insinuarsi, poi gli capita un Decoteau o un “Etrusco uccide ancora” e scappa a gambe levate.

Poveri stolti, sapessero cosa abbiamo dovuto affrontare. Cose che voi umani non potere neanche immaginare...cose che in confronto questo “Frankenfish” è un capolavoro di Zulawsky.
Eh sì, perchè la pellicola in questione è una bella cazzatona e di quelle col botto, ma rimane un paio di gradini sopra a produzioni Asylum o cicli horror di Lucio Fulci.

La trama: un medico e una biologa indagano sulla presenza di un predatore acquatico che potrebbe aver massacrato un pescatore nelle paludi della Lousiana. Il mostro esiste davvero: è uno spaventoso cefalo-seprente dalla dimesioni di uno squalo.

Il tema è sempre quello, la natura geneticamente modificata che si vendica sull'uomo.
Lo stuolo di personaggi è particolarmente eccessivo e irritante e gli attori si muovono giusto in attesa di essere sbranati dal mostro di turno.
Il pesciazzo realizzato in computer-grafica è di quelli brutti davvero, che ti trasmettono un misto di ilarità e tristezza.
Un po' di splatter, un po' di frattaglie, un po' di dialoghi cazzuti, un po' di bracconieri cattivi...insomma la solita roba, senza infamia e senza lode.
Un canonico “monster-movie” con un paio di picchi dovuti alla ridicolaggine degli effetti speciali e al comportamento idiota della carne da macello, altrimenti conosciuta come i personaggi principali.

Ma come dicevo, è l'importanza storica del titolo a fare la differenza.
L'esperienza di sbertucciare cagate come queste è diventato il nostro obbligo morale.

Quindi, grazie Mark A.Z. Dippè, grazie Ortnid e grazie Frankenfish.

Recensito da: Vidur

VOTI
TRASH: 75/100
Noia: 66/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 81/100
Presunzione della regia: 53/100
Incapacità degli attori: 61/100


N.b.: il film è disponibile per intero su Youtube diviso in più parti.

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: i suoi seguiti, qualsiasi altro film di natura geneticamente modificata vs. uomo avido e stolto

2 commenti:

Ortnid ha detto...

Non lo avevo mai notato, ma il sottotitolo dice 'benvenuti in fondo alla catena alimentare'.

KuroItami ha detto...

carino... uno dei primi film d seconda serie k ho guardato... mi era dispiaciuto solo x il tizio mangiato dai baby-frankenfish alla fine

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LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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