6 settembre 2023

RETROSPETTIVE DALL'ABISSO: The Asylum (Parte I)



Nel cuore di ogni appassionato di B-Movies c'è un piccolo angolino dedicato a questa sfacciatissima casa di produzione. Per anni questi manigoldi si sono occupati esclusivamente di guardare i trailer trasmessi su "Coming Soon Television" e produrre in tempo record una copia carbone di quanto visto sulla TV satellitare. The Asylum: o la ami o la odi. Sono numerosissimi i film presenti su questo blog che portano la firma di questa casa di produzione, e sono ancora più numerosi i film effettivamente prodotti nei suoi 25 anni di attività. Ripercorriamo insieme la storia interessante di questo underdog del mondo dell'intrattenimento che non solo si rifiuta di finire nel dimenticatoio, ma anzi di anno in anno guadagna seguito e quote di mercato. Riusciranno infine a varcare le soglie del Cinema quello vero?

a cura di: Imrahil



IL DIFFICILE INIZIO

Un bel giorno del 1997 il regista sconosciuto David Michael Latt riuscì a convincere non si sa bene come due top manager della Village Roadshow a lasciare il loro dorato posto dallo stipendio di giada per lanciarsi senza paracadute nella fondazione di una nuova casa di produzione che si sarebbe dichiaratamente occupata di film a basso costo da lanciare direttamente sul mercato home-video. Nasce così The Asylum, un nuovo piccolo astro nell'immenso firmamento di Hollywood. Viene girato il primo film, Killers, e non se lo incula nessuno. Del resto il mercato è saturo, già colossi secolari come la Lions Gate Entertainment hanno creato business units interamente dedicate al comparto direct-to-video e stanno sfruttando il potere del loro marchio per intasare i canali dei maggiori videonoleggi. I primi anni per la Asylum sono indubbiamente duri, ma David Latt non sembra voler mollare l'osso. Per anni si barcamena con le proprie mediocri produzioni originali, raccogliendo le briciole lasciate dagli altri colossi dell'intrattenimento, attendendo nell'ombra un'occasione di riscatto. 


"In the tradition of Tarantino's Reservoir Dogs!"


LA SVOLTA

Giunti infine stancamente al 2005, il colpo di genio: esce la notizia che la Paramount sta lavorando ad un film basato sul romanzo di H. G. Wells "La Guerra dei Mondi", che sarà diretto niente di meno che da Steven Spielberg e avrà Tom Cruise come protagonista. C'è odore di colossal. E David ha buon olfatto, oltre che nessun senso del pudore. Il piano è il seguente: "La trama già la abbiamo, visto che c'è il libro; facciamo in modo di cagare fuori almeno 90 minuti di girato, anche fatto coi piedi, e cerchiamo di uscire in home-video prima ancora che il film di Spielberg sia al cinema. Vedendo il titolo simile, magari qualcuno ci casca." 

Il Signor Latt la faccia da furbetto l'ha sempre avuta..


E ci cascò quello che allora era ancora il leader mondiale del videonoleggio, Blockbuster, che acquistò la bellezza di 100.000 copie del film "War of the World - L'Invasione". E' probabilmente scorretto dire che una catena con presenza ultradecennale sul mercato come Blockbuster si sia fatta fregare da un parvenue qualsiasi; verosimilmente anche loro avevano subodorato l'affare e speravano a loro volta di truffare la loro clientela più gonza. Comunque sia andata, per l'Asylum piazzare 100.000 copie di un qualsiasi loro titolo può considerarsi un successo sfolgorante e quasi insperato. Una buona dose di autostima che definirà i piani futuri per la società.


Infatti da questo momento in poi la casa produttrice si occuperà per anni solo ed esclusivamente di "Mockbusters", ovvero spudorate copie low-cost di film famosi appena usciti al cinema messi a disposizione in DVD ai clienti più sprovveduti. Il processo viene quanto più possibile standardizzato per ottimizzare al meglio le poche risorse disponibili e stare negli stretti tempi previsti per l'uscita del titolo in questione, arrivando a qualcosa di molto simile a quello che si può trovare in una catena di montaggio. Il budget per ogni film è fissato ad un milione di dollari e i tempi di produzione non devono superare i quattro mesi, dallo sviluppo concettuale al prodotto pronto per essere distribuito: Quattro-sei settimane per la sceneggiatura, quattro settimane di pre-produzione e due settimane di produzione. Se ci pensate è straordinario. La produzione è sterminata, basta guardare sul loro sito internet o sulla pagina di Wikipedia

Il fedelissimo Paul Logan, volto ricorrente delle produzioni Asylum fin dai tempi di "Killers". Un tipo alla mano, sono pure suo amico su Facebook.


Manco a dirlo, l'assoluta totalità dei film riportati in elenco sono delle vere e proprie tragedie inguardabili. Tuttavia è proprio la bassa qualità del prodotto finale ad attirare l'attenzione di una nicchia di spettatori non foltissima ma che comunque viene profondamente fidelizzata: sto parlando della stessa nicchia a cui apparteniamo noi di Pellicole dall'Abisso, alla quale probabilmente appartieni anche tu, se stai leggendo questo articolo. In pochi anni The Asylum diventa sinonimo e garanzia di film di merda, con effetti speciali ridicoli e recitazione sciagurata. Terreno fertile per tutti gli affezionati del cosiddetto "so bad it's good". Con il mondo Home-Video in declino, The Asylum ha la lungimiranza di cercare con largo anticipo affiliazioni nel mondo della pay-tv e dei servizi di streaming, suggellando un sodalizio che perdura tutt'oggi con l'emittente NBC tramite il canale tematico SyFy. Saranno trasmessi anche nel Bel Paese tramite il canale Steel disponibile sull'ormai defunto servizio Mediaset Premium. 

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3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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