Di David Decoteau con Sebastian Gacki, April Telek, Graham Kosakoski. Canada/2005/Regent Entertainment
Brotherhood IV rappresenta una delle più alte espressioni di cinema decoteauniano, esempio vivente di come un sequel possa superare nettamente il capostipite della serie. Uscito in Italia con il titolo “Patto di sangue”, Brotherhood IV null'altro é, se non la summa di tutti gli elementi più cari al regista canadese, insomma una delle migliori pellicole esistenti aventi come oggetto una confraternità di giovini in boxer e calzini.
Per chi non conoscesse David Decoteau, vi aggiornerò rapidamente, stiamo parlando di un regista canadese la cui grande passione é girare film con ragazzi in boxer e calzini e girarli tutti uguali. Quando dico uguali non intendo grossolanamente simili eh... Nono intendo proprio uguali spiccicati. Il tutto narrato poi con uno stile inconfondibile per i dettagli del quale vi rimando alla recensione del primo "Brotherhood".
Ma allora cosa rende questo quarto capitolo così meritevole di una visione? Innanzitutto David in questa pellicola non si risparmia, e ci tempesta di ragazzi in boxer a tutto spiano, in qualsiasi contesto e da ogni angolatura, per tutta la durata della pellicola, durata che ammontando ad un'ora e mezzo risulta così inusualmente lunga per i suoi standard (ulteriore riprova di tutto il cuore messoci per confezionare l'opera).
Ma soprattutto ciò che rende questa pellicola fondamentale per qualsiasi amante del trash sono una serie di intuizioni geniali.
Il protagonista, Lee, deve indagare su una confraternità segreta, bene questa confraternita di segreto non ha nulla! Tutta la marina degli Stati Uniti di America é a conoscenza della sua esistenza, lo stesso Lee viene informato della sua esistenza dal suo compagno di stanza sin dal suo arrivo, ma il meglio deve ancora venire: come farà Lee a carpire i segreti dei Black Skulls (così si chiama la confraternita, insomma una specie di Skull and Bones dei poveri)?
SPOILER
Semplice gli basterà introdursi nella stanza del capo, lì vi troverà il “Santuario” (uno sgabuzzino di merda con quattro teschi ed una paio di foto), dove c'é un pc già acceso con il documento di testo riguardante i Black Skulls aperto e con tanto di stampante collegata, e così con un click svelati e stampati tutti i segreti della potentissima confraternità.
FINE SPOILER
D'altronde che se ne fanno i confratelli della segretezza? Loro hanno il super potere più fico del mondo, sparano fulmini dall'ombelico (e così ve lo giuro non sto scherzando, si tiran su la maglietta e zac)! E di questo potere ne fanno un uso smodanto, sterminando indiscriminatamente chiunque gli capiti a tiro, in particolare ci rimette le penne un ragazzo, di cui nessuno sa come si chiama o chi cazzo sia, tuttavia in virtù di un fisico particolarmente scolpito e defenito si conquista ben dieci minuti di film, nei quali nel cuore della notte: cammina per il corridoio in boxer, si fa un idromassaggio (di notte e in boxer!), sente rumori inquietanti, da quindi una controllatina in giro, si fa una doccia (sempre in boxer), si asciuga e viene fulminato, così tanto per gradire...
Concludo segnalandovi l'ultima chicca: nel film assistiamo ad una vera e propria rivoluzione copernicana del cinema di Decoteau! I Black Skulls infatti rinunciano alla classica tenuta da confraternita, ovvero il boxer e il calzino coordinato bianco, preferendogli, fatto senza precedenti, anfibi, boxer nero e baschetto! Imperdibile.
Recensito da Azagthoth
VOTI:
TRASH 90/100
Noia 70/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 93/100
Presunzione della regia 60/100
Incapacità degli attori 79/100
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