Di Gregory Drak con Glen Jacobs, Christhina Vidal, Michael J. Pagan USA, 2006, World Wrestling Entertainment
Me ne stavo triste sul divano, convinto che nulla potesse rallegrare la mia serata di giovane malato, quando tadaaaaan! Mi ritrovo sintonizzato su gxt e di fronte a me compare il logo della Wwe films! Forse non tutti voi lo saprete ma la Wwe (o World Wrestling Enterteinment) é la più importante federazione di wrestling del pianeta, la quale tuttavia ha anche la malsana abitudine di far girare film alle proprie stelle. I film targati Wwe sono una vera garanzia: nella migliore dell'ipotesi sono delle cazzatone spassose e senza pretese, come “Il Tesoro dell'Amazzonia” con The Rock, nella peggiore invece sono degli immani abomini del calibro di “Presa Letale” con John Cena, tanto per citarne uno. In questo caso il wrestler protagonista è Kane, al secolo Glen Jacobs, il quale contro ogni previsione non si rivelerà inadatto alla parte, anzi sarà tutto sommato il migliore tra gli attori coinvolti, il che la dice lunga sulle capacità recitative degli altri peraltro.
Ma veniamo al film: un gruppo di detenuti viene spedito a riqualificare un edificio in rovina, ad accompagnarli c'é un poliziotto, il quale alcuni anni prima aveva perso un braccio, mentre cercava di arrestare un maniaco che cavava gli occhi alle vittime. Così mentre la combriccola si ritrova isolata nell'edifico, appositamente isolato per impedire la fuga dei detenuti, ecco che il maniaco torna a colpire... il film parte subito malissimo, la regia é insopportabilmente videoclippara, detenuti sono presentati con un'introspezione psicologica che rasenta lo zero. In pratica i detenuti maschi sono delle specie di babbuini idrofobi che passano il tempo ad insultarsi ed azzuffarsi tra di loro, mentre le femmine si insultano e basta. Per fortuna che c'é Gregory Dark (che solo per aver scelto un nome d'arte così idiota credo meriti la dannazione eterna, della serie “eh si faccio film horror e allora mi chiamo Dark, che idea fica!”, ma vai a cagare va'...), il quale prende in mano il timone e rivoluziona tutto. Infatti come il serial killer compare, ecco che i galeotti, che fino a poco fa si stavano accoltellando o struprando a vicenda, fanno gruppo ed iniziano a lottare fianco a fianco, pronti a rischiare la vita l'uno per l'altro. Si segnala soprattutto in quest'ottica il detenuto più infame di tutti, ovvero lo spacciatore/rapinatore/pappone, il quale si rivela un po' l'eroe della situazione, rusciendo a salvare la vita alla ragazza che aveva costretto a prostituirsi/spacciare, il tutto dopo essersi peraltro comportato da stronzo per metà della pellicola. Che dire del serial killer? Mah, Kane come detto non se la cava male, purtroppo il suo personaggio é un po' troppo banale e monodimensionale, con il classico trauma necessario più che altro a garantire un po' di violenza, anche abbastanza gratuita nello specifico. Insomma “Il Collezionista di Occhi” é il classico film da vedere sdraiti sul divano, con una coperta addosso e il cervello spento per farsi quattro risate.
Recensito da: Azagthoth
TRASH 63/100
Noia 77/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 55/100
Presunzione della regia 82/100
Incopetenza degli attori 71/100
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