13 settembre 2010

RIECCO ABORYM

Di Marco Antonio Andolfi, con Marco Antonio Andolfi, Margherita Di Sarno, Luke Rock. ITALIA/2007/Compagnia Artisti Riuniti

Riecco Aborym (2008) on IMDb

“...guerre...guerre continue...”

Per celebrare il ventennale dall'uscita del leggendario “La Croce dalle 7 Pietre”, Marco Antonio Andolfi (aka Eddy Endolf sr. nonchè jr.) decide di realizzare un seguito denominato “Riecco Aborym”.
Ecco già il titolo è sensazionale...cioè “Riecco Aborym”. Pensateci e ripetetelo in loop...non “Aborym il ritorno”, “La Croce 2”, o “La vendetta di Aborym”...no “Riecco Aborym”. Fantastico.

Dopo 20 anni, il tormento dell'innocente dagli occhi verdi non riesce a placarsi. Eddy/Marco/Marco Antonio ora è invecchiato e notevolmente ingrassato, ma può godersi l'amore di una donna, il cui nome non viene mai rivelato. Anche la sua compagna però è inquieta, Eddy infatti non si separa mai dal suo talismano e lei vuole scoprirne i motivi. Marco Antonio sarà dunque costretto a raccontarle tutta la sua terribile storia.

Innanzitutto una precisazione: “Riecco Aborym” non è un film, dura mezz'ora scarsa di cui la metà è presa da spezzoni del primo capitolo. In più non c'è alcun elemento che possa caratterizzare un film in quanto tale: non esiste trama, soggetto, sceneggiatura, scenografie, colonna sonora.... No, non c'assolutamente nulla di tutto questo.

C'è solo Marco Antonio che parla con la sua donna nella camera da letto e nella cucina di casa sua. E non casa sua per modo di dire, ma proprio casa di Andolfi. Tra l'altro una merda, con vista sul raccordo anulare romano e i cassonetti della spazzatura.

La prima volta che si assiste a questo opera, si rimane totalmente allibiti. Cioè, ci si chiede DAVVERO COME SI POSSA REALIZZARE UNA COSA DEL GENERE.

Eh già, perchè ecco cosa accade: la donna, tale Margherita Di Sarno, vuole a tutti costi sapere perchè Marco Antonio porta sempre al collo quella croce visto: “che non te la togli mai, a me da fastidio, anche quando facciamo sesso e mi stringi”.
Marco Antonio è logorato dentro e dimostra la sua stizza in cucina “Mah!”. Ma la donna non demorde e Marco Antonio finisce per arrabbiarsi: “Senti, basta sei una stronza! Insisti, insisti, insisti!”. Segue un terrificante schiaffo di Margherita, che alla fine l'ha vinta.
Marco Antonio infatti è costretto a confessare: “Mia madre prima che io nascessi era fissata e adoratrice di Satana. Infatti da ragazza è vissuta in Africa per imparare...evocare i morti...evocare i demoni. Le colpe dei padri e delle madri ricade sempre sui figli...Vabbè!”. Non so se avete fatto caso a quale arguta e amara perla Marco Antonio butta a noi porci.

Segue un lungo flashback de “La Croce dalle 7 Pietre”, al termine del quale Andolfi recita IL MONOLOGO DEL SECOLO che vale la pena trascrivere per la sua interezza:
“Eh, io ho un grande senso di colpa, perchè questo talismano fu rubato da mia madre per difendermi dal male. In Africa molti stregoni dicono che da quando è sparito...l'Africa è sprofondata in un caos di...malattie...guerre...guerre continue...massacri...pestilenze e odio fratricida. Io vorrei avere il coraggio di rimediare...si, si vorrei rimediare, forse anche quella ragazza...si una ragazza di molti anni fa per avermi aiutato anche lei ha pagato per...ha pagato la vita per questo”.
Quindi avete capito, tutti i mali dell'Africa sono riconducibili a questo talismano! Altro che colonialismo...
Per inciso durante il mitico monologo, Marco Antonio è seduto in cucina, ha un bicchiere in mano che continua a sbattere sul tavolo facendo un casino pazzesco, continua a muovere lo sguardo nel vuoto per leggere ciò che deve dire e parla con voce spezzata e incerta. Insomma il momento forse più alto della cinematografia moderna.

Ma a trovare conferma delle parole di Marco Antonio, nella notte avviene un tentato furto nella sua abitazione. Tre malviventi si intrufolano in casa, stordiscono l'uomo e gli rubano la croce. Ma è mezzanotte e Marco Antonio senza il talismano al collo si trasforma. Infatti sarà in grado di ucciderli tutti e tre: uno morirà d'infarto, l'altro volerà dalla finestra e all'altro scioglierà la faccia. Peccato che la trasformazione non si veda...evidentemente Marco Antonio è troppo vecchio e/o povero per queste cose e si affida all'immaginazione dello spettatore.

SPOILER
Il colpo di scena però è in agguato, infatti Margherita, in combutta con due loschi figuri, ruberà il talismano al povero Marco Antonio che verrà giustiziato vigliaccamente nel sonno con un colpo di pistola. Oddio, colpo di pistola, un po' di polvere nera sull'orecchio e un po' di sangue finto. Margherita può dunque tornare in Africa con la croce a ristabilire l'ordine, mentre il faccione di Aborym fa la sua ultima comparsa sullo schermo. Fine.
FINE SPOILER

Capolavoro totale.

Recensito da: Vidur


VOTI:
TRASH: 98/100
Noia: 45/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 97/100
Presunzione della regia: 88/100
Incompetenza degli attori: 99/100


 
Il tormento senza fine di un innocente dagli occhi verdi...RIECCO ABORYM!!!

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: La Croce dalle 7 Pietre o uno dei 150 fotoromanzi sceneggiati da Marco Antonio.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

e pensa che sto "film" me lo sono goduto alla "premiere" con tanto di convention col mitico eddy endolf :D

Imrahil (ma anche tutto il resto della redazione) ha detto...

ahahaha, che invidia! sono un po' curioso di sentire che cazzo ha detto eddy XD

Vidur ha detto...

Cazzo davvero! Cosa ha detto Eddy e in che condizioni era??

Ortnid ha detto...

Oh voglio saperlo anche io! Peraltro leggetevi cosa dice (in uno stentatissimo italiano) Eddy in persona sul suo sito
http://rieccoaborym.wordpress.com/scheda-del-film/

Imrahil ha detto...

...Comunque caro Vidur, mi permetto di dissentire sul voto noia; le parti con i pezzi del tg 3 che mostrano le ''guerre..guerre continue'' raggiungono secondo me livelli aulici.. tenendo conto che è un prodotto di 30 minuti 10 minuti di noia vuol dire un terzo del film...!

poi vabè, non è politica del webmaster dal potere assoluto gestire i vostri voti, però pensaci.

Imrahil ha detto...

comunque è vergognoso che margherita di sarno non lo abbia messo in curriculum....! io sul mio metterei ''ho visto riecco aborym''

Vidur ha detto...

Confermo il voto noia, perchè comunque le immagini del "dramma africano" sono brevi (molto meno di 10 minuti), quindi secondo me non vanno a intaccare il film nella sua totalità.

Fantastici i commenti di Marco Antonio! Ci sono 50 errori di battitura in 3 righe..."...con una critica ottima che un giornalista critico cinematogtafico Gregorio Napoli, accomunava il regista A mamulian è Vistor Fleming, quello di via col vento (!!!)". Poi ribadisce: "Mamulian è il regista, Victor Fleming è anche un regista il critico diceva che il film sembrava dirtto da questi".
Grande Marco Antonioooooooo!!!

Ortnid ha detto...

Perchè il punto in cui dice che il lupo nero della storia infinita gli è stato "regalato come scarto"?????

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LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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