Di Umberto Lenzi, con Hugo Stiglitz, Laura Trotter, Mel Ferrer, Italia 1980
TRAMA
Il giornalista Dean si sveglia dopo un incubo notturno, si alza in fretta e va veloce verso l'aereoporto dove deve intervistare un'equipe di medici che deve tranquillizzare l'opinione pubblica su di un incidente avvenuto poco prima in una centrale nucleare nelle vicinanze.
Una volta giunto all'aereoporto militare dall'aereo scendono degli zombies (che altro non sono che delle comparse con del fango spalmato in faccia) che a colpi di accetta-martello-pugnale, tutti rigorosamente di gomma, sterminano la scorta di Dean e assaltano la città.
Dean naturalmente riesce a scamparsela utilizzando armi del tipo portierate in faccia, dita negli occhi o altri mezzucci poveri da attore di serie Z che si crede un gran figo, inizia a girare per la città e cerca di fermare l'invasione con l'aiuto dell'esercito.
E qui inizi a domandarti: 'chissà cosa si inventerà quel geniaccio di Lenzi per far finire il film, questi mostri sembrano davvero invincibili'
In breve tempo gli zombies invadono infatti tutta la città, alcune delle loro vittime si trasformano a loro volta in zombies, ma senza una logica, così a caso.
La città è in poco tempo ai piedi dei mostri, le armi non fanno niente, restano solo Dean e la moglie Sheila contro una città di morti viventi cannibali. Dopo essere fuggiti dall'ospedale scoprono che l'unico modo per ucciderli è sparare loro in testa (pofferbacco chi lo avrebbe mai detto che le fucilate in testa fanno male), tuttavia restano in due contro migliaia di cattivi.
E continui a chiederti: 'sono proprio curioso di vedere come finisce'
Scappano dalla città inseguiti da un'orda di assetati di sangue, con un astutissimo piano distruggono l'unico mezzo di fuga che avevano, riescono a far secchi un po' di zombies ma si trovano accerchiati e fuggono in cima ad una ruota panoramica da Luna Park.
Sono in cima e si avvicina un elicotttero, potrebbe salvarli, ma Sheila cade nel vuoto; ora i mostri sono sempre più vicini, non sembra possibile la salvezza di Dean e la fine del film, tuttavia il timer del DVD dice che mancano tre minuti, ma come farà Umberto Lenzi a mettere una fine a questo film?
Probabilmente giunti a questo punto anche Umberto se lo è chiesto.
Il giornalista Dean si sveglia dopo un incubo notturno, si alza in fretta e va veloce verso l'aereoporto dove deve intervistare un'equipe di medici che deve tranquillizzare l'opinione pubblica su di un incidente avvenuto poco prima in una centrale nucleare nelle vicinanze. Una volta giunto all'aereoporto militare dall'aereo scendono degli zombies (che altro non sono che delle comparse con del fango spalmato in faccia) che a colpi di accetta-martello-pugnale, tutti rigorosamente di gomma, sterminano la scorta di Dean e assaltano la città. .........................................................................................................
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Ebbene si, lo ha fatto.
Lenzi ha usato il trucco (già vecchio e banale ai tempi di Esopo) del risveglio dall'incubo nel momento cruciale del film, come un moderno deus ex machina per sceneggiatori incapaci ha deciso di mettere fine alla sua già penosa produzione con un irritante quanto inopportuno 'risveglio da incubo'.
Ma Umberto non è certo il primo pirla che passa davanti alla telecamera, per dare un tocco di originalità ha anche deciso di fare rincominciare la storia da capo, un film infinito insomma, che si può rivedere più e più volte.
Il tocco di genio finale fa passare in secondo piano alcuni particolari come la non esitenza di una trama, la macchinosità degli effetti speciali, televisori che splodono e altre dimenticabilissime scene da film povero.
E l'incubo divenne realtà.
Recensito da: Ortnid
VOTI:
TRASH: 68/100
Noia: 75/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 75
Presunzione della regia: 87/100
Incapacità degli attori: 75/100
Se ti piace guarda anche:Lo stesso film più e più volte
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