Per l'immensa e immarcescibile serie di “qualcosa” di gigante, ecco le formiche.
Non vi fate ingannare dal titolo, probabilmente i distributori italiani non si sono neanche presi la briga di guardare il film, infatti i protagonisti dovranno fronteggiare delle formiche troppo cresciute e non delle termiti. La trama: Marylin Frasier (Joan Collins, attrice americana in auge negli anni '50-'60) invita dei potenziali compratori a visitare un'isola semideserta dove presto sorgerà un complesso residenziale, con la speranza che qualcuno di essi decida di acquistare qualche terreno. Ma Marylin e i suoi ospiti non sanno che l'isola è infestata da gigantesche formiche assassine, trasformatesi grazie ai soliti rifiuti tossici.
Il film ha i suoi anni e si vede. A partire da vestiti 100% anni 70', dai pantaloni a zampa, alle camicie a fiori dall'enorme colletto, alla fascia per capelli della nostra Joan.
Inoltre è di una noia mortale. Infatti il grosso problema di questa pellicola è che ci sono dei momenti di stasi annichilenti, a partire dall'inizio. Più di 40 minuti di inutili e pallosissimi dialoghi tra i vari clienti. Poi finalmente entrano in scena le formiche e qui si ride abbastanza. Infatti da lontano gli insetti non sono altro che delle semplicissime formiche riprese in un formicaio (sapete quando si aggrovigliano tra di loro e si arrampicano sul vetro?) e sovraesposte all'ambiente circostante. L'effetto è pietoso e ridicolo. Da vicino invece quando i “mostri” attaccano le persone, sono dei pupazzoni fatti abbastanza bene ma chiaramente immobili. Il gruppo verrà decimato pian piano, fino all'arrivo ad una cittadina dall'altra parte dell'isola. Qui i problemi sembrano finiti e invece sono appena iniziati.
[SPOILER]
Tutta la popolazione è infatti assoggettata al volere della formica regina grazie ad una sostanza vaporosa. Umani e formicone convivono pacificamente, anzi sono gli abitanti della città a servire e adorare i mostri. Ma i nostri eroi riusciranno a sovvertire tutto.
[FINE SPOILER]
Momenti di ridicolo involontario (come il fantastico effetto pioggia col sole o la perenne indecisione dei personaggi se scappare o aiutare l'amico in difficoltà), sono però sovrastate da lunghe sequenze di nulla assoluto, che rendono la visione del film un'immensa rottura di coglioni.
Potreste trovare qualcosa di interessante qua e là, ma occhio che ci vogliono palle di ferro.
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 58/100
Noia: 95/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 90/100
Presunzione della regia: 81/100
Incompetenza degli attori: 40/100
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