Orbene, cari e affezionati lettori di Pellicole dall'Abisso. I vostri devotissimi Imrahil e Vidur avevano una mezza idea di creare una rubrica mensile: volevamo recensire una volta al mese un B-Movie che ce l'ha fatta. Film che sono quasi immediatamente diventati cult, hanno mietuto successo anche tra il pubblico dei "normies" e i vari Cosminscontra86, o che semplicemente hanno spaccato il culo al botteghino decuplicando l'investimento iniziale. Perchè ce ne sono un buon numero, lo sappiamo bene. Poi ci siamo guardati in faccia e abbiamo decretato che non avremmo mai avuto la costanza di sostenere una rubrica del genere. Quindi beccatevi questa carrellata in ordine assolutamente casuale di capolavori insperati e film divenuti imprescindibili, ma tutti comunque di umili origini. Ce li siamo divisi come i bravi fradei, ecco a voi i dieci che sono capitati a me.
A cura di: Imrahil
INTERCEPTOR - 1979, George Miller.
"I am the Nightrider. I'm a fuel injected suicide machine. I am the rocker, I am the roller, I am the out-of-controller!".
Un bel giorno un cineasta dilettante e un medico australiano decisero di girare un film post-apocalittico con due lire e, per mancanza di budget, dovettero affidarsi a questo spiantato ragazzino americano di nome Mel Gibson. Gli cucirono addosso un personaggio noto all'estero come "Mad Max". Pur non trattandosi di un'idea particolarmente originale il prodotto era confezionato così bene che fu un successo planetario. Crisi petrolifera, imminente guerra nucleare, e soprattutto la stupenda Ford Falcon XB GT Coupè, venduta solo sul mercato australiano e modificata magistralmente. Il film toccò tutti i soft-spot di noi maschietti contemporaneamente e nel momento giusto. Il risultato fu un ventennio nel Guinness dei primati come film di maggior successo al botteghino a fronte del budget (verrà soppiantato solo nel 1999 da "The Blair Witch Project", di cui parleremo più avanti).
A regazzì, passace la merenda mortacci tua (cit) |
GODZILLA - 1954, Ishiro Honda.
"Immaginavo Godzilla come la personificazione della violenza e dell'odio per l'umanità, poiché fu creato dall'energia atomica. Portò in sé questa ira a causa delle sue origini. È come un simbolo della complicità umana nella sua propria distruzione. Non ha emozioni, lui è un'emozione." - Jun Fukuda
I nostri amici nipponici meno di dieci anni prima si erano presi in testa due bombe atomiche, ed il loro terrore sulle conseguenze del nucleare prorompe e trova sfogo in una serie infinita di film con protagonista questo enorme lucertolone preistorico di nome "Gojira", risvegliato e potenziato dalle radiazioni. Questo semplice concept unito alla cura certosina nella realizzazione di modellini e ad un mimo con un costume di gommapiuma pronto a distruggerli conquistarono letteralmente prima il Giappone e poi il mondo intero. Se si guarda al botteghino del film capostipite sembra nulla di che, ma sommando tutto il franchise penso che si superi in scioltezza il miliardo di dollari di incassi globali. Fenomeno intergenerazionale.
Il lavoro più divertente del mondo? Forse questo. |
PER UN PUGNO DI DOLLARI - 1964, Sergio Leone.
"Mi piace Clint Eastwood perché è un attore che ha solo due espressioni: una con il cappello e una senza cappello." - Sergio Leone
Passati gli anni d'oro di John Wayne e John Ford, il cinema western aveva decisamente perso di appeal, almeno fino a quando non salì in cattedra Sergio Leone, che diede il via ad un vero e proprio genere a sè, lo spaghetti western. Aiutato non poco dalle straordinarie musiche di Ennio Morricone questo film, che insieme ad altri due titoli immortali e ispiratissimi come "Per qualche dollaro in più" e "Il buono, il brutto e il cattivo" compone la cosiddetta "Trilogia del dollaro", riportò alle luci della ribalta il moribondo genere western e servirà da ispirazione per registi di un certo calibro, uno su tutti Quentin Tarantino.
Il celebre sguardo dell'uomo senza nome |
ESSI VIVONO - 1988, John Carpenter.
"I've come here to chew bubble gum and kick ass... and i'm all out of bubble gum."
Non un enorme successo al botteghino, va detto. Ma del resto questo capolavoro di Carpenter non è stato immediatamente capito vista la fortissima critica alla Reaganomics ed al neoliberismo che il regista (non) nascondeva dietro i fotogrammi del suo film. Diventato cult negli anni successivi, questa pellicola è imperdibile sia per l'ancora attualissimo messaggio che porta allo spettatore sia per il fatto che vedere Roddy Piper smusare gli alieni con un fucile a pompa proclamando frasi tipo quella che apre questo paragrafo è intrattenimento puro. Divertente e allo stesso tempo impegnato. Per esperienza vi assicuro che non è un connubio facile. Capolavoro vero.
Una carrellata di messaggi subliminali presenti nel film |
LA VERA GOLA PROFONDA - 1972, Gerard Damiano.
Il Dr. Young scopre la particolare collocazione del clitoride di Linda |
NON APRITE QUELLA PORTA - 1974, Tobe Hopper.
"Durante le riprese nel corso del giorno c'erano circa 35-38 gradi. Non mi hanno lavato i vestiti perché temevano che potessero rovinarsi o cambiare colore. Non c'erano soldi nemmeno per un secondo costume. Quindi ho dovuto indossare la maschera per 12-16 ore al giorno, sette giorni alla settimana, per un mese." - Gunnar Hansen
Ah, the Texas Chainsaw Massacre. Uno dei primi film a recitare la tag line "Tratto da fatti realmente accaduti" sulla locandina al fine di incuriosire e attirare gli spettatori. E non si può certo dire che l'espediente non abbia funzionato. Capostipite del genere slasher, è probabilmente uno dei film che conta più imitazioni e plagi spudorati della storia. Sgradevole, grottesco, angosciante, quasi è possibile percepire il fetore di certe scene. E' stato praticamente un instant classic. Lo spettatore più attento noterà in tutti i successivi film di questo genere l'influenza per lo meno una piccola citazione proveniente dal loro "padre spirituale". Non fa eccezione Halloween, che starebbe benissimo in questo elenco ma abbiamo già messo fin troppi film di Carpenter.
"Allora quando ti laurei? E la fidanzatina?" |
LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI - 1968, George A. Romero.
"Se volete sapere cosa trasforma un B-movie in un classico... non perdetevi La notte dei morti viventi. Non è concepibile perderselo per chi è interessato all'horror." - Rex Reed
Fedele allo stereotipo di un film horror B-movie, questo film ha creato le basi per il genere zombie che ancora oggi spopola sia sul piccolo che sul grande schermo. Film come 28 Giorni Dopo e serie TV come The Walking Dead (oltre ad una enorme serie di porcherie targate Bruno Mattei) hanno tutti preso spunto da questo super classico del 1968, realizzato con un budget risicatissimo e figuranti con la farina in faccia. Quando il film uscì nei cinema negli stati uniti fu preso d'assalto da orde di adolescenti: il mese successivo infatti sarebbe entrato in vigore il limite d'età per la visione di certi film. La critica anni '60 fu talvolta dura nei confronti del film, ma nessuno metteva in dubbio la qualità della produzione, l'oggetto delle critiche erano le scene giudicate eccessivamente cruente. Oggi sarebbe una ulteriore medaglia.
Beh, direi uno sbrego ben fatto per essere il '68 |
DUEL - 1971, Steven Spielberg.
Budget $450.000
"Uno crede che certe cose siano abbastanza naturali: come per esempio guidare la macchina senza che qualcuno cerchi di ammazzarti. E invece tutto a un tratto qualcosa cambia e per mezz'ora della tua vita perdi ogni contatto con il mondo civile e ti senti come se fossi di nuovo un selvaggio nella giungla" - David Mann
Ma chi è questo Steven Spielberg? Vabè vuole fare un filmetto, facciamogli fare un direct-to-video, che lui è contento, e mandiamolo a casa. Il film in questione era Duel ed ebbe un tale apprezzamento e successo che è uno dei pochissimi casi in cui un film venne riproposto al Cinema DOPO essere uscito sul canale statunitense ABC. Spielberg girò questo road-movie in soli 13 giorni e dovette riprenderlo in mano per allungare il girato e portarlo a 90 minuti. Un film fatto in realtà con niente. Pochissimi dialoghi, lunghissimi primi piani e praticamente un solo attore. Eppure... da cardiopalma. Due anni dopo con tutt'altro budget uscì "Lo Squalo": il ragazzo era pronto. Non sono riuscito a trovare dati sugli incassi, ma posso dirvi che quando "Duel" è andato in onda ha fatto il 30,3% di share.
L'autocisterna guidata dal maniaco senza volto. |
THE BLAIR WITCH PROJECT - 1999, Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez.
"Ho paura di chiudere gli occhi... e ho paura di aprirli."
Pur essendo capostipite di una generazione di film horror che io personalmente detesto, ovvero quelli girati in presa diretta che quando li guardi ti fanno venire il mal di mare, è semplicemente impossibile negare il successo clamoroso di questo film. L'idea è tanto semplice quanto efficace: facciamo finta che sia stato trovato un filmino amatoriale, così abbiamo il "tratto da una storia vera" già visto in "Non aprite quella porta" e al contempo nessuno può rompere le palle sul fatto che la regia e gli effetti speciali facciano schifo. In realtà la mia è tutta invidia, perchè l'idea è stata oggettivamente geniale. Complice una campagna di marketing davvero ben fatta, l'idea ha funzionato alla grande e gli incassi sono stati da record. In compenso l'enorme pletora di imitatori non hanno riscontrato il successo del capostipite. Cito in questa sede un film che parte da premesse estremamente simili e che ha avuto un successo altrettanto planetario: Paranormal Activity del 2007.
Il geniale volantino promozionale del 1999. |
DALLA CINA CON FURORE - 1972, Lo Wei.
Lo stereotipato ideale occidentale riguardo il sillogismo cinesino = kung fu ha permesso al primo film girato ad Hong Kong di varcare i confini nazionali, consacrando nel contempo il più famoso artista marziale della storia, Bruce Lee. La classe e l'abilità dell'attore di origini cinesi sono il collante che tiene insieme fondamentalmente tutto il baraccone, altrimenti staremmo parlando di un banale e noioso film fatto di occhiatacce, dichiarazioni esageratamente teatrali e razzismo sino-giapponese. Anche qui stiamo parlando del capostipite di un intero genere che troverà il suo climax nel clamoroso "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente" con Bruce Lee e Chuck Norris che combattono nel Colosseo di Roma! Cioè, avete capito?! Cosa si potrebbe desiderare di più?
Questo il giapponesino se lo ricorda... |
Ci siamo persi qualcosa? Può essere, qui a Pellicole dall'Abisso si naviga orgogliosamente a vista. Diccelo nei commenti! Ma attenzione! L'avveduto Vidur ha in serbo per voi altri 10 titoloni di questa risma che potrete visionare la prossima settimana!
Sgualdrina! Non sono in lista ma sono CULT anche io! |
9 commenti:
Bella rubrica!
E aggiungo… dovreste continuare a pubblicarla😌
Faremo del nostro meglio! Vidur sta già alacremente producendo la parte 2! ma con il suo articolo saremo già a 20 titoli, vedremo se ne usciranno fuori altri 10 xD
Grazie
Azz... Mi hai catturato con questo post. Complimenti. Passerò spesso
Ben trovato Bobby Han! Ocio che tra un paio di giorni esce la parte due, quindi stay tuned! ;)
Ero convinto che Mel Gibson fosse australiano perché il film che lo ha reso famoso è australiano... annamo bene!
Clint Eastwood: quando sei monoespressivo ma sei comunque un grandissimo attore!
Essi Vivono è attualissimo, mettici al posto degli occhiali una qualsiasi persona che non segue le totali stronzate dei mass media di oggi. Anche se chi li indossa, oggi verrebbe etichettato come complottista 😝 Non lo avevo mai visto rapportato come critica a Raegan, per me il miglior presidente degli Stati Uniti di sempre 😜
Botteghino tutto meritato per Romero e (per mia fortuna?) Bruno Mattei non ho la più pallida idea di chi sia.
The Balir Witch Project è l'unico che ricordo di quelli che hanno fatto storia sbottegando da un badget di 4 noccioline. Ricordavo 40 mila ma son passati anche 24 anni. Concordo con te sui fastidi provocati da questo genere. Ricordo che al cinema, sperando che fosse così solo l'introduzione, ai titoli di coda ci rimasi di merda, mi aspettavo un secondo tempo girato normalmente e invece niente... mortacci loro! Ma forse è stato meglio così, visto il seguito con telecamere normali ma che ha fatto schifo al cazzo.
Caro Ema, se non conosci Bruno Mattei qui sei nel posto giusto per scoprire questo grande autore. Parti pure dalla sua ultima e più meravigliosa opera, La Tomba, ivi recensita: https://pellicoledallabisso.blogspot.com/2010/08/la-tomba.html
Abbiamo recensito anche il seguito di The Blair Witch Project e ha fatto schifo al cazzo anche a noi: https://pellicoledallabisso.blogspot.com/2012/10/il-libro-delle-streghe-blair-witch-2.html
@Ema Ti confesso che è solo grazie al fatto che ho controllato su Wikipedia al fine di non fare figure barbine che c'è scritto nell'articolo "ragazzino americano" e non "ragazzino australiano" affianco al nome "Mel Gibson" ahahaha.
Sul discorso di Reagan io ho una teoria, perchè di per sè anche a me non riesce ad essere antipatico, ma perchè noi romantici lo leghiam oa doppia mandata agli anni 80 che sono stati oggettivamente un periodo assolutamente stupendo o che per lo meno vediamo come un periodo favoloso. Sul messaggio di "Essi vivono" se vuoi la mia è addirittura più valido oggi che allora. Ora scusatemi, vado a farmi un cappellino con la carta stagnola.
Su Bruno Mattei ti dico solo che è un regista che ha fatto uscire un film dal titolo "Terminator 2" (con tanto di locandina fraintendibile) l'anno dopo l'uscita del vero "Terminator" sperando che qualcuno ci cascasse... Insomma, stiam parlando di ste cose qui...
@Vidur: avevo capito male, ovvero che fosse un male conoscerlo, dato che Imrahil ha parlato di porcherie 😝
Appena ho 2 minuti mi vado a leggere la recensione su La Tomba 👍
@Imrahil: avevo controllato anche io dato che ero convinto fosse australiano 😅
Probabilmente hai ragione su Raegan e concordo assolutamente su Essi Vivono!
Ah, ecco, non sono un fan di Terminator ma pensa che ho sempre preferito il seguito, probabilmente perché Arnoldo passava ai buoni.
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