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24 giugno 2020

AMONG THE SHADOWS - Tra le Ombre

di Tiago Mesquita. Con Charlotte Beckett, Lindsay Lohan, Gianni Capaldi, Kristoffel Verdonck. USA / 2020 / Jay-X Entertainment
Among the Shadows (2019) on IMDb
Partiamo dal fondo, ovvero il voto. Un gran bel 99. Nel nostro bellissimo, moderno, frequentatissimo, costantemente aggiornato sito sono presenti numerose recensioni che possono fregiarsi di un voto oltre il 90, le potete facilmente rintracciare cliccando sul pulsante "I pezzi da 90" in alto a sinistra (scommetto che la metà di voi non lo hai mai visto), ma solo un film può fregiarsi del 100 e lode, lascio a voi il piacere di (ri)scoprire qual è. Il fatto che noi Abissini consideriamo quel film un oracolo e che io solitamente sono anche stretto di manica, vi dovrebbe far capire a quale livello "Among The Shadows" possa ambire.

Dunque, partiamo col dire che il film è stato girato nel 2015, ma che è uscito solo ora -chissà perché- in qualche piattaforma streaming e che inizialmente si chiamava "The Shadow Within". Diciamo anche che la tagline "Our World, Their War" è un patetico copia e incolla di quella di Transformers, solo con le frasi scambiate ("Their War, Our World"). Diciamo anche che la locandina con cui è stato distribuito è un rip off di quella di Underworld, con tanto di Lindasy Lohan al posto della Beckinsale con tutina di pelle e pistola. Peccato che Lindsay Lohan in questo film...no aspettate, Lindsay Lohan merita un gustoso capitolo a parte e ci arriviamo dopo.

Diciamo la trama: mmh, dunque, allora, sì, ehm...ah sì, c'entrano i licantropi e la politica internazionale. Marco Antonio Andolfi si sentirà defraudato da lassù o in qualunque altro posto vadano dopo la morte le leggende di Pellicole dall'Abisso. Se volete mi spremo un po' di più e vi posso dire che la protagonista è un'anoressica investigatrice privata che è anche un po' medium, ma anche lupa mannara - e infatti si chiama Wolfe! Capito, è una licantropa e si chiama Wolfe! Capito, no? In inglese wolf vuole dire lupo...wolf...licantropa...lupo...- e vuole scoprire chi ha ucciso il suo amato zio, anch'esso licantropo, mentre sullo sfondo impazzano le trame politiche per l'elezione al presidente della Federazione Europea. Questo è quanto, oltre non mi spingo perché una buona percentuale delle scene sono dei riempitivi, un'altra percentuale è composta da gente che parla a caso, un'altra è composta da dei nuovi personaggi che spuntano dal nulla e ti fanno esclamare "e questo chi cazzo è?" e un'altra da stacchi su Bruxelles, il cielo nuvoloso, la centrale elettrica e delle immagini sacre. Ma a fare di questo "Among The Shadows" una vera perla non è tanto la risibile trama senza senso, chiaramente imbastita al momento del montaggio con tanto di voice over della protagonista che ciancia in continuazione- quanto la realizzazione tecnica.

Puttana eva ragazzi, una cosa così ignobile nel 2020 non si trova manco nei video che tua nonna far per sbaglio quando accende lo smartphone. Il film sembra girato per la maggior parte in un digitale particolarmente povero e malfatto, ma in alcune scene è chiaramente girato in pellicola, per altro sporca e logora e in altre ancora è stata usata una GoPro cinese. E poi i patetici filtri notte, la macchina del fumo usata senza ritengo e pudore, gli orrendi effetti speciali, le scene d'azione fatte al ralenty, gli stacchi senza senso, il montaggio mostruoso, la fotografia che cambia ad ogni scena e che sembra peggiorare ogni minuto che passa, gli annunciatori del telegiornale che hanno sempre gli stessi vestiti anche se passano giorni tra un'edizione e l'altra, scene di sesso totalmente gratuite, tra cui l'ultima verso la fine, quasi pornografica, dura tipo tre minuti e alla fine di essa i due marginalissimi personaggi vengono uccisi con degli spari fuori scena.

Ma tutto ciò è NULLA rispetto alle scene con Lindsay Lohan, che interpreta la moglie del presidente della Federazione Europea. Non perché lei sia scarsa nel dire le sue battute, anzi, tutto sommato è pure dignitosa. Il problema è che Linday Lohan non era lì. In che senso direte voi. Eh, gli attori, la troupe, il regista erano sul set, lei no. Era da qualche altra parte. Così nella stragrande maggioranza delle sue scene, lei parla con un green screen alle spalle che simula malissimo con un fondo digitale l'ambiente in cui dovrebbe essere. Voi magari direte: "Vabé, tu Vidur hai visto un miliardo di film, sei un pignolo di merda, te ne accorgi tu che hai l'occhio tecnico oppure vuoi solo fare il precisino". No ragazzi, no. Pure un bambino di tre anni si accorgerebbe di questa esilarante nefandezza. Le scene in cui si suppone che lei sia nella stessa stanza con la detective Wolfe sono...sono...boh...non mi viene la parola. Non creda che ne esista una adatta, tanto che ho realizzato un video che trovate qui sotto che vale più di mille parole.
Ma poi, non credete che la Lohan abbia girato tutte le scene da seduta in uno studio? Bene, il film ce lo fa vedere! Ebbene sì, hanno preso delle riprese della Lohan mentre stava aspettando di girare seduta con il green screen alle spalle e le hanno spacciate per delle prove di un'intervista! Veramente un colpo da maestro. Clap, clap Tiago Mesquita, Ci inchiniamo a cotanto genio.

Ma aspettate perché non è finita. Altre perle riguardano la Lohan. Nella prima lei sta camminando in un cimitero con degli occhiali da sole a specchio. E voi direte, embè? Embè, gli occhiali da specchio... specchiano, quindi quando lei è di fronte alla camera nelle sue lenti possiamo ammirare tutta la troupe al gran completo.
Nella seconda, in una scena ambientata in una stanza, hanno usato una sua controfigura di spalle -manco si sono sforzati a trovarne una somigliante, sembra un uomo con una parrucca rossa - e nelle inquadrature del viso hanno preso dei suoi primi piani strettissimi, sempre col fondo digitale totalmente diverso dalla stanza in cui si suppone che sia, in cui lei si sta tipo guardando attorno. Una roba, ma una roba, ma una roba, che farebbe arrossire di imbarazzo Bruno Mattei.

Trovare una gemma di siffatta bellezza nel 2020 è un qualcosa di impagabile.
Grazie Lindsay, ti vogliamo bene.

Recensito da: Vidur

VOTI
TRASH: 99/100
Noia: 65/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 86/100
Presunzione della regia: 84/100
Incapacità degli attori: 94/100





12 marzo 2022

LE 30 DONNE PIU' BELLE DELLA STORIA DEL CINEMA

Niente recensioni o autocitazioni questa volta, solo una celebrazione delle più grandi bellezze femminili apparse nella storia del cinema, ovviamente secondo il nostro immodesto parere. C'è tanto mainstream, ma anche un tocco di Abisso. Sappiate che l'ordine è totalmente randomico e che vi sono delle escluse eccellenti. 

                                    1. SHARON STONE - ATTO DI FORZA (1990)

Nel cult di fantascienza di Paul Verhoeven, la ancora relativamente sconosciuta Stone si mostra di una bellezza talmente perfetta da risultare quasi irreale. Meglio in Basic Instinct? Forse, ma vuoi mettere con Atto di Forza?



2. MEGAN FOX - JENNIFER'S BODY (2009)

Il film all'epoca fu un flop, anche se negli ultimi anni sta pian piano raggiungendo lo status di culto. Merito, soprattutto, di una Megan Fox ancora non botulinata capace di far arrapare pure gli oggetti inanimati.



3. LINDSAY LOHAN - MEAN GIRLS (2004)

A proposito di culto e botox, Lindsay Lohan in questa commediola al femminile, prima di seguire la proverbiale dieta Hollywood, appare bellissima in jeans e maglietta e da infarto nella sua versione "Barbie". Anche se sappiamo che il suo meglio lo ha dato in Among The Shadows




4. MARGOT ROBBIE - WOLF OF WALL STREET (2013)

Che dire? 


                               5. BARBARA CRAMPTON - FROM BEYOND (1986)

Se non lo avete visto, fatevi un favore e recuperatevi questo piccolo horror/splatter/fantasy capolavoro in pieno stile anni '80, con una Barbara Crampton che, in una breve scena in versione sadomaso, popolerà i vostri sogni erotici per mesi. 



    6. NATALIE PORTMAN - IL CIGNO NERO (2010)

 Quella scena con Mila Kunis...quella lì...capito quale, no?    



                               7. CHARLIZE THERON- L'AVVOCATO DEL DIAVOLO (1997)

L'attrice sudafricana, all'alba dei 46 anni, è ancora di una bellezza illegale e nel ruolo della moglie dell'avvocato del titolo, con quell'aria naive da ragazza di campagna, era al suo top.



                                            8. LIZ TAYLOR - CLEOPATRA (1963)

Facciamo un salto indietro nel tempo per celebrare una delle attrici più famose della storia, in un colossal hollywoodiano d'epoca. Uno sguardo della Taylor bastava, e basta ancora, per incendiare lo schermo. 



                                        9. ROSARIO DAWSON - CLERKS II (2006)

Bellezza sicuramente peculiare, la Dawson ha interpretato la bomba sexy in tanti film (Alexander, La 25esima Ora, Death Proof...), ma a noi piace di più nella versione da ragazza della porta accanto, nel poco riuscito seguito del cult di Kevin Smith. 



 10. SCARLET JOHANSSON -  MATCH POINT (2005)

Potremmo prendere quasi ogni film della carriera della Johansson e metterlo in classifica, quindi scegliamo quello che l'ha lanciata e che l'ha trasformata nell'oggetto del desiderio del 99% degli uomini del globo terracqueo. 




                         11. MICHELLE PFEIFFER -  BATMAN IL RITORNO (1992)

Esiste UNA E UNA SOLA Catwoman. 




 12. DIANNE KRUGER -  TROY (2004)

Elena di Troia era descritta da Omero come la donna più bella del mondo e nel pur pessimo e plasticoso blockbuster di Wolfgang Petersen, la scelta dell'attrice tedesca non poteva essere più azzeccata. 



13. NICOLE KIDMAN -  GIORNI DI TUONO (1990)

Il personaggio di Tom Cruise non poteva credere che la Kidman fosse una dottoressa in questa divertente cagatona a tema corse Nascar e non ci crediamo neanche noi, quindi ci limitiamo a fissarla con sguardo estatico senza farci troppe domande.



14. MILLA JOVOVICH -  IL QUINTO ELEMENTO (1997)

Dal talento attoriale proporzionalmente inverso alla sua bellezza, l'attrice d'origine russa dà il meglio di sé quando non parla, come nell'ipercinetico, stordente e supersopravvalutato film fantascientifico di Besson. 




15. EVA GREEN -  SIN CITY 2 (2014)

Il sottotitolo del film è Una Donna Per Cui Uccidere e, in effetti, per l'attrice francese un pensierino ce lo farei...




16. AMY ADAMS -  AMERICAN HUSTLE (2013)

Solitamente più brava che bella, la Adams in questo film va in giro talmente scollata e scosciata che è in grado di far perdere la testa sia a Christian Bale che a Bradley Cooper, scusate se è poco. 



17. LIV TYLER -  UN CORPO DA REATO (2001)

Se non ricordo assolutamente niente di questo film, a parte lei, un motivo ci sarà.



                                        18. MIRIAM LEONE -  DIABOLIK (2021)

Miriam Leone è come Cannibal Holocaust: illegale in più di 37 paesi. (cit. VictorLaszlo88)



                              19. MITZI MARTIN - FATTI, STRAFATTI E STRAFIGHE (2000)

Nella demenziale e spassosa commedia con Ashton Kutcher e Sean William Scott, la misconosciuta Mitzi Martin (mai più vista né prima né dopo), è la leader delle aliene "strafighe" del titolo che si produce in una scena in cui ingoia un ghiacciolo che...Geeeessù. 



                            20. LAURA HARRING - MULLHOLLAND DRIVE (2001)

Nel controverso e spettacolare thriller del Maestro David Lynch, Laura Harring splende nell'enigmatico ruolo di Rita, forte di una sensualità abbacinante e di una corpo da Oscar.




                                             21. CAMERON DIAZ - THE MASK (1994)

Come per altre presenze in classifica, potremo prendere un film qualunque della carriera della Diaz (almeno fino al 2010), quindi indichiamo il primo in assoluto, quando a 21 anni, da illustre sconosciuta fece l'esordio sul grande schermo nella quasi dimenticata commedia con Jim Carrey. 



                                     22. COURTNEY COX - ACE VENTURA (1994)

Sempre il 1994 e sempre Jim Carrey, ma questa volta con Monica, in una rara licenza da Friends, ovviamente stupenda, prima della trasformazione degli ultimi anni in un ibrido con una cavalletta. 



                                         23. AMBER HEARD - ALPHA DOG (2006)

Prima di lasciarci la pelle, il personaggio di Zack, si produce in una cosa a tre con Amber Heard e Amanda Seyfried. Insomma, ci sono cose peggiori da fare prima di morire. 



                            24. STACY MARTIN - NYMPHOMANIAC VOL.1 (2013)

Bellezza tutta francese nonostante il nome anglofono, la versione più giovane di Charlotte Gainsbourg nella monumentale opera di Lars Von Trier, ci fa vedere di tutto e di più, con una sensualità prorompente che trasuda da ogni sguardo. 


   
  25. DINA MEYER - STARSHIP TROOPERS (1997)

Il buon Johnny Rico, nel mitico film di fantascienza di Verhoeven, è conteso tra Denise Richards e Dina Meyer. Un bel dilemma, non c'è che dire. Diamo un punto in più alla Meyer che ci fa vedere, più di una volta, tutte le sue grazie. 




26. ELIZABETH OLSEN - AVENGERS AGE OF ULTRON (2015)

In un film alla soglia dell'inguardabile, l'introduzione di Wanda Maximoff, ancora in versione goth, ci riconcilia con il senso dell'esistenza. 




27. SIMONETTA STEFANELLI - IL PADRINO (1972)

Così come Michael Corleone, tutti ci siamo innamorati all'istante di Apollonia, che ora nella vita fa la moglie di Michele Placido e la mamma di Violante.




28. KELLY BROOK - L'ISOLA DEI SOPRAVVISUTI (2005)

Ne abbiamo parlato qui e a ben ragione. La prosperosa attrice inglese ci delizia con il suo corpo coperto solo da un minuscolo bikini ed è ovviamente l'unica ragione per sorbirsi questo filmaccio a costo zero.



29. MACHA MAGALL - LA BESTIA IN CALORE (1977)

In questo film del filone nazisploitation all'italiana, la misconosciuta attrice belga non sarà particolarmente avvenente, ma il suo sguardo gelido e perverso è destinato ad entrarti nell'anima. 



30. STEFANIA SANDRELLI - LA CHIAVE (1983)

Chiudiamo con un orgoglio tutto italico: il miglior film della carriera di Tinto Brass assurge a mito grazie alle forme generose di Stefania Sandrelli, che si concede alla macchina da presa senza remore in un'interpretazione indimenticabile. 




Classifica ad opera di: Vidur

22 novembre 2022

FALLING FOR CHRISTMAS


Di Janeen Damian. Con Lindsay Lohan, Chord Overstreet, George Young, Jack Wagner. 2022 / USA / MPCA

Falling for Christmas (2022) on IMDb

Visto che ormai nel nostro blog è più presente di Donald Pleasance e Bruno Mattei, abbiamo deciso di nominare Lindsay Lohan madrina di Pellicole dall’Abisso. Un onore che, siamo sicuri, sia l’acmé non solo della sua carriera cinematografica, ma della sua intera esistenza.

Falling for Christmans, uscito su Netflix, è un’innocua e poco pretenziosa commediola natalizia, il cui unico elemento di attrattiva è proprio la Lohan, che interpreta una ricca e viziata ereditiera di un magnate del settore alberghiero. Un giorno va a fare una gita su degli indefiniti bricchi americani innevati con il suo fidanzato influencer e dalla sessualità ambigua, quando a causa di un cedimento strutturale del green screen, cade e batte la testa contro un albero. Viene così recuperata da un ragazzotto del luogo, proprietario di un albergo sul viale del fallimento, ma -colpo di scena!- quando si sveglia ha l’amnesia. E così, pian piano Lindsay scoprirà grazie a lui e alla sua tenera famiglia, il gusto pieno della vita sorseggiando dell’Amaro Averna.

Visto che il film punta fortissimo sull’originalità, sull'imprevedibilità e sulla costruzione di personaggi profondi e complessi, distraiamoci giocando al Bingo dei cliché! Pronti? Via!

- Protagonista donna ricca e viziata, ma che vale più di quello che sembra – C’È!

- Padre della protagonista severo e un po’ distaccato, ma col cuore d’oro – C’È!

- Fidanzato della protagonista stronzo e/o idiota – C’È!

- Protagonista uomo bello ma povero, con una storia strappalacrime – C’È!

- Figlioletta adorabile del protagonista uomo che fa amicizia con la protagonista donna – C’È!

- Attività economica del protagonista uomo che versa in diffioltà finanziarie per colpa di spietate multinazionali e che viene salvato grazie alla protagonista donna che ha un’idea stupenda per salvare l’attività facendo leva sul cuore della gente – C’È!

- Ritorno in scena del fidanzato stronzo e/o idiota che interrompe l’idillio dei protagonisti proprio nel momento di culmine della loro storia d’amore ancora non sbocciata – C’È!

- Corsa all’albergo/aeroporto/stazione di lui per dire a lei che la ama – C’È!

- Bacino PG-13 con il sottofondo di una musica smielata – C’È!

- Happy ending per tutti, compreso il fidanzato stronzo e/o idiota  - C’È!

Come direbbe il Colonnello Hans Landa, “Ho fatto un Bingo!”.  

Tornando seri, ad affiancare una trama vista, rivista e stravista, di una banalità e di una prevedibilità quasi insostenibile, c’è una confezione estetica patinata, ma pezzente allo stesso momento; tristemente esilaranti  le scene sugli sci con un green screen davvero orrendo, che mi piace pensare siano un omaggio a quellli di Among The Shadows. Ulteriore elemento cringe è il fatto che i protagonisti si comportano come se fossero degli allegri e spensierati ventenni alla ricerca della loro strada nella vita, mentre ormai sfiorano entrambi i 40. 

Non ce la sentiamo tuttavia di essere particolarmente cattivi, innanzitutto perché c'è sempre Lindsay (seppur in una versione family friendly e apparentemente pure sobria) e in secondo luogo perché il film è indirizzato ad un preciso target: le bambine di 8 anni. Nel 1996 però, perché quelle di oggi fanno i balletti in costume da bagno su TikTok e si guardano i porno. 


Recensito da: Vidur

TRASH: 74/100

Noia: 69/100

Ridicolaggine degli Effetti Speciali: 75/100

Presunzione della Regia: 51/100

Incompetenza degli Attori: 72/100





LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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