3 dicembre 2022

BOLLE DALL'ABISSO: SAMARITAN




Attenzione! Attenzione! Si inaugura da oggi una lunga e proficua (forse) "collab", come dicono i giovani d'oggi, tra Pellicole dall'Abisso e la mitica Babol, dea ex machina di un blog molto migliore del nostro, ovvero, Il Bollalmanacco di Cinema, che molti di voi già conosceranno.

In questa nuova rubrica che sarà contrassegnata dall'elaborato banner, di cui sopra, concepito dal nostro team di designer dopo giorni di lavorazione, la nostra Babol ci delizierà con le sue recensioni di quello che più le aggrada o più probabilmente di quello che più ha sgradito, mentre noi potremo ogni tanto far riposare le nostre stanche pupille dallo sterco su celluloide per scrivere di qualche film non di merda. Ma non temete, ci sarà comunque letame per i nostri denti!



Di Julius Avery. Con Sylvester Stallone, Javon "Wanna Walton", Pilou Asbaek, Sophia Tatum. USA / 2022 / MGM

Non capisco se sono io ad essere diventata una gigantesca spaccapalle o se i film fanno sempre più pena, soprattutto quelli che approdano direttamente in streaming (probabilmente la seconda che ho detto, visto quanto mi sono divertita guardando Bullet Train, film che ha lasciato parecchi spettatori tiepidi). Da Samaritan, per carità, non mi aspettavo un capolavoro; il regista è quello di Overlord, il protagonista è Sylvester Stallone che fa l'ex supereroe in pensione, costretto a tornare in pista quando la città dove vive diventa teatro di attentati terroristici, al massimo credevo mi sarei divertita parecchio con una serata a base di tamarrate assortite.

Purtroppo, Samaritan ha un enorme difetto, ovvero quello di avere qualche ottima idea a livello di scrittura, che viene prontamente fiaccata da banalità e sciatteria non solo per quanto riguarda la trama, ma anche per la regia e gli effetti speciali. Il film, infatti, veicola un paio di riflessioni interessanti sulla natura del male, che non è mai nero al 100% ma potrebbe anche essere grigio, dipende dai punti di vista; in una città come quella mostrata in Samaritan, l'ennesimo schifo a base di poveracci e bande criminali, sarebbe ipocrita consigliare al piccolo protagonista di essere buono e basta, quando l'unico modo per sopravvivere parrebbe essere quello di affiliarsi a qualche delinquente così da raggranellare soldi che la società non permette di fare in altro modo, e lo stesso villain, almeno all'inizio, non è un semplice cattivo tout court, ma pensa ad una rivoluzione proletaria che scuota le coscienze.



Questo paio di ragionamenti vagamente articolati, neanche a dirlo, si perdono nel giro di un paio di sequenze, e Samaritan diventa il solito film in cui un eroe è costretto, suo malgrado, a tornare a vestire gli antichi panni per salvare un brat in distress da un criminale neppure troppo irragionevole che, tutt'a un tratto, diventa un rincoglionito senza speranza, un pazzo urlante a livello Dr. Evil (sorvolo sui buchi di trama. Un istante prima Cyrus è una specie di fratellone per il piccolo Sam e un istante dopo gli punta una pistola alla testa designandolo come "persona più importante per Samaritan", nonostante, di fatto, nessuno dei criminali coinvolti abbia mai avuto sentore di un legame particolare tra i due. Ma potrei andare avanti per ore).



Sfortunatamente, detto pazzo urlante è anche la cosa migliore della pellicola. Chiù Pilou per tutti, mi verrebbe da dire, citando il bardo, ché al decimo apprezzamento sul bel ragazzone danese il mio compagno era anche un po' stufo, ma non posso farci nulla; lo dico in ogni recensione di film dove compare Pilou Asbæk e lo ripeto, il fanciullo è davvero bello (o, meglio, è il tipo di zamarro biondo e un po' ciccio che mi piace, non posso farci nulla), peccato per i personaggi un po' MEH che gli tocca interpretare. 



Non che ci sia qualcun altro di interessante a livello di cast, se non vogliamo contare Sly che si limita a fare lo Sly un po' più vecchio, profondendosi persino in un momento Rocky assieme al piccolo protagonista, anche perché va bene Old Man Stallone, ma i momenti più fisici del film sono coreografati e diretti con una pochezza rata, mentre io avrei voluto uno sfogo molto più fluido di viuleenza. A questi punti, inoltre, vorrei anche riguardare Overlord, che forse ricordo male altrimenti non si spiegherebbe perché da Julius Avery mi sarei aspettata di più: di quell'horror truce e tamarro rammento sequenze al cardiopalma e concitate, oltre ad un ottimo utilizzo di effetti speciali artigianali, ma qui la CGI è una delle più posticce viste di recente e non c'è una sola sequenza degna di venire ricordata o perlomeno segnalata, nel bene o nel male. A mio avviso, Samaritan non va bene neppure per i fan di Stallone che non si perdono un film e il mio consiglio è quello di evitarne la visione senza problemi, ché Prime è pieno di pellicole migliori!



Se Samaritan vi fosse piaciuto recuperate Unbreakable. ENJOY!

Recensito da: Babol


2 commenti:

Babol ha detto...

Grazie mille per l'ospitalità. Senza volerlo, ho trovato davvero una Pellicola dall'Abisso che, anche per amore di Sly, ha ben poco di salvabile!

Imrahil ha detto...

Grazie a te Babol! Siamo più che felici di ospitare una collega di lungo corso.. e complimenti per la recensione!

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LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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