«Come facciamo a fermarli?»
«Lei per caso non ha una bomba nucleare con sè?»
«Ah...no, l’ho lasciata a casa»
Personaggi iniziali che verranno giustamente polverizzati in seguito a questa battuta.
Tutto ha inizio quando dei capacissimi scienziati costruiscono una potente macchina da guerra: dei dolcissimi granchietti-robot. Questi sono dotati delle più disparate armi oltre che d’intelligenza propria, capaci quindi di ribaltare l’esito di ogni battaglia a proprio vantaggio. Durante il loro trasporto aereo però i mostri meccanici si attivano, impazziscono e fanno precipitare il velivolo su un’isola deserta; sarà compito di una squadra di soldati incompetenti trovare e recuperare i tenerissimi granchi.
I robot in questione sono davvero temibili, infatti hanno in dotazione armi a caso, come cerchi rotanti, raggi laser, mucche volanti, dvd de “Il mondo di Patty” e cose così, inoltre possono neutralizzare il nemico usando i loro occhioni da cerbiatta, correndo in modo buffo o improvvisando teneri balletti con l’aiuto delle braccine di scorta.
[SPOILER]
Dopo un’intro completamente inutile e un cambio di scena discutibile (cosa che caratterizzerà l’intero film) ci troviamo su un aereo dove mezzo cast di Star Trek travestito da scienziati pezzenti sta viaggiando con un carico top secret. Ovviamente cosa potrà mai essere se non una coppia di allegri granchietti, legati con del filo interdentale? Basta infatti un’occhiata tenera a passeggeri e pilota e l’aereo precipita su di un’isola.
Per trovare e disattivare le nuove armi di distruzione viene ingaggiata una squadra di soldati la cui specialità è rotolare a terra senza motivo e non saper centrare una balena da un metro di distanza. Per badare che tutti usino forbici dalla punta arrotondata, la spedizione è guidata da una dottoressa che teoricamente dovrebbe capirci qualcosa, ma anche no. Il suo utile contributo intellettuale si limiterà infatti nel ripetere “non è possibile”, “non ne ho idea”, “chi sono io?”, “attento con quelle forbici” etc
Intanto su una nave da crociera tre rapinatori mettono a segno un colpaccio, uccidono una persona a caso nell’indifferenza generale e scappano in elicottero, sotto una tempesta, con l’aiuto di un pilota a dir poco insopportabile.
A causa del maltempo sono però costretti ad atterrare su un’isola apparentemente deserta (scena che potete trovare identica in tutti i film di Wynorski), dove naturalmente i mostri con gli occhioni hanno fatto coppia fissa, messo su casa e si preparano a partire per il viaggio di nozze recuperando pezzi di ricambio dall’aereo ed ora anche dall’elicottero; come faranno a scappare su dei mezzi che sono un loro terzo rimarrà per sempre un mistero.
Ladri ed esercito si incontrano, personaggi a caso muoiono, le donne piangono e si disperano, il pilota fa battute a raffica; in tutto ciò i nostri eroi riescono ad uccidere una delle macchine, ora i tre fortunati superstiti devono solo pensare ad un piano per distruggere la seconda.
Visto che hanno tempo da perdere e l’isola verrà distrutta nell’arco delle due ore successive, i sopravvissuti si mettono a cazzeggiare in cerchio attorno al fuoco; la dottoressa ribadisce fortemente il suo essere inutile, il pilota è in attesa che qualcuno gli faccia una domanda solo per rispondere con la sua amabile ironia, il maggiore gioca con le forbici dalla punta arrotondata quando...ecco! Gli viene un’idea geniale!
Il piano è ovviamente uno dei più ridicoli della storia, le probabilità che riesca sono nulle...ma loro ce la fanno lo stesso.
Dato che è in arrivo un temporale ed essendo il robot metallico, perchè non usare i fulmini per annientarlo? Però per essere certi che venga colpito da un fulmine, oltre che stare in una zona molto alta, sarebbe comodo se avesse un’antenna gigante in testa, non è forse ovvio?
I tre allora fanno apparire del C4 dal nulla, attirano il mostro sotto un’antenna abbandonata, glie la fanno crollare in testa e proprio a quel punto un fulmine ne colpisce la punta, distruggendo definitivamente il tenero nemico. Già.
Non resta che scappare dall’isola facendo battutine.
[FINE SPOILER]
Un film come tanti del genere; la recitazione (non certo aiutata dal doppiaggio a dir poco elementare) e gli effetti speciali sono ridicoli, i mostri suscitano tenerezza, nulla nella storia viene spiegato, rimane solo quell’alone di mistero che ti fa pensare che, in realtà, nemmeno chi ha scritto la scenografia sappia come giustificare gli avvenimenti. Proprio per questi motivi la visione è piuttosto piacevole, specialmente per chi vuole farsi quattro risate in compagnia.
Recensito da: Leotorda
VOTI
TRASH 80/100
Noia 46/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 83/100
Presunzione della regia 34/100
Incapacità degli attori 85/100
Se ti piace guarda anche: un film a caso con Paul Logan.
2 commenti:
Ottimo lavoro Leotorda, recensione divertente ed esaustiva...
Bravissima Leotorda, continua così!
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