Perpetriamo la tradizione di ben un anno con la classifica di dieci film del 2023. Non i più belli o i più brutti, ma quelli che si meritano un voto da 1 a 10, escludendo ovviamente i film già ivi recensiti.
VOTO 1
THE MARVELS
Flop simbolo della caduta libera dell'ex impero Marvel. Un film rattoppato e rimandato fino a quando hanno provato a buttarlo fuori dalla disperazione, sperando di non sbattere troppo forte e invece si sono infranti contro un muro di mattoni. 205 milioni guadagnati a fronte di un budget di (oltre) 220 dà la dimensione di un fallimento artistico e commerciale con pochi precedenti.
VOTO 2
INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO
"Cos'è sta puzza di piscio?"
Restiamo in casa Disney che ultimamente ha calpestato tanta merda da poterci concimare un campo da calcio. A livello di numeri il film ha perlomeno coperto il budget, ma non è stato minimamente profittevole come si aspettavano le teste d'uovo di Hollywood, che hanno svilito, spremuto, umiliato e -ovviamente- "wokkato" anche il beneamato Indy, interpretato da un Harrison Ford ottuagenario al limite dell'imbarazzo. Va a finire che bisogna rivalutare quell'abominio di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo...
VOTO 3
NAPOLEON
Altro floppone clamoroso, con i guadagni del botteghino incapaci di coprire l'esagerato budget di 200 milioni. Del resto il film fallisce su tutta la linea: più che ad eventi storici sembra assistere a fantasie di un bambino di 13 anni, ovviamente incapace di raccontare in maniera sensata la figura di Napoleone, che fosse l'uomo, il militare o l'imperatore. Quasi due ore e quaranta di nulla, con un Joaquin Phoenix incredibilmente sottotono, tanto annoiato quanto depresso, così come chiunque abbia avuto la sfortuna di vedere questo mattone di un regista vicino ai 90 anni. Avrei voluto suggerire sommessamente la pensione al buon Ridley Scott, ma a quanto pare ha in cantiere altri cinque film per il 2024, compreso il seguito de Il Gladiatore. Gesù.
VOTO 4
BARBIE
"I'm just Ken and I'm enough And I'm great at doing stuff..." Ok, dai, questa era carina.
Una campagna di marketing mai vista nella storia del cinema, ha portato un settimo dell'intero pianeta a guardare questo filmetto dalla storia mal concepita e maldestramente realizzata, il cui unico aspetto positivo è l'oggetto di scherno e umiliazione del film stesso, ovvero Ken, ovvero per estensione il genere maschile. L'interpretazione di Ryan Gosling e la sua canzoncina sono le uniche cose che rimarranno nell'immaginario collettivo e, forse, questa è la moneta con cui il karma ha voluto ripagare la regista Greta Gerwig (a parte centinaia di milioni di dollari, ma sono dettagli...).
VOTO 5
CREED 3
Terzo capitolo della saga erede di Rocky, per la prima volta senza il leggendario pugile interpretato da Sylvester Stallone, che viene solo menzionato di sfuggita. Michael B. Jordan fa un buon lavoro sia davanti che dietro la macchina da presa e nel complesso il film si fa vedere senza problemi. Rimane una certa sensazione di mediocrità per un prodotto che sembra vivacchiare di storie incredibilmente prevedibili e che si affida quasi esclusivamente alla sempre florida fan base di Rocky.
VOTO 6
KILLERS OF THE FLOWER MOON
Probabilmente qualcuno sobbalzerà vedendolo così in basso, ma lasciatemi spiegare. L'ennesimo prodotto della premiata ditta Scorsese-De Niro-DiCaprio è un mattone di tre ore e mezza con tanti pregi (interpretazioni, regia, scenografie, dialoghi, musiche) e tanti difetti (durata sconsiderata, un protagonista con cui è impossibile empatizzare, tanti spunti potenzialmente interessanti lasciati sullo sfondo). Ne esce sicuramente un gran film, che però non ho la minima intenzione di riguardare.
VOTO 7
RENFIELD
"Sono il Conte Dracula, miiiinchia"
Numeri alla mano, dovrebbe stare in fondo alla classifica, visto che ha guadagnato 26 milioni di dollari a fronte di un budget di 65 (!), ma personalmente questa horror-comedy con poche pretese mi ha molto divertito; la storia è stata reinterpretata nella giusta chiave fra il serio e il grottesco, i due Nicolas (Cage e Hoult) sono un Dracula e un Renfield più che convincenti, con l'ultimo protagonista di una manciata di esagerate quanto sanguinarie scene d'azione. Puro e semplice intrattenimento, sincero omaggio agli horror di una volta. Se non l'avete visto, recuperatelo.
VOTO 8
OPPENHEIMER
L'altro film evento del 2023 riscatta i recenti (parziali) passi falsi di Christopher Nolan e si pone come una pietra miliare degli ultimi anni di cinema: un cast esagerato, una realizzazione tecnica a regola d'arte, una storia raccontata con ritmo perfetto e il giusto rigore storico, il pathos incalzante, la scena dell'esplosione che rimarrà per sempre impressa nella storia del cinema. Tutto strepitoso, se non fosse per gli ultimi abbondanti 45 minuti: mediamente noiosi, praticamente inutili e totalmente anti-climatici. Come rovinare un quadro perfetto con una pennellata di troppo.
VOTO 9
GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL.3
James Gunn conclude come meglio non avrebbe potuto la saga dei Guardiani, confezionando il migliore film della serie e senza dubbio uno dei migliori in assoluto del MCU. Al solito pieno di idee geniali, sia estetiche che di scrittura, con la giusta alternanza tra risate e lacrime (e chi l'avrebbe mai detto che ci si sarebbe commossi per un procione parlante?). Qualche difetto c'è per carità, ma il film fila come un treno per tutta la durata, grazie anche ad un cattivo finalmente convincente e ad un finale degno di questo nome. Bravo James, ora se riesci a fare un film decente pure su Superman meriti una statua.
VOTO 10
GODZILLA MINUS ONE
Dieci, non solo perché è un film eccezionale sotto praticamente ogni punto di vista, ma anche perché con il budget che di solito basta a malapena per un'ordinazione di caffè e ciambelle per i portaborse degli sceneggiatori della Warner (o altra major a vostro piacimento), la Toho ha sbancato il jackpot, ridicolizzando in un solo colpo tutta la fuffa supereroistica uscita negli ultimi anni, nonché il prossimo Godzilla x Kong: The New Empire di produzione americana, improvvisamente rimandato e quasi nascosto sotto il tappeto. Per una volta, la storia umana al centro di un film di Godzilla è quasi più appassionante dello stesso kaiju, che rimane comunque un'ira di dio. Vederlo camminare solennemente per le strade di Tokyo, accompagnato da una colonna sonora da brividi è stata la goduria cinematografica del 2023 e, nel suo piccolo, quasi un miracolo.
A cura di: Vidur
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