Di Elza Kephart. Con Romane Denis, Brett Donahue, Sehar Bhojani. Canada / EMA Films / 2020.
Nella storia del cinema, e pure in questo blog, abbiamo visto creature assassine di tutti i tipi: animali, insetti, mostri giganteschi, mostri minuscoli, bambini, nonnette, zombie e persino copertoni (un ripasso della MIGLIORE recensione della storia di Pellicole dall'Abisso non fa mai male). Questa volta la canadese Elza Kephart punta niente di meno che su un paio di jeans. Ebbene sì, jeans assassini.
La giovane e ingenua Libby è felice e contenta quando inizia a lavorare alla CCC, una catena di vestiti alla moda, ma anche equa e solidale con a capo un genio visionario venerato dai propri dipendenti. Il suo primo giorno di lavoro coincide con il lancio dei Super Shapers, dei jeans capaci di adattarsi perfettamente alle forme di ogni fisico, ma ben presto il sogno di Libby si trasformerà in un incubo!
Bisogna dare atto a Slaxx di iniziare col piglio giusto. La presa per il culo spietata dei marchi di moda, dell'ossessione del politicamente corretto nei luoghi di lavoro e pure delle influencer, funziona piuttosto bene, così come i primi omicidi ad opera dei pantaloni, con un'escalation dai primi due, quasi fuori scena, a quello in cui l'asiatico (di nome Lord?!) viene mutilato dai jeans trasformatisi praticamente in una sorta di lupo idrofobo. Gli ammazzati poi sono talmente insopportabili che non si può che fare il tifo per i jeans.
Peccato per la seconda parte, in cui partono degli spiegoni moralisti sulla natura dei jeans assassini che cambiano il tono del film da cazzatona divertente a serioso veicolo da Social Justice Warrior. Sarebbe bastato davvero poco per creare un piccolo gioiellino horror-comedy e invece la regista canadese ha preferito buttarsi nel pretenzioso buonismo tipico della sua terra natale. Forse farei meglio a recuperare il suo primo film, Sexy Zombie Hospital...
Alla regista bisogna dare credito anche di una confezione formale più che dignitosa, con una regia interessante, dei tocchi da horror classico e degli effetti speciali assolutamente credibili. Altro punto a favore è la durata, poco più che un'ora e un quarto che passa in velocità.
In definitiva si tratta di un film ibrido: non tanto stupido da ridere con lui e non tanto serio da ridere di lui. Belli però i balletti in stile Bollywood.
Visione consigliata solo ai più curiosi, gli altri passino pure oltre.
Recensito da: Vidur
TRASH: 78/100
Noia: 36/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 40/100
Presunzione della regia: 82/100
Incompetenza degli attori: 50/100
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