Di Ugo Fabrizio Giordani. Con Costantino Vitagliano, Daniele Interrante, Alessandra Pierelli. ITALIA/2005/Medusa Film
"E voi da quale paese venite?" Spazzino nero con la voce da zulu anni '30
"Il problema non è da dove veniamo, è dove vogliamo arrivare"
Sulla scia del successo ottenuto dai due palestrati imbecilli Costantino e Daniele, l'ex piduista Maurizio Costanzo pensa bene di costruire un film a bella posta sui "Troppo Belli" della tv italiana, firmandone la sceneggiatura. Per chi non se lo ricordasse, era il 2005, Costantino e Daniele erano i due protagonisti del programma Uomini & Donne, condotto dalla moglie di Costanzo, Maria De Filippi, specializzata nel creare personaggi dal nulla, la cui prerogativa era la presunta avvenenza fisica, accoppiata ad un encefalogramma non piatto, diciamo ad imbuto.
Il programma c'è ancora - e certo non sprecherò tempo ad insultarlo perché sarebbe troppo facile - ma, per fortuna, ogni tanto, la giustizia divina colpisce. I due ebeti sono finiti nell'oblio, cancellati non solo dal cinema - e ci mancava - ma pure dalla televisione. E le ragazzine che andavano pazze per loro sette anni fa magari sono cresciute o si sono suicidate per la disperazione.
Nel film Costantino, ma soprattutto Daniele, vogliono entrare nel magico mondo dorato del cinema e, adescati dalla figlia del proprietario, si rivolgono ad una truffaldina agenzia che spilla loro un sacco di soldi in cambio di book e presunte lezioni di recitazione.
Non mi soffermo un secondo in più sulla pretestuossima trama, perché tanto il film ha il solo scopo di esaltare i muscoli e le inespressive facce dei nostri eroi, attorniati da un nulla cosmico.
Come prevedibile, la recitazione dei due protagonisti è aberrante. O meglio, Vitagliano è quasi quasi dignitoso, mentre Interrante è davvero abominevole nella sua incapacità. Il brutto della cosa è che la scarsezza di Interrante trasmette quasi tristezza, mentre per esempio Alberto Tomba in Alex L'Ariete era esilarante. Non fa peggio di Interrante, ma quasi ci va vicino il "maranza milanese", spacciatore arricchito, cafone e spaccone, autore di un'interpretazione talmente stereotipata e fuori dalle righe da non volerci credere.
Bisogna dire però che la confezione formale del film è buona, o comunque nella media. Inquadrature, fotografia, scenografia e regia fanno il loro onesto lavoro, ha un buon ritmo e non è noioso, anche se è palese che in alcuni frangenti i processi causa-effetto vengono totalmente a mancare. Per esempio l'ex ragazza di Costantino, si innamora, si fidanza e si sposa con il loro comune amico nello spazio di 3-4 di giorni. Oppure, all'inizio del film avevano trentotto lavori diversi, poi di punto in bianco sono in giro a non fare un cazzo tutto il giorno. E poi "Visto che produci il loro film, sicuramente sarai stato invitato al matrimonio a cui Costantino e Daniele andranno"???????!!!!!!?????!!!!!!
Vabè, da menzionare l'outfit dei due al suddetto matrimonio. Daniele è in giacca gessata e t-shirt nera, mentre Vitagliano sfoggia un dolcevita rosa e dei capelli ingellati all'indietro, degno del peggiore scagnozzo del Padrino parte III.
Il livello thrash è quasi ai suoi vertici e se volete farvi quattro risate, l'inespressività e la stoltezza dei due mancati decoteauniani è una garanzia. Così come la meravigliosa colonna sonora a firma Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo.
La voce fuori campo alla fine dice: "Ah dimenticavo, da quel momento in poi Costantino e Daniele non hanno più smesso di lavorare". 'Sto cazzo. Per fortuna.
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 91/100
Noia: 34/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: n.p.
Presunzione della regia: 63/100
Incapacità degli attori: 98/100
"Il problema non è da dove veniamo, è dove vogliamo arrivare"
Sulla scia del successo ottenuto dai due palestrati imbecilli Costantino e Daniele, l'ex piduista Maurizio Costanzo pensa bene di costruire un film a bella posta sui "Troppo Belli" della tv italiana, firmandone la sceneggiatura. Per chi non se lo ricordasse, era il 2005, Costantino e Daniele erano i due protagonisti del programma Uomini & Donne, condotto dalla moglie di Costanzo, Maria De Filippi, specializzata nel creare personaggi dal nulla, la cui prerogativa era la presunta avvenenza fisica, accoppiata ad un encefalogramma non piatto, diciamo ad imbuto.
Il programma c'è ancora - e certo non sprecherò tempo ad insultarlo perché sarebbe troppo facile - ma, per fortuna, ogni tanto, la giustizia divina colpisce. I due ebeti sono finiti nell'oblio, cancellati non solo dal cinema - e ci mancava - ma pure dalla televisione. E le ragazzine che andavano pazze per loro sette anni fa magari sono cresciute o si sono suicidate per la disperazione.
Nel film Costantino, ma soprattutto Daniele, vogliono entrare nel magico mondo dorato del cinema e, adescati dalla figlia del proprietario, si rivolgono ad una truffaldina agenzia che spilla loro un sacco di soldi in cambio di book e presunte lezioni di recitazione.
Non mi soffermo un secondo in più sulla pretestuossima trama, perché tanto il film ha il solo scopo di esaltare i muscoli e le inespressive facce dei nostri eroi, attorniati da un nulla cosmico.
Come prevedibile, la recitazione dei due protagonisti è aberrante. O meglio, Vitagliano è quasi quasi dignitoso, mentre Interrante è davvero abominevole nella sua incapacità. Il brutto della cosa è che la scarsezza di Interrante trasmette quasi tristezza, mentre per esempio Alberto Tomba in Alex L'Ariete era esilarante. Non fa peggio di Interrante, ma quasi ci va vicino il "maranza milanese", spacciatore arricchito, cafone e spaccone, autore di un'interpretazione talmente stereotipata e fuori dalle righe da non volerci credere.
Bisogna dire però che la confezione formale del film è buona, o comunque nella media. Inquadrature, fotografia, scenografia e regia fanno il loro onesto lavoro, ha un buon ritmo e non è noioso, anche se è palese che in alcuni frangenti i processi causa-effetto vengono totalmente a mancare. Per esempio l'ex ragazza di Costantino, si innamora, si fidanza e si sposa con il loro comune amico nello spazio di 3-4 di giorni. Oppure, all'inizio del film avevano trentotto lavori diversi, poi di punto in bianco sono in giro a non fare un cazzo tutto il giorno. E poi "Visto che produci il loro film, sicuramente sarai stato invitato al matrimonio a cui Costantino e Daniele andranno"???????!!!!!!?????!!!!!!
Vabè, da menzionare l'outfit dei due al suddetto matrimonio. Daniele è in giacca gessata e t-shirt nera, mentre Vitagliano sfoggia un dolcevita rosa e dei capelli ingellati all'indietro, degno del peggiore scagnozzo del Padrino parte III.
Il livello thrash è quasi ai suoi vertici e se volete farvi quattro risate, l'inespressività e la stoltezza dei due mancati decoteauniani è una garanzia. Così come la meravigliosa colonna sonora a firma Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo.
La voce fuori campo alla fine dice: "Ah dimenticavo, da quel momento in poi Costantino e Daniele non hanno più smesso di lavorare". 'Sto cazzo. Per fortuna.
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 91/100
Noia: 34/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: n.p.
Presunzione della regia: 63/100
Incapacità degli attori: 98/100
Un sunto
Il maranza milanese e un esemplificativo saggio delle doti di Interrante
1 commento:
Leggende
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