23 ottobre 2011

YETI (Aka Curse of the Snow Demon)

di Paul Ziller, con Marc Menard, Carly Pope e Adam O’Byrne. USA/2008/AWP

Yeti: Curse of the Snow Demon (2008) on IMDb

Mettetevi comodi sotto il piumone, stringete bene la vostra tazza di cioccolata fumante e preparatevi ad affrontare la terrificante visione dell’abominevole uomo delle nevi. 
Eccolo in lontananza. 
Vi eravate fatti ingannare dal suo travestimento da pecorella, ammettetelo! Si avvicina ad una velocità incredibile, merito di uno dei suoi superpoteri: il tasto fastforward del telecomando. 
In un attimo è di fronte a voi, perchè lui non cammina, non corre, non rotola e no, non ci pensa nemmeno a tirare fuori l’auto dalla caverna...lui saltella. Saltella tantissimo e velocissimo.


Una squadra di football appartenente ad un qualche college sta sorvolando senza un motivo apparente l’Himalaya in aereo quando questo precipita, colpito da un potente e fintissimo temporale. 
I ragazzi sopravvissuti decideranno di aspettare i soccorsi all’interno della fusoliera nonostante il freddo e l’assenza quasi totale di cibo, ma noteranno ben presto alcuni particolari inquietanti. I cadaveri dei compagni, messi all’esterno, cominceranno infatti a sparire uno dopo l’altro, finchè una ragazza non avrà la brillante idea di bruciare quelli rimasti. A questo punto al nostro saltelloso mostro non resterà che dedicarsi ai superstiti...

[SPOILER]
Una volta arrivati, i soccorsi decideranno di aiutare i nostri atleti nella ricerca della ragazza del capitano, rapita nella notte dallo Yeti. La troveranno ancora viva e riusciranno a portarla in salvo, uccidendo una coppia di Yeti sonnacchiosi. 
Ovviamente uno dei due sopravviverà, cominciando a vendicarsi della morte dell’amata, dell’amante, del fratello...insomma qualsiasi cosa fosse per lui l’altro Yeti. I due soccorritori e il ragazzo rompiballe della compagnia non sopravviveranno alla sua ira ma i 4 rimasti riusciranno a sbarazzarsene e a farsi portare in salvo da un elicottero.
Segue un bellissimo finale a sorpresa.
[FINE SPOILER]

Avere un incrocio tra un Uruk-Hai venuto male e una pecora di due metri che saltella velocissimo per 87 minuti, è più di quanto potessi lontanamente sperare, e ringrazio Paul Ziller per questo.
Non è certo un capolavoro ma trama scontata ed effetti speciali ridicoli lo rendono un buon film in caso vogliate farvi quattro risate, da soli o in compagnia.


Recensito da: Leotorda


VOTI
TRASH: 79/100
Noia: 54/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 88/100
Presunzione della regia: 56/100
Incompetenza degli attori: 65/100




Se ti piace guarda anche: concilia il sonno contando gli Yeti che saltano lo steccato.

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Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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