Di Peter Sullivan. Con Casper Van Dien, Victoria Pratt, Richard Burgi, Haley-Lu Richardson. Hybrid/USA/2012A pochi giorni dal Natale, una cittadina del Texas viene sconvolta dall’improvviso arrivo di giganteschi tornado. Il professor Walker ha il compito di salvare la sua famiglia e la città, mentre la furia degli elementi si scatena.
F6 è il gradino più alto della scala Fujita per la misurazione della forza dei tornado, ma si tratta di un livello ipotetico in quanto sembra che nella storia non si sia mai verificato un evento del genere. “Tornado F6” è un titolo piuttosto figo, merito dei i distributori italiani che hanno sostituito l’originale “Christmas Twister”. O meglio CHRISTAMS TWISTER. Ebbene sì, questo film è fatto talmente col culo che hanno sbagliato a riportare il titolo del film nei crediti di testa, scritti per altro con un font poveraccio di Word, tipo QUESTO.
Il protagonista è il leggendario Casper Van Dien, l’indimenticato Johnny Rico di “Starship Troopers” nonché interprete di una sequela sterminata di filmacci da SyFi Channel della domenica pomeriggio. Il buon Casper è credibile come scienziato quanto lo sarebbe Valentina Nappi in un biopic su Rosy Bindi ed è chiaro che nell’occasione ha profuso l’impegno minimo sindacale per guadagnarsi la pagnotta. E’ interessante notare il fatto che, così come gli attoroni di Hollywood si sposano tra loro, lo fanno anche gli attori di film di Serie B. Van Dien infatti ha recentemente convolato in terze nozze con tale Jennifer Wenger, interprete tra gli altri di capolavori quali “Alpha Wolf”, “Lavalantula” e “Chicks Dig Gay Guys” (no, anche se sembra non è un porno).
La trovata di inserire il Natale in questo film è tanto inutile quanto pretestuosa. A parte due lucine, tre addobbi, una scena con un Santa Claus al centro commerciale, non vi è traccia di atmosfera natalizia, anche perché essendo ambientato in Texas ci sono 38 gradi e un sole che spacca le pietre. Ma se non c’è traccia di Natale in questo “Christams Twister”, non è che si abbondi neanche coi tornado. Ce ne sono giusto un paio che durano una manciata di minuti per poi sparire misteriosamente e magicamente; inutile dire quanto la CGI degli effetti speciali sia tra le più deprimenti mai viste su un piccolo schermo. Vi è una sovrabbondanza di orrendi green screen, così come quella di automobili anch’esse realizzate in CGI che vengono sollevate e spazzate via. La computer grafica viene usata senza ritegno pure per i danni agli edifici, per le fiamme, per i treni, per le nuvole e perfino per i computer. Vi è anche una carenza cronica di qualunque tipo di supporto alla popolazione: nonostante ci siano danni e feriti ovunque non vi è traccia di vigili del fuoco, ambulanze, paramedici, polizia, protezione civile, guardie forestali o bibliotecari: si vedono solo giusto due pompieri nella sequenza finale. Con calma, mi raccomando.
Di veramente spassosa c’è una sola scena: il classico reporter, stronzo e avido di fama, sale sul tetto di una centrale elettrica per fare lo scooppone, ma visto che è stupido e cattivo viene travolto da un container volante che guarda placidamente venirgli addosso senza fare una piega. Si tratta per altro dell’unico morto del film, che cerca disperatamente di creare del pathos mettendo in pericolo i personaggi per circa tre secondi e fargliela cavare con un mezzo taglietto sulla fronte quando va male.
Per il resto ogni membro della famiglia di Casper salva a turno una persona intrappolata sotto delle macerie di gommapiuma e il tutto si conclude in tempo per la classica grigliata natalizia in giardino a bordo piscina.
Effetti speciali pezzenti, trama inesistente, attori cani, personaggi con lo spessore di un sottobicchiere, colonna sonora composta da una manciata di sample presi da Final Cut e manco un finale aperto. Meraviglia.
Recensito da: Vidur
TRASH: 78/100
Noia: 62/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 91/100
Presunzione della regia: 66/100
Incompetenza degli attori: 81/100
PS: AVETE MAI VISTO LA RAGAZZA CON LA CAMICIA GIALLA SULLA LOCANDINA? NO? IO NEANCHE, NEL FILM INFATTI NON COMPARE MAI.
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