C’è un nuovo virus che sta infestando la cinematografia moderna: i reboot. Per chi non fosse familiare con questo odiosissimo termine, con reboot si intende il ‘rifacimento’ di un film, uscito più o meno recentemente. In poche parole si sfrutta un marchio di successo per andare sul sicuro e non avere la seccatura di scrivere qualcosa di nuovo. Gli esempi si sprecano e in un contesto così ampio, è inevitabile che ci siano tentativi riusciti (i Batman di Christopher Nolan, il primo Spiderman di Sam Raimi, i due Star Trek di J.J. Abrams) e alcune clamorose vaccate, come Halloween di Rob Zombie, Venerdì 13, tutti gli orribili Godzilla del nuovo millennio e il recentissimo duemilionesimo film su Superman (L’uomo d’acciaio).
Il film che analizziamo in questa sede è Total Recall, reboot del leggendario Atto di Forza, uscito nel 1990 per la regia di Paul Verhoeven. Un vero capolavoro (sì, capolavoro) di fantascienza, mischiata con una sana dose di action tout court. Il protagonista è un Arnold Schwarzenegger al suo apice, grossissimo e ironico. A corollario una Sharon Stone giovanissima e di una bellezza scandalosa, il solido Ronny Cox e un magistrale e spietato Michael Ironside.
Non sto a riscrivere la trama, se volete potete leggervela qui. Vi basti sapere che il film (che prende spunto da un racconto di Philipp K. Dick), mischiava sapientemente tanti elementi di fantascienza classica, con scene d’azione coinvolgenti ma mai invadenti, autoironia, dialoghi fulminanti, un sacco di idee geniali, tenendo viva fino all’ultimo l'incertezza (al punto di lasciare la cosa insoluta) se quello che stiamo vedendo è la realtà o è tutto un sogno. Senza dimenticare che prese anche un oscar per gli effetti speciali, che a distanza di 23 anni non sono invecchiati di una virgola (senza un goccia di computer grafica).
E in questo reboot cosa abbiamo? Solo merda. Colin Farrell e le sue cazzo di sopracciglia paralizzate; Kate Beckinsale (moglie del regista, en passant), brava e bella per carità, ma totalmente fuori parte; Jessica Biel, chiaramente spaesata in un ruolo senza il minimo spessore; i bravi Bryan Cranston e Billy Nighy assolutamente sottoutilizzati.
Aldilà degli interpreti, a deludere è la trama, che prende il vago spunto dal film originale, ma che poi deraglia in una serie di banalità senza arte né parte, togliendo tutte le cose belle che avevano fatto di Atto di Forza un gran film.
L’ambientazione su Marte? Via, tutti sulla terra.
I Marziani, come la tipa con tre tette, i sensitivi, la prostituta nana, il tizio col cervello aperto? Via, buttiamo a caso all’inizio solo la tipa con le tre tette.
Il tassista nero doppiogiochista? Via, sostituiamolo con un amichetto di colore insignificante.
Il mitico scanner che faceva vedere lo scheletro? Via, non mettiamolo proprio.
Il capo delle resistenza che in realtà è un alieno vivente nella pancia di un tipo? Via, sostituiamolo con Bill Nighy, facciamogli dire quattro battute e poi uccidiamolo.
La fantastica sequenza dello psicologo nella camera d’albergo che perpetra il dubbio fra realtà e sogno? Via, sostituiamola con uno stucchevole e interminabile teatrino in una banca.
Lo spietato segugio Michael Ironside? Via, sostituiamolo con Kate Beckinsale.
La lotta finale col trucchetto dell’orologio che crea doppioni? Via, sostituiamolo con un noioso e stupido trionfo di Computer Grafica dell’era moderna.
La vena ironica e divertita che permea tutto il film? Via, siamo tutti seri e incazzati.
Il finale che lascia tutto incerto? Via, mettiamo un finale moscio e piatto.
Insomma, un film stupido, noioso, inutile e deludente che perde 100 a 0 con l’originale. Una vera e propria Pellicola dall'Abisso.
Recensito da: Vidur
VOTI
Trash: 74/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 60/100 (merda di computer grafica)
Presunzione della regia: 83/100
Incapacità degli attori: 81/100
SE TI PIACE GUARDA ANCHE: Atto di Forza originale!!!
2 commenti:
uoh uho banane agli abissi!
D'accordo su tutto tranne che su Halloween di Rob Zombie, davvero carino, che sostituirei invece con Predators, uno dei reboot più cagosi di sempre
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