Per me che sono cresciuto con il mito di "Profondo Rosso", primo horror/thriller (insomma film pauroso) che io abbia mai visto, mai mi sarei aspettato di dover recensire una pellicola di Dario Argento in un sito di film di serie z, ma come ha dimostrato l'odierno ingaggio di Rinaudo da parte della Juventus, purtroppo quando pensi che il peggio sia passato ti trovi spesso a scoprire che invece non ha limite.
Da dove vogliamo partire? Dalla trama, eccola: un serial killer traumatizzato sequestra e uccide brutalmente belle ragazze, sulle sue tracce si metteranno un commissario (Adrien Brody) pure lui traumatizzato e la sorella (Emmanuelle Seigner) dell'ultima ragazza rapita.
Il film parte malissimo, la fotografia é quella di un qualsiasi thriller girato direttamente per la tv, di quelli che infestano i martedì sera di Rai 2 tanto per intenderci, ciò unito ad una trama che suonerebbe già risaputa anche nel Cenozoico ci fa capire immediatamente che il film tutto sarà fuorché qualcosa di memorabile.
Ci rimane comunque la speranza di poter, se non altro, assistere ad un onesto thriller, in grado di intrattenerci piacevolmente per un'oretta e mezza; invece ad annichilire anche quest'ultima speranza ci pensa una delle sceneggiature più squallide dell'intera cinematografia argentiana.
Innanzitutto parliamo del serial killer, tanti elementi non contribuiscono alla ruscita del personaggio: non é uno dei personaggi in scena dunque non possiamo neanche divertirci a scoprirlo, come nel più classico whodunit, il serial killer ci viene rivelato a metà pellicola quindi niente sorpresa finale, inoltre ha una somiglianza imbarazzante con Gargamella, il cattivo dei puffi, ma soprattutto ha il movente più idiota che la storia ricordi:
INIZIO SPOILER:
Come ci spiega con solennità il buon Adrien Brody: "He doesn't like beautiful things".
Capito che psicologia sottile? A lui non piacciano le cose belle, perché lui é brutto come scopriremo, e quindi uccide le belle ragazze. Complimenti, pensate che ci si sono messi in tre (Argento, Keller ed Agnew) per partorire questa genialata
FINE SPOILER
Ora so che qualcuno penserà: "va beh dai ma c'é di peggio, ne "Il cartaio" Silvio Muccino dice che gli passa come un vento tra le mani quando gioca a videopoker, no dai vuoi mettere?"
Il fatto é che questo é solo l'inizio, il colpo di grazia al film lo da l'incredibile storia personale del commisario Avolfi.
INIZIO SPOILER:
Sconvolto dall'aver assistito all'omicidio della madre, quando era ancora bambino, il buon Avolfi troverà il modo di vendicarsi uccidendo l'assassino, verrà per scoperto dal suo futuro superiore, il quale dopo aver ascoltato la sua storia lo aiuterà a diventare commissario!
Si certo come no... Sono cose che capitano tutti i giorni... Sisi assolutamente plausibile...
FINE SPOILER
Dopo un idiozia del genere il film sbraca totalmente, grazie anche al ridicolo espediente con cui viene scoperto l'assassino e ad un finale che vorrebbe essere amaro ma riesce solo ad essere incommentabile, di quelli che ti fanno solo piegare la testa con l'aria rassegnata.
Tirando le somme questo film é consigliato ad un amante del trash? Dipende, se di Dario Argento non ve ne é mai fregato niente guardatevelo le ghignate sono garantite, se però avete amato film come "Profondo rosso" e "Suspiria" (tra l'altro citati entrambi tanto per aumentare la tristezza) e sentendo pronunciare la parola "argento" non pensate solo ed esclusivamente al prezioso metallo, beh allora risparmiatevi lo strazio della visione di "Giallo", ve lo consiglio con il cuore.
Recensito da: Azagthoth
VOTI:
TRASH 70/100
Noia 65/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 50/100
Presunzione della regia 70/100
Incapacità degli attori 70/100