Dovete sapere che io rispetto ed ammiro profondamente quegli autori ed interpreti che sanno sempre rinnovarsi, ma sono allo stesso tempo irresistibilmente attratto da chi intraprende la via opposta ovvero quella di non cambiare affatto. Nel campo degli attori uno dei massimi esponenti di questa categoria é Steven Seagal, il quale sono anni ormai che sforna action movie con il ciclostile, tutti perfettamente identici tra di loro, e questo “Il Vendicatore” non fa eccezione.
Il buon Steven é un professore (!!!) di archeologia che finisce suo malgrado coinvolto in loschi traffici. La mafia cinese gli uccide la moglie e allora Steven giura vendetta. A questa esile premessa segue una vera e propria mattanza, una sequenza di ammazzamenti a catena, in cui Steven affronta i cattivi li accoppa tutti uno dopo l'altro, avendo comunque l'accortezza di farsi rivelare dall'ultimo nemico rimasto, ormai morente, dove trovare i prossimi avversari e così via fino alla fine del film e all'esaurimento dei cinesi a disposizione.
Purtroppo a minare seriamente la credibilità di tutta la faccenda ci pensa la condizione fisica del buon Seagal. Dai diciamocelo sinceramente, già nei tempi d'oro vederlo sterminare giamaicani come fossero mosche, come in “Progammato per uccidere”, non poteva non suscitare una certa ilarità, ma adesso che é pure diventato tutto cicciotto e con la facciona paciosa neanche fosse l'orso Yogi, dai il tutto risulta ancora più inaccettabile!
Tra l'altro questo massacro avviene esclusivamente a colpi di arti marziali! Perché ovviamente i mafiosi cinesi, essendo appunto cinesi, quando devono uccidere qualcuno ricorrono al kung fu, non sparano con i kalashnikov o ti piazzano una bomba sotto il culo come qualsiasi altra mafia della terra, perché dovrebbero? C'hanno il kung fu, l'hanno pure inventato loro, perché dovrebbe usare altro?!!
Nemmeno la confezione tecnica può in qualche modo salvare il prodotto, con il passare degli anni i budget a disposizione sono drammaticamente calati, e così ci troviamo ad assistere a scene come quella dell'incendio della casa di Seagal, incendio che definire amatoriale o anche solo effetto speciale mi sembra veramente troppo. Guardate potete realizzarlo anche voi: prendete una foto di una casa, filmatela, mentre la filmate accendete un fiammifero e agitatelo davanti, avrete il vostro incendio! Alternate in fase di montaggio questa ripresa con il primo piano inespressivo di Seagal che urla disperat... ehm che ulra e basta... E avrete una scena di qualità molto simile a quella proposta in questo film.
Due parole sull'ambientazione, il film nel segno del risparmio é stato girato a Sofia in Bulgaria, tutta via una scena deve essere per esigenza di copione girata a Parigi (ah tra l'altro complimenti avete scelto proprio la città più simile di questo mondo a Sofia) e allora come si fa? Nessun problema si prendono le riprese di Steven che cammina per una viuzza e con Imovie si incolla l'immagine della torre Eiffel (con tra l'altro sullo sfondo un cielo di un colore improbabile)! E già bello, davvero bello...
Infine a rendere imperdibile la visione di questa pellicola, ci pensa il sottile humor seagaliano, ormai perno di queste pellicole:
Steven: “Tu pensi che io sia pazzo?”
L'altro: “No, affatto”
Steven: “Risposta sbagliata, io sono pazzo!”
Recensito da: Azagthoth
VOTI:
TRASH 81/100
Noia 55/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 85/100
Presunzione della regia 60/100
Incapacità degli attoti 77/100
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