13 settembre 2025

THE BORROWER - IL CACCIATORE DI TESTE

Di John McNaughton. Con Rae Dawn Chong, Don Gordon, Bon Laney, Antonio Fargas, Neil Giuntoli. USA / 1991 / Cannon Pictures    

In un'astronave stile globo di luce, un alieno insettoide trasporta sulla terra un pluriomicida. La sua pena è quella di essere stato "retrocesso" ad umano e a vivere sul nostro pianeta. La sua versione umana però è molto delicata e non appena il suo corpo subirà qualche danno, interverranno delle mostruose mutazioni e dovrà procurarsi una testa nuova per sopravvivere.

Tale è la premessa di questo filmaccio che vorrebbe un po' scimmiottare il body-horror alla Cronenberg, senza però avere né il talento, né l'inventiva, né il budget per avvicinarci neanche minimamente. Oltretutto il film è passato in mezzo ai consueti marosi produttivi dei film pezzenti: girato e concluso nel 1988, rimase abbandonato a prendere polvere negli scaffali a causa della chiusura dell'originaria casa produttrice (la Atlantic), almeno finché l'ineffabile Cannon lo acquisì per un pezzo di pane, lo rimontò a cazzo di cane e lo fece uscire nel 1991.


Non succede sostanzialmente nulla in questo film, eccetto il fatto che l'alieno killer vada in giro periodicamente a sgozzare persone e a mettersi la testa del malcapitato sul suo corpo, acquisendo in qualche modo (ma non è affatto chiaro) alcune conoscenze della persona stessa. Non che la cosa abbiamo un minimo senso, perché si passa dal fatto che sappia a malapena deambulare e a spiccicare due parole, a quando "indossa" la testa del dottore tramite cui impara addirittura a guidare, andare al circolo di tennis e a fare le battute spiritose.


In tutto ciò i veri protagonisti del film sarebbero i detective che gli danno la caccia, ma in realtà loro non fanno assolutamente niente e sono più occupati a provare a catturare un altro criminale, tale Scully, in una sottotrama che non ha la minima attinenza con la storia principale. Il ché mi lascia credere che o sia un'aggiunta forzosa del montaggio Cannon o che sia semplicemente un patetico riempitivo di minutaggio. 


Ad essere onesti qualche pregio questo The Borrower ce l'ha: gli effetti speciali prostetici non sono affatto male, la colonna sonora metal anni '80 spinge, l'ambientazione della città sporca, violenta e disperata funziona bene, così come qualche scena che probabilmente sottintende un certa critica sociale, lasciata lì però troppo fine a sé stessa.

Né sufficiente come film horror, né così disastroso da essere un film thrash, questo Cacciatore di Teste poteva tranquillamente starsene a marcire negli scaffali della Atlantic: nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. 

Recensito da: Vidur

VOTI:

TRASH: 71/100

NOIA: 72/100

RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: 48/100

PRESUNZIONE DELLA REGIA: 54/100

INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: 72/100



18 luglio 2025

DEAD ANT - L'ATTACCO DELLE GIGANTI FORMICHE KILLER! (aka Dead Ant)

di Ron Carlson. Con Jake Busey, Tom Arnold, Ryhs Coiro, Sean Astin, Cameron Richardson, Syndey Sweeney, Michael Horse. USA / 2017 / August Heart Entertainment

Mi ero approcciato a questo film senza saperne nulla, solo attratto dall’irresistibile stupidità del sottotitolo italiano e da un teaser di una formica gigante che inseguiva una ragazza mezza nuda nel deserto. Non mi sarei mai immaginato di trovarmi di fronte ad un cast di tutto rispetto e soprattutto ad una spassosissima horror comedy demenziale che mi ha genuinamente divertito.

Una band glam metal nostalgica degli anni ’80 con all’attivo una sola hit in carriera (la ballad Don’t Close Your Eyes), è diretta al Noachella Festival (da non confondersi col Coachella, diventato troppo mainstream); durante il viaggio però decidono di fermarsi a comprare del peyote per sballarsi e ritrovare una magica ispirazione per comporre una nuova hit. Le cose però si complicheranno maledettamente quando verranno assaliti da formiche giganti sempre più grandi e fameliche!                            

Volutamente demenziale e sopra le righe, questo Dead Ant si presenta subito per quello che è da un incipit meraviglioso che setta immediatamente il tono del film: una ragazza che fugge da una formica gigante e che mentre lo fa, senza nessun motivo, si denuda completamente. 

La band protagonista invece è quella dei Sonic Grave ed è formata dal cantante erotomane Merrick  (il mitico Jake Busey di Starship Troopers, in quella che sembra essere una chiara parodia di Vince Neil, il cantante dei Mötley Crüe), il chitarrista Pager (l’unico dotato di un minimo buon senso e vero badass del film), la batterista maschiaccio Stevie e il bassista sfigato Art (nientemeno che Sam de Il Signore degli Anelli, visto anche in Stranger Things e qui con una ridicola parrucca). A loro si accompagnano il manager Danny (Tom Arnold), la fidanzata di Merrick -altrettanto erotomane- e in seguito anche una ragazza di colore e una allora sconosciuta ma già fichissima Syndey Sweeney, che non indossa più che uno striminzito bikini per tutto il film. Ah, senza dimenticare Michael Horse, il leggendario “Hawk” di Twin Peaks, nel ruolo dell’indiano che vende il peyote alla band! 

Il film ha buon ritmo e non si perde in lungaggini, anche se la parte più divertente è ovviamente la seconda quando inizia l’attacco delle formiche giganti, ricreate con una CGI talmente brutta che sembra quasi fatta apposta per essere coerente con la cazzonaggine del film.      

Le battute migliori le ha sicuramente Tom Arnold, fantastico nel ruolo del manager, cinico, stronzissimo e sempre sopra le righe, capace di pensare al sostituto del bassista trenta secondi dopo la sua morte oppure di rendere omaggio all’amica di colore di Syndey Sweeney sbranata dalle formiche definendola “bella fichetta nera”. 


SPOILER

Stupendo anche il finale con la band che riesce a sconfiggere le formiche giganti suonando al festival e facendo loro esplodere la testa in pieno stile Mars Attacks! con il pubblico che li applaude coperti di sangue oppure agonizzanti a terra mezzi mangiati.

FINE SPOILER

Da vedere ovviamente a cervello spento e con zero pretese, ma del resto…musica metal, insetti giganti, belle fighe, Sydney Sweeney in bikini, che volete di più?


Recensito da: Vidur

VOTI:

TRASH: 91/100

NOIA: 32/100

RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: 88/100

PRESUNZIONE DELLA REGIA: 14/100

INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: 42/100









1 aprile 2025

L'EVOCAZIONE - WE SUMMON THE DARKNESS

Di Marc Meyers. Con Alexandra Daddario, Keean Johnson, Amy Forsyth, Johnny Knoxville. USA / 2019 / Magna Entertainment

Nell'estate del 1988, durante un periodo di isteria di massa a causa di una serie di omicidi a sfondo satanico, tre smandruppate ma avvenenti metallare incrociano e rimorchiano tre metallari altrettanto smandruppati ma poco avvenenti e ancora meno intelligenti, che ovviamente non credono ai loro occhi quando le suddette li invitano a passare la notte nella casa di campagna di una di loro.

Slasherino di discreto livello con un paio di colpi di scena non troppo telefonati, We Summon The Darkness presenta pregi e difetti in egual misura, con un promettente inizio, un intrigante sviluppo e un finale piuttosto stupido e scontato.

Una delle punte di diamante del film è sicuramente Alexandra Daddario, da annoverare fra le fagiane supertop di sempre e che nell'occasione dimostra di essere pure capace a recitare piuttosto benino. 

Positiva anche l'ambientazione di fine anni '80 -per cui è stata fatta una buona ricerca fra musica e vestiario- e il rovesciamento dei canonici ruoli, per cui le aguzzine si rivelano essere le fanciulle e le vittime i poveri maschietti.


Le fanciulle però, benché molto piacenti, si dimostrano mediamente imbecilli e incapaci nel loro intento, anche a causa del ripensamento all’ultimo minuto di una di loro. Da qui si scatena una lotta fra i due ragazzi sopravvissuti e le ragazze con arrivi a sorpresa, tra cui la matrigna di Alexandra Daddario, uno sceriffo ancora più babbeo dei protagonisti e un inedito Johnny Knoxville (sì, quello di Jackass) nei panni dello spietato capo di una setta religiosa.

Gli effetti speciali pratici non sono male, ma non aspettatevi certo un bagno di sangue; il tasso di emoglobina è piuttosto contenuto e un paio di morti sfiorano, chissà quanto volutamente, il ridicolo.

Mediamente pessimi e scontati i dialoghi, davvero oscene le musiche. Anche nelle scene d'azione più concitate vi è una sorta di orrenda ninna nanna sintetica che cozza totalmente con le immagini e che va a smorzare inevitabilmente ogni tipo di tensione.

Peccato, perché il potenziale c'era e con un po' di attenzione e d'amore in più, questo filmetto sarebbe potuto diventare un piccolo cult e invece è solo un piccola minchiata. 


Recensito da: Vidur

VOTI:

TRASH: 77/100

NOIA: 45/100

RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: 38/100

PRESUNZIONE DELLA REGIA: 34/100

INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: 66/100

23 gennaio 2025

DER DOKTOR – L’OMBRA DELLA MORTE

Di Alessio De Bernardi. Con Matteo Benvenuti, Maurizio Bonanno, Mirko De Bernardi, Matteo Salemi, Rosa Angela Rivituso. ITALIA / 2024 / Cronenter Films

Uno si smazza ore di ricerca per scovare perle perdute nel recondito passato, per poi scoprire che anche nel 2025 i film di merda si continuano a fare, eccome. E in particolare continuano a farli in Italia, cosa che ci riempie di gioia, nonché di orgoglio patrio.

Questo film fanta/horror/slasher/storico realizzato nel bel paese e in particolare a Genova e dintorni, può essere considerato un parente più o meno stretto di Werewolves of the Third Reich, ivi recensito poco tempo fa. Entrambi i film, infatti, riciclano l’idea degli scienziati pazzi nazisti che, con lo scopo di creare dei super soldati, finiscono per generare orrendi mostri mutanti. Ma se il prodotto americano cercava in modo patetico di copiare lo stile di Tarantino, questo filmetto italiano per lo meno cerca di mettere in mostra qualcosa di più originale, seppur con giganteschi limiti e clamorosi strafalcioni.

Limiti giganteschi dovuti anche al budget, a dir poco striminzito, ed evidente praticamente ad ogni fotogramma: pellicola digitale che nei “filmati” d’epoca utilizza uno di quei filtri de merda di Windows Movie Maker, fotografia che è sostanzialmente ridotta a dei fari sparati in faccia agli attori, costumi d’epoca in stile carnevale alla feste delle elementari, colonna sonora pressoché inesistente e spesso totalmente incoerente con la scena, audio quasi sempre in presa diretta e quindi dialoghi incomprensibili, in particolare negli ambienti chiusi in cui rimbomba tutto, e potrei continuare ad oltranza.

Parlando degli effetti speciali invece, l’impressione è che il buon De Bernardi avrebbe voluto spingere un po’ di più sullo splatter, ma non avendo a disposizione né soldi né competenze per degli effetti pratici più o meno convincenti, abbia dovuto ripiegare su pessimi effetti in CGI o più spesso sul nulla, con le scene maggiormente cruente suggerite fuori scena.

A livello di recitazione, si salva giusto il Dottore del titolo: è evidente che non sia un tedesco che parla italiano, ma piuttosto un italiano che simula malamente un tedesco che parla italiano, ma per lo meno ha il physique du rôle. Per il resto siamo vicini ad una cagneria di livello abbastanza alto, con le suore - SPOILER! c’è di mezzo anche la chiesa che copre il medico nazista in odore di scoperta del siero dell’eterna giovinezza- FINE SPOILER! che vincono l’abbaio d’oro


La trama è ambiziosa e segue diverse linee temporali il ché di per sé sarebbe anche interessante, peccato che i flashback siano buttati a cazzo, le svolte della trama sembrano dettate esclusivamente dal caso e che nell’insensato finale uno speleologo si trasformi inspiegabilmente in una versione Lidl di Rambo. Il “mostro” che muove la storia invece ha una maschera uruk-hai e un feticismo per lo sfondamento del plesso solare. 

In realtà il film si fa guardare senza noia e considerando le limitatissime risorse economiche in ballo, ci sentiamo di consideralo come un bel divertissement per ogni shit-hunter che abbia voglia di tenersi aggiornato alle pellicole dall'abisso di questo millennio.

Oltretutto, ho scoperto solo in corso d’opera che questo è una sorta di seguito di Stuck: Intrappolati nell’Oscurità, opera prima del regista e che vede i mostri nazisti creati dal Dottore sterminare una squadra di speleologi. Mea culpa che non ero a conoscenza di questo De Bernardi Cinematic Universe in continua espansione.

Da annotare infine che su IMDB Der Doktor vanta una mirabolante media voto di 7.2…un leggerissimo sospetto che le sei persone che lo hanno votato siano parenti del regista mi sovviene. Ma magari sono io a pensare male. Magari.


Recensito da: Vidur

VOTI:

TRASH: 88/100

NOIA: 44/100

RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: 68/100

PRESUNZIONE DELLA REGIA: 74/100

INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: 86/100

 

22 dicembre 2024

DA 1 A 10: IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2024

Perpetriamo la tradizione di ormai due anni con la classifica di dieci film del 2024. Non i più belli o i più brutti, ma quelli che si meritano un voto da 1 a 10, escludendo ovviamente i film già ivi recensiti.

VOTO 1

MEGALOPOLIS


Eh sì, per qualche motivo c'è anche Shia LaBoeuf travestito da matrona romana.

Non tanto per la qualità in sé, quanto per l'enormità del botto con cui si è schiantato l'ultimo film scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola. Oltre 120 milioni scuciti di tasca propria dal regista italo-americano a fronte di un incasso di appena 13! Un'opera ambiziosa e visivamente stupefacente, ma anche tronfia, noiosa e sconclusionata. Per una volta, gli Studios che avevano deciso di starne ben alla larga ci avevano visto giusto.

VOTO 2

JOKER: FOLIE À DEUX

"Ecco, brava, sbatti fuori a calci gli spettatori dalla sala"

Due come il titolo, due come il voto, due come le palle che ha fatto gonfiare a dismisura chiunque abbia avuto la malsana idea di vedere questo sequel totalmente inutile e terribilmente irritante. Gli incassi non sono stati ridicoli come quelli di Megalopolis, ma siamo sicuri che alla Warner si stanno ancora mangiando gli zebedei al pensiero di aver avallato un musical che aveva scritto "fallimento" sulla fronte fin dalla nascita. 

VOTO 3

IL GLADIATORE 2

                                             
     

"No, no, no, no, no, no! Run away from the Sharknado!!!"

Altro sequel fuori tempo massimo e totalmente non richiesto, il secondo capitolo del Gladiatore di Ridley Scott ha ben performato al botteghino, ma è di sicuro destinato a finire presto nell'oblio dei blockbuster usa e getta. Paul Mescal ha il carisma di un sottobicchiere ed è fin troppo facile per Denzel Washington prendersi la scena in un film che a livello di ridicolaggine (e pure di CGI) è molto più parente di un prodotto Asylum che di un capolavoro senza tempo com'era stato il primo.

VOTO 4

GHOSTBUSTERS - MINACCIA GLACIALE


Dan Aykroyd e l'arte di non tenersi in forma.

Meriterebbe almeno un voto in più, se non altro per l'enorme rispetto e amore che trasuda per i personaggi originali del franchise e per le sue ridotte ambizioni, ma è pur vero che questi due nuovi capitoli dei Ghostbusters, seppur divertenti e ben confezionati, rimangono degli innocui passatempo con poco spessore di cui ci si dimentica l'esistenza il minuto dopo passati i titoli di coda.

VOTO 5

BEETLEJUICE BEETLEJUICE


Ah, sì c'è anche Monica Bellucci. Non che abbia il minimo impatto sulla trama e che abbia più di due battute...ma va bene così.

Sequel, sequel, sequel...chi li fa molto male, chi li fa molto bene e chi li fa molto...medi. Tim Burton riporta in vita uno dei suoi personaggi più iconici e Michael Keaton è obiettivamente eccezionale nel rimettere i panni dello "spiritello porcello", peccato che il resto funzioni poco, con personaggi di contorno piatti e irritanti, più una trama piuttosto inconsistente e un finale attaccato con lo scotch. Carino, ma si poteva fare di più.

VOTO 6

THE FALL GUY


"I'm just Ken...", ah no, quello era un altro film.

Spassosa e scanzonata action comedy con un Ryan Gosling in grande forma, The Fall Guy è un regalo d'amore per gli stunt men e un ben confezionato divertissement ideale per passare una serata a cervello spento. Al botteghino è stato un mezzo flop, ma sta già riprendendo quota nelle piattaforme streaming. Se non l'avete già fatto, dategli una chance, se la merita. 

VOTO 7

GIURATO NUMERO 2


94 anni il giovanotto...che dire, chapeau!

Thriller di stampo classico, come sempre confezionato con mano di artigiano di classe da Clint Eastwood, Giurato Numero 2 ha dalla sua una storia molto interessante e interpreti di qualità, in particolare Toni Colette, fantastica come sempre. Il ritmo però è eccessivamente pesante e una certa freddezza di fondo finisce per lasciare lo spettatore piuttosto indifferente alla sorte del protagonista.

VOTO 8

THE SUBSTANCE


Eh, no, sono protesi, spiace deludervi.

Film rivelazione dell'anno. Un body horror che nella prima parte sfiora la perfezione, con la combo di storia, interpretazioni, regia, fotografia e musica a creare un qualcosa destinato a restare nell'immaginario collettivo e a settare nuovi standard del genere. Chissà cos'è poi passato nella testa della regista Coralie Fargeat, che nel secondo tempo ha deciso di rovinare (quasi) tutto con una serie sterminata di sequenze tanto grottesche e provocatorie, quanto scandalosamente lunghe e stupidamente didascaliche. Magari un giorno uscirà una "fan-cut" senza gli ultimi venti minuti e grideremo al miracolo. 

VOTO 9

FURIOSA: A MAD MAX SAGA

Ci voleva un nasone finto per scoprire che sa pure recitare.

Qualcuno probabilmente trasalirà, ma per certi versi ho apprezzato più questo che il Mad Max del 2015, che era semplicemente un chiassoso circo che si spostava da A a B e poi da B ad A. Furiosa ha una trama più articolata e intrigante, con una Ania Taylor-Joy sempre più convincente e matura e un cattivo (Chris Hemsworth, nell'interpretazione migliore della carriera) che è bello odiare; il tutto incorniciato dalle consuete spettacolari e rutilanti scene d'azione, marchio di fabbrica della saga. Non certo perfetto, ma semplicemente cinema con la C maiuscola.

VOTO 10

DUNE 2


 Anche meno, Javier. 

E qui invece si parla di un altro sport. Se il primo capitolo era sostanzialmente un grande prologo, qui abbiamo lo sviluppo e l'evoluzione della storia oltre che dei personaggi, con un Timothée Chalamet sorprendentemente perfetto nella parte del carismatico leader e uno spassoso Javier Bardem nei panni del suo fanatico seguace. Sarebbe impossibile citare in poche righe il resto del cast straboccante qualità, quindi parliamo del fatto che visivamente si rimane a bocca aperta di fronte alla maestosità di una qualunque inquadratura, tutte studiate nei minimi dettagli e realizzate a regola d'arte, così come l'ipnotica colonna sonora e ogni effetto speciale, compreso quello del vermone della sabbia, che tutti un po' temevano sarebbe stato ridicolo e invece è fighissimo pure quello. Il finale un po' frettoloso non pregiudica la bellezza di quello che è semplicemente un capolavoro del cinema di fantascienza, destinato a rimanere negli annali e predecessore di un terzo capitolo in arrivo nel 2026. 



LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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