26 settembre 2024

WEREWOLVES OF THE THIRD REICH

Di Andrew Jones. Con Lee Bane, Derek Nilson, Neville Cann, Francesco Tribuzio. 2017 / UK / North Bank Entertainment

Tre virgola tredici. E' una media voto, no, non quella delle mie pagelle di matematica al liceo (e chi ci è mai arrivato al 3?), ma è la media voto su IMDB dei 28 film da regista di Andrew Jones.

Non so se è un record ma poco ci manca; purtroppo, il buon Andrew non potrà ritoccarlo in quanto è scomparso l'anno scorso a nemmeno 40 anni. Ci dispiace, ma ci dispiace ancora di più a pensare che quando ne aveva 34 nel 2017, si sarà detto: "Però che figo "Bastardi Senza Gloria", ne farò una merdosa copia spudorata infilandoci anche uno dei fake trailer di "Grindhouse"! Tutto il mondo si precipiterà a vederlo!".

E così, seguendo le sacre tracce dell'Asylum, partorì questa sorta di mockbuster di raccapricciante bruttezza che scopre subito le sue carte nella scena iniziale. Vi ricordate la scena della birreria in Bastardi Senza Gloria - quella in cui gli inglesi sotto copertura vengono scoperti e bla bla bla-? Ecco, qui è uguale ma ovviamente recitata col culo, scritta di merda e realizzata con lo sterco di cammello. Particolarmente irritante è il personaggio di "Mad Dog" Murphy, che parla solo con frasi fatte da badass in una sorta di patetica imitazione di Jason Statham. Vedremo anche una delle ricorrenti atrocità di questo film, ovvero le pistolettate palesemente finte "compensate" dagli effetti speciali in CGI degli spari, con tanto di sangue che colpisce l'obiettivo della camera in stile videogioco sparatutto del 1998.


In questa scena, gli attori inglesi parlano ovviamente in inglese tra di loro e in un incerto tedesco con il nazista. E fin qui tutto regolare, no? Ecco, da questa scena in poi vedremo anche gli stessi nazisti parlare tra di loro, ma in inglese con accento tedesco! Geniale.

Come geniale la scena (per fortuna l'unica) in cui compare Hitler, forse il peggiore mai visto nella storia del cinema. Hanno preso letteralmente un tizio qualunque dalla strada, gli hanno messo dei baffetti, una divisa nazista trovata nel negozio di cinesi all'angolo e gli hanno detto di fare la parodia di uno che fa la parodia di Hitler. 

Ma lo Zio Adolfo non è la sola figura storica presente in questo film, ci sono anche i famigerati Josef Mengele e Ilse Koch, che in questo universo alternativo sono sposati fra di loro (ma non temete, lei lo tradisce) e studiano un serio per creare dei supersoldati ibridando il "dna" dei lupi con l'uomo. Belli anche i prigionieri del campo di concentramento, dotati di folte chiome, pance da birra e graziosi pigiamini a righe.

Ora, i famigerati "Lupi Mannari del Terzo Reich" sono solo due e hanno delle maschere di halloween che più che a lupi mannari assomigliano ai Cardassiani di Star Trek e fanno la loro comparsa dopo un'ora abbondante di film, dopo che i tuoi testicoli si sono gonfiati fino a diventare un comodo puff sopra cui accomodarsi. Infatti, ci tocca vedere i cazzoni della prima scena che incontrano altri due cazzoni e che insieme formano un temibile team di ribellini ammazza-nazisti che vorrebbero venderti come dei fighi epigoni dei "Bastardi". Peccato che rimangano dei patetici imbecilli con il carisma di un segnalibro, talmente insopportabili che alla fine quasi finisci a tifare per Mengele. 


Il tutto sarebbe stato financo perdonabile se Jones avesse avuto il buon gusto di non prendersi troppo sul serio e fare davvero una parodia di Inglourious Basterds, invece ha voluto solo copiare dal primo della classe, peccato che lui sapesse a malapena scrivere. 

E non venitemi a parlare di nazispolitation: quelli erano film che in molti casi erano sì orrendi, ma erano anche crudi, provocatori, coraggiosi, con risvolti di horror ed erotismo che in qualche modo lasciavano nello spettatore una forte emozione, positiva o negativa che fosse.

L'unica emozione che Werewolves of The Third Reich mi ha lasciato è Cristo Gesù Iddio.

Recensito da: Vidur

VOTI:

TRASH: 89/100

Noia: 74/100

Presunzione della regia: 81/100

Ridicolaggine degli effetti speciali: 85/100

Incapacità degli attori: 93/100

11 settembre 2024

ALIEN CONVERGENCE

Di Rob Pallatina. Con Caroline Ivari, Steve Brown, Michael Marcel, Mishone Feign. USA / 2017 / The Asylum

Dato che è da poco uscito nelle sale l’ottimo Alien: Romulus, perché non recuperare questo splendido Alien Convergence partorito da mamma Asylum? In realtà, essendo del 2017, si tratta del mockbuster corrispondente ad Alien: Covenant, che era già di per sé una discreta merda, ma spero che mi perdonerete.

Ça va sans dire che Alien Convergence non ha la minima attinenza con la saga fondata da Ridley Scott e probabilmente neanche la minima attinenza con il senso compiuto. La trama infatti vuole che un team di soldati disabili stia sviluppando un rivoluzionario metodo di pilotaggio di aerei da combattimento tramite sistema neurale (cioè, col pensiero), mentre tre meteoriti colpiscono la terra. I soldati mutilati si ritroveranno ad essere quindi gli unici ad avere la tecnologia e l’abilità per sconfiggere i temibili alieni covati dentro i meteoriti!

Ci sono tutti i "topoi" classici dell’Asylum in questo filmetto realizzato con ancora meno budget e meno impegno rispetto ai già bassissimi standard della casa di produzione a cui abbiamo dedicato questa bellissima retrospettiva: l’inconfondibile fotografia degli interni, le pessime divise militari, la trama risibile, gli effetti speciali patetici, la recitazione amatoriale di sconosciuti figuranti e un finale mezzo abortito.

In particolare, Alien Convergence è il trionfo dell’”O'dimo”. Chi ha visto la quarta stagione di Boris, avrà subito chiaro di cosa parlo, per tutti gli altri per “O'dimo”, si intende “Lo diciamo” e non lo mostriamo, perché non abbiamo i soldi.

“Tutte le strade sono bloccate, il traffico è paralizzato e ci sono continui blackout!”, / “La popolazione è nel panico e ci sono rivolte nelle strade!” / “Dei mostruosi esseri alieni stanno seminando morte e distruzione in tutto il paese! / “Il nostro esercito ha provato di tutto per abbattere questi esseri mostruosi, ma niente ha funzionato!”. Ecco, tutto ciò ci viene detto nei dialoghi, ma mai mostrato o per lo meno solo in brevissime sequenze realizzate ovviamente col buco del culo. 

Non temete però, perché di scene cringe Alien Convergence abbonda. Come, per esempio, quando il padre della protagonista -un ex pilota rimasto invalido, ora scienziato Nasa- si reca sul luogo dello schianto del meteorite per recuperare dei campioni di roccia. Ebbene, questo scienziato va da solo in sedia rotelle sul luogo dell’impatto, dove trova un unico poliziotto. Certo, è perfettamente normale che dove è caduto un meteorite a controllare il posto ci sia un unico agente e che a prelevare i campioni di roccia ci sia un solo scienziato, per giunta in carrozzina, che per recuperare i pezzi si cappotta pure dentro il cratere. 

Un’altra notevole è quando il nostro gruppo di soldati arriva in una base militare. Aldilà del fatto che in questa base c’è sostanzialmente una sola persona (altro classico Asylum, perché le comparse costano), il colonnello della base sostiene che lì ci sia il più grande deposito di velivoli militari di tutti gli Stati Uniti. E lo fa davanti ad un patetico green screen con un’immagine statica presa chissà dove di quattro jet cagati parcheggiati nel deserto.

E gli alieni? Beh, un altro stilema immancabile di questi film è che al momento del girato, nessuno è bene al corrente di che forma saranno i mostri che saranno aggiunti in post-produzione, quindi i dialoghi in merito sono sempre vaghi “E’ davvero enorme! Ma cosa diavolo è?”. E in realtà sono un patetico incrocio fra dei gargoyle e dei draghi, riciclati da un altro film Asylum, Dragon Crusaders, uscito per altro sei anni prima!

Ultima annotazione sulla protagonista, caruccia per carità, ma più che una militare cazzuta sembra una commessa di Walmart che ha esagerato coi dolci durante le vacanze di Natale (E così, la nostra dose di maschilismo e bodyshaming quotidiana ce la siamo portata a casa). 



Recensito da: Vidur

VOTI:

TRASH: 87/100

Noia: 44/100

Presunzione della regia: 51/100

Ridicolaggine degli effetti speciali: 85/100

Incapacità degli attori: 88/100


LEGENDA - per capire meglio le nostre recensioni e le nostre votazioni

Questo blog tratta esclusivamente film di infimo livello, per cui i nostri criteri di giudizio sono totalmente differenti da quelli che potreste trovare in un qualsiasi sito di recensioni cinematografiche; nello specifico noi qui a Pellicole dall'Abisso teniamo conto di 5 fattori ed abbiamo deciso di esprimere il voto in centesimi per consentire maggiori sfumature;

1) VOTO TRASH: è il più importante ed è un voto generale; se volete semplicemente sapere quanto sia ''patetico'' o involontariamente comico un film fate riferimento a questo dato.

2) VOTO NOIA: abbiamo scoperto nella nostra esperienza che la noia è un elemento ricorrente (ed estremamente fastidioso) di questo genere di film. Più è alto il valore più bisogna avere le palle di ferro per poterlo sostenere

3) RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: non credo servano particolari spiegazioni.

4) PRESUNZIONE DELLA REGIA: In molti casi i registi sono ben consci di star girando una puttanata clamorosa, e quinidi tendono a prendersi in giro da soli.. ma ci sono altri registi che invece sono fermamente convinti che il loro film sia una specie di capolavoro visionario low-budget, e spesso sono proprio questi i più grandi capolavori del trash. più è alto il valore più il film ''se la crede''.

5) INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: inutile dare un voto alle abilità degli attori in questo genere di film, abbiamo ritenuto più funzionale dare una valutazione di quanto gli attori siano cani

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