Era diventato un piccolo caso al momento dell'uscita nell'ormai lontano (!) 2012 questo Grabbers -sottotitolo e titolo alternativo ovviamente opere dei distributori italiani- horror comedy tutta made in Ireland, capace di riscuotere risate e apprezzamenti nei festival di mezzo mondo, in particolare al Sundance. Peccato però che al momento dell'uscita in sala venne praticamente ignorato, per poi riprendere un certo status di culto nel circuito streaming.
In effetti non si può volere male a questo filmetto che ha la sola pretesa di intrattenere giocando sugli stereotipi non solo dell'horror, ma anche della cultura irlandese, in particolare quella delle isole, tanto meravigliose quanto ripiegate in loro stesse e dimenticate dal mondo esterno.
In breve, degli alieni succhiasangue invadono l'isola di Erin e toccherà al poliziotto alcolizzato O'Shea e alla sua nuova avvenente collega il compito di sconfiggerli e salvare la gente del villaggio. E il modo migliore è quello di essere ubriachi, visto che gli alieni non sembrino amare il sangue pieno d'alcol!
Stereotipi si diceva, che scorrono a fiumi come la Guinness in ogni pub irlandese che si rispetti: il poliziotto alcolista, la nuova collega carina, la storia d'amore tra di loro, lo scienziato terzo incomodo un po' sbruffone, il beone del luogo, il medico incompetente, una piccola comunità isolata contro una misteriosa minaccia e bla bla bla. Tutto visto e stravisto, ma Grabbers porta in seno una tale levità che ci si passa tranquillamente sopra, anche nella prima parte dove le cose ingranano con un paio di giri di ritardo.
Molto meglio la seconda, con la festa nel pub e gli scontri frontali con gli alieni, anch'essi caratterizzati da un umorismo citazionista (Alien e i suoi fratelli in primis) che non faranno altro che strapparvi un sorriso o una sonora risata, anche perché i nostri eroi nei momenti clou sono quasi tutti ubriachi fradici.
Anche gli alieni, tentacolari e con una grossa bocca dentata circolare in mezzo, più che schifosi e spaventosi appaiono grossolani e ridicoli, almeno per chi ha una certa confidenza con film di tal risma
E a questo proposito bisogna fare un plauso ad una CGI che, considerando anno d'uscita e budget, risulta decisamente convincente e molto migliore di tanti film dal portafoglio più gonfio.
Buona anche la regia -eccetto il vizio di concludere ogni scena con una dissolvenza- così come gli interpreti, classe media di cinema e tv irlandese e britannica; in particolare i due protagonisti Richard Coyle e Ruth Bradley, mi hanno dato l'impressione di essersi divertiti un mondo.
Grabbers è un ottimo divertissement per passare una serata spensierata con gli amici, magari bevendo una mezza dozzina di pinte di birra in attesa che un mostro alieno tenti di mangiarvi.
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 65/100
NOIA: 41/100
RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: 22/100
PRESUNZIONE DELLA REGIA: 31/100
INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: 35/100
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