Di Tim Kincaid, con Norris Culf, Nadine Hartstein, Joel Von Ornsteiner, Angelika Jager. USA/1986
"Ma quale può essere l'utilità di quest'uomo nella nostra spedizione? "
"Forse Nessuna!"
Il protagonista riguardo ad un personaggio assolutamente inutile raccattato durante il percorso (nonchè riguardo al regista del film)
Roboy Holocaust fa schifo.
Semplice a dirsi, non ha scusanti, non ha attenuanti, fa schifo e basta. E' un film povero, brutto, noioso, girato col super8 in uno scantinato e senza una trama, insomma fa così schifo che non potevamo perderlo.
TRAMA
In un ipotetico futuro i robot (o meglio sarebbe a dire due robot) hanno sottomesso gli uomini e li utilizzano come schiavi per tenere acceso il computer a carbone del loro capo, il temibile Doc-One, praticamente una voce che ha come proprio braccio operativo la conturbante e perfida Valeria, un'umana al servizio delle macchine.
E' rimasta in piedi solo una città che vorrebbe, nelle ambizioni del regista, essere New York ma che ha delle preoccupanti similitudini con la periferia di Sesto san giovanni. Qui si incontrano quasi per caso, o più probabilmente per esigenze di copione, gli unici quattro accattoni rimasti liberi, ovvero due uomini assolutamente identici nell'inettitudine (uno dei quali Neil dovrebbe essere il protagonista), un robot buono e celebroleso e una insignificante ragazza a cui è stato rapito il padre-scienziato dal cattivo Doc-One.
L'allegra combriccola di vacanzieri stanchi (scusate volevo scrivere la potente spedizione militare) decide di andare all'assalto della fortezza di Doc-One per annientarlo e recuperare il padre della ragazza, durante il percorso dopo aver sconfitto degli innoqui calzini-carnivori e avere conquistato come alleata la più fastidiosa amazzone del mondo e il loro schiavo, si imbattono in non numerose prove non terribili da non affrontare riuscendo anche a perdere a titolo assolutamente gratuito un paio di componenti del loro già misero esercito.
Del resto a difendere il palazzo di Doc-One (leggasi la sala caldaie del tugurio dove presumibilmente abita il regista) c'è un non potentissimo esercito composto da due robot di latta, la bionda Valeria e un robottino assolutamente inabile a qualsialsi mansione chiamato Zorg o qualcosa di simile.
L'esercito dei babbioni buoni riesce a penetrare nello scantinato-palazzo tramite l'apposito ingresso con tanto di segnalazione e affronta altre prove indicibili tipo buche nel pavimento o mostri con sembianze non umane (che assomigliano terribilmente a moci vileda agitati in penombra) riuscendo ogni volta a faticare tantissimo per girare su se stessi e ritrovarsi al punto di prima.
Nel frattempo gli schiavi rinchiusi a spalare carbone per Doc-One decidono di rivoltarsi fingendo di riempire la caldaia con carbone ma in realtà non riempiendola affatto e indebolendo così Doc-One e la sua memoria da 125 Kb (solo di colpo il disattento Doc-One si accorgerà che la sua potenza è all' 1%).
Arrivati allo scontro finale i nostri (non miei) eroi scoprono che in realtà i temibilisimi e fortissimi cattivi non sono forti nè tantomeno temibili e anzi era presente fin dall'inizio un comodissimo pulsante con scritto "autodistruzione Doc-One, abbassare la levetta per almeno tre secondi".
Finale con l'uomo che batte la macchina, qualche trascurabilissimo caduto di qua e di la, la morte del padre della ragazza di cui tutti se ne strasbattonoe un tizio che se ne va mogio all'orizzonte bofonchiando qualche cosa riguardo alla loro impresa .
E anche noi ce ne siamo andati mogi bofonchiando qualcosa (di poco carino) sulla loro impresa.
Recensito da: Ortnid
VOTI
TRASH: 80/100
Noia: 85/100 (e in un'ora e dieci di film ce ne vuole)
Ridicolaggine degli effetti speciali: 90/100
Presunzione della regia: 65/100
Incapacità degli attori: 85/100SE TI PIACE GUARDA ANCHE:Vai in cantina e immaginati un film tutto tuo