14 dicembre 2024

ZOMBI HOLOCAUST (Dr. Butcher M.D., Queen of the Zombies, La Regina dei Cannibali, Zombie 3)

Di Marino Girolami. Con Ian McCulloch, Donald O'Brien, Dakar, Alexandra Delli Colli. Italia / 1980 / Flora Film

In un ospedale di New York dei cadaveri vengono mutilati e mangiati, al ché un gruppo di esploratori si reca in un'isola delle Molucche per investigare sulle origini di questo culto cannibale. Al loro arrivo, troveranno le consuete sorpresine. 

Film girato alla vecchia maniera, ovvero in contemporanea ad un altro (Zombie 2 di Lucio Fulci), da Marino Girolami -padre di Enzo G. Castellari- un mestierante della macchina da presa che aveva all'attivo nella sua filmografia perle quali 4 marmittoni alle grandi manovre, Kakkientruppen e La liceale al mare con l'amica di papà, oltre che un paio di "Merli" niente male come Roma Violenta e Italia a mano armata

Evidentemente realizzato al risparmio e col minimo sforzo, questo Zombi Holocaut cerca ovviamente di fondere la "febbre cannibal" del periodo con quella sempre viva degli zombi. La premessa sarebbe pure abbastanza interessante e la colonna disco trance un po' straniante aiuta a creare la giusta atmosfera nei primi minuti di film, peccato per una realizzazione degli effetti prostetici palesemente raccogliticcia e il solito montaggio fatto col trinciapollo, con scene mozzate a metà, eventi che si susseguono senza senso e repentini cambi di ambientazione che manco ti danno il tempo di realizzare cosa succede.

A proposito di ambientazione, per la parte "giunglesca" il film fu girato in Vietnam, sebbene venga spacciato per l'Indonesia, e la temibile foresta tropicale sembra più che altro un resort in riva al mare con qualche palma e cinque cespugli. La compagnia degli esploratori, invece, è capeggiata da Ian McCulloch, un prosciuttone con l'espressività di un covone di fieno e dei capelli impomatati sfidanti le leggi della fisica e che durante la spedizione indossa un demenziale completo da esploratore ottocentesco. 

Molto meglio Alexandra Delli Colli, una dottoressa che è anche antropologa e che è anche un po' medium (cit.!) No, scherzo, non è un po' medium, ma è sicuramente una gran gnocca e come in ogni buon horror di merda anni '80, essendo la protagonista femminile, deve comparire senza motivo totalmente nuda in almeno un paio di scene.

Dunque, giunti nelle Molucche alcuni dei nostri vengono mangiati dai soliti indigeni cannibali, se non ché ad un certo punto arrivano gli zombie! Eh, sì è del resto questo è Zombi Holocaust, oppure ve lo eravate dimenticati?

Il twist è che questi zombie non hanno nulla a che fare col soprannaturale, ma sono il prodotto di un certo dottor O'Brian che, con la copertura di stare lì per curarli, fa esperimenti pazzi sugli indigeni creando questi esseri che fanno "AAAAAAAH" quando camminano. E ogni tanto corrono e ogni tanto no, non si capisce, a seconda del momento.  

Un grande classico di questi film è poi che la protagonista non venga mai mangiata dai cannibali, ma venerata come una Dea, quindi dipinta di fiori e lasciata andare. Il motivo? Boh, però ad un certo punto aveva detto che da piccola aveva vissuto nelle Molucche, quindi è tipo un crossover con La Dea Cannibale? O forse sono solo io che fantastico su Sabrina Siani e Alexandra Delli Colli insieme?

Sicuramente sarebbero state una coppia migliore di zombie e cannibali, ma visto che dopo 44 anni c'è ancora qualche stronzo che li guarda 'sti film, alla fine c'avevano ragione loro. 


Recensito da: Vidur

TRASH: 81/100

NOIA: 65/100

RIDICOLAGGINE DEGLI EFFETTI SPECIALI: 77/100

PRESUNZIONE DELLA REGIA: 54/100

INCOMPETENZA DEGLI ATTORI: 83/100

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