13 giugno 2023

HO VOGLIA DI TE

Di Luis Prieto. Con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Katy Saunders, Susy Laude, Giulia Elettra Gorietti, Filippo Nigro, Ivan Bacchi.
ITALIA / 2007 / Cattleya - Warner Bros.

 Ho voglia di te (2007) on IMDb

In fregola come una ragazzina di 13 anni che ha appena scoperto il proprio corpo ed a pochissimi giorni dalla visione di "Tre metri sopra il cielo" mi getto a capofitto sul sequel! Anche per questo altrettanto noto film, pur essendo universalmente considerato prodotto peggiore rispetto al suo predecessore, temo di avere cattive notizie: neanche "Ho voglia di te" fa ridere. Che amarezza! Questa volta ero davvero speranzoso.

Il nostro caro Step torna dagli Stati Uniti dopo due anni di assenza. La perdita di Babi e dell'amico Pollo lo avevano scosso al punto da fargli prendere la comprensibile decisione di cambiare completamente vita, tuttavia eccolo qua a Fiumicino pronto ad essere nuovamente accolto in seno alla Capitale. Ma ci sono dei fotografi addirittura? Boh, qualcuno gli sta facendo delle foto. Vabè, sarà stata una mia impressione... Tornato in città è tutto un amarcord. Rivede tutti i cari amici di una vita (mai visto uno di questi tizi nel film precedente) e incontra pure Pallina, l'ex fidanzata di Pollo nonchè comune amica di Babi: 

"Ma quindi? L'hai sentita?"
"Ma chi?"
"Eh, tua madre quella buttana..."
"Ah... Babi? no no, ma chemmefrega, checcefaccio."
"Vabbuò..."

In ogni caso, stasera tutti a cena che è tornato Step e lo festeggiamo! Daje! Solo che il nostro beniamino deve fare benza alla moto (che tra l'altro è tutt'altro modello rispetto a quella che aveva nel precedente film, ma non soffermiamoci sui sofismi). Si ferma all'Agip, mette i soldi nel distributore e.. niente, c'è il lucchetto sulla pompa. Calci, urla e strepiti. Si allontana di qualche metro e compare un pandino scassato con un tizio col passamontagna che, provvisto delle chiavi del lucchetto, ruba la benza al povero Step. Il nostro eroe però come ben ricordiamo è praticamente un capobastone della banda della Magliana e conosce tutti i trucchetti del mestiere: becca il malvivente e va a muso duro a fargli brutto. Peccato che il cosiddetto malvivente sia in realtà Laura Chiatti, scoperta che porterà il nostro bello e dannato protagonista a trasformarsi da giustiziere della notte a Rodolfo Valentino nel giro di letteralmente 15 secondi. Con un abilissimo trucco Step infatti convincerà la bella Gin a scarrozzarlo alla cena con i suoi amici, visto che alla fine la benzina è la sua. Sequestro di persona? Decisamente si, ma se hai la faccia di Riccardo Scamarcio sei solo molto romantico, se avesse avuto la mia faccia sarebbe già stato preso in custodia e per lo meno condannato agli arresti domiciliari.

Dopo questa cena estemporanea, durante la quale assisteremo a scene degne di uno zoo in cui giovani romani si tirano il pane come se fossero dei bonobo appena strappati dalla loro rigogliosa foresta pluviale, la bella Gin è già cotta di lui. 

Dunque, da questo momento in avanti la storia diventa bella complessa, per non dire totalmente caotica: la realtà è che succedono davvero un sacco di cose, che un po' di sovrappongono, un po' non centrano un beneamato, un po' si intrecciano male. Insomma, un gran bel mappazzone che sarebbe estremamente tedioso e fine a sè stesso ridurre a mera cronaca. Vi basti sapere che Gin è fondamentalmente una psicopatica mentre Step è una versione molto annacquata del sè stesso di "Tre metri sopra il Cielo" e farà più di una volta la magra figura del gonzo e del bambascione. Saltando quindi a piè pari tutte le sotto-trame trascurabili mi lancio in una violenta sezione spoiler nella quale eviscereremo il pezzo grosso della vicenda.

[SPOILER]


"'Amore te lo giuro... io stavo prendendo il sole supino in spiaggia e lei mi è caduta sopra a cavalcioni, è stato un incidente!"

Premessa importante. Gin vuole fare la valletta in TV e partecipa ad un programma televisivo in degli studi in cui lavora anche Step. Perchè mai il nostro protagonista perdigiorno dovrebbe lavorare in uno studio televisivo? Beh, perchè papi gli ha trovato il posticino, povero cucciolo spaurito. Durante le riprese di una di queste puntate avverrà la seguente conversazione tra i due innamorati:

"Step, amore, stasera io e la mia amica di cui non ricordo il nome siamo state invitate al coca-party dello studio durante la quale certamente NON dovremo donare il nostro corpo ai produttori per avere altre parti in successivi programmi televisivi, vuoi venire?"

"Guarda Gin, verrei davvero volentieri ma purtroppo il mio amico di cui non ricordo il nome mi ha invitato a questa strana festa in un loft ai Parioli con tutta la Roma bene, boh mi chiedo chi potrebbe mai esserci sono curioso al punto che penso parteciperò. Mi spiace, ci si dopo?"

"Bella."

Ovviamente, chiunque abbia visto il precedente capitolo sa che "festa pariolina" a base di caviale e champagne chiama quasi immediatamente Babi, che apparirà a Step manco fosse la Madonna di Fatima in procinto di snocciolare un paio di profezie. Non solo. Visto che Step si presenterà alla festa per motivi ancora da chiarire senza un mezzo di trasporto, costei si riproporrà di riaccompagnarlo a casa. La ben furbetta Babi, invece che a casa, porterà il nostro bellimbusto dalle parti del castello sulla spiaggia dove venne deflorata due anni prima e i due faranno all'amore in memoria dei vecchi tempi. Tornando verso la città e aspettato con precisione chirurgica il momento in cui il peggior acquazzone della storia della Città Eterna decide di prorompere al massimo della sua intensità, Babi dice a Step di scendere dalla macchina, di farsela a piotte dal Colosseo affanculo ovunque dovesse andare lui e che comunque "Tipo tra una settimana mi sposo, volevo vedere se mi facevi ancora effetto." confermandosi la regina delle troie che avevamo già imparato a conoscere nel precedente capitolo. Va in questa occasione specificato che l'Intera parte di Babi è poco più di un cammeo: sono pochissime le scene in cui compare e per la maggior parte del tempo è più una oscura presenza che aleggia sopra l'intera pellicola. Bene così, anche perchè in questa prova la nostra Katy Saunders è decisamente impresentabile, per lo meno dal punto di vista recitativo. 

Detto ciò, al coca-party l'amica di Laura Chiatti sta per subire una non poi così imprevedibile violenza sessuale da parte di un pezzo grosso della produzione, ma Gin interviene coraggiosamente e riesce a portarsela via in tempo. Step arriva dopo seimila ore a piedi dal Colosseo bagnato come un pulcino: "Dove CAZZO eri? è tutta la notte che ti chiamo. La mia amica che non mi ricordo come si chiama è stata quasi violentata, è stato Tizio della produzione." Al che il nostro protagonista si riprende qualche punto, facendo irruzione alla festa e riempiendo di botte il molestatore in una scena che potremmo definire l'unica del film in linea con il personaggio che ci è stato presentato nel film precedente. Questo però non basta per Gin, è delusa e va riconquistata. Step il giorno dopo andrà a casa sua, ma ci troverà solo il fratello che lo fa accomodare nella cameretta della ragazza. Lì, mezzo nascosto sotto il letto, troverà il diario segreto di Gin, cosparso di sue foto, pagine con cuoricini e "STEP TI AMO" "TVTB" compilate in lunghi anni da liceale. Era lei che faceva le foto all'aeroporto. Lo stalkera da anni. 


Step, invece di andare seduta stante dai carabinieri, decide che l'unico modo di rispondere a cotanto cringe è di tappezzare l'intera via con una foto visibile solo dalla Stazione Spaziale Internazionale di lui e Gin che si baciano con scritta sopra la frase "Ho voglia di te". Solo ora, con il cringiometro ormai fuori scala, possiamo finalmente porre fine ai nostri strazi vedendo apparire i titoli di coda.

Eh lo so, non si capisce un nulla, ma come potete vedere dalla proporzione con le palme è una roba tipo muraglia cinese

[FINE SPOILER]

Degno erede del predecessore, forse meno infantile e con una regia se possibile ancora più piatta. Si rinuncia alle stravaganze del DJ di radio Caos e assieme a lui si perdono gli unici espedienti comici dell'intera narrazione che risulta questa volta pienamente intollerabile. Troppo banale, troppo stereotipata, inaccettabile perfino per un teenager. Film agile come un pachiderma zoppo, caotico e assolutamente terribile sotto qualsiasi punto di vista mi venga in mente in questo momento. Questa ciofeca rimarrà tristemente nota esclusivamente per aver dato inizio alla fastidiosa moda dei lucchetti dell'amore, che hanno con il loro eccessivo peso causato addirittura la rottura dei lampioni di ponte Milvio. Uno storico luogo sul quale si decise più volte il destino di Roma deturpato da questa ridicola pratica pseudo-romantica. Mi fate cagare. 

Manco a li cani!

Recensito da: Imrahil

TRASH: 49/100
Noia: 84/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: -
Presunzione della regia: 8/100
Incompetenza degli attori: 77/100




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