5 ottobre 2011

QUATTRO CAROGNE A MALOPASSO

Di Vito Colomba, con Salvatore Cipponeri, Tony Genco, Nino Scaduto, Gennaro Quagliarulo. Regno delle due Sicilie 1989

Quattro carogne a Malopasso (1989) on IMDb

Da dove iniziare? E' difficile trovare una introduzione a questo pizza-western più che dall'abisso dal cassonetto dell'immondizia.
Forse dire che già nei titoli di testa viene espressamente detto che il film è stato realizzato con mezzi di fortuna (nel caso non ve ne accorgeste) può essere un buon viatico. Titoli di coda peraltro infarciti di errori di battitura, errori di grammatica, errori esistenziali, che introducono le gesta dei nostri eroi quali Bill Annunziato Nelson, lo sceriffo Sam Pasquale Hoara (in seguito scritto Sem O'Hara) con la figlia Mary Addoloratah Concezione e altri pusillanimi personaggi dal biascicante accento siciliano (forse).
Il film è interamente girato nel non ridente entroterra siciliano (o forse nei pressi di Bagdad dopo la guerra) spogliato per l'occasione di ogni ammennicolo moderno, fatte salve per le pentole inox, alcuni oggetti in plastica e non poche altre cose molto poco Western.

LA TRAMA

Il bel cowboy Bill torna al suo paese natale dopo tanti anni (passati in carcere per riciclo di denaro sporco si presume) e si imbatte nello sceriffo del paese  Sam che, come buon impiegato statale del west Sicilia se ne sta bello comodo a casa ad aspettare che la legge si risolva da sola ("in questo paese c'è chi comanda e chi ha il potere") mentre la banda di mafiosi locali dei Parker compie attività criminali tipo rubare del bestiame, giocare a carte, vestire orribili impermeabili zebrati.
Sam avvisa Bill che i suoi genitori sono stati uccisi dalla banda di Parker, Bill allora con lentezza ferma ma decisa uccide delle persone a caso in un saloon, libera un carcerato, intraprende conflitti a fuoco coi banditi, rapisce il cuore della bella sessantacinquenne Mary, agita la folla contro la criminalità organizzata, inizia la riscossa di Malpasso contro la mafia locale.
Purtroppo però non tutte le cose sono come vorremmo, nessuno gli da seguito, nessuno lo aiuta, lo sceriffo viene ucciso e Bill è costretto a tornarsene a casa con la coda fra le gambette pelose. FINE.
Non mi dilungherò oltre nel citare gli episodi, le recensioni internet su questo film sono molteplici ed è reperibile integralmente anche dal web, le righe conclusive in un italiano stentatissimo ci svelano la morale assolutamente inaspettata e clamorosa (no, non è vero), purtroppo l'audio in presa diretta accompagnato dall' incomprensibile alfabeto biascicato dei protagonisti formano un prodotto micidiale di cui si capisce poco o nulla.
La visione è comunque consigliata agli amanti del trash, almeno della versione "tagliata" di un ora e mezza, quella completa di oltre tre ore potrebbe seriamente danneggiare il vostro sistema nervoso.

Recensito da: Ortnid


VOTI
TRASH: 93/100
Noia: 90/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 90/100
Presunzione della regia: 95/100
Incompetenza degli attori: 100/100



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