26 ottobre 2024

VOLO PER L'INFERNO (aka Flight to Hell)

Di Alvaro Passeri. Con Eric Bassanesi, Basia Ways, Giulia Bernardini, Rory Amadeus. 2003 / USA / Cinemagic

L’incubo del pilota di aerei Don diventa realtà quando, durante un volo privato, dei misteriosi esseri alieni si insinuano a bordo dell’aeroplano trasformandosi in terribili mostri mangiatori di uomini.

Alvaro Passeri, classe 1950, può vantare una discreta esperienza da effettista barra scenografo e solo saltuariamente si è dato alla regia, oserei dire per fortuna per la sanità del cinema, purtroppo per noi di Pellicole dall’Abisso.

Dico purtroppo perché Volo per l’Inferno può tranquillamente considerarsi come uno dei più indecenti e imbarazzanti prodotti che siano mai passati per queste disgraziate pagine virtuali.  Un abominio insensato, raffazzonato, demenziale, trucido, impunemente derivativo, in una parola, sublime.

Quello che balza subito all’occhio è che il buon Passeri, trovandosi evidentemente a corto di budget, ha deciso di fare un uso a dir poco estensivo della computer grafica. Parliamo dell’anno del Signore 2003 e parliamo di un budget a dir poco irrisorio, quindi gli effetti speciali sono più o meno pari a quelli che si sarebbero potuti trovare in un videogioco di un Atari 2600. E non parliamo solo degli alieni, ma anche di quasi tutti gli ambienti, compresi per esempio gli interni e gli esterni dell’aereo.


E gli interni in realtà sono dei pietosi e statici green screen a bassissima risoluzione, talmente poveri e malfatti da suscitare moti di tenerezza, mentre i pochi “prop” fisici sembrano scarti presi dal rigattiere all’angolo, tra divani marroni e lerci, porte bianche a soffietto, finti computer avveniristici di cui non si vede lo schermo e potrei continuare per ore. E dato che siamo sull’aereo Roulette One, in cui dei facoltosi clienti giocano d'azzardo, vedremo in versione virtuale anche roulette, slot machines e giochi vari che si potevano trovare nel 2014 in quei siti truffa tipo
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Accanto a questa allucinante realizzazione tecnica, troviamo una recitazione atroce di quasi tutto il cast, nonché falle logiche grosse come crateri. In sintesi, l’aereo si trova ad attraversare una sorta di tempesta magnetica in cui è annidato uno slime verde che entra nell’apparecchio tramite i motori. Questo magma crea vari danni agli strumenti dell’aereo, tra cui la disabilitazione del pilota automatico, cosa che ci viene detta esplicitamente dal protagonista. Ebbene, nonostante ciò e nonostante ci venga fatto capire che l’aereo stia tipo precipitando, il pilota e la sua co-pilota (la più pigra e incompetente nella storia dell’aviazione mondiale), passano tutta la seconda parte del film in giro per l’aereo a combattere gli alieni. E quindi…chi cazzo pilota l’aereo in quel momento? Boh, mistero della fede.


Com’è misterioso il fatto che in questo aereo si trova davvero di tutto: cestini di plastica per la frutta, pistole, lanciafiamme, asce, martelli, chiodi e assi di legno.

Per quello che riguarda gli alieni, che escono ovviamente da uova giganti (mmh, chissà dov'è l'ho già visto?), lascio che siano le immagini a parlare da sole.






Meraviglia.

Ma c'è anche la regia che ci delizia con assurde inquadrature grandangolari, la fotografia satura di colori acidi e sgraziati, i dialoghi senza senso, i comportamenti totalmente incoerenti dei personaggi, il fatto che ad un certo punto l’aereo deve cambiare rotta perché l’aeroporto di destinazione è in sciopero (???), per concludere con il finale in cui il pilota e una hostess scappano dall’aereo buttandosi da 2000 metri di quota su una montagna sperduta che sembra il render dell’Himalaya, ma che nella finzione filmica dovrebbe essere dietro Phoenix.



‘cezzionale, come direbbe un famoso telecronista. E scemo io che me lo sono visto su Prime Video, quando c'è gratis per intero su YouTube

VOTI:

TRASH: 92/100

Noia: 63/100

Presunzione della regia: 51/100

Ridicolaggine degli effetti speciali: 97/100

Incapacità degli attori: 91/100

 



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