5 giugno 2023

RETROSPETTIVE DALL'ABISSO: Dingo Pictures (Parte Due)


SECONDA PARTE

La Scena Drammatica. Potrebbe sembrare il sunto delle opere della Dingo Pictures, ma invece è il nome del piccolo teatro indipendente di Francoforte in cui Roswitha Haas gravita come figura di spicco. Proprio dai suoi amici attori, la Haas e Ickert assoldano quelli che comporranno il nucleo principale della compagnia: Simone Greiss, Armin Drogat (nomen omen?), Raiija Sikavirta e Thortsein Morawietz. 

Oltre alla manovalanza tecnica, gli attori amici di Roswitha verranno impiegati per un compito che li proietterà direttamente nella leggenda. 

“Dovremmo assumere dei doppiatori per le voci dei personaggi”, osserva Ludwig.

“E con quali soldi?”, chiede Roswitha

“Eeeh...forse con le vasche da bagno racimolo qualcosina...”

“Ma, no lascia perdere! Ci pensiamo noi al doppiaggio”

“Voi?”

“Certo, siamo attori. Non sarà mica così difficile, no?”

E così, al fine di risparmiare sull'ingaggio di doppiatori professionisti, la piccola compagnia di attori decide di prestare le proprie voci ai cartoni animati della Dingo Pictures. Perseo e Sigfrido vengono dunque commercializzati con il doppiaggio tedesco originale di Roswitha and company. Viene giudicato scadente, ma tutto sommato accettabile e comunque in linea con la qualità delle animazioni. Ludwig e Roswitha però non vogliono fermarsi alla sola Germania, la Dingo deve avere respiro internazionale. E così, decidono di ampliare la propria offerta, doppiando i cartoni in altre lingue, in particolare inglese, francese e italiano. 

Ricalcando quanto fatto per il tedesco, si fanno tradurre i copioni e si danno al doppiaggio in lingua estera, fatto in casa. Si sa, però, che in Italia il doppiaggio è sacro, quindi il distributore nostrano (il cui nome è andato purtroppo perduto, la Legocart è probabilmente solo l'azienda addetta al packaging), rigetta il delirante, maccheronico e dilettantesco adattamento originale e assolda dei doppiatori professionisti. A causa di questa imposizione del distributore italiano, la Dingo è però costretta a cedere i diritti delle opere; questo fatto avrà due importanti conseguenze: la prima è che da lì in poi nessun altro cartone verrà doppiato da altri al di fuori degli attori della società e la seconda è che Perseo e Sigfrido spariscono per sempre dai cataloghi ufficiali. 



Dopo aver attinto dalle mitologie greche e teutoniche, la Dingo decide di anticipare la specialità che farà famosa l'Asylum, ovvero il mockbuster. Esce dunque in rapida successione una pletora di cloni Disney: Aladin (1993), Goldie -la versione...Asylum di Bambi- (1994), Il Re degli Animali (1994), Pocahontas (1995), Il Gobbo di Notre-Dame (1996), Balto (1997), Hercules (1997) e Anastasia (1998). 

Si tratta di un elenco parziale, in quanto la produzione della compagnia negli anni '90 è incredibilmente prolifica. Tutti i film mantengono comunque dei tratti in comune che possiamo riassumere qui di seguito:

- disegni orrendi

- animazioni raccapriccianti

- scene ripetute più e più volte all'interno dello stesso film

- disegni di personaggi riciclati all'interno dello stesso film e/o in più film 

- storia solitamente più fedele all'originale che a quella Disney

- scrittura pedissequa e approssimativa

- montaggio atroce

- minutaggio molto contenuto (dai circa 20 minuti al massimo 55)

- musica quasi del tutto assente, quella poca presente è di solito una generica campionatura in linea con l'ambientazione della storia



In senso orario: Perseo, il protagonista di Atlantis (?), Aladino, Esmeralda de Il Gobbo di Notre-Dame, Pocahontas e Anastasia. 


Riguardo al doppiaggio italiano (ma lo stesso si potrebbe applicare al francese e all'inglese) invece riassumiamo le principali caratteristiche:

- volume altalenante

- frasi e/o suoni fuori sincrono rispetto ai disegni

- frasi sconnesse, sgrammaticate, prive di senso, con punteggiature errate tipiche di chi non capisce la lingua che sta leggendo

- errori di battuta

- doppiatori che prestano la voce a più personaggi nello stesso film, spesso non facendo neanche lo sforzo di cambiare il timbro (esempio massimo: Aladino, in cui una doppiatrice presta la voce a TUTTI i personaggi). 

Con queste credenziali, ci si aspetterebbe una vita dura per la Dingo Pictures e invece le loro opere fanno il giro del mondo. I film vengono distribuiti su VHS dalle società Jünger (1992 - 1999), in seguito da Best Buy Movie (2000 -2001) e infine da Best Entertainment, con Jörg Zahradnicek responsabile della maggior parte delle copertine.

Best Entertainment ha anche pubblicato alcune delle produzioni Dingo che Jünger apparentemente aveva ignorato come ...noch mehr Dalmatiner e Atlantis: Der verlorene Kontinent. Durante gli anni '90 e l'inizio degli anni 2000, i film sono stati distribuiti su VHS e DVD nei paesi scandinavi da Danish Video Duplication/Kids Only, e alcuni sono addirittura diventati dei videogames, il più noto dei quali è Animal Soccer World (dal film Das unglaubliche Fussballspiel der Tiere). 



Distribuiti nei paesi europei su Sony PlayStation e PlayStation 2 da Midas Interactive Entertainment e Phoenix Games durante i primi 2000, i videogames non avevano un vero e proprio gameplay. C'era la possibilità di vedere il film e poi di giocare a dei mini puzzle games che non avevano alcuna attinenza col cartone. La Phoenix Games è fallita nel 2010, mentre  il sito della Midas Interactive è ancora online, ma non viene aggiornato dal 2014.


Sul finire di un decennio di gloria, la Dingo Pictures tenta anche degli esperimenti. Ne La Spada di Camelot del 1998, i disegni sono alternati a delle scene con attori in carne e ossa, con Armin Drogat che interpreta un inquietante quanto risibile Merlino (in tedesco con un altrettanto terribile voice over in inglese). 


I tempi intanto sono maturi per raggiungere l'apogeo, con la pubblicazione dell'opera che sarà sinonimo di Dingo Pictures per il resto dei secoli a venire e che farà riecheggiare il suo nome per l'eternità: nel 2000 esce Abenteuer im Land der Dinosaurier.


FINE SECONDA PARTE

A cura di: Vidur




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