1 aprile 2020

ANNO 2020 - I Gladiatori del Futuro (Aka 2020 - Texas Gladiators)

Di Joe D'Amato (AKA Kevin Mancuso). Con Al Cliver, Harrison Muller Jr., Daniel Stephen, Sabrina Siani.
Italia/1982.

2020 Texas Gladiators (1983) on IMDb
Texas post guerra nucleare, 2020.
Quattro (o forse cinque) valorosi uomini a petto nudo hanno stretto un patto, che nessuno di loro per la verità mai spiegherà nel dettaglio allo spettatore. In ogni caso uno di essi romperà questa Santa Alleanza, cercando di approfittare sessualmente di una  Sabrina Siani nel pieno del suo splendore e verrà dunque allontanato in malo modo dal gruppo di giustizieri seminudi (forse, come me, non aveva ben compreso i termini del giuramento). Il reietto non la prende benissimo e, dopo essersi arruolato con i nazisti post apocalittici che mai possono mancare in questo genere di produzioni, assalterà il pacifico villaggio in cui Sabrina e un dei quattro o cinque di prima si erano pacificamente ritirati a vita privata. Gli abitanti del villaggio combattono con la forza della pace, e vengono ovviamente stuprati uccisi e schiavizzati. Ma i membri superstiti del gruppo di giustizieri dopo aver scoperto il misfatto non tarderanno a far piovere piombo e vendetta sull'odiato regime.

Visto che siamo nel 2020 inoltrato e siamo sull'orlo della fine della civiltà occidentale, ho deciso di dare una possibilità a questo film, lanciandomi in una visione ovviamente solitaria (per i motivi che voi tutti conoscete).

Il buon Joe D'Amato si spara tutte le cartucce all'inizio del film, con una mezz'ora scarsa di violenza quasi al limite dell'exploitation, che solo in seguito cercherà rocambolescamente di puntellare con un abbozzo di trama, francamente abbastanza banale. Le citazioni al secondo capitolo di Mad Max, Interceptor - il guerriero della strada (uscito l'anno prima) sono forse fin troppo marcate e sono apprezzabili anche nel trailer che vi propongo a fine articolo. Una produzione che tuttavia risulta alla fine apprezzabile, anche e soprattutto considerati i poverissimi mezzi con cui è stato realizzato. Il regista nella seconda parte del film per forza di cose alza il piede dall'acceleratore, tornado su un tipo di narrativa più tradizionale. Non si tratta di un film particolarmente risibile, e per questo quando si cerca di alleggerire un po' la tensione (ad esempio, con una specie di rissa alla Bud Spencer e Terence Hill svoltasi in una specie di saloon post apocalittico) l'effetto è quasi quello di far innervosire lo spettatore.

Diciamo che i supercattivi potevano anche essere un po' più ispirati...

[SPOILER]
I nostri pochi eroi per poter fronteggiare l'intera armata nazifascista armata di "scudi termici" (cit) che deviano le pallottole, si affiderà agli indiani, che rappresentano probabilmente la parte più ridicola della pellicola, essendo degli appesantiti italiani con delle parrucche alla Arrapaho. Caricheranno i nemici giurati della civiltà a cavallo con archi e frecce, guaendo come cani di piccola taglia presi a calci.
[/SPOILER]

Prova attoriale adeguata al tipo di pellicola; a proposito, perdete cinque minuti della vostra vita per dare un'occhiata alla filmografia di Sabrina Siani, di certo una delle REGINE INDISCUSSE del trash italiano. Un film oggettivamente strano, che tuttavia sembra solo una scusa per mostrare scene gore e scioccanti, evidentemente pensate prima di aver pensato la trama. Un po' come Tolkien che inventa la lingua elfica prima di inventare gli elfi.
No vabè, cancellate l'ultima frase.

A mio avviso, un'occasione persa di fare davvero un film interessante.


Recensito da: Imrahil

VOTO
TRASH: 52/100
Noia: 62/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 50/100
Presunzione della regia: 35/100
Incompetenza degli attori: 67/100




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