2 maggio 2018

7, HYDEN PARK - La casa maledetta (Aka Formula for a Murder)

Di Alberto De Martino (Aka Martin Herbert), con Christina Nagy, David Warbeck, Carroll Blumenberg, 
Rossano Brazzi, USA-ITA/1985
7, Hyden Park: la casa maledetta (1985) on IMDb

Inebriati dal bisogno di recensire dopo il nostro non particolarmente compianto silenzio, fagocitiamo questo thrillerino italo-americano senza troppe pretese che non stupisce né in bene né in male, attirati come imberbi ragazzini (non ci vergogniamo a specificarlo) dalla copertina, e dalla piccola sedia a rotelle visibile, che ha riacceso in noi teneri ricordi risalenti ai tempi del mai troppo citato Bloody Psycho.  Ci rimaniamo un po' male, perchè vi dico subito che questo film non è particolarmente disastroso (anche se neppure sto gran capolavoro) e si perde solo in piccole cose. 

Joanna è una ricca e giovane donna, sfortunatamente costretta su una sedia a rotelle. Prodiga nelle donazioni, ha finanziato un centro sportivo specializzato in atleti diversamente abili. Lei stessa è una promettente atleta, seguita da una sorta di personal trainer di nome Graig, che non vede l'ora di sposarla (chissà perchè...). 
Facciamo un passo indietro: direi ad occhio di una ventina di anni. Tanto indietro infatti dobbiamo andare per comprendere l'origine della disabilità di Joanna, senza spoilerare nulla dal momento che ciò viene mostrato addirittura prima dei titoli di testa. Quando aveva 11 anni Joanna è stata abusata da un finto prete, e nel tentativo di divincolarsi cadde da una scalinata rimanendo paralizzata dalla vita in giu'. Premessa indispensabile per capire l'intero intreccio del film. 

SPOILER
Ovviamente il bel personal trainer non ha nessuna voglia di scammellarsi per il resto della vita una signora disabile:siamo negli anni 80, il buonismo non esisteva. Quello a cui punta in realtà è l'enorme fortuna di cui Joanna è ereditiera, benchè non venga mai spiegato da dove nello specifico questa ricchezza provenga. Il problema è che essendo la nostra protagonista un'anima candida, sta dilapidando il patrimonio in beneficenza e simili, quindi oltre a sposarla in fretta, bisogna anche ammazzarla in fretta, per poi scappare con l'amica complice (O FORSE NO! eh eh eh. vedrete. No, lo so che non lo farete. E non posso neanche biasimarvi piu' di tanto.). La cosa che fa sorridere è che il buon Graig, dopo aver sgozzato mezza Philadelphia, ha escogitato questo infallibile piano per uccidere la moglie: vestirsi da prete e farsi trovare su delle scale per farle venire un coccolone al ricordo dell'aggressione di vent'anni prima. Tattica che provoca solo qualche urlettino in Joanna, che in ogni caso, nonostante le ovvie difficoltà, gliele da pure di santa ragione. 
\SPOILER

Considerate che la prima scena del film è questa:


Voi mi direte: "Embè?". Embè io le bambole negli horror o simili non le tollero, volevo veramente strappare coi denti i cavi del proiettore. Fortunatamente, benchè importante, non si cincischia piu' di tanto attorno a questo maledetto bambolotto. A parte questo, il ridicolo modo in cui si cerca di commettere l'omicidio principale, il film ha una sua linearità, non particolarmente brillante e brioso, ma annovera comunque un paio di colpi di scena godibili. L'unica cosa che mi sento di criticare è la gestione dello scorrere del tempo nel film. Non si capisce se da una scena all'altra sono passati 5 minuti, un giorno o quattro mesi, il che crea un po' di confusione nello spettatore con la palpebra già a mezz'asta come era la mia, e come potenzialmente potrebbe esserlo quella di qualunque spettatore. Ovviamente non c'è nessuna casa maledetta e non è affatto un horror come ci viene fatto credere dalla copertina, vecchi trucchetti. 

Un film tutto sommato perdibile, ma se siete appassionati del genere potreste anche trovarlo piacevole. E non parlo del piacere della comicità involontaria. 

Recensito da: Imrahil


VOTI:

TRASH: 41/100
Noia: 78/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 54/100
Presunzione della regia: 68/100
Incompetenza degli attori: 36/100


SE TI PIACE GUARDA ANCHE: un vecchio thriller qualsiasi. 

3 commenti:

Unknown ha detto...

Apprezzo siate tornati. Grazie.

Unknown ha detto...

Apprezzo siate tornati. Grazie.

ELLEMME ha detto...

"Siamo negli anni '80, il buonismo non esisteva"... e per fortuna, che sto politically correct così asfissiante/censurante del nuovo millennio ha stracciato alla grande gli zebedei!
Ps: in verità anche negli anni '70 si iniziò ad abbattere le censure senza tanti complimenti, per cui non è un caso che la maggior parte dei film "di genere" considerati giustamente "cult", appartengano a questo "ventennio" (già negli anni '90 si era iniziato ad edulcorare molto i generi, quando non eliminandoli o riducendoli a film "direct to video").
Curioso, infine, che moltissimi millennials siano così appassionati di film appartenenti proprio a queste due decadi...

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