11 novembre 2012

MORTAL KOMBAT

Di Paul Anderson. Con Christopher Lambert, Robin Shou, Linden Ashby, Talisa Soto. USA/1995
Mortal Kombat (1995) on IMDb
Mentre la guerra fredda finiva, Capcom e Midway Games stavano per accenderne una (caldissima) sul fronte videoludico, ecosistema in fortissima espansione; Street Fighter e Mortal Kombat erano senza ombra di dubbio i migliori picchiaduro in circolazione in quel periodo e i videogiocatori si schierarono prontamente da una parte o dall'altra, lance in resta. Questa lotta senza esclusione di colpi porterà le due case produttrici a scontrarsi anche sul fronte cinematografico, con l'uscita in rapidissima successione (1994 e 1995) dei film ispirati ai due videogiochi. Street Fighter decide di puntare tutto sul cast, Mortal Kombat sceglie dei totali sconosciuti patrocinati dal Grandammiraglio della Merda su celluloide, Sir Christopher Guy Denis Lambert. Chi avrà avuto ragione?

LA TRAMA
Una volta ogni generazione, all'oscuro della maggior parte della popolazione, viene indetto un Mortal Kombat, un violentissimo torneo nel quale i più potenti guerrieri della Terra si scontrano con le controparti fedeli all'oscuro imperatore di Outworld, che vuole conquistare il nostro pianeta. I patti sono questi: se Outworld vince il Mortal Kombat dieci volte consecutivamente, la Terra diventerà una sua colonia. Siamo al decimo torneo ed i nostri compatrioti hanno perso le ultime nove edizioni... Liu Kang, un cinesino capellone esperto di kung-fu, aiutato da Johnny Cage e Sonia Blade, cercherà di spezzare la catena di vittorie inanellata dagli scagnozzi dell'imperatore e consentire alla terra un migliaio di anni di respiro. Non sarà semplice.

Film pacchiano al punto giusto, nel complesso ben realizzato, estremamente tamarro e con Christopher Lambert, il che fa' di questo lungometraggio potenzialmente il mio preferito di sempre. Ok, ok, ovviamente sto esagerando.. però è un bel film. Senza ombra di dubbio più bello di Street Fighter, ammorbato com'era da caschi blu, buoni sentimenti eccetera. C'è da dire che il target a cui si rivolge Mortal Kombat (e parlo sia del videogioco che del film) è tendenzialmente più "maturo", il che sdogana una quantità fotonica di effetti speciali, alcuni dei quali molto ben realizzati, una trama che verte sulla vendetta e la gloria personale, invece che sui bambini che muoiono di fame e devono essere aiutati da Jean-Claude Van Damme. Gli eroi completamente integri ed innocenti non sono mai stati simpatici al grande pubblico, nessuno si rispecchia in un eroe senza macchia. Ora mi direte che Ryu e Ken, nel film di Street Fighter, erano dei pericolosi criminali e trafficanti d'armi. Tutto verissimo. Ma il loro personaggio è completamente appiattito a macchietta comica. Non voglio dire che Mortal Kombat sia un capolavoro d'introspezione, perchè ovviamente non è così, dico solo che c'è uno studio più approfondito dei personaggi. Il problema è alla base; il videogioco di Mortal Kombat aveva già una trama e dei personaggi molto ben delineati e quindi gli sceneggiatori sapevano già cosa il pubblico si aspettasse. Gli sceneggiatori di Street Fighter hanno dovuto inventarsi in 10 minuti una storia che coinvolgesse tutti i personaggi della serie, che di per se non avevano nulla a che fare l'uno con l'altro.

Se devo proprio cercare il pelo nell'uovo, alcuni personaggi vengono liquidati troppo rapidamente. Goro, un personaggio fondamentale della saga nonchè il più forte combattente dell'universo e vincitore della precedente edizione del Mortal Kombat viene liquidato in neanche due minuti in un combattimento ridicolo ed offensivo (gli danno un pugno nelle palle, con tanto di Christopher Lambert che se la ride). Più in generale, le parti "simpatiche" sono perfettamente e totalmente evitabili in questa pellicola. Capisco la voglia di un regista di sdrammatizzare e di ricordare al pubblico che non sta vedendo un film Tarkovskij, ma lo spettatore sa perfettamente di star vedendo una cagata divertente, e a renderla tale, non è certo la tua battutina da stronzo, sono le BOTTE, il SANGUE, e la VIOLENZA GRATUITA.. tre elementi che a onor del vero comunque non mancano. No, per la verità il sangue manca quasi del tutto, scordatevi le fatality che tanto hanno fatto borbottare le autority all'uscita del gioco.

Ma quindi chi vince? dal punto di vista cinematografico sicuramente Mortal Kombat, e non lo dico solo io, lo dicono i dati:

Mortal Kombat: due lungometraggi, due serie tv e una seria animata

Street Fighter: un lungometraggio e una serie animata.

Per dovere di cronaca ammetto però che la battaglia videoludica alla fine è stata vinta da Capcom, che a tutt'oggi pubblica il suo Street Fighter con cadenza biennale, mentre Midway Games sembra aver chiuso i battenti nel 2009.

Mi sono dilungato troppo, lo sapevo.
In sostanza ci troviamo di fronte a un buon prodotto in assoluto, quasi per nulla ridicolo, godibile, divertente e spensierato. Si, in sostanza un bel film. Cosa ci fa' qui? beh.. ormai l'avevo visto.. può sempre tornare utile ai navigatori che cercano un film trash come monito... Non è tutto oro quel che luccica!

Recensito da: Imrahil


VOTO CLEAN: 78



Se ti piace guarda anche: Street Fighter, ovviamente.

2 commenti:

Darth Gylve ha detto...

Totalmente d'accordo, in proporzione molto meglio anche del film di Tekken, quivi recensito.
Volevo segnalare anche che Sonya Blade è interpretata da Bridgette Wilson, la moglie di Pete Sampras. Lo so non frega un cazzo a nessuno, ma a me sì.

Imrahil ha detto...

L'area prefrontale del mio cervello aveva totalmente cancellato il ricordo di Tekken, se no sarebbe stato sicuramente citato. Molto meglio Mortal Kombat di Tekken.....

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