In occasione dell’uscita di “Io sono leggenda”, l’Asylum presenta questo capolavoro di noia e inutilità, commettendo un terribile errore.
I presupposti per un film pieno di azione e mostri ci sono tutti, con tanto di protagonista campione di Kung Fu, ed è questo quello in cui speravo.
Ma non era abbastanza credibile, sarebbe stato troppo distante dal film scopiazzato, troppo superficiale: serviva il sentimento, il dramma, l’introspezione. Tutto questo trasmesso ovviamente dal nostro amico campione di Kung Fu, e certo non di recitazione. Come si può ben immaginare il risultato è una noia mortale.
Il protagonista, Renchard, è l‘ultimo uomo vivo rimasto sulla terra, o così almeno crede. Nonostante non sia mai stato contagiato in chissà quanti anni (quindi si suppone che sia immune) è terrorizzato dal contatto con i mostri, fatto che si sposa alla perfezione con la sua passione per il Kung Fu devo dire. Perché sparare ad un mostro quando posso prenderlo a calci e poi disinfettarmi ogni volta la gamba, imprecando?
Dalla sua villetta di cartapesta e finestre spalancate, Renchard escogita un piano fantastico per eliminare la piaga, almeno da Los Angeles: far esplodere l’intera città, piano che verrà però minacciato da una chiamata Skype sul suo mac.
Certo.
La chiamata è di una ragazza che vive a LA e ha bisogno di aiuto per fuggirne, e da bravo gentleman Renchard farà la cosa giusta, mandandola a cagare.
Purtroppo per lui i superstiti sono più del previsto e presto riceverà visite da una coppia di ex soldati preoccupati per la ragazza, che gli faranno esplodere casa con un bazooka. Così, giusto per essere convincenti.
Parte quindi la missione di salvataggio, a venti minuti dalla fine del film e ad un giorno dall’esplosione delle bombe e quindi dell’intera città.
[SPOILER]
Anche i soldati sono al corrente delle bombe, e useranno Renchard per muoversi più velocemente, attraverso le fogne, fino in centro città.
Ma la vera natura dei loro scopi si mostrerà presto; la ragazza è infatti la salvatrice delle razza umana, porta nel suo sangue "la cura" e, per questo, i due soldati vogliono ucciderla. Toccherà al nostro eroe portarla in salvo da mostri, pazzoidi ed esplosioni varie.
Lo so, sembra non avere senso, infatti non ha affatto alcun senso.
A parte il delirio su una civiltà marcia che merita di morire, essere infetta e così via, che è messo giusto per non spiegare nulla... ma se volevi uccidere la ragazza, e la città stava per esplodere senza che lei ne sapesse assolutamente nulla, perché diamine hai fatto su tutto sto casino per andare a recuperarla? Non potevi startene a casa tua a guardarla saltare in aria via Skype?
[FINE SPOILER]
Ricapitolando:
1) La trama non torna, tanto per cambiare.
2) Il tentativo di unire la classica vaccata Asylum a qualcosa con un minimo di introspezione ha un risultato tra il tragicomico e il soporifero.
3) Gli umani infetti sono essenzialmente degli zombie, velocissimi nell’arrivare e lentissimi nel combattere, senza nemmeno un minimo di intelligenza o una qualche riserva nell’uscire alla luce del sole. Di conseguenza i combattimenti non possono che far schifo.
4) È inutile cercare una qualche sensatezza in tutto ciò.
Da guardare sorseggiando un buon caffè. Un buon silos, di caffè.
Recensito da Leotorda
VOTI
TRASH: 77/100
Noia: 89/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 78/100
Presunzione della regia: 65/100
Incapacità degli attori: 87/100
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