14 luglio 2012

DEEP FREEZE (aka Ice Crawlers)

Di John Carl Buechler, con Allen Lee Haff, Gotz Otto e Alexandra Kamp-Groeneveld. USA/2003
Deep Freeze (2001) on IMDb

“Cacca culo tette”
Tipica argomentazione di un operaio.


La Geotech è un’azienda responsabile, per questo sta creando un impianto di perforazione petrolifera in Antartide senza trivellare alcunché, semplicemente bombardando il ghiaccio nelle profondità.
Nonostante l’ottima idea e le numerose precauzioni prese (nessuna), la zona sarà colpita da una serie di terremoti che allarmeranno qualcuno a caso in America; sarà compito di un gruppo di ragazzi freschi di università mettere a tacere le voci sul coinvolgimento della Geotech con le continue scosse, senza sapere cosa realmente è stato risvegliato.

Il luogo scelto, l’isolamento dal resto del mondo e le trivellazioni in profondità sono scenari classici per un film horror di livello infimo, ma questo li batte tutti, visto che il misterioso mostro assassino che terrorizza la base ha un problema: non fa paura. Anzi...

[SPOILER]
I ricercatori arrivano in Antartide accompagnati dal loro professore, incontrano i pochi abitanti della base (un maniaco depresso, una scienziata e un manipolo di operai sboccati), i primi personaggi inutili vengono trovati morti e noi capiamo che il mostro non ci verrà mostrato fino a quando non se ne potrà fare proprio a meno, e un motivo c’è. 
Per rimediare, ogni volta che qualcuno viene attaccato, assistiamo ad una serie di “flashate” delle ultime scene in cui quel personaggio era apparso. Senza motivo.
Presto, il maniaco, svelerà ai ragazzi il vero scopo della loro spedizione: il piano diabolico del prof e della scienziata è quello di far saltare tutto in aria e dare la colpa a loro, in quanto incapaci. In questo modo coprirebbero i danni causati in precedenza, ma soprattutto potrebbero scappare con una loro grande scoperta, un animale estinto da milioni di anni, ritrovato ancora vivo nelle profondità dei ghiacci: il trilobite.
Questo verrà definito da uno dei ricercatori come “un incrocio tra un verme e una zanzara”. Ma anche no. 

Ora, se sapete di cosa si tratta avrete capito perché il mostro in questione, pur essendo una versione gigante e carnivora dell’originale, non può far paura e soprattutto non può essere definito né un verme né una zanzara.
Il tenero esserino salta addosso alle persone e sembra quasi volerle abbracciare, forse il loro intento è proprio quello, visto quanto sopravvivono le vittime con quegli affari addosso.
Poi vedono un’altra persona e corrono. Ovviamente non sono affatto veloci ma li vedi con le loro zampette, ce la mettono tutta! Che carini.
[FINE SPOILER]

Ci son stati momenti in cui avrei preso a testate il muro tanto schifo facevano i dialoghi! Quelli tra gli operai erano una serie infinita di insulti, e forse erano anche quelli con più senso.

In conclusione, trama e personaggi sono banali e nemmeno il terribile mostro corre in soccorso al tutto, essendo di tutti gli animali estinti il meno pauroso. Nonostante ciò il film risulta godibile, dato che non annoia quasi mai.


Recensito da: Leotorda

VOTI
TRASH: 79/100
Noia: 55/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 80/100
Presunzione della regia: 38/100
Incapacità degli attori: 81/100 


Se ti piace guarda anche: un documentario sui trilobiti, Shockwave - L’attacco dei droidi, Ice Spiders.

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