8 novembre 2011

SCONTRI STELLARI OLTRE LA TERZA DIMENSIONE (Aka Starcrash)

Di Luigi Cozzi, con Caroline Munro, Marjone Gortner, Christopher Plummer, David Hasselhof. ITA 1978

Starcrash (1978) on IMDb

Stella Star è la migliore nonchè unica guidatrice di navicelle spaziali di tutta la galassia, Akton è un supereroe con dei poteri eccezionalmente straordinari purtroppo concessi ad un uomo eccezionalmente pigro, stupido e svogliato.
Entrambi bighellonano per lo spazio facendosi beffa delle astronavi della polizia spaziale, facendo inversioni a U nelle autostrade spaziali e raggiungendo zone proibite, il tutto dileggiando le pattuglie al loro inseguimento e paventando un'assoluta superiorità verso le autorità.
Nemmeno a dirlo, nel giro di pochi cicli e qualche periodo (unità di misura del tempo in tutto il film che varia dai 15 secondi ai 20 minuti a seconda delle esigenze di scena) vengono catturati, processati e condannati ai lavori forzati, Stella a vita e Akton per 230 cicli.
Non dura però molti cicli la loro prigionia, Stella si stanca presto di buttare palloncini in un buco (questo il suo lavoro) e organizza una rivolta interna tra i lavoratori che si immolano senza motivo per permettere a lei di fuggire.
Nel giro di altri due cicli viene riacciuffata dagli scagnozzi del conte Zarth Arn, che inviano sia lei che Akton alla ricerca della navicella del principe Simon dispersa fra le stelle proibite.
Il motivo di ciò è ignoto non solo a noi, a Stella e ad Akton, ma anche al regista e al cast tutto del film, del resto Stella è la miglior pilota e Akton il miglior navigatore della galassia.
In compagnia di un uomo dalla testa ricoperta di farina, Thor, e un robot chiamato Elle partono alla ricerca.
Il primo pianeta su cui atterrano è abitato da delle scosciate amazzoni molto anni 70' che uccidono gli uomini ma sono sopraffatte dalla forza bruta e invereconda di Stella che riesce a fuggire, al loro inseguimento si lancia (si fa per dire) il più lento, malfermo e scalcinato mostro ferroso della storia che viene abbattuto con facilità irrisoria dall'astronave.

Il secondo pianeta non ha nememno la grazia di un abitante, è un pianeta freddo dove scopriamo del tradimento di Thor che stordisce l'inetto Akton, il quale però resuscita dopo qualche ciclo e sconfigge Thor, qui ci viene rivelato che fra i poteri supernormali di Akton, oltre a creare delle inutilissime luci dalle mani, c'è anche quello di riflettere raggi laser. Nella scena anche un gustoso congelamento di Stella che viene mantenuta in vita da Elle e successivamente scongelata e sbrinata in un grosso forno a microonde.

Arrivano al terzo pianeta, abitato da cavernicoli che fanno letteralmente a pezzi Elle, Stella è salvata all'ultimo da un uomo misterioso che la conduce nella sua grotta.
Scopriamo che trattasi del principe Simon, indossante per l'occasione la maschera di Agamennone spara laser.
Il film, abbondantemente e già da diversi cicli ad un punto morto, non potrebbe affatto proseguire senza qualcosa di totalmente senza senso, e puntualmente eccolo qua:
Arriva Akton, tranquillamente rimasto sull'astronave a pensare a quanto è figo avere superpoteri a propria discrezione anche se sei nato stanco, che si inventa un'altra capacità:  sapere cosa accade nel futuro.
Questo potere risulta indubbiamente utile, visto che conduce dritti dritti i quattro alla sala di comando svelando loro la trama del film.
Purtroppo ad attenderli c'è il conte Zarth Arn che decide di farli saltare in aria con tutto il pianeta, per l'occasione ha anche invitato l'imperatore che arriverà di lì a poco.
Lascia però a sorvegliarli due robot con una sciabola che assomigliano più a due appendini, almeno nel loro muoversi.
Con estrema calma e semplicità vengono presto sconfitti, cade solo Akton, ferito di striscio ma che decide di rimanere lì nonostante le suppliche disperate e lagnose di Stella.
Le suppliche disperate e lagnose di Stella terminano in vero presto, quando si accorge di avere un principe con cui amoreggiare invece che un sottosviluppato con superpoteri inutili.
In quel momento arriva l'imperatore, che quando scopre che il pianeta sta per scoppiare fa quello che un po' tutti gli imperatori spaziali fanno: ferma il tempo per due cicli.
Inizia così la guerra Imperatore versus Conte.

Se il conte spara raggi laser potentissimi, dall'altra parte l'imperatore lancia dei capsulotti gialli che sfondano le vetrate della navicella dell'imperatore, si aprono ed escono due soldati armati di cerbottana che non hanno nemmeno il  tempo di alzarsi in piedi che vengono subito colpiti.
Nonostante questo effetto a sorpresa sia redicolarmente inefficace l'imperatore sacrifica tutte le sue truppe così ed è molto stupito quando si accorge che non ha più un esercito, già scarno in partenza a dire il vero.
Ma è l'imperatore, foriero di idee e strategie di battaglia, non un cretinetti qualunque!
Come fanno i grandi della storia se messi alle strette, decide ancora una volta di contare sull'effetto a sorpresa, e cosa c'è di più sorprendente che attaccare il conte con un'isola spaziale proveniente dalla quarta dimensione?
L'isola pilotata da Stella e da Elle, inspiegabilmente ricomposto ( "il perchè te lo spiego dopo [ il film]" risponde alla sbigottita Stella), si schianta contro l'astronave del conte sorpresissimo da una trovata tanto cialtrona quanto pretestuosa, Elle e Stella si salvano e tronano all'astronave dell'imperatore a nuoto nello spazio.

Plagio clamoroso e senza ritegno di Star Wars (uscito l'anno prima) Star Crash si propone arrogantemente come un filmaccio vigliacco e senza senso, ogni situazione contorta del film è risolta con superpoteri pazzi,  spiegazioni frettolose o addirittura senza motivare l'accaduto.
La piattezza degli attori, lo squallore degli effetti speciali, l'inconsistenza della trama classificano questo film  molto in alto nella nostra classifica, è goffamente evidente la trasposizione nello spazio di personaggi provenienti da un'altra epoca, che rendono cosmico ogni oggetto semplicemente postponendoci la parola "spaziale"  (cannone spaziale, elmo spaziale, tergicristallo spaziale e via dicendo), i costumi poi variano dal completo Luigi XIV in vestaglia del conte alle cuffiette d'oro dei soldati.
Come scritto da Gerry Shamray sul "Sun Newspaper of Cleveland" e come esposto dal nostro Vidur in sede di commento Caroline Munro è l'unico motivo per il quale una persona dotata di cervello dovrebbe vedere questo film. La pellicola ha comunque vinto un non troppo prestigioso Saturn Award nel 1980 come miglior film straniero, era però l'unico in gara (ahimè è vero!)
Insensato, inconcludente, inespressivo, in altre parole: Imperdibile!

Recensito da: Ortnid

VOTI
TRASH: 95/100

Noia: 64/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 95/100
Presunzione della regia: 95/100
Incompetenza degli attori: 89/100


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1 commento:

Anonimo ha detto...

In realtà Cozzi si ispirò al libro non al film che non era ancora uscito.
Andate a Roma a via dei gracchi a conoscere Cozzi, persona di rara simpatia .

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