17 giugno 2011

KORANG, LA TERRIFICANTE BESTIA UMANA (aka NIGHT OF THE BLOODY APES)

Di Renè Cardona, con Norma Lazareno, José Elias Moreno, Carlos Lopez Moctezuma, Noelia Noel, Agustin Martinez, la Scala. Messico 1969

Night of the Bloody Apes (1969) on IMDb

Nonostante siano passati quarant'anni dalla realizzazione di questa pellicola la critica di Pellicole dall'abisso è molto divisa sulla valutazione di questo film, forse perché sono passati pochi minuti dalla sua visione o forse perchè, dopo tanto trash, ormai non ci si stupisce più di nulla. Il parere dffuso è che questa produzione possa passare tranquillamente in secondo piano tra gli sbadigli generali, vuoi per la mancanza totale di contenuti vuoi per la galoppante noia che cavalca l'intera durata dei suoi aberranti 78 minuti.
Ma procediamo con ordine.
La protagonista assoluta del film è indubbiamente la virtuosa e appariscente Scala della casa del regista, una presenza molto felliniana, spigliata, intrigante, solare, si distingue dagli altri attori oltre che per la sua importante forza scenica anche per lo charme e per le battute mai banali (a differenza di tutto il resto del cast), non è un caso che compaia in almeno metà delle scene del film e che sia inquadrata da più prospettive.
Dopo un giusto tributo alla protagonista passiamo ai personaggi secondari.
Il pluridiffamato Dottor Kaufmann, cardiorangochirurgo specializzato in scienza delle merendine all'università di Ocopoli, dirige poco brillantemente un ospedale e nel tempo libero conduce turpi esperimenti nello scantinato sotto la Scala assieme al suo servo zoppo a cui ha salvato la vita anni prima (la sua zoppitudine comporta un incremento del 50% della durata di tutte le scene del film, in particolare quando sale e scende dalla Scala). L'esimio dottor Kaufmann, pur non disponendo di una moglie, dispone di un figlio, sfortunatamente gravemente ammalato e lì lì per tirare le cuoia, il figlio giace per tutto il film in un letto sopra la Scala. Seguono altri personaggi assolutamente minori, come il poliziotto gnogno e la sua fidanzata wrestler (con notevoli sensi di colpa) che però hanno in poche occasioni l'onore di calcare la conturbante Scala.
La trama è semplice, per impedire la dipartita del figlio il dr Kaufmann gli impianta un cuore di Gorilla (chi non lo farebbe per curare la leucemia?) e dopo una spiegazione scientifica che nemmeno il vostro cane Fido potrebbe dare si accorge che il figlio si trasforma periodicamente in Gorillone assassino (leggasi bolso messicano pitturato male). Questa terrificante bestia umana (cit.) se ne va in giro a sconvolgere la siesta messicana e a violentare ignare fanciulle, portando addirittura un burrito della polizia messicana a dichiarare "sembra una di quelle stupide pellicole dell'orrore (dall'abisso NDR)".
Alla fine, dopo l'ennesimo misfatto il mostro viene ucciso dalla polizia (che banalmente gli spara) e il padre fra le lacrime si riabilita salvando una bambina (una giovanissima Dolores De Panza), in tal modo gli sono perdonati tutti gli orrendi crimini commessi dal suo figlioccio.

Forse non tutti sanno che...
- José Elias Moreno (il dr Kaufmann) e morto per una frattura al cranio pochi giorni dopo la realizzazione del film, nella pellicola una sua paziente viene uccisa da lui, si trovava nel suo ospedale proprio per una frattura al cranio.
- La colonna sonora del film è stata votata da una giuria internazionale come la seconda più brutta mai creata in Messico nel 1969 per film con mostri obesi e servi zoppi.
- Ortnid ha recensito tutte le pellicole inerenti al messico di questo sito, forse anche Ortnid è messicano?
- Il film a velocità normale e senza la Scala durerebbe 5'45", esattamente come l'intervallo lavorativo medio tra una siesta e l'altra in Messico.
- In Messico le donne fanno wrestling, ma solo quelle senza baffi, le wrestler messicane sono tutte straniere.
- Se leggi al contrario il titolo originale del film, lo moltiplichi per 2, aggiungi 1, elevi tutto al quadrato, aggiungi 4 volte il titolo del film, sottrai 1, dividi per 4 volte il titolo del film e lo leggi al contrario otterrai un noto film messicano molto simile a questo (provare per credere!).
- Non è vero che tutto fa brodo è lombardi il vero buon brodo.
- Marco Antonio Andolfi si è liberamente ispirato a questo film in "La croce delle sette pietre".
- Quando avviene un crimine in Messico è abitudine formare dei capannelli di persone tipo mischia da rugby agli angoli delle strade, in tal modo è più semplice far defluire la fuga del ricercato in questione.
- Per girare le scene del trapianto di cuore sono state usate vere immagini di un'operazione riguardante tutt'altro (almeno spero).
- Il film è inspiegabilmente vietato ai minori di 18 anni, difatti piccole parti potrebbero essere ingerite o aspirate.
- E' stato tradotto in 3 lingue con 9 titoli diversi, tra cui horror y sexo, nonostante nel film non sia presente sexo e nemmeno troppo horror, è stato riedito due volte e incluso in svariati cofanetti, perché?

Recensito da: Ortnid

VOTI
TRASH 85/100
Noia 96/100
Ridicolaggine degli effetti speciali 70/100
Presunzione della regia 75/100
Incapacità degli attori 75/100



SE TI PIACE GUARDA ANCHE: "La croce delle sette pietre"

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