14 gennaio 2011

RATS (aka Killer Rats)

di Tibor Takàcs, con Sara Downing, Bailey Chase, Denise Dowse e Ron Perlman (per l'occasione "Perlam" sulla copertina..). USA/2003/Nu Image

Killer Rats (2003) on IMDb

"GNUAAAAURLLL" 
il terrificante verso della matriarca dei ratti

All'alba del 14 gennaio, ecco la prima recensione del 2011 di pellicole dall'abisso!

Degli addetti delle fogne in canottiera stanno svolgendo il loro ''lavoro'' ed avendo una squisita conversazione su quanto sia buono il parmigiano sulla pasta, quando ad un certo punto si perdono. Controllando su un rotolo di carta da parati, che vorrebbe essere la mappa della rete fognaria, e non riscontrando alcuna affinità con l'ambiente circostante decidono di tirare giù un muro. Fatto il buco uno dei due infila la testa per guardare e... GNUAAAAURLLL.
Nel frattempo la bella Samantah viene condotta per ordine del giudice in un nosocomio pieno di pazzi e di drogati. Il dottore che la prende in cura sarà il dottor Wilson, interpretato dall'ormai celebre attore Ron Perlman (Il nemico alle porte, Il nome della rosa, Hellboy e molti altri), che nonostante sia l'unico interprete di un certo spessore (spessore.. una vera e propria vetta olimpica considerato il film), è stato ulteriormente umiliato dai distributori italiani che sono riusciti a sbagliare a scrivere il suo nome sulla copertina del dvd. Ben presto lo spettatore scoprirà che Samantah in realtà si chiama Jennifer, ed è una giornalista che vuole indagare sui metodi terapeutici usati nell'istituto. Lo si evince anche dal fatto che sia una persona assolutamente normale e che non abbia alcun comportamento strano, ma a nessuno importa. Nonostante il nosocomio sia una rinomata struttura ad altissima sicurezza, i degenti si muovono come meglio credono all'interno, anche perchè le efficacissime e solide porte di contenimento sono tutte rigorosamente aperte. Aggiungiamo a ciò l'insana curiosità tipica dei personaggi di tutti i film dell'orrore e ben presto avremo una fila di malati mentali diretti nello scantinato del nosocomio dove hanno trovato dimora mamma ratto gigante e un sacco di altri topini.



La trama del film è ovviamente scontatissima e la regia abbastanza scolastica, ma tutto sommato il film è godibile, ha un certo ritmo ed è mediamente divertente, diventando a tratti esilarante: ad esempio i tizi della disinfestazione sono innanzitutto dei babbei allucinanti (tanto da lasciar le dita nelle trappole per i topi) ma soprattutto combattono i ratti con dei raggi laser tipo ghostbusters e facendoli esplodere, il tutto con degli effetti che definire patetici sarebbe un complimento. In secondo luogo mamma-ratto è un ratto sopramisura, ma in realtà è grande poco più di un cane da appartamento. Si, proprio quelli che si mettono ad abbaiare per due ore ad alla fine prendi a calci. Peraltro abbaia, se non fosse stata prodotta nella solita merdosissima CGI avrei scommesso fosse il cane del regista. Nulla di particolare per quanto riguarda gli attori, una performance tutto sommato dignitosa per tutti.

Questa pellicola non è una pietra miliare del cinema trash, ma sicuramente è una valida alleata quando si tratta di ravvivare stanche serate nebbiose, come questa, e per farsi quattro risate davanti ad una birra in lattina da pezzente. Consigliato.

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 83/100
Noia: 51/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 76/100
Presunzione della regia: 54/100
Incapacità degli attori: 35/100




SE TI PIACE GUARDA ANCHE: Bats, Slugs, Frogs.. e le altre migliaia di film che hanno per titolo il nome in inglese di un animale al plurale

3 commenti:

Vidur ha detto...

Bastardi! Avete fatto un cineforum mentre io mi slogavo la caviglia giocando a calcetto per la 467342294359259305esima volta...
Me la pagherete...Sutra sutra demago pelagos sutra...

Rossini Fausto ha detto...

La prossima volta vieni a giocare con me che ci divertiamo.

Carlo Garavaglia ha detto...

allora Vidur infortunato punta, Rossini prima riserva

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