Di Howard Avedis, con Christopher George, David Wallace, Bill Paxton. USA/1983
Attirati dall'assoluto squallore della confezione del DVD, totalmente privo di alcuna informazione in merito a regista, attori o quant'altro, decidiamo di buttarci su questo misterioso “Mortuary” (da non confondere con l'omonimo film di Tobe Hooper del 2005, una merda inguardabile).
Mai giudicare un libro dalla copertina si dice, ma in questo caso possiamo tranquillamente affermare che la povertà della confezione, rispecchia pienamente la fiacchezza e la prevedibilità di questo film.
Il prologo ci mostra l'assassinio del Dottor Parsons nella sua piscina. Anni dopo Greg e il suo amico Josh si recano alle onoranze funebri dove lavorava Josh, per recuperare dei copertoni in qualità di risarcimento per l'ingiusto licenziamento (che fa anche rima). Lì scopriranno però il capo di Josh, il signor Andrews, e la madre della ragazza di Greg, Christie, impegnati in una seduta spiritica. Mentre Greg è ancora intento a guardare la seduta, Josh viene brutalmente ucciso da uno strano individuo col mantello e il face painting. Da qui in poi, Greg e Christie, cominceranno a cercare Josh e a scoprire chi è l'assassino. Intanto la ragazza continua a soffrire di incubi e sonnambulismo per la drammatica morte del padre, il dottore ucciso all'inizio.
Sembra un po' contorto, ma in realtà non lo è affatto, tanto più che nei primi quaranta minuti non succede assolutamente nulla e il ritmo è catatonico. Nella seconda parte si ravviva un po' con il rientro in scena dell'assassino, la cui identità misteriosa è talmente scontata da far cadere le palle.
[SPOILER]
Ovviamente si tratta dello strano figlio di Andrews, Paul, interpretato da un giovanissimo Bill Paxton (Apollo 13), che offre una prova più che dignitosa, soprattutto se raffrontata alla totale insipienza del resto del cast.
[FINE SPOILER]
In realtà “Mortuary” non è così male: dalla seconda metà in poi il film riprende ritmo e si lascia abbastanza vedere e c'è anche una discreta quantità di cagate con cui farsi quattro risate, in particolare nell'infinita sequenza dell'inseguimento.
Per gli amanti, c'è anche una buona quantità di splatter, un paio di tette e anche un interessante finale aperto, totalmente inutile e senza senso.
Insomma ci troviamo davanti ad un prodotto mediocre un pò in tutti i settori, del tutto perdibile ma con qualche spunto divertente e affascinante.
Solo per i duri e puri.
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 72/100
Noia: 75/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 56/100
Presunzione della regia: 81/100
Incompetenza degli attori: 45/100
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