28 giugno 2010

SPEED DEMON

di David Decoteau con Colin Stark, Mark Ian Miller, Candance Moon USA/2003/The Asylum

Speed Demon (2003) on IMDb

“Miiiicheleeeeeeeet”
L'invocazione rivolta allo speed demon Michelet dai suoi accoliti

Tornato da un viaggio dopo la morte del padre, Michael scopre il suo gruppo di amici cambiato. La città non sembra piú la stessa e la banda rivale capitanata dal nemico di sempre Otto è diventata ancora piú aggressiva. Sulle strade californiane si consumano corse ad alta velocità e la posta in gioco sarà scoprire chi ha ucciso il padre di Michael
Quei furbacchioni dell'Asylum per nulla al mondo si sarebbero lasciati scappare la possibilità di produrre un loro clone pezzentissimo di “Fast And Furious”, ma visto che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi anche loro hanno commesso un gravissimo errore ovvero affidare la regia del tutto a David Decoteau! Già me la vedo la scena:
Asylum: “Vorremmo fare un clone povero di Fast and Furious sperando che la gente se lo compri per sbaglio, che ne dice Mr. Decoteau?”
David: “Si può fare anche se preferirei una storia ambientata in un college con una confraternita...”
A: “Ancora?!! Dai David proviamo qualcosa di nuovo...”
D: “D'accordo, d'accordo...”
A: “Ah ci sarebbe un problema... Non abbiamo soldi per fare più di una corsa di macchine e abbiamo solo due macchine... Come si può fare?”
D: “Nessun problema chissene frega delle macchine e delle gare tanto ci metto i ragazzetti in boxer e vedrete che viene bello uguale, anzi di più.”
A: “Va beh se lo dici tu...”
E così fu, in “Speed Demon” di corsa di auto ce ne é una sola all'inizio, che tra l'altro si svolge ad una velocità ridicola (probabilmente perché superare i 60 all'ora avrebbe comportato una polizza assicurativa troppo cara per il budget a disposizione) e poi basta, seguono rituali in boxer dei cattivi, le giornate passate in boxer dal protagonista, le flashate bianche, la musica elettronica e via dicendo.
Va beh ma se non corre in auto che fa il nostro Micheal? La risposta é niente, se ne sta in boxer lì a poltrire tutto il tempo mentre a sgominare la banda rivale ci pensa il suo Speed Demon di fiducia. Oddio non che sia una gran fatica visto che si tratta solo di investire in auto i vari membri della gang, che uno alla volta (a piedi ovviamente perché di macchine ce ne erano solo due ed una se la sono subito giocata) vanno a tentar di prendere Micheal; del resto ben gli sta visto che hanno evocato lo Speed Demon più fuffone del mondo, che in barba alle decine di rituali fatti in suo onore, fa quello che fa Micheal ovvero una sega di niente.
Che aggiungere? Per gli amanti del trash il binomio Asylum più Decoteau é una garanzia, per chiunque altro, che mai dovrebbe accostarsi ne all'uno ne all'altro, beh statene alla larga il più possibile.

Recensito da: Azagthoth

TRASH 81/100
Noia: 60/100
Ridicolaggine effetti speciali: 75/100
Presunzione della regia: 50/100
Incompetenza degli attori: 77/100







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25 giugno 2010

IL BOSCO 1 (aka Evil Clutch)

di Andrea Marfori. Con Coralina Cataldi-Tassoni, Diego Ribon, Luciano Crovato. Italia/1988/Troma

Il bosco 1 (1988) on IMDb

Il “Bosco 1” è semplicemente l'antifilm. Cioè è tutto quello che un film non dovrebbe mai essere; visto che siamo in un blog di film di merda, direte: “che bello, farà ridere!” e invece no.
“Il Bosco 1” ti lascia in uno stato prima catatonico, poi annoiato, poi disgustato, poi incredulo, poi imbarazzato, a tratti divertito, a tratti depresso e alla fine senza voglia di vivere.
La “trama” del “film” (notare le virgolette) è stata probabilmente scritta su un tovagliolo con una bic rotta, mentre Marfori ordinava dell'LSD. Una coppietta arriva in un paese disabitato, incontra un losco figuro che racconta loro una storiella del terrore, vanno a fare una gita in un bosco, si trovano in una casa maledetta in compagnia di una strega e poi bla bla bla..insomma come originalità non c'è male.
La prima parte è di una noia mortale, ma di quelle che ti fa urlare allo schermo: “dai cazzo fa succedere qualcosa”.
7 ore della macchina della coppietta che va per strada, 7 ore dell'interno della macchina con la coppietta che finge di parlare con della musica sotto, arriva la strega dell'incipit, non succede un cazzo, incontrano il “personaggione” del film.
Il personaggione è uno scrittore che va in giro su una moto, con un impermeabile bianco, un caschetto e occhiali da aviatore e che parla col vocalizzatore perchè ha avuto un tumore alla gola. Il suddetto personaggione dovrebbe fare paura o chissà cosa, invece riesce solo a farti innervosire ulteriormente. Durante la sua filippica sui Cimbri (sì, i Cimbri) non puoi fare altro che non ascoltare un cazzo e sperare che tutto ciò finisca presto.
Quello che colpisce è l'assoluta mancanza di idee del regista che oltretutto si crede dio, altrimenti non si spiegherebbero i 7000 ore di inutili pianosequenza sulla coppia che cammina per il bosco, sul “personaggione” che cammina per il bosco, sulla strega che li guarda maliziosa da lontanto e cammina per il bosco, sulle nubi oscure che coprono la luna sul bosco, sui ruscelli che scorrono nel bosco, gli alberi del bosco...ma porca troia, se non sai che cazzo mettere cosa lo fai a fare un film????!!!!
Comunque sia, dopo tutto questo inutile tedio, la coppietta e la strega arrivano finalmente a questa cazzo di casa verso cui camminavano da ore. Casa è una parola grossa, una stanzaccia con del fieno per terra e un orologio a cucù sulla parete.
Da qui in poi è il delirio, una serie di scene di una stupidità sovrumana, totalmente slegate fra loro e collocate a caso, senza il minimo senso logico-temporale, condite dal comportamento assolutamente idiota di tutti (tutti...4 più uno zombie, un povero coglione con della merda bianca in faccia) gli attori in scena e da effettacci speciali della recita dell'oratorio...
[SPOILER]
In ordine sparso: la strega si trasforma e diventa cattiva, arriva lo zombie, loro scappano, poi boh non mi ricordo, poi diventa cattivo anche lui, lei scappa, lui inizia a far sesso con la strega, un albero prende vita e con delle radici di plastica lo vuole uccidere, arriva il personaggione con un ascia che viene ucciso in 1 secondo dalla strega, lo zombie amputa le mani a lui a pietrate, lui torna da lei con le mani amputate, lei: “vado a cercarti dell'acqua fresca” (notoriamente un toccasana quando perdi le mani), lei va cercare l'acqua in una catacomba (notoriamente il posto migliore per trovare dell'acqua), lo zombie arriva e stacca la testa a lui, lo zombie insegue lei nella catacomba con una falce,risorge da zombie il personaggione, nel frattempo la strega non mi ricordo cosa fa ma esce da una scena con dei ridicoli occhi posticci gialli che non le fanno vedere dove va e quindi cammina a caso per il set, lei viene assediata nella casa, trova per caso una motosega con cui uccide il peronsaggione-zombie, uccide con la luce del sole riflessa in uno specchietto l'altro zombie, lei riesce a scappare, 12 ore di pianosequenza di lei che corre piangente per il bosco, lei che dice “Grazie dio della luce”, ultima scena con la strega che riprende vita (non so che cazzo di fine avesse fatto). Fine.
[FINE SPOILER]
Ci sono stati momenti durante la visione in cui mi sono chiesto se questo film fosse uno scherzo...e dire che io di merda in celluloide ne ho vista a camionate...una cosa da non credere.
Ripeto, non fa ridere (almeno a me e ai miei soci di visione), questo film ti lascia una profonda malinconia interiore e un profondo imbarazzo per le persone coinvolte in tutto ciò.
Ultima annotazione sugli attori: Coralina Cataldi-Tassoni (attrice feticcio di Dario Argento, noto per scegliere gente che non sa minimamente recitare) sembra un clone mal riuscito di Cindy Lauper, lui è un cane di merda, la strega è vecchia, cessa e incapace, il personaggione non è giudicabile perchè secondo me è cerebroleso dalla nascita, lo zombie è uno zombie, cosa volete che faccia.

“Il Bosco 1”...ma porca puttana...


Recensito da: Vidur

VOTI:
TRASH: 20/100
Noia: 80/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 99/100
Presunzione della regia: 100/100
Incompetenza degli attori: 100/100

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22 giugno 2010

SANGRAAL - La Spada di Fuoco (Aka The Sword of the Barbarians)

Di Michele Massimo Tarantini, con Pietro Torrisi, Yvonne Fraschetti e Mario Novelli, Italia/1982/Filmline

The Sword of the Barbarians (1982) on IMDb

"Siamo una popolazione pacifica."
Sangraal dopo aver sterminato un esercito

"SANGRAAAAAAAAAL!!!!"
Il sacerdote Nanuk su qualsiasi cosa

La pacifica popolazione delle pianure viene attaccata e sconfitta da una bellicosa tribù vicina ed è così costretta a cercare una nuova "terra promessa". Il loro ''Mosè'' è questo Sangraal, figlio del defunto re, che prende la guida del suo popolo  e che si rivela essere uno degli eroi più scarsi della storia del cinema. Prima viene spernacchiato dal suo popolo perchè non riesce a trovare un posto dove stabilirsi, poi offre aiuto (per la verità non richiesto) alla bella  figlia di un capo tribù intenta a combattere contro i tirapiedi di un pericoloso sacerdote, di nome Nanuk, che preleva giovani fighette per sacrificarle alla sua dea. Bella per te, Sangraal, se non fosse che un minuto dopo arriva Nanuk in persona e pialla il buco del culo a lui, a sua moglie, a tutto il suo popolo e pure al resto del villaggio che sciaguratamente aveva eletto Sangraal a suo protettore. In finale sopravvivono lui, la figlia figona del capo del villaggio e un cazzo di cinese che non si sa da dove arriva e rompe le palle ogni due per tre con i proverbi del suo paese (ma proverbi tipo, ''al mio paese  dice che se  tu pulisce culo e acqua tloppo calda, se aggiungele aqua fledda meglio.." eeeh, la saggezza popolare). Bene, quello che si ripropone di fare Sangraal è di riportare in vita la sua amata ed intraprende con i suoi nuovi compagni di viaggio un periglioso viaggio alla ricerca dell'unica persona che può aiutarli. Non temete, anche se ho scritto molto non ho spoilerato nulla.. questo è infatti ciò che accade nel primo quarto d'ora, e direi che con la storiella posso fermarmi qui.
Per quanto riguarda il film.. come avrete immaginato ci troviamo di fronte ad un clone di Conan il Barbaro, quindi aspettatevi generosissimi mutandoni di pelo, donne mezze nude e tutto il resto. Quello che mi ha stupito (almeno all'inizio del film) è la qualità degli effetti speciali.. Certo, è molto più economico allestire un film fantasy che un film di fantascienza, ma sono rimasto veramente colpito dalla qualità degli sbudellamenti , delle mutilazioni eccetera, soprattutto tenendo conto che stiamo parlando di un film del 1982! 
[SPOILER]
Ovviamente tutto il buon lavoro viene vanificato con l'apparizione dei ''mostri delle caverne'' che altro non sono che persone nude pitturate di verde con in faccia un sacchetto di carta.
[FINE SPOILER]
La trama.. cosa volete.. nulla di speciale ovviamente, ma quello che ci si potrebbe aspettare da un clone di Conan il Barbaro, e idem per la recitazione. In tutta onestà non penso sia stato studiato per essere un film di serie b, ma per essere la vera risposta italiana al molto più celebre film con Arnold Schwarzenegger.
Una cosa ho trovato molto divertente, ma forse sono solo io.. ed in ogni caso si tratta di un dettaglio: Sangraal possiede una fighissima spada lucente lunghissima, possente e magnificente. Chissà come schizzeranno le teste con un'arma del genere! beh.. non lo sapremo mai.. perchè la usa esclusivamente per fare il figo, tipo per piantarla a terra e dire frasi ad effetto. Quando si tratta di combattere utilizza una specie di coltellino svizzero di plastica! Gli avranno detto ''Oh, mi raccomando la spada buona non romperla eh.. che quella abbiamo.."
Bene. eccoci al verdetto.. direi deluso dal punto di vista trash, ma piacevolmente colpito dal punto di vista estetico in generale. Però qui si recensiscono solo b-movies.. quindi le sue valutazioni non saranno certo stratosferiche.

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 64/100
Noia: 63/100
Ridicolaggine effetti speciali: 52/100
Presunzione regia: 87/100
Incompetenza degli attori: 68/100



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21 giugno 2010

DÜNYAYI KURTARAN ADAM (aka "Turkish Star wars")


Di Çetin Inanç, con Cuneit Arkin e Aytekin Akkaya, TUR/1982

The Man Who Saved the World (1982) on IMDb
Schwiss, ptrrruull, bradabong, queuqueuqueu, papparappa tratapan……aiuto aiuto il mondo è in pericolo! Siamo nel 1982 e il Millennium Falcon sta per distruggere la terra, ha già raggiunto le piramidi, la cappadocia, portando distruzioni, bombe, morte, frane, fuochi, la terra non resisterà a lungo …. ma ecco che ad un tratto si sente una musichetta famigliare, ma si è quella di Indiana Jones, forse sta arrivando proprio lui a salvare la terra, o forse arriverà Obi Wan Kenobi o forse un muscolosissimo eroe ….
No.
Arriva un tipetto piuttosto buffo, alto circa un metro e un cazzo, brizzolato, seguito da una sorta di ridicolo tirapiedi, l'inquadratura indugia su di lui per un tempo assolutamente spropositato, non c'è dubbio, l'eroe è proprio lui.
Da ora in avanti il film è una sequenza ininterrotta di calci, pugni, lanci di sassi, calci a sassi che esplodono, pugni che esplodono, armi in cartone, scene vigliaccamente rubate ad altri film, zombies in carta igienica, salti montati in sequenza 5 o 6 volte di fila in modo da far sembrare il salto più lungo, rumori di spari palesemente fatti con la bocca e ogni povero mezzuccio che possiate immaginare per simulare dei combattimenti.
Non manca la tenera presenza femminile, una turca magra ,bionda e muta che fa presto breccia nel cuore di cartapesta dell'eroe, come anche il piccolo bambino che cerca di emularne le imprese.
Turkish Starwars è un film che vi stupirà sicuramente, sotto qualsiasi aspetto lo guarderete rimarrete esterrefatti, rimanderete all'indietro all'infinito le scene in cui l'eroe colpisce con potentissimi calci dei pupazzi assolutamente inanimati, dove la parte superiore del gabibbo (perchè di gabibbo si tratta) è semplicemente appoggiata sulle gambe, rimarrete allibiti nel vedere come, per simulare la decapitazione del cattivo di turno, il regista non provi nessuna vergogna nel mettere un cartoncino traballante davanti alla telecamera per nascondere mezza testa, proverete una forte emozione nell'accorgervi che i rossi mostri cattivi non compaiono mai in gruppi di più di 5 causa mancanza comparse.
Una misera recensione non rende tuttavia giustizia all'arroganza recitativa di Cüneyt Arkın (di cui prendo atto con sgomento dal suo sito personale che ha partecipato a oltre 300 film Turchi, tutti con la stessa espressione ovviamente  www.cuneytarkin.com.tr) ma una visione, meglio se ripetuta, potrà sicuramente lasciarvi un ricordo indelebile della impegnata filmografia turca anni 80.
Introvabile in Italiano (ma la cosa è totalmente ininfluente nella sua comprensione) è stato presumibilmente girato su carta igienica o forse su di un Super8 millimetri di riciclo, la sua visione è considerata all'unanimità una pietra miliare nella filmografia di infima serie, se riuscite ad arrivare alla fine potrete andarne orgogliosi con gli amici (con gli amici cultori del genere ovviamente, gli altri vi toglieranno il saluto immediatamente).

Recensito da: Ortnid

Voti:
Trash: 94/100
Noia: 70/100
Ridicolaggine effetti speciali: 96/100
Presunzione della regia: 88/100
Incompetenza degli attori: 95/100





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Ebbene si, esiste anche Turkish Rambo, stesso attore, stessa trama…

LASKO - Il treno della morte (aka Im Auftrag des Vatikans)

di Diethard Küster, con Mathis Landwerh e Arnold Vosloo, GER/2005/Eagle Pictures

Death Train (2005) on IMDb

Lasko il pugno di dio é tornato! Beh ragazzi come s può restare indifferenti di fronte ad un titolo così? Impossibile, ma tenetevi forte perché la Lasko non é solo un bel titolo ma molto di più!

Inanzitutto la nostra storia inizia con un bambino malato di una rara malattia per la quale é necessaria una cura costossima e una madre disposta a tutto pur di salvarlo; disposta persino a lanciarsi in bungie-jumping giù dal tetto della cattedrale per attirare l'attenzione, gesto che non passa inosservato al parroco il quale per tutta risposta cosa fa?
Gli da il denaro di cui ha bisogno? Noooo!
L'aiuta a raccogliere i fondi necessari? Nemmeno!
E allora? Allora gli da un biglietto per Lourdes!!! Per la serie ma grazie mille padre per il vostro aiuto! Anzi già che ci siete non é che mi prestereste anche un badile per scavare la fossa? No sapete non vorrei farmi trovare impreparato nel caso il decorso della malattia fosse fin troppo rapido!
Nel film invece la madre non se la piglia più di tanto ed insieme a suo figlio piglia il treno per lourdes dove incontra il nostro eroe Lasko.
Chi è Lasko? Lasko é il solito ex-soldato che traumatizzato dall'esperienza della guerra e d quanto sia sporco il mondo a deciso di ritirarsi e dedicarsi ad una vita contemplativa senza usare più violenza e blabla... Avrete capito benissimo di cosa sto parlando... Il buon Lasko lega subito con i due nonostante il loro primo incontro sia costellato da una sequela interminabile di gaffe da parte di Lasko del tipo:
Lasko: “Siete in viaggio di piacere?”
Madre: “No siamo qui perché mio figlio ha una grave malattia” (anche tu cretino che cazzo pensi ci vadano a fare a Lourdes?!!)
L: “Ah e dove tuo padre piccolo?”
Bambino: “Eh mio padre non c'é più”
Nonostante questo primo incontro poco promettente il nostro eroe si riscatterà nel prosegui del film sgominando la solita banda di terroristi che ha rubato il solito super virus dal solito super laboratorio di massima sicurezza militare e blabla... Ma non preoccupatevi le sorprese non sono ancora finite! Nonostante il banale taglio che il film inizia a prendere da questo momento ci sono ancora geniali intuizioni ad illuminare la pellicola! Ad esempio? Ve ne cito giusto un paio:
Spolier:
  1. Lasko prenderà il posto del suo mentore ucciso e tornerà a combattere sotto le insegne del Pugnus Dei società segreta vaticana che addestra preti-combattenti mega cazzuti per difendere i cristiani in tutto il mondo. Il tutto condito da una storica frase:
    Terrorista: “Chi sei tu?”
    Lasko: “Il Pugno di Dio!!!”
  2. Lasko salverà i passeggeri del treno somministrandogli l'antidoto tramite delle ostie inscenando un'eucarestia per ingannare i malvagi terroristi!
Eh che vi dicevo Lasko ne ha di cartucce da sparare!
Fine Spoiler

Vi lascio scoprire da soli le restanti chicche della pellicola, segnalandovi (per i fortunati di voi che masticano il tedesco) l'esistenza anche di una serie di telefilm con protagonista Lasko girati per la tv tedesca, io purtroppo non posso godere di questo privilegio non capendo una sola parola di linga germanica... Mannaggia a me avrei dovuto ascoltare mia madre quando mi diceva studia le lingue!

Recensito da: Azagthoth

VOTI
Livello Trash: 86/100
Noia: 55/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 72/100
Presunzione della regia: 60/100
Incompetenza degli attori: 60/100




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OCTAMAN

Di Harry Essex, con Pier Angeli, Kerwin Mathews e Jeff Morrows. 
USA/1971/Enterprises Inc.

Octaman (1971) on IMDb

Alzatevi in piedi.
Bene, adesso allargate le braccia.
Ora agitatele piano su e giù, possibilmente in maniera sgraziata, dondolate il bacino nel frattempo.
Ottimo, adesso siete in grado di impersonificare Octaman.
Vi manca solo di avere 6 braccia al posto di due (come? Octaman dite che ha 8 braccia? Ma perchè mai?) ,di avere una cerniera sulla schiena e di guardare attraverso un caleidoscopio, ma emotivamente voi siete Octaman.
La trama è di una banalità scontata, quello che a prima vista appare un polpo in un secchio si trasforma in un terribile mostro da palude che terrorizza la solita comitiva di ricercatori ecologisti ignoranti che fanno ricerche sulle polluzioni radioattive di un lago.
Da questa sorta di polpo con gli occhi nasce Octaman che a colpi di schiaffi (si si schiaffi) abbatte tutta la comitiva, chi non è abbattuto dagli schiaffi si fa avvolgere e si auto schiaffeggia a morte, chi ancora è in piedi soccombe per la lentezza e la pedanteria di Octaman.
[SPOILER]
Memorabile la maniera con cui Octaman viene sconfitto, cioè girandoci intorno e facendo un cerchio di fuoco larghissimo che non spaventerebbe nessuno, Octaman alla fine barcolla e se ne ritorna nel lago.
[FINE SPOILER]
Il film è oggettivamente perdibilissimo, le grandi premesse sono disattese dalla mancanza del goffo soggetto principale in molte scene, la scarsa reperibilità del film ci ha peraltro costretto a vederlo in lingua originale il che limita molto la comicità del film (anche perchè avrebbe sicuramente avuto una traduzione grezza e superficiale).
Il punto di forza resta senza dubbio il costume di Octaman, che oltre alle sopracitate caratteristiche presenta una rigidità e una macchinosità dei movimenti che pochi altri mostri gommosi hanno, è inoltre interpretato visibilmente da un uomo ubriaco che ai propri piedi ha due stivali.
Per fortuna nonostante sia uscito 40 anni fa nessuno ha mai pensato ad un sequel.

Recensito da: Ortnid

Voti
Trash: 67/100
Noia: 85/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 91/100
Presunzione della regia: 75/100
Incompetenza degli attori: 65/100





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20 giugno 2010

GLASS TRAP - FORMICHE ASSASSINE

Di Fred Olen Ray, con Thomas Howell, Stella Stevens, Siri Baruc. USA/2005/FOX video

Glass Trap (2005) on IMDb

"Vediamo se gli piace il thrash heavy metal.."
Teenager ribelle su gusti musicali delle formiche assassine

I soliti rifiuti radioattivi hanno contaminato la solita serra nella quale erano presenti i soliti animaletti del caso (in questo caso delle formiche) che ovviamente diventano grandissime, affamatissime e soprattutto plasticosissime. Il tutto però con un grande sorriso sulle labbra.. perchè alla fine siamo qui per ridere e penso che Fred Olen Ray l'abbia capito perfettamente. Siamo di fronte ad un titolo completamente diverso da quello che potrebbe essere Supercroc (che è un po' il mio termine di paragone in negativo) anche se le premesse iniziali sono pressochè identiche. In Supercroc il regista è sognante in un certo senso.. cioè, lui vorrebbe fare un bel film, ma è troppo povero: sembra che dica ''no dai, non facciamo vedere troppo il nostro mostro, dai, fa' cagare" "dai, magari per questo prendiamo delle immagini di repertorio se no sai che merda..". In Glass Trap invece il regista è perfettamente conscio di star girando una cagata pazzesca, quindi si lascia andare.. formiche di plastica in abbondanza.. di plastica, badate. la computer grafica è per fighette radical chic. Noi siamo della vecchia scuola! Una cagatona unplugged. Quanta stima.. le formiche sono una cosa che fa' venire le lacrime per la commozione.. in certi casi sembra che siano mosse dalle mani di qualcuno della troupe (e per la verità sono quasi sicuro sia così). I personaggi sono esasperati e stereotipati fino all'inverosimile; lo noterete soprattutto nel capo della polizia supercattivo che non guarda in faccia nessuno. La trama è volutamente di una banalità e di una linearità impressionante ma se non altro la proiezione scorre con un certo ritmo scandito dall'uso dei merdosissimi "effetti speciali" e dalle generose apparizioni dei sopracitati insetti. Signori, tengo ad informarvi che siamo di fronte a una vera e propria perla dei monster-movie a bassissimo costo. Raramente mi sono divertito tanto.

Recensito da: Imrahil

VOTI
Trash: 84/100
Noia: 52/100
Ridicolaggine effetti speciali: 91/100
Presunzione regia: 33/100
Incompetenza degli attori: 61/100







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19 giugno 2010

L'UNDICESIMO COMANDAMENTO (aka The Brotherhood II - Young Warlocks)

di David DeCoteau. Con: Forrest Cochran, Sean Faris, Stacey Scowley. USA/2001

The Brotherhood 2: Young Warlocks (2001) on IMDb

John, appena arrivato in una esclusiva scuola privata, viene preso di mira da un gruppo di compagni prepotenti, gelosi della sua amicizia con la bella Mary. Quando il misterioso Luc gli offre una possibilità di rivalsa usando la stregoneria, John accetta senza sapere che il prezzo del nuovo potere potrebbe essere la sua stessa vita.

Ebbene sì, David colpisce ancora, evidentemente non pago del primo capitolo “The Brotherhood” (in italiano: “Stirpe di Sangue”, la cui recensione é presente nel nostro blog) decide di girare questo sequel “Brotherhood II: Young Warlocks”.
In realtà si tratta di un sequel per modo di dire, visto che in realtà é uguale in tutto e per tutto al primo episodio. Quindi ci viene riproposta la stessa identica trama e le stesse classiche situazioni in cui si può trovare un personaggio di sesso maschile in un film di Decoteau: ovvero correre in boxer, fare esercizi ginnici in boxer, buttarsi in piscina in boxer e fare rituali magici ovviamente sempre e rigorosamente in boxer e calzini bianchi, che ormai sappiamo essere la tenuta ufficiale di ogni giovinetto protagonista di un film di Decoteau.
Novità rispetto al primo lavoro? Niente di che, sì, qui la confraternita è formata da maghi e non da vampiri, ma per il resto niente di nuovo. Solite flashate bianche, soliti rallenty, solita musica truzza, solite interminabili ed inutili sequenze dialogate (altro trucchetto di David per allungare un po' la minestra), solita durata di un oretta e qualche minuto, solito budget risicatissimo, solita ragazza messa lì come pure pretesto, ma destinata ad un ruolo, ovviamente, di secondo piano ed ecc...
Ecco, colgo l'occasione per spendere due parole sulle figure femminili nei film di Decoteau, esse rappresentano il duro compromesso che il povero David deve accettare, poiché, nemmeno lui coraggioso regista indipendente, può sottrarsi del tutto alle spietate leggi del mainstream. David si prende tuttavia la sua rivincita su queste figure impostegli da poteri più grandi in sede di regia, trascurandole, dipingendole come figure scialbe e soprattutto condannandole a rimanere sempre vestite (o quasi), mentre i loro partner maschili si denudano sistematicamente. One little victory for David.
Cos'altro aggingere? Beh sicuramente é da segnalare uno dei picchi di trash dell'intera filmografia decoteauniana:

SPOILER
Durante la doccia di gruppo (che in un film di Decoteau non può mancare) la banda dei bulli decide di burlarsi di un'amico di John e cosa gli faranno mai?
Lo picchieranno? No
Lo smutanderanno? No (come potrebbero é già nudo...)
Bensì tenteranno di scrivenrgli sulle chiappe con un pennarello indelebile “questa é la mia passerina”!!!
FINE SPOILER

In conclusione “L'undicesimo Comandamento” é un tassello fondamentale per i patiti del cinema di David ed in particolare della saga di "The Brotherhood", ma é adatto anche ai neofiti, che non potranno non apprezzare le diverse situazioni trash, che come sempre nei film di David non mancano mai.

Recensito da: Azagthoth

VOTI
Trash: 76/100
Noia: 65/100
Ridicolaggine effetti speciali: 60/100
Presunzione della regia: difficilmente valutabile
Incompetenza degli attori: 80/100




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un qualsiasi film di Decoteau con degli adolescenti a torso nudo in copertina

STIRPE DI SANGUE (aka THE BROTHERHOOD)

di David DeCoteau. Con Sam Page, Josh Hammond, Bradley Stryker, USA, 2001

The Brotherhood (2001) on IMDb

“A me non sono mai piaciute le confraternite”
Chris al suo compagno di stanza

Accingersi a commentare un film di un cineasta del calibro di David Decoteau non é cosa semplice, qui non ci troviamo infatti di fronte ad un'opera cinematografica da valutarsi singolarmente, ma si tratta bensì di un lavoro da inquadrare in un qualcosa che va oltre la durata di un'ora e un quarto scarsa della suddetta pellicola...
Ahahahah c'eravate cascati vero? Scherzi a parte non é affatto semplice commentare un film di Decoteau, o almeno non é facile commentare il primo, per gli altri si può sempre ricorrere al copia incolla, che tanto non c'é problema... Da cosa iniziare allora? Beh dalla trama, anzi dalla Trama con la ti maiuscola oserei dire, visto che é la medesima in tutti i film del buon David:
Chris, giovane e promettente atleta, frequenta una prestigiosa università, quando su di lui mette gli occhi Devon e la confraternità Delta Tau Omega, i quali si rivelano essere niente più che una setta segreta di vampiri!
Ok eccovi la trama stampatevela bene in testa, questa é questa rimane, a David non interessa la trama ma qualcosa di più profondo e di più metafisico: mostrare ragazzi in boxer e calzini e mostrarne il più possibile. Il tutto realizzato con un budget risicatissimo, ma soprattutto con l'incofondibile stile registico di Decoteau, riconoscibile tra mille altri perchè caratterizzato da:
Fotografia ultra patinata
Rallenty continui (che hanno il doppio scopo di farci ammirare le grazie dei giovinetti coinvolti ed allungare un po' la minestra e permettere al film di raggiungere la durata di un oretta abbondante)
Le flashate bianche
La musica elettronica di sottofondo
Il tutto condito da un paio di trovate ultra trash tra cui un finale folle e ridicolissimo (altro trademark di Decoteau):
 
SPOILER
Alla fine il vampiro Devon viene ucciso con un colpo vibrato con un'accetta di plastica (e che sia di plastica ve lo giuro é più che palese), e insieme a lui muoiono tutti i membri della confraternità. Questo perché come aveva spiegato Devon (e lo aveva spiegato pure più volte tanto per essere sicuro che anche un'idiota lo capisse bene), se lui, capo della confraternita, fosse morto anche gli altri membri avrebbero fatto la sua stessa fine. Al che all'amico del protagonista (e anche a noi spettatori) sorge spontanea una domanda:
“Ma Chris, visto che sei entrato a far parte della confraternita, non dovresti essere morto anche tu?”
“Già... Ma te l'ho detto che a me non sono mai piaciute le confraternite”
Partano musica tamarra e titoli di coda e così il film finisce.
No comment.
FINE SPOILER
 
Bene, in conclusione, se siete alla ricerca di un regista dallo stile delirante e con una concezione del cinema non meno folle, e siete disposti a sopportare ragazzi in boxer e calzini a volontà e musica truzza a gogo avete trovato in David Decoteau il vostro nuovo vate, altrimenti meglio restarne alla larga.

Recensito da: Azagthoth

VOTI
Trash: 73/100
Noia: 70/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 82/100
Presunzione della regia: difficilmente valutabile
Incompetenza degli attori: 77/100






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IL FANTASMA DI SODOMA

Di Lucio Fulci, con Teresa Razzanti, Zora Kerowa, Claudio Aliotti. ITA 1988, AVO Films

Il fantasma di Sodoma (1988) on IMDb

“Sodoma's ghost é il mio peggior film”
Commento di Lucio Fulci al film

Il tuo peggior film Lucio? Te credo, eccome se te credo... Si ragazzi il film in questione é veramente una porcheria immonda, e non solo se lo raffrontiamo ai grandi capolavori della storia del cinema, ma anche se lo paragoniamo agli altri film che fanno parte di quel merdoso microcosmo chiamato “I maestri del Thriller” o altresì noto come “Lucio Fulci presenta”, beh anche di fronte a questa miserabile concorenza riesce a svettare con la sua bruttezza. E con ciò ho detto tutto.
Se qualcuno fosse ancora interessato a saperne qulacosa di più, ecco la trama:

“Un gruppo di nazisti si ritira in una villa in compagnia di un gruppo di donne, tra orge di ogni genere. Un'esplosione distrugge la villa. Alcuni anni dopo dei giovani s'imbattono nella stessa villa e decidono di passarvi la notte. Ma quella villa è infestata dai fantasmi dei nazisti!”

Trama, che detto per inciso, é assolutamente pretestuosa e piena zeppa di incongruenze colossali, tanto per citarvene una: la casa é stata bombardata no? Beh quando arrivano i ragazzi non c'é traccia del bombardamento e la cucina é piena di provviste... Evidentemente i fantasmi si occupano anche di ristrutturare immobili e di far la spesa non solo di spaventare gli avventori.
Ma il vero problema del film é un altro e si chiama noia! Ogni singola scena e tirata per il lungo fino all'inverosimile tutto ciò nel disperato tentativo di raggiungere l'ora e mezza durata minima imposta dalla produzione, ma così il film risulta essere completamente privo di ritmo e di tensione. Paradigmatica in tal senso é la scena della roulette russa con il fantasma del nazista e uno dei ragazzi, la cosa va talmente per le lunghe che alla fine non ve ne fregherà più un cazzo di sapere se il ragazzo ne uscirà vivo o meno ma vorrete solo che la scena finisca.
Se ci aggiungiamo una recitazione patetica, effetti speciali poverissimi e un finale incommentabile beh il quadro é completo. Da evitare assolutamente!

Recensito da: Azagthoth

VOTI
Trash: 30/100
Noia: 100/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 70/100
Presunzione della regia: 60/100
Incompetenza degli attori: 85/100





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un qualsiasi film della serie “Lucio Fulci presenta”

TERMINATOR II (aka Shocking dark)

di Vincent Dawn (Bruno Mattei). Con Christopher Ahrens, Haven Tayler, Geretta Geretta.
1990/Italia/Avo Film

Terminator II (1989) on IMDb

“E' fantastico, è l'informatica applicata alla biologia molecolare!”

No, non è il vero “Terminator 2”, ovviamente. Altrimenti non sarebbe recensito qui e alla regia non ci sarebbe il grande Bruno Mattei, che per l'occasione usa uno dei suoi pseudonimi preferiti, Vincent Dawn.
Per chi non lo sapesse, Bruno Mattei è stato (è morto nel 2007) un regista italiano della stessa generazione dei vari Fulci, Lenzi, Bava ecc., autori di un florilegio di film “cult” negli anni '70-'80, di svariati generi, dall'horror all'erotico, dalla fantascienza allo storico.
Per la maggior parte erano produzioni da due soldi, ma i suddetti cineasti erano in grado di mettere in scena dei piccoli capolavori, seppur con limitate risorse di soldi, tempo e materiale umano.
Beh Bruno Mattei, no. Almeno il 95% dei suoi film fa schifo al cazzo, sono delle merde inutili e noiose, perlopiù scopiazzate malamente da film famosi.
“Terminator 2” ne è un perfetto esempio. Per cavalcare l'onda del successo del film di James Cameron, il buon Bruno decide di adoperare il classico titolo “acchiappa-gonzi”, nella speranza che qualche povero ingenuo e/o cerebroleso cada in errore. Si può parlare di seguito “apocrifo”, ma sarebbe già come dargli una nota di merito, tanto che in America, per ragioni di copyright, è stato venduto col titolo di “Shoking Dark”.

La trama: siamo in un pseudo-futuro postapocalittico, in cui Venezia è sommersa prevalentemente da acqua e immondizia. Una squadra “speciale” viene inviata da alcuni scienziati per risolvere il problema, quando viene attaccatta da misteriose presenze.

Ecco, lo spunto potenzialmente interessante, si risolve in un'ora e mezza di gente che corre nelle fogne, con delle patetiche divise pesudo futuriste e dotata di armi giocattolo. Le misteriose presenze non sono altro che dei mostroni gommosi e bavosi, che spuntano sempre da dietro senza che nessuno se ne accorga. Si tratta di creature assolutamente ridicole e immobili, che non spaventerebbero neanche un bambino di 2 giorni.
Molte scene e molte situazioni sono vergognosamente plagiate da “Terminator” e da “Alien”. Non stiamo parlando di “omaggi”, ma di una scopiazzatura bella e buona, messa lì perchè probabilmente Mattei e soci non sono riusciti a farsi venire un'idea originale in vita loro.
Ritmo e tensione sono cose del tutto sconosciute al regista, che mette su il solito teatrino di personaggi cliché, come la nera tosta, l'italiano volgare, il soldato Kowalski (presenza fissa in ogni film di guerra), la scienziata carina (dovrebbe essere Sigourney Weaver?), la bambina e il supermegaduro della Tubular Corporation.

SPOILER
Il supermegaduro si rivelerà poi essere un cyborg alla Terminator, che ucciderà tutti, ovviamente fuorché la scienziata e la bambina. Pensate che questo cyborg è talmente cazzuto che viene steso da della panna montata sparata da un estintore e poi da dei cavi elettrici...Particolarmente memorabile il finale, imbarazzante oltre ogni dire.
FINE SPOILER

Il film è stupido, tedioso, realizzato di merda, più noioso di Chievo-Reggina e per nulla divertente, da qualsiasi ottica lo si guardi. Gli attori, come i personaggi, sono totalmente insignificanti se non quando veramente scarsi, come il supermegaduro che è un mezzo clone sfigato di Schwarzenegger e la scienziata, carina ma totalmente inetta (stranamente sarà il suo unico film in carriera).
La bambina probabilmente è un'orfana trovata per strada da Mattei. - “Ciao bella bambina, vuoi diventare un'attrice di cinema? “E vai, diventerò ricca e famosa!”- col cazzo, la povera ragazzina si ritrova a recitare spaesata in questa monnezza e non fa altro che urlare dall'inizio alla fine. Anche per lei si tratterà del primo e unico film in carriera. Forse – si sarà detta – è più dignitoso fare l'elemosina che recitare queste puttanate.

Insomma, una pellicola da evitare anche per gli irriducibili del trash, perchè qui non c'è veramente nulla da ridere...

Recensito da: Vidur

VOTI
TRASH: 47/100
Noia:85/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 72/100
Presunzione della regia: 53/100
Incompetenza degli attori: 77/100




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uno psicologo, perchè se ti piace questo film ha dei gravi problemi.

CURSE OF KOMODO & KOMODO VS. COBRA


Di Jim Wynorski, USA/2004-2006/Eagle Picture (pensa te..)

Questi film sono una merda totale ma il trash è intrinseco nella loro stessa esistenza. In ogni atomo che compone ognuna delle 3 confezioni dvd che avranno venduto. Ora vi racconto una storiella, così capirete meglio.. 

“Salve, mi chiamo Jim Wynorsky, vorrei fare un filmaccio con dei draghi di Komodo fatti male al PC” 
“Va bene Jim, tieniti 15 euro, ti occupi di tutto tu vero?”. 

Bene. Penso questa più o meno sia la storia della nascita di “The Curse of Komodo”, un film del tutto insignificante con attori patetici, un drago di komodo gigante da sbellicarsi dal ridere ma che nel complesso non ti lascia nulla.. un film che si prende fin troppo sul serio. Anche la trama è alquanto lineare: un gruppo di scienziati fa' degli studi sui draghi di komodo che diventano giganteschi e cominciano a mangiarsi dottori a colazione e bla bla bla.. va' beh, avete capito no? 

Due anni dopo il regista ha un'idea grandiosa: 
“Visto che il mio film non se lo sarà visto nessuno.. ci aggiungo un cobra gigante e lo facciamo uguale! Dai, che figata non se ne accorgerà nessuno!”.

Non sto per nulla scherzando. L'ha fatto sul serio. All'inizio ero dubbioso: ho visto i due film a grande distanza di tempo, e mentre mi occupavo di “Curse of the Komodo” avevo quella strana sensazione di deja-vu cinematografico. “Cazzo, ma io questo film l'ho già visto..”
Una volta a casa mi sono affidato ad internet e ho scoperto il genio di Jim Wynorski.. Penso di essere l'unico a sapere il suo piccolo segreto, dubito che qualcuno al mondo abbia visto entrambi i suoi “capolavori”! Quindi Wynorski plagia sé stesso. E ciò a mio avviso è fantastico.. è un livello avanti a Bruno Mattei che plagia film strafamosi dicendosi “Beh, minchia, ha fatto successo George Lucas, perchè non dovrei farlo io con la stessa idea?”. 

Aspettate! Non è tutto! Come se non bastasse Wynorski ricicla gli attori, ne cambia il ruolo ma è circondato dai suoi fedelissimi. Per me è stata un'esperienza terrificante. “Dai ragazzi, ma questo l'abbiamo già visto!” “ma no che cazzo dici bla bla bla” “MA DAI! Quella faccia di merda! Io l'ho già vista.. cos'è specializzato in film sui draghi di Komodo?”. Avevamo ragione sia io che i miei amici, in un certo senso. Perchè Curse of Komodo e Komodo vs Cobra sono effettivamente lo stesso film. Si, beh, in uno c'è anche un cobra. Il gigantesco problema ora è che io me li confonderò per sempre. Non avrò mai una nitida visione dei due film separati.. non posso neanche raccontarvi la trama nel dettaglio, perchè dal mio racconto probabilmente uscirebbe un terzo film.. tipo boh.. “Komodo Jaws” che sarebbe un miscuglio dei due. Certo potrei rivedermeli... (ma anche no). 

Se guardate i due film a distanza di qualche giorno l'uno dall'altra vi si apriranno le porte dell'inferno, non saprete più chi siete e tutti rideranno di voi, fino a che non diventerete pazzi voi stessi nel cercar di capire se state rivedendo lo stesso film, se ne state rivedendo un altro. Attenti, potreste starne vedendone un terzo. DAN DAN DAAAAAAAAAAAAAAN.


Recensiti da: Imrahil

Trash: 50/100
Noia: 73/100
Ridicolaggine effetti speciali: 76/100
Presunzione della regia: 1/100.. o forse 100? chi può dirlo..
Incompetenza degli attori: 63/10



presi singolarmente questi sono i voti.. se considerate la coppia il voto trash aumenta esponenzialmente.






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MEGALODON


Di Pat Corbitt, con Leighanne Littrel, Robin Sachs, Al Sapienza. USA/2002/Fusion International

Megalodon (2002) on IMDb

Una grande compagnia petrolifera sta allestendo la più grande piattaforma di trivellazione mai costruita nel mar glaciale artico (o giù di lì). Trivellando a grandissima profondità si crea una breccia in una sorta di ''mondo perduto'', una parte di oceano rimasta separata in tempi antichissimi da una parete di roccia e piena di pesci preistorici.. incluso un Carcharodon megalodon, il più grande squalo mai apparso sulla faccia della terra.

Ragazzi CHE PALLE! Il 90% del film ci sono gli operai e i giornalisti che cazzeggiano tutto il tempo. Cazzeggiano in acqua, cazzeggiano nei sottomarini, cazzeggiano sulla piattaforma. Ci sono ogni tanto piccoli espedienti per mantenere alta la tensione (?!) che lasciano lo spettatore assolutamente impassibile e con una espressione anche vagamente malinconica. E' un film che si guarda con il muso lungo. Dopo un'estenuante attesa compare finalmente il pesciolone che sembra uno di quelli che si vede in mano ai bambini in spiaggia i primi di luglio.. quelli che puzzano tantissimo di plasticaccia cinese. Si boh, è veramente una merda di squalo indubbiamente.. però boh.. è triste.. cioè.. non lui nello specifico povero pesciolino.. è colpa del resto del film. In una produzione un po' più movimentata forse sarebbe stato anche divertente vedere quel patetico squalo in computer grafica muoversi a scatti inseguendo un mini-sottomarino, ma la verità è che quando si arriva a questo punto lo spettatore è già stato ucciso dai 50 minuti di nulla totale precedenti (e fate conto che il film dura si e no 1 ora e un quarto).
 Un titolo che non ha ragione d'essere, di una noia mortale, con un budget superbasso e degli effetti redicoli fatti con windows movie maker dal figlio del regista. Il Supercroc degli shark-movies. L'ho già detto che è noioso?

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 64/100
Noia: 92/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 81/100
Presunzione della regia: 48/100
Incompetenza degli attori: 53/100

Si, avete ragione.. qui dovrebbe esserci il trailer o lo spezzone.. ma NON ESISTE.. potrei caricarne un pezzo ma se Pat Corbitt venisse a chiedermi i diritti d'autore penso potrei sputargli in faccia.

SE TI PIACE GUARDA ANCHE..
qualsiasi altra cosa. Era questo che non dovevi guardare..

SUPERCROC – il grande predatore (Aka Lethal Alligator)

di Scott Harper. Con Cynthia Rose Hall, Matthew Blasham, Kim Little. USA / 2007 / Asylum

Supercroc (2007) on IMDb

“Quello è un COCCODRILLO.”
Dottoressa sapientona superesperta su biologia

Un coccodrillo gigante preistorico ricompare in circostanze non particolarmente chiare in un lago sulla west-coast e comincia a dilaniare (rigorosamente in fuori campo) una squadra di soldati intenti in una sessione di ''addestramento speciale''. I militari devono assolutamente fermare il mostro prima che raggiunga la vicina cittadina e che compia un massacro.
The Asylum è una casa di produzione cinematografica specializzata in filmacci che vengono prodotti in pochissimo tempo, con un budget ridicolo e attori rubati alle peggio sit-com d'oltre oceano. Un commento con queste premesse in realtà potrebbe benissimo essere superfluo.. Dai, sinceramente.. cosa potreste aspettarvi? L'unica cosa che potrebbe motivarvi a decidere di dedicare del tempo della vostra vita per vedere un film del genere è il vostro spirito di cacciatori di porcate clamorose su pellicola. Cominciamo dal titolo; Supercroc. SUPERCROC!! un freddo brivido ha percorso la vostra spina dorsale? Non credo proprio.. potevano chiamarlo Super Alligator.. invece no.. si ok, anche Super Alligator non è il massimo ma almeno il nome del mostro non avrebbe ricordato un supereroe tratto da un cartone animato per bambini autistici o, peggio, un pacchetto di gustose patatine! Tuttavia converrete anche voi che un titolo del genere non può fare altro che far salire la trepidazione di degli shithound navigati come noi. Purtroppo però il film, non è così divertente come potrebbe sembrare; sì, la trama è stupidissima, ma non è così stupida da divertire.. C'è la solita cazzo di squadra con il soldato navigato ed esperto, c'è lo scienziato senza scrupoli che vuole salvare le uova per fare tanti supercrocchini, c'è la dottoressa figa di legno insopportabile che sa' tutto lei e tutti gli altri personaggi classici della Sci-fi a basso budget.. Sì, i dialoghi sono di una banalità imbarazzante, ma non scatenano l'ilarità nel pubblico.. si, gli attori sono grami, ma c'è molto di peggio..! Si, gli effetti speciali sono una poverata pazzesca, ma c'è di molto peggio.. cioè, oddio.. il coccodrillo fa' veramente ridere.. ma compare in pochissime scene, perchè all'Asylum si è molto più poveri di quello che pensiamo evidentemente:

[SPOILER]
per darvi un'idea della loro povertà vi dico solo che il mostro muore fuori campo.. non immaginate la delusione! Io speravo di godermi un po' di frattaglie piene di pixel e di quel tipico colore tra il fuxia e il rosso ferrari che ha il sangue riprodotto al pc di questi film da barboni (ma non temete.. un uovo si è salvato e si stava schiudendo! Magari ci rifaremo con Supercroc 2.. che fantasia eh?).
[FINE SPOILER]
 
Non hanno neanche i soldi per comprare delle pile alcaline per gli orologi del presunto ''centro operativo dell'esercito dal momento che sono tutti fermi..
Una delle poche note positive del film direi che è la brevità (un ora e un quarto) anche se non sono l'unico a ritenere che Supercroc, sfruttando il laser del lettore dvd e proiettandolo verso il buco nero più vicino abbia la facoltà di distorcere il tempo e lo spazio. Si, vi sembrerà di aver perso i migliori anni della vostra vita guardando quel film, vi alzerete dal divano pensando di dover andare a scuola o al lavoro. Ma non preoccupatevi, è solo un'illusione!
Tirando le somme è un film che uno shithound dovrebbe a mio parere evitare. E' una cagata, e pure grossa, per carità, e questo titolo non glielo toglie nessuno, ma è di una banalità disarmante, di una noia apocalittica, e per di più con un “mostro” che avrebbe un sacco di potenziale esilarante ma che viene mostrato col contagocce. Oltre al danno la beffa.


Recensito da: Imrahil

VOTI
Trash: 49/100
Noia: 92/100
Ridicolaggine effetti speciali: 83/100
Presunzione della regia: 61/100
Incompetenza degli attori: 57/100






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Alligator, Komodo, King Kobra e tutti gli altri filmacci di merda in cui ci sia un rettile gigante

PRIMAL PARK – lo zoo del terrore (aka Attack of the Sabretooth)

Di George Miller, con Robert Carradine, Nicholas Bell, Brian Wimmer. USA/AUS/2005/Sony Home Entertainment,

Attack of the Sabertooth (2005) on IMDb

“Il terzo, quello che stava per sposare [è morto] in un bizzarro incidente di giardinaggio: è caduto da un albero mentre lì sotto degli uomini agitavano i loro machete.. ed è stato decapitato!”
Figiano sulla sfiga che porta la fidanzata del co-protagonista

“Gli piace uccidere più di quanto gli piaccia mangiare. E loro adorano mangiare.”
Il figiano di prima su frasi ad effetto scontate

Un uomo d'affari sull'orlo del fallimento e dalla calvizie incipiente ha deciso di spendere ciò che rimaneva della sua fortuna nella creazione di uno zoo su un'isola delle Fiji. Uno zoo per la verità un po' particolare. Finanziando degli esperimenti genetici è infatti riuscito a ricreare in laboratorio delle tigri dai denti a sciabola e vuole arricchirsi svelandole al mondo intero. Superfluo ricordare che giocare a fare Dio non ha mai portato bene a nessuno..
Miei cari amici, ci troviamo di fronte a una piccola miniera di gemme trash, tanto che mi trovo nell'imbarazzo più totale non sapendo proprio da dove cominciare. Cerchiamo di andare con ordine.
Le due cose di questo film che vi salteranno all'occhio fin dai primi minuti sono il totale disinteresse di tutti nel fare i propri doveri ed il fatto che tutti si odiano. Nessuno in questo parco ha voglia di fare un cazzo: a cominciare dal primo sventurato figiano che verrà sbranato inseguendo una pagina del suo giornaletto porno rubatagli da una dispettosa folata di vento, per poi passare agli addetti al centro di controllo: ''ehi c'è un'allarme di tipo arancione nel settore tal dei tali, non sarebbe meglio darci un'occhiata? ''no.. lo fa' sempre'' ''ehi, il nostro collega non è tornato, è il caso di vedere che fine ha fatto?'' ''no.. sarà solo un po' in ritardo..'' .. E come dicevo tutti si odiano. Tutti. Non dico solo i colleghi tra di lavoro.. ma anche la gente a caso in giro. Si trattano davvero malissimo è una cosa fin imbarazzante! Per citarvi alcuni esempi: ''ehi, io qui potrei giocarmi il posto!'' ''sarebbe una bella fortuna''; c'è inoltre un altro gruppo di universitari stronzi attira guai che è lì sull'isola per una specie di concorso, una sorta di caccia al tesoro (che consiste in realtà nello svaligiare il parco).. ecco, loro si odiano tantissimo. E' un continuo di ''imbecille'' ''maiale''.. lo so che detto così non sembra nulla di sconvolgente.. è che loro sembrano proprio incattiviti, non sembrano proprio burle cameratesche o battute bonarie! Un po' frastornati giungerete di fronte ad una scena che vi farà letteralmente sciogliere in brodo di giuggiole: verrà finalmente inquadrata la struttura del primal park, sul cui tetto poggia una gigantesca e trashosissima statua dorata di una tigre dai denti a sciabola nella PEGGIOR COMPUTER GRAFICA CHE ABBIA MAI VISTO.. ma una cosa che non si può raccontare. Dovete vedere per credere. In realtà il film è veramente gravido di perle e non vorrei né rovinarvi troppo la sorpresa né fare una recensione di 400 pagine. Inutile dirvi che le tigri (che poi tipo sono tre in tutto lo zoo e non ci sono altri animali in tutto il parco se non dei maialotti selvatici) sono assolutamente ridicole.

SPOILER
Pensate, quella più grossa e pericolosa è perfino storpia e si muove strisciando sulle zampe anteriori.. “cazzo aiuto, come farò a salvarmi? Beh, penso salirò delle scale.. oppure semplicemente camminerò via”.
FINE SPOILER

Il film dura circa 90 minuti, personalmente l'ho visto tre volte e devo ammettere che alla terza proiezione ho un po' accusato il colpo e alla fine della visione ero abbastanza annoiato. In ogni caso si tratta di un film assolutamente da non perdere per un amante del trash, e da consumare insieme a più persone possibili.


Recensito da: Imrahil


Trash: 87/100
Noia: 65/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 98/100
Presunzione della regia: 72/100
Incompetenza degli attori: 52/100


!!!VIDEO CON SPOILER!!!





SE TI PIACE GUARDA ANCHE..
Potrei dire qualsiasi monster-movie, ma dubito ce ne siano molti al livello di Primal Park.