Di Jeffrey Scott Lando. Con David Chokachi, Ruth Keareny, Don Michael Paul, Preston James Hillier, Atanas Srebrev. Canada - USA - Bulgaria / 2013 / Odyssey Media.
“Io odio le correnti a getto!”
Avendo voglia di guardare una cagatona catastrofista in stile Asylum, mi butto in quella che è la versione 2022 del cestone dei Blockbuster con i DVD in offerta a 1 euro, ovvero Amazon Prime. Dopo un'accurata selezione, opto per Jet Stream. Perché? Non lo so, sarà stato il titolo assolutamente generico, la durata di un' ora e mezza scarsa o il fatto che mi ricordasse Indagini ad Alta Quota. Ecco, diciamo che la CGI di Indagini ad Alta Quota prende a calci e pugni quella di Jet Stream, così come anche la recitazione degli attori e probabilmente qualunque altra componente tecnica. La pezzenteria infatti scorre potente in Jet Stream, che tra l'altro prova a convincerci che i fatti raccontati avvengano negli Stati Uniti, quando è palese che sono in Canada o in qualche paese dell'Europa Orientale, che poi scopro essere la Bulgaria.
La trama vuole che uno scienziato fallito, diventato meteorologo, scopra una cosa sconvolgente! Cosa direte voi? Che le correnti a flusso hanno cambiato direzione! Ma dietro a questa rivelazione scioccante, c'è un progetto segreto del governo, al cui capo c'è l'ubriacone del paese, pardon il maggiore Shaw. Come si possa spacciare un grassone con i capelli spettinati, la barba incolta ed evidenti problemi di tabagismo e alcolismo per il capo dell'aviazione militare americana, è un interrogativo tanto futile quanto irrisolvibile.
Il buon meteorologo quindi, dopo essere sopravvissuto per miracolo ad un tornado in diretta televisiva e aver messo in scena degli agghiaccianti e interminabili dialoghi con la sua intollerabile fidanzata, viene prelevato dai servizi segreti americani per salvare il mondo. Le correnti a getto infatti stanno cambiando e creando tragedie in dei punti randomici della terra: in Wisconsin un centro commerciale è investito da una tempesta di ghiaccio, a Londra un tizio che dà ordini a dei magazzinieri bulgari viene colpito da una pioggia di pesci, mentre una coppia di contadini russi viene travolta da delle nuvole nere. Tutto ciò è colpa del “Martello di Thor”, un pc su un aereo supersonico che spara dei laser blu alle nuvole, progettato da un vecchi amico del meteorologo che anni addietro gli aveva rubato qualche ricerca scientifica rovinandogli la carriera. Ovviamente è un'arma che i militari cattivi vogliono usare per dominare il mondo.
Il meteorologo quindi, nonostante l'acredine con il suo vecchio amico, decide comunque di salvare la l'umanità. Le sequenze che avvengono sull'aereo supersonico in questa parte di film sono l'emblema dello spregio ad ogni logica più elementare. Prima vediamo uno dei militari morire fulminato, come e da cosa, non è dato saperlo. Poi, il meteorologo riesce a cambiare le correnti a getto prendendo a schiaffi un vortice di numeri blu, ricevere una chiamata dalla fidanzata sul cellulare (a 5000 metri di quota e a 3500 km/h, nel mezzo di un tornado) ed in seguito sparare ad un finestrino dell'aereo depressurizzandolo e facendo schizzare fuori dal mezzo dei soldati americani cattivi. Solo i cattivi, perché lui potrà tranquillamente camminare per la cabina e pure dare vita a dei dialoghi strappalacrime con il suo ex amico, ora diventato di nuovo amico.
Notevole pure il finale con il maggiore ubriacone che muore pacificamente, mentre si bea dell'immagine di un tornado che si abbatte sulla propria base militare.
Divertente e poco pretenzioso, Jet Stream si rivela essere una piacevole seppur trascurabile Pellicola dall'Abisso. Merito del buon ritmo, degli effetti speciali di una povertà allucinante, di una trama risibile (non vi ho detto che ci sono anche dei “cospiratori”, ovvero degli anziani seduti ad un tavolo che dicono delle battute a caso sulle correnti a getto tra una briscola e un bianchino) e dell'interpretazione di David Chokaci, il meteorologo, che sembra quasi crederci veramente.
Recensito da: Vidur
TRASH: 77/100
Noia: 64/100
Ridicolaggine degli Effetti Speciali: 91/100
Presunzione della Regia: 58/100
Incompetenza degli Attori: 83/100