dei Wallace Brothers. Con Whitney Nielsen, Edward Gusts, Linda Wong, Ethan McDowell. Automatic Entertainment/USA/2018
Nel 2037 una sorta di federazione militare/commerciale con lo scopo di "esplorare lo spazio" scopre un nuovo pianeta potenzialmente abitabile; quindi una piccola squadra formata da un vecchio ubriacone, un capitano incompetente, tre rangers diversamente etnici ma ugualmente idioti e l'androide meno androide della storia del cinema (o del direct to video), viene inviata sul pianeta per una missione di ricognizione, ma in breve tempo esso si rivelerà infestato di strane e terrificanti creature!
Ci sono voluti ben due registi e tre sceneggiatori per partorire questa splendida spedizione, che potrà essere aliena o giurassica, a seconda del vostro gusto personale. Se siete degli inguaribili nostalgici degli anni '80 (come il sottoscritto) di sicuro Alien Expedition vi farà rivivere lo spirito di quegli anni, in quanto il film è una sorta di spudorato omaggio ai prodotti cinematografici di quell'epoca. E così come negli anni '80 si faceva di necessità di virtù con i risicati budget a disposizione, spacciando scatole colorate con lampadine per astronavi, così i fratelli Wallace si sono dovuti adattare a girare un film di fantascienza con gli stessi soldi con cui una famiglia messicana di solito organizza una quinceañera. Ad essere obiettivi, la CGI delle astronavi nella prima parte del film non è neanche malaccio, tutto il resto però è un pianto: le tute spaziali sono delle giacche di pelle o dei piumini con cuciti sopra gli stemmi scout, gli interni delle astronavi sono dei magazzini con piazzate qua e là delle lucine intermittenti e degli sfondi stellati che si comprano per il presepe a Risparmio Casa, i fucili laser sembrano quelli che si comprano per il regalo dell'ultimo minuto al figlio del cugino di tuo zio a...Risparmio Casa.
Ho già presentato brevemente i personaggi che non necessitano di ulteriori approfondimenti visto che hanno la caratterizzazione di un poster, una menzione speciale per l'androide o presunta tale però, è d'obbligo. Whitney Nielsen non è nient'altro che una sosia di Valentina Nappi, con meno capacità attoriali. La scelta di farla ridoppiare con una ridicola voce metallica in stile robot/cameriera/amante di Paulie in Rocky IV, aumenta lo sconcerto per un essere che teoricamente non dovrebbe avere sentimenti e che invece si incazza, si spaventa, va in panico, si preoccupa e prova pure dolore fisico. La tutina di spandex argentata però le dona.
Immagino che ora vi starete chiedendo, vista la locandina e il titolo alternativo del film: "ma ci sono i dinosauri su questo pianeta?". La risposta è ni. Ci sono e non ci sono. Questi dinosaurini hanno una sorta di dispositivo di occultamento in stile Romulani e si fanno vedere giusto ogni tanto. E quando si fanno vedere assomigliano ad una copia assolutamente pezzente del dinosauro che in Jurassic Park spruzza veleno e uccide l'informatico fedifrago nella jeep. I personaggi menzionano a stento questi esseri e si comportano in modo abbastanza ambiguo: la mia ipotesi è che i registi, al momento delle riprese, non avessero idea di che forma avrebbero dovuto essere questi alieni e che quindi abbiano detto agli attori di immaginarsi dei generici mostri senza fornire nessun dettaglio nei dialoghi, per poi aggiungerli solo in post-produzione.
Sarebbe da chiedere conferma ai Wallace Brothers, così come mi piacerebbe porre loro anche le seguenti domande:
SPOILER
- che senso aveva la scena di sesso tra il capitano e la barista all'inizio, visto che poi la barista non si vedrà più per il resto del film? E perché è stata doppiata sovrapponendo l'audio di un porno anni '70?
- perché se anche il capo della federazione sa che il capitano è un alcolizzato e il maggiore è un babbeo, affida loro la missione?
- che senso avevano le "visioni" che Mason ha sotto la doccia? E perché ogni tanto gli trema la mano? E perché ogni tanto trema la mano anche a Valentina Nappi?
- che senso aveva il vermone alla Tremors che si mangia gli uccelli?
- perché uno dei rangers si ammala e si suicida dopo aver messo una mano nell'acqua?
- perché il capitano ubriacone ad un certo punto viene attratto da un globo di luce, poi viene rapito da un'astronave aliena e poi rispunta sul pianeta vivo ma voglioso di morire?
- perché parlano di concludere la missione come se stessero facendo qualcosa di nobile e spiritualmente alto, mentre in realtà stanno solo guardando se ci sono delle risorse minerarie da sfruttare?
- verso la fine Valentina Nappi prende un mega mitragliatore laser e dice con aria da badass "ora tocca a me"; a quel punto ti aspetteresti che esca e stermini tutti gli alieni, perché invece parte un ridicolo montaggio di Mason che fa delle foto alle piante col tablet mentre lei sta in laboratorio davanti a degli schermi verdi?
- perché la Valentina Nappi androide sente dolore fisico e quando le si pianta nella coscia una scheggia di qualcosa anziché estrarla avvolge la ferita con un rocchetto di garza?
- perché nell'ultima scena un dinosauro alieno entra nell'habitat guarda intensamente negli occhi Valentina per un minuto buono, poi lei se ne va e finisce il film?
FINE SPOILER
Altra menzione d'onore per la colonna sonora. Per la gran parte si tratta di un paio di tracce in stile synthwave anni '80, di quelle che potete ascoltare su YouTube mentre una DeLorean sfreccia verso un'infinita autostrada spaziale. Non sarebbe neanche male, peccato che venga usata ossessivamente e soprattutto non si fermi mai. Sentiamo lo stesso loop in continuazione, in ogni scena, che ci siano i protagonisti che parlano del più o o del meno, che ci sia un dinosauro invisibile che mangia un ranger, che ci sia una tempesta di asteroidi o che stiano guidando da un punto A ad un punto B, la musica è sempre lì ed è sempre la stessa.
Se vi piace la fantascienza anni '80, la lista delle alternative è quasi infinito; se vi piace la fantascienza anni '80 e volete farvi quattro risate guardatevi Flash Gordon, se vi piacciono i dinosauri alieni potete guardare Dinosaur Island di Jym Wynorski, se vi piace la synthwave compratevi un album dei Carpenter Brut, se vi piace Valentina Nappi potete guardare la sua ultima fatica: Lesbian Reconditioning Camp. L'importante è che non guardiate questo film.
Recensito da: Vidur
TRASH: 84/100
Noia: 45/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 78/100
Presunzione della regia: 66/100
Incompetenza degli attori: 81/100